Itami kara no dasshutsu
Watashitoisshoni ite
Watashitoisshoni ite
Eren Jaeger viveva per giocare a calcio, anche se aveva imparato a sue spese che quel mondo non era affatto tutto rose e fiori come credeva quando vi era entrato. La sua passione non si spegneva neanche quando si infortunava, neanche quando inciampava in infortuni di breve o, come quella volta, di lunga durata.
Quella volta, era addirittura finito in ospedale e la sua degenza non sembrava essere breve. La gamba infortunata, la destra, gli faceva male e non poco. Sembrava fosse grave e che ci avrebbe messo “qualche tempo”, almeno a detta dei medici, per recuperare totalmente e per poter tornare a giocare.
Quel “qualche tempo” lui l’aveva tradotto come un’eternità, e la cosa lo aveva messo di pessimo umore fin dal primo momento in cui aveva ricevuto la diagnosi.
Levi Ackerman, il suo ragazzo, lo andava a trovare ogni volta che poteva, arrivava non appena poteva entrare e si tratteneva per tutto il tempo che gli era concesso, riempiendo così le giornate di Eren e tutto l’orario delle visite che consentiva l’ospedale.
Separarsi, ogni volta, era difficilissimo e Levi soffriva quando doveva andarsene solo guardando in viso Eren, fin troppo sofferente all’idea di dover affrontare un’altra – l’ennesima – notte in ospedale da solo, così che gli venne l’idea di chiedere se quella notte avrebbe potuto trattenersi. Con suo stupore, gli fu concesso, ma non lo disse subito ad Eren.
Parlarono invece di come Levi fosse contrario al fatto che Eren riprendesse a giocare a calcio, ma che non gli andava di imporgli quel suo pensiero.
“Questo è quello che vorrei io.” Levi sospirò. “Ma ovviamente la scelta è tua. Io ti verrò sempre a far compagnia in ospedale.” Era seduto accanto a lui sul bordo del letto, e gli scostò una ciocca di capelli dagli occhi.
“Levi...” sussurrò Eren. Il più grande si specchiò nei suoi occhi verdi e lo esortò a parlare. “Resta con me, stanotte, se puoi.” Tossì. “Per favore...”
“Resterò con te, Eren.” Levi poggiò le sue labbra su quelle del ragazzo, mentre i raggi del sole che tramontava filtravano dalla finestra “Resterò con te per sempre...” sussurrò, accarezzandogli il viso.
NDA:
Due paroline di note, solo per dirvi che il prompt usato stavolta è "resta con me" e che il titolo del capitolo è proprio la traduzione in giapponese del prompt! Spero vi sia piaciuta!
Sasageyo
Quella volta, era addirittura finito in ospedale e la sua degenza non sembrava essere breve. La gamba infortunata, la destra, gli faceva male e non poco. Sembrava fosse grave e che ci avrebbe messo “qualche tempo”, almeno a detta dei medici, per recuperare totalmente e per poter tornare a giocare.
Quel “qualche tempo” lui l’aveva tradotto come un’eternità, e la cosa lo aveva messo di pessimo umore fin dal primo momento in cui aveva ricevuto la diagnosi.
Levi Ackerman, il suo ragazzo, lo andava a trovare ogni volta che poteva, arrivava non appena poteva entrare e si tratteneva per tutto il tempo che gli era concesso, riempiendo così le giornate di Eren e tutto l’orario delle visite che consentiva l’ospedale.
Separarsi, ogni volta, era difficilissimo e Levi soffriva quando doveva andarsene solo guardando in viso Eren, fin troppo sofferente all’idea di dover affrontare un’altra – l’ennesima – notte in ospedale da solo, così che gli venne l’idea di chiedere se quella notte avrebbe potuto trattenersi. Con suo stupore, gli fu concesso, ma non lo disse subito ad Eren.
Parlarono invece di come Levi fosse contrario al fatto che Eren riprendesse a giocare a calcio, ma che non gli andava di imporgli quel suo pensiero.
“Questo è quello che vorrei io.” Levi sospirò. “Ma ovviamente la scelta è tua. Io ti verrò sempre a far compagnia in ospedale.” Era seduto accanto a lui sul bordo del letto, e gli scostò una ciocca di capelli dagli occhi.
“Levi...” sussurrò Eren. Il più grande si specchiò nei suoi occhi verdi e lo esortò a parlare. “Resta con me, stanotte, se puoi.” Tossì. “Per favore...”
“Resterò con te, Eren.” Levi poggiò le sue labbra su quelle del ragazzo, mentre i raggi del sole che tramontava filtravano dalla finestra “Resterò con te per sempre...” sussurrò, accarezzandogli il viso.
NDA:
Due paroline di note, solo per dirvi che il prompt usato stavolta è "resta con me" e che il titolo del capitolo è proprio la traduzione in giapponese del prompt! Spero vi sia piaciuta!
Sasageyo