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Autore: Diotima_    26/05/2021    3 recensioni
Eshajōri, ovvero “le persone si incontrano, le persone si separano”.
Ash è in un bar e fa uno strano incontro che forse gli cambierà la vita.
Genere: Romantico, Slice of life, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ash, Misty | Coppie: Ash/Misty
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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In un bar poco distante dal centro di una città lontanissima da Kanto, un ragazzo dai capelli neri e dagli occhi tristi beveva malinconico un calice di birra, mezzo sdraiato su un tavolino cigolante; il suo Pokémon, un Pikachu, era accoccolato sulle sue gambe ed emetteva ogni tanto un debole versetto.
Un signore sulla settantina si avvicinò, lunghi baffi bianchi marcavano il viso un po’ pallido e rugoso facendo risaltare vivaci occhi color cioccolato, un buffo cappello verde calcato sul capo.
-Ragazzo, va tutto bene?- nessuna risposta.
-Devo chiamare un dottore?- insistette.
Ash si sollevò lentamente, raddrizzando la schiena, non aveva nessuna intenzione di parlare con qualcuno, però quel vecchietto era stato così gentile.
Abbozzò un sorriso e cercò di tranquillizzare l’uomo meglio che potè.
-Non si preoccupi, davvero, sto bene. Non c’è bisogno di chiamare un medico.-
L’anziano sorrise sornione ed assunse l’aria di chi ne sapeva e pure tanto.
-D’accordo, un dottore no, ma non puoi prendermi in giro, ragazzo! Quello è uno sguardo da cuore infranto!-
Ash arrossì di colpo, negando assolutamente, mentre Pikachu saliva sul tavolino, facendolo dondolare pericolosamente.
-N…no, guardi nessun cuore infranto, sto benissimo, sono solo un po’… meteoropatico, sì, sì, meteoropatico. Oggi non c’è il sole e mi sento giù.-
Una risata allegra colorò il viso del settantenne, ah i giovani!, sempre a nascondere l’amore, che cosa ci sarà mai di sbagliato nel far emergere i propri sentimenti? Ora lo aveva capito, ora, nella fase più matura della sua vita, sapeva quanto fosse deleterio nascondere i propri sentimenti e non rivelarli mai.
Quand’ebbe finito di ridere rispose al ragazzo, che nel frattempo lo guardava piuttosto allibito.
-Voglio raccontarti una storia, voglio narrarla sia a te che al tuo Pikachu, così magari potrà guidarti quando ti perderai, come oggi.-
Ash non sapeva cosa pensare, quell’uomo a tratti gli ricordava il professor Oak, ma la storia che si apprestava a raccontargli non sembrava fosse sui Pokémon, come lo erano le storie del professore. Ash annuì poco convinto e strinse Pikachu a sé, più curioso di sentire il racconto che di impararne l’insegnamento. Incoraggiato dall’assenso del ragazzo, il signore iniziò il suo racconto:
-Dunque giovanotto, ti racconterò la storia della mia vita, tu cerca di immedesimarti!-
La solita noiosa zolfa dei vecchiardi pensò Ash, ma rimase comunque affascinato dall’ardore dell’uomo e continuò ad ascoltare.
-Sei un ragazzo molto orgoglioso, che nella vita ha un sogno che vuole perseguire a tutti i costi: diventare Pokémon Master! Solo che per realizzare questo sogno devi viaggiare per il mondo, ovviamente! Lasci la tua casa, la tua mamma quando sei ancora un ragazzino e parti.-
Ash sussultò, se questi erano il sogno e la vita del protagonista del racconto sarebbe stato una passeggiata immedesimarsi.
-Proprio il giorno dopo essere partito ti cacci nei guai, grossi guai e vieni salvato da una ragazzina della tua stessa età che ha intrapreso un viaggio simile al tuo. All'inizio ti sta antipatica, perché sa sempre tutto, è più preparata dei te e tuo malgrado ha sempre ragione mentre tu sei uno sprovveduto. Con il passare del tempo però ti leghi sempre di più a lei, ti duole ammetterlo ma è davvero facile volerle bene.-
L’anziano signore sospirò pesantemente, come a volersi togliere, inutilmente, un peso dal petto.
-Così passano gli anni e proprio quando ti sembra che la tua vita stia prendendo la giusta piega lei se ne va, la sua famiglia la richiama, ha delle responsabilità lei.
E solo quando lei se ne va inizi a capire che forse, forse per lei non provavi solo affetto; ma ormai è troppo tardi e tu sei troppo giovane per fermarti, non hai raggiunto nemmeno un quarto di quello che eri prefissato.-
Ad Ash scappò un singhiozzo, ma nemmeno un lacrima fuoriuscì, per lui era fin troppo doloroso, la vita di quell’uomo sembrava ricalcare la sua… da quando Misty era partita, chissà che faceva Misty, Misty ora era felice con qualcuno, e lui sapeva bene chi fosse quel qualcuno…
- Continui a viaggiare per molti altri anni cambiando di continuo i tuoi amici, vedendoli felici mentre realizzano i loro sogni, mentre trovano la loro dolce metà. Lei ti raggiunge qualche volta, la ritrovi ad aspettarti a casa tua dopo lunghi viaggi, e ti scopri così felice di vederla lì, tutte le volte, anche se continua a mancarti terribilmente. Con il passare del tempo i tuoi viaggi si allungano, e la vedi sempre meno fino a quando, per un lungo periodo non la senti e non la vedi più.-
