Anime & Manga > Bleach
Ricorda la storia  |      
Autore: Devil_san    29/05/2021    1 recensioni
"I love you."
.
O Shinji è l'ultima persona rimasta a poter brindare un ultima volta in onore dell'amore di Ichigo e Kisuke; e della fine del mondo.
.
[UraIchi Week 2021]
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kurosaki Ichigo, Shinji Hirako, Urahara Kisuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

♦.♦.♦ .♦. ♦.♦.♦


 

UraIchi Week 2021

DAY 6

 

Non possiedo BLEACH







 


At The End Of All





Quando Shinji seppe quel che stava succedendo, era già troppo tardi.

L'irreparabile era già successo.

Il suo intervento giunse quando oramai era già tutto finito, era arrivato troppo tardi.

La Centrale 46 aveva già colpito.

E tutti erano già morti.

Non era rimasto più nessuno.

Nella loro stoltezza avevano condannato il loro mondo alla completa annichilazione.

Neppure Aizen, con le sue manie di divinità, o Yhwach, con il suo desiderio di riportare il mondo al suo stato originario prima della salita al trono del Rei-ou, sarebbero riusciti a compiere tale scempio.

Dall'alto della loro stolta saggezza, quando i primi rapporti che la stampella, il cadavere di Yhwach, che sorreggeva l'esistenza così come la conoscevano stava cominciando a dare i primi segni di cedimento, le persone che formavano la Centrale 46 avevano deciso di risolvere il problema al loro solito modo.

E per quanto Shinji odiasse Aizen, su una cosa poteva dargli ragione, la Centrale 46 era più utile e avveduta quando era un corpo governativo composto di cadaveri.

Non servivano a niente, se non inutilmente a complicare e peggiorare ulteriormente qualsiasi situazione.

E l'avevano complicata a tal punto che ora, ciò che era rimasto era una pioggia scrosciante – un pianto lugubre – che lambiva i cadaveri della sua famiglia, amici e alleati, scaraventati a terra come spazzatura nella Sala del Trono, con un Ichigo, sofferente e morente e incoronato, seduto su un trono che non aveva mai desiderato e un Kisuke a un soffio dall'espirare il suo ultimo respiro ma che testardamente si aggrappava alla vita come si aggrappava alla mano di suo marito imprigionato su quel maledetto trono in cui la Centrale 46 lo aveva costretto a insediarsi.

Vedendo lo stato in cui erano i suoi amici, a Shinji non poterono non venire in mente le parole con cui Kisuke aveva una volta definito il ruolo del Rei-ou: un destino peggiore della morte, che nessuno, ne vivo ne morto si meritava.

E vedendo come Ichigo si stava sgretolando sotto il peso dell'esistenza si ritrovò a concordare con lo scienziato; la morte, in confronto a ciò che stava patendo l'anima del suo amico-fratello, era davvero un atto di misericordia.

E il fatto più triste è che Kisuke, nonostante tutte le ore, i minuti e i secondi che ci aveva dedicato per trovare una soluzione che non richiedesse un agnello sacrificale, non era riuscito a evitare questo triste destino a Ichigo, suo amato marito.

Perché la verità era questa: per molti, in particolare quelli a governo della Soul Society, Ichigo non era mai stato nient'altro che il piano di riserva se l'utilizzo del cadavere di Yhwach come nuova chiave di volta, come pilastro a sostegno dei vari mondi, non avesse funzionato.

E Kisuke, forse, all'inizio, quando le guerre contro Aizen e i Quincy non erano ancora passate lasciando dietro di loro una scia di morte e distruzione, quando lui non era ancora stato catturato permanentemente nell'orbita lunare che era suo marito, allora, forse, Ichigo, per lui non sarebbe stato altro che uno dei tanti piani di riserva.

Ma Kisuke si era innamorato della luna; si erano innamorati, si erano scambiati un voto di amore eterno, e l'uomo che un tempo avrebbe tagliato la gola senza rimorso e senza domande per ordine della gatta che presiedeva gli inferi per volere di una corte celeste corrotta, ora non avrebbe mai potuto accettare un tale scelerato ordine (in verità, tutti loro erano cambiati profondamente, nessuno di loro era più la stessa persona di quei tempi andati, di quei tempi in cui tutte le loro certezze non erano ancora state distrutte. Nessuno di loro, ormai, avrebbe accettato tali scelerati ordini in silenzio).

Ma ovviamente, la Centrale 46, al sorgere del problema, non aveva aspettato le opinioni degli esperti, non aveva aspettato i risultati dei test e delle ricerche, no, aveva deciso di risolverla a modo loro.

Se vincolare qualcuno, o qualcosa, al 'Trono' aveva già funzionato una volta, avrebbe sicuramente funzionato una seconda volta; o così devono aver pensato.

E se nel frattempo riuscivano anche a liberarsi di elementi a loro scomodi al loro potere assoluto, tanto meglio.

Ma come ogni loro piano, anche questo si era sgretolato tra le loro dita in maniera spettacolare.

L'unico risultato che ottennero dal loro scelerato piano fu anche meno di un pugno di mosche.

Perché la fine del mondo era qui, e solo lui era rimasto come testimone.

Ed era questo che Shinji stava aspettando.

Che tutto finisse.

Il Mondo era già morto, sgretolato e in polvere, disintegrato in un morfo vuoto oltre i confini della Sala del Trono in macerie, che lentamente veniva divorata dall'affamato nulla, e né lui, né i due consorti sarebbero sopravvissuti alle forze primordiali che stavano consumando questo ultimo ricordo di un mondo che non esisteva più.

Non valeva neppure più la pena lottare contro l'inevitabile, tanto non c'era più niente per cui valeva la pena lottare, e davanti alla vista di tutto ciò che gli era caro morto, e dei suoi fallimenti e rammarichi, avrebbe accolto la fine con sollievo.

L'unico motivo per cui non aveva ancora usato la lama di Sakanade per unirsi agli altri nel loro non essere, era un suo contorto e tortuoso senso del dovere che non gli permetteva di abbandonare i suoi due amici rimasti qui con lui sul precipizio della fine, un obbligo morale che lo teneva inchiodato qui ad attendere insieme alla coppia che l'ultimo sipario della tragedia si chiudesse intorno a loro.

In attesa che Ichigo lasciasse andare definitivamente la tenue presa che aveva sul mondo.

Sia Kisuke che lui sapevano – intuivano – che era solo dovuto al suo abissale e inconsolabile dolore nell'aver perso tutto ciò che gli era caro che lo teneva ancora ancorato in questa farsa d'esistenza, e che quando neppure quello gli avrebbe attanagliato il cuore, la loro ora sarebbe finalmente giunta.

Immobile, con Sakanade stretta contro di lui che gli cantilenava nelle orecchie una malinconica melodia e la sua ultima coppa di sakè – il sakè che doveva portare alla festa di anniversario di matrimonio tra Kisuke e Ichigo come regalo, prima che la tragedia colpisse – in mano, Shinji attendeva.

Attendeva di brindare un ultima volta in onore dei due suoi amici.

Attendeva di brindare alla fine del mondo.

Attendeva, perché altro non poteva fare.
 



Accalcati contro le coscienze dei loro branditori, Benihime e Zangetsu no Shiro e Zangetsu no Ossan potevano non fare nient'altro che osservare impotenti come i loro partner erano attanagliati dall'angoscia più totale.

L'essere insediato sul trono per Ichigo, e per osmosi Kisuke che testardamente si rifiutava di lasciare andare la mano di suo marito (e probabilmente l'unico motivo per cui non era ancora perito dalle ferite), stava sfilacciando sempre più le loro anime.

Da ora, gli spiriti zanpakuto erano stati già privati della voce per poter comunicare con i loro possessori, e l'unica cosa che potevano fare era quella di avvolgere le loro anime con le loro essenze in modo che sapessero, che non dimenticassero, che non erano soli.

Che loro erano lì con loro.

Impotenti contro l'inevitabile, potevano solo ascoltare come Ichigo e Kisuke, attraverso i loro occhi solo e quel flebile collegamento creatosi attraverso il potere del Trono, si dichiaravano un ultima volta il loro amore per l'altro. Non volevano dirsi addio, si rifiutavano di dire addio, ma non potevano fare molto altro; presto la tenue stretta che Ichigo aveva su quel poco che era rimasto del loro mondo avrebbe ceduto e tutto si sarebbe disfatto nel nulla cosmico.

Ti amo, mormoravano come una verità inconfutabile.

Ti amo, mormoravano come un giuramento.

Ti amo, mormoravano come una nenia.

Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo- osannavano il loro amore all'altro, fino anche quando il più flebile dei sussurri era perso tra il crepitio della pioggia.

Quando l'ultimo barlume di luce negli occhi di Kisuke stava per spegnersi, Ichigo, in un ultimo atto d'amore, lasciò andare in quel preciso momento la presa che aveva sul mondo.

Se questa era la fine, se ne sarebbero andati insieme.

Quietamente, Benihime e Zangetsu si strinsero un ultima volta ai loro possessori, prima di dissolversi come brezza dai loro mondi interiori.

Nel silenzio, in silenzio, si accomiatarono insieme da questa vita.
 



Shinji notò subito quando la fine giunse.

Forse era solo un istinto. O forse solo una sensazione.

Stato sta, che sapeva che era giunta.

Con un brindisi finale alla coppia, Shinji bevette un ultima volta in loro onore.

E il cielo piangente crollò.

Il Trono si sgretolò.

E il mondo finì.

 

 

 

The End





 

 

 

Note dell'Autrice:

Che vi devo dire; è triste. Fine. Punto.
E' da molto tempo che associo il Trono del mondo di BLEACH a un destino peggiore della morte, fin dalle prime battute in cui ne è stato discusso in maniera concreta, e l'ultimo arco narrativo del manga è solo servito a cementare la mia idea. Poi le light novels che sono uscite dopo la fine del manga sono solo servite a mettere l'ultimo chiodo nella bara - in particolare sul ruolo che Ichigo potrebbe finire un giorno potrebbe essere costretto a ricoprire.
Il che è super triste.
E con questa storia è ancora più triste.

Ok; Ora vi lascio a piangere in pace, e ci vediamo - magari con una storia meno triste.
Arrivederci

Devil-san

PS: Questa storia la troverete anche su Fanfiction.net e Ao3



 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Bleach / Vai alla pagina dell'autore: Devil_san