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Autore: LorasWeasley    29/06/2021    1 recensioni
AU [sakuatsu|iwaoi|osasuna]
"Sakusa aveva imparato a conoscerlo talmente bene da sapere che stava per arrivare qualcosa che non gli sarebbe piaciuto.
E infatti, non ebbe neanche il tempo di chiedere che Atsumu annunciò –Domani sera andiamo a cena fuori insieme e Tooru e Iwaizumi!"
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Atsumu Miya, Hajime Iwaizumi, Kiyoomi Sakusa, Osamu Miya, Tooru Oikawa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Haikyuu - Azienda di articoli sportivi'
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ATTENZIONE: 
Questa storia fa parte della serie "Haikyuu - Azienda di articoli sportivi" MA si può leggere anche senza aver seguito i primi due racconti. Ogni storia racconta il punto di vista di una coppia diversa e sono pubblicate in modo che cronologicamente non vengano fatti spoiler. Quindi potete leggere questa storia senza aver letto la Sakuatsu "1. La scommessa" e la Iwaoi "2. I fraintendimenti", ma se volete leggere anche quelle dovrete iniziare da lì. Con questa storia lo specifico meglio perché è una diretta conseguenza del finale di entrambe.

Note per chi ha letto la prima storia:
Questa storia non era programmata ma nasce come regalo a GReina che come sempre ringrazio. Non ho molto da dire se non che è ambientata prima che Sakusa entri nel Black Jackal e prima che vada a vivere insieme ad Atsumu. Inoltre, come credo di aver già detto in qualche altra nota, la prossima storia long sarà una Kuroken (che inizio a pubblicare da martedì prossimo) e con questa OS metterò le basi di quella. Spero vi divertiate a leggere!
Alla prossima!
Deh
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3. La cena

Qualche giorno prima Sakusa aveva festeggiato il proprio compleanno insieme ai suoi fratelli, a suo cugino e al suo ragazzo; diventava sempre più bravo nella pallavolo e la relazione con Atsumu stava andando più che bene.
Si trovava quindi nel proprio ufficio crogiolandosi nella consapevolezza che la sua vita non poteva andare meglio di così, fino a quando Atsumu non entrò più eccitato del solito. Aveva gli occhi luminosi e un gran sorriso in volto.
Sakusa aveva imparato a conoscerlo talmente bene da sapere che stava per arrivare qualcosa che non gli sarebbe piaciuto.
E infatti, non ebbe neanche il tempo di chiedere che Atsumu annunciò –Domani sera andiamo a cena fuori insieme e Tooru e Iwaizumi!
 
Sakusa era andato a prenderlo e per tutto il tragitto non avevano fatto altro che discutere, perché Atsumu l’aveva fatto aspettare per più di venti minuti sotto casa e Kiyoomi aveva sempre odiato arrivare tardi.
-Ma Omi!- stava piagnucolando –Non sapevo cosa mettermi!
Sakusa decise di troncare lì quella discussione, sarebbe stata una lunga serata e non aveva senso iniziare a esasperarsi ancora prima di arrivare al locale.
Non appena arrivarono, la ragazza all’ingresso li accompagnò al loro tavolo e Kiyoomi si stupì di notare che l’altra coppia non era ancora arrivata.
-E tu che ti lamentavi per il ritardo!- lo prese in giro Atsumu non appena si sistemarono.
-Avrebbero potuto toglierci il tavolo!- fece presente con un tono infastidito.
Il biondo non riuscì a rispondere perché anche l’altra coppia venne accompagnata al tavolo e Oikawa salutò a gran voce il nome dell’amico.
-Scusate il ritardo- Iwaizumi sembrava già esasperato –Tooru non sapeva decidere cosa mettersi.
Sakusa alzò un sopracciglio sorpreso. Forse aveva trovato un alleato in quella cena.
In realtà, anche se lavorava ad Haikyuu da diversi anni ormai, non conosceva così bene i due ragazzi. Avendo inoltre evitato quasi tutte le feste aziendali per l’enorme quantità di gente che partecipava, non aveva mai avuto molte occasioni di stringere legami.
Sapeva del comportamento di Oikawa, che amava andare in giro a disturbare un po' tutti, ma probabilmente aveva fin da subito trovato Sakusa noioso quindi non avevano mai avuto veri contatti. Mentre provava rispetto per Iwaizumi, sia per tutti i lavori che riusciva a svolgere, sia perché sopportava e si prendeva cura di Tooru da una vita. Nonostante questo i due erano sempre stati molto impegnati per provare davvero a instaurare un legame.
Forse, però, quella sera sarebbero cambiate un po' di cose.
 