Ash chiuse gli occhi e si scompigliò i capelli, lasciando Pikachu libero per un attimo. Chissà perché aveva la sensazione che questa storia non sarebbe finita bene.
-Di certo le corteggiatrici non ti mancano, sei un giovane di bell’aspetto e molto affabile.-
L’uomo sorrise triste. -Ma nessuna le assomiglia, anche solo in parte. Dopo anni, quando finalmente realizzi il tuo sogno e diventi un Pokémon Master…-
Ash si alzò in piedi. -Ma come signore, lei è un Pokémon Master? E chi? Oh quale onore incontrare un veterano, signore anche io lo sono! Certo un novellino in confronto a lei, ma…-
-Ragazzo, non sono qui per un incontro Pokémon e non ho finito la mia storia!- rispose grave l’anziano.
A Pikachu sfuggì un chaaa di rassegnazione, sarebbe mai cambiato il suo allenatore? Ash riprese posto sulla sedia, maledicendosi mentalmente, non c’era da stupirsi se Misty avesse scelto un altro ragazzo, uno che non aveva così tanto i Pokémon in testa…
-Dicevo, quando realizzi il tuo sogno e diventi un Pokémon Master qualcosa in te si spezza e subito capisci che l’unica in grado di ricomporre la tua vita è lei. Parti subito, ma scopri che è fidanzata, che non ti stava più aspettando e senza nemmeno affrontarla te ne vai, ti chiudi in un’esistenza piatta a migliaia di chilometri di distanza…-
Ok, quella storia sembrava fin troppo familiare ad Ash. Si era abbandonato in quella cittadina sperduta subito dopo aver scoperto il fidanzamento ufficiale di Misty con quel Giorgio dei suoi stivali qualche giorno prima… a questo punto le ipotesi possibili per il ragazzo furono due: o quell’uomo era uno stalker, un suo fan che non si sa come aveva recuperato tutte quelle informazioni da non si sa chi, o era una spia, magari del Team Flare, mandato lì per farlo impazzire. Decise di lasciarlo parlare almeno per un altro po’.
-Beh ecco, anni dopo sono venuto a conoscenza che quel fidanzamento non c’era mai stato e che lei mi ha aspettato per tanti anni ancora e mente io mi cullavo nella mia disperazione, anche lei viveva un’esistenza sentimentalmente miserabile. Se solo l’avessi incontrata quel giorno… mi sarei risparmiato anni di sofferenza.-
Detto questo si accasciò sul tavolino e guardò Ash tristemente. 
Il giovane non rimase molto sconvolto e insospettito ancora dai suoi precedenti pensieri gli rivolse la parola.
-Mi scusi signore, ma posso sapere chi è lei? Perché se è uno scherzo non mi piace per niente…-
L’uomo si alzò di scatto, si avvolse nel suo mantello e si rivolse ad Ash per un’ultima volta.
-Non ha importanza chi io sia, volevo solo dirti che le possibilità nella vita di un giovane uomo come te sono poche, quindi ora alzati, va’ alla palestra di Celestopoli e riprenditi Misty. Prima che sia troppo tardi!-
Ash divenne pallido, guardò Pikachu sconvolto e quando rialzò lo sguardo l’uomo era già sparito; corse fuori dal locale e vide in lontananza l’anziano entrare in un vicolo piccolo ed angusto, lo rincorse ma quando giunse all’ingresso del vicolo, potè solo osservare l’uomo accogliere fra le braccia un piccolo Pikachu e sparire fra le pieghe del suo mantello.
Un pensiero, una terza ipotesi cominciò a farsi strada nella mente di Ash, se quell’uomo era davvero chi lui pensava e se davvero aveva sfidato le leggi spazio-temporali solo per spronarlo a riprendere in mano la sua vita…prese coraggio e maturò l’idea di prendere un volo per Kanto, se Misty voleva passare tutta la sua vita con un uomo che non fosse lui, beh avrebbe dovuto dirglielo in faccia, solo così lui avrebbe potuto risponderle che l’amava e che stava commentando il più grande errore della sua vita.
Il sole ardeva per il tramonto, il suo colore così intenso ricordò ad Ash il colore dei capelli di lei, e questo bastò a rassicurarlo, era un segno del destino.
Il ragazzo posò Pikachu sulla sua spalla e si avviò verso l’aeroporto più vicino, presto avrebbe rivisto la sua Misty e non l’avrebbe più lasciata andare.
Per niente al mondo.
 
 
 




 
Angolo autrice: sì, lo so. Ho una raccolta da mandare avanti e lo farò, lo farò prima o poi. Ho già un racconto da inserire, ma questa storia mi è venuta in mente così all’improvviso e non c’entrava niente con la raccolta. Ho sentito l’esigenza di scriverla!
Che ne pensate? Ash che sfida le leggi dello spazio-tempo per avvisare se stesso del futuro che lo attende senza Misty! Quando avete capito che quel vecchietto in realtà fosse Ash? Ho disseminato vari indizi prima della rivelazione finale!
Io spero solo che questa one-shot vi piaccia, ringrazio chi la leggerà e chi vorrà lasciare una recensione!
Un saluto ♥️
  
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