Inizialmente sembrò andare bene, i due alzatori chiacchierarono di pallavolo e delle ultime partite della V.League viste, di tanto in tanto si intromettevano anche Sakusa e Iwaizumi mentre tutti sfogliavano il menù per capire cosa prendere.
Fecero le ordinazioni qualche minuto dopo e di comune accordo decisero di prendere una bottiglia di vino.
Sakusa era a metà del primo bicchiere quando dovette affrontare una conversazione stressante.
-Perché non organizziamo una partita tutti e quattro?- propose a un certo punto Tooru.
Sakusa vide Iwaizumi, seduto esattamente di fronte a lui, alzare gli occhi al cielo e sospirare –Devi tenere il ginocchio a riposo per i prossimi mesi.
Oikawa mise il broncio che venne però dimenticato quasi subito –E potremmo scambiarci i ragazzi nel gioco!
Sakusa vide Atsumu irrigidirsi al suo fianco, sorrise non visto mentre prendeva un nuovo sorso di vino, non ricordava che il suo ragazzo fosse così geloso.
Fu il turno del biondo di mettere il broncio –Stai dicendo che il tuo ragazzo è più scarso e quindi vuoi vincere con il mio? Inoltre, vorresti davvero che chiamassi tutto il tempo il tuo Iwa-chan?
La gelosia passò anche sul viso di Oikawa, poi annunciò che avrebbe giocato tutte le partite con Hajime battendoli a ogni set.
 
Kiyoomi si trovava al terzo bicchiere di vino quando fece il più grande errore della serata.
Pensando che fosse un argomento normale, tranquillo e che, soprattutto, avrebbe tenuto occupati i due ragazzi durante il pasto, considerando che erano appena arrivati i piatti, domandò –Voi due come siete diventati così amici? Non credo di aver mai sentito la storia.
-Oh, questa è divertente!- rise Oikawa mentre mandava giù un pezzo della propria pizza –Io volevo provarci con Atsumu.
Il biondo annuì –Mentre io volevo provarci con Tooru.
Oikawa riprese –Esatto! Ma non è successo nulla tra di noi perché abbiamo capito di essere troppo uguali. Sarebbe stato come farsi il proprio gemello!
Atsumu spalancò gli occhi scioccato a quello che il suo cervello aveva probabilmente appena pensato e piagnucolò –Non dire mai più una cosa del genere a uno che ha davvero un gemello!
Kiyoomi si ritrovò a commentare –In effetti è molto più simile lui a te che Osamu.
-Omi!
Oikawa mise il broncio alla reazione di Atsumu –Perché te ne stai lamentando? Credi che sia un insulto?
Sakusa alzò un dito per richiamare il cameriere, questo fu subito al suo fianco –Ha bisogno di qualcosa, signore?
-Un’altra bottiglia di vino.
-Facciamo due, per favore- aggiunse Iwaizumi, i due ragazzi si scambiarono un’occhiata che compativa l’altro, capendo perfettamente con chi avessero a che fare ogni singolo giorno della loro vita.
Soprattutto quando Oikawa si spalmò contro il suo ragazzo e cantilenò –Iwa-chaaaan, vuoi farmi ubriacare?
 
Kiyoomi aveva finito il suo quarto bicchiere di vino quando decise che la discussione che stava portando avanti da diversi minuti con Oikawa, sui particolari dei vecchi film di Star Trek non ne valesse più la pena. Non in quel momento almeno. Iniziava a sentirsi un po' brillo e non voleva di certo che il suo giudizio potesse risultare offuscato.
 
Sei bicchieri dopo Oikawa aveva mostrato l’immagine di un cucciolo di Labrador che qualcuno gli aveva mandato e aveva iniziato a chiedere a Iwaizumi se potessero prendere un cane anche loro.
Atsumu sembrò interessato a quella conversazione e si girò speranzoso verso Sakusa –Possiamo prenderlo anche noi?
-Oh dio- borbottò pianissimo, poi parlò più forte per farsi sentire –Ma se neanche viviamo insieme!
-Quando vivremo insieme!
-No.
Dall’altro lato del tavolo si stava svolgendo una conversazione simile, con Hajime che continuava a dire di no e Oikawa che insisteva in tutti i modi.
-Perché no?- piagnucolarono quasi nello stesso momento i due ragazzi.
-Perché sono sporchi gli animali- rispose Sakusa.
-E perché siamo sempre fuori di casa. Chi dovrebbe occuparsi di lui?- continuò Iwaizumi.
-Inoltre, ci prendiamo già cura di voi- concluse Kiyoomi e lui e Iwaizumi si batterono il cinque. Probabilmente era molto più brillo di quello che pensava.
 
Sette bicchieri di vino dopo i due setter si erano completamente dimenticati di aver chiesto un cucciolo e Tooru, illuminandosi dopo essersi ricordato di qualcosa, afferrò nuovamente il suo cellulare e iniziò a scorrere nella galleria.
-Guardate qui! Ecco cosa dovevo farvi vedere!
Poggiò il telefono sul tavolo in modo che fosse visibile a tutti lo schermo aperto su una pianta del palazzo.
-Questo è il piano terra dell’azienda- spiegò il castano –ma ho la pianta di tutti i piani- mostrò poi facendo scorrere il dito sullo schermo.
-Bè?- domandò Sakusa non capendo il punto mentre Iwaizumi chiedeva –Perché ci sono delle stanza colorate in rosso?
Oikawa fece un sorrisetto malizioso –Quelle in rosso sono le stanze dove Daichi e Suga hanno scopato! Guarda che primato che hanno Iwa-chan! Dobbiamo superarli!
Iwaizumi aveva il volto completamente rosso e mentre la coppia discuteva Atsumu aveva afferrato il cellulare con occhi spalancati mentre borbottava –Wow… così tante stanze.
Sakusa non sapeva dire se il suo ragazzo fosse schifato o ammirato, conoscendolo era più probabile la seconda.
Gli tolse il cellulare dalle mani e cercò subito la pianta del quinto piano per accertarsi che il proprio ufficio e tutti i posti dove passava più tempo non fossero colorati.
 
Sakusa era al suo decimo bicchiere di vino ed erano finalmente arrivati a mangiare i dolci, quando Atsumu tornò dal bagno tutto trafelato e sussurrò –Ragazzi! Non potete capire chi ho incontrato!
A quel punto erano già tutti più che ubriachi, quindi la conversazione non avvenne proprio in modo lineare.
Sakusa era consapevole di essere ubriaco, ma era consapevole che anche il suo ragazzo lo fosse, quindi non pensava che fosse davvero qualcosa di interessante quello che Atsumu stava per dire.
Fu Oikawa infatti a spronarlo a raccontare.
-C’è Kenma diversi tavoli più avanti! È a un appuntamento con un ragazzo e questo ragazzo non è Kuro!
-Impossibile!- rispose Oikawa probabilmente ancora più sconvolto.
-Sì, guarda! Ho scattato una foto!
-Non credo che dovremmo intrometterci nella vita privata di Kozume Kenma- commentò Iwaizumi mentre Sakusa annuiva.
-Ma, Iwa-chan! Kenma non può uscire con un altro ragazzo! Sappiamo tutti che quei due sono innamorati! Non possono non mettersi insieme!
-Condivido l’idea di non doverci intromettere nelle vite amorose degli altri- disse a quel punto Kiyoomi.
-Scusa Omi, ma non sono d’accordo con te! Non possiamo non fare nulla!
-Sì che possiamo- aggiunse Iwaizumi.
Oikawa mise il broncio –Ma se fossero come noi?
-Non credo che tutti i migliori amici siano idioti come noi che abbiamo aspettato vent’anni prima di metterci insieme. Sono sicuro che se Kuro avesse voluto Kenma si sarebbe già dichiarato.
-E io sono sicuro che Kuro sia un cacasotto.
A quel punto divenne impossibile farsi ascoltare da quei due che stavano già ideando tutto un piano da mettere in atto dal giorno successivo.
Sakusa decise che non gli interessava. Stava così bene con tutto il vino che aveva bevuto che la relazione che potevano o non potevano avere Kuro e Kenma era l’ultimo dei suoi pensieri.
La preoccupazione tornò quando invece si trovarono tutti e quattro in un taxi e nessuno di loro riusciva a ricordare un indirizzo di casa.
-Lo so!- urlò a un certo punto Atsumu –Ci porti ad Haikyuu, non ricordo l’indirizzo ma è un palazzo che si conosce!
Iwaizumi aveva corrugato la fronte –Perché dovremmo andare lì?
Sakusa aveva un brutto presentimento mentre Atsumu sorrideva –Conosco qualcuno che abita lì vicino, dovremmo solo fare diversi tentativi.
 
-
 
Nonostante Osamu e Atsumu litigassero quasi ogni giorno, i due ragazzi si volevano più che bene anche se non l’avrebbero mai ammesso ad alta voce.
Osamu amava il suo gemello.
Non amava però come Atsumu riuscisse a disturbare lui e Suna ogni singola volta che stessero facendo sesso.
Era mezzanotte passata e i due ragazzi si stavano coccolando sotto le coperte quando qualcuno iniziò a suonare a ripetizione il loro campanello.
Suna aveva sospirato nascondendo il volto sotto il cuscino –è tuo fratello, vero?
Sapevano già entrambi che era così, o quello o qualcuno che lo avvertiva che il suo negozio aveva preso fuoco.
-Questa è la volta buona che lo uccido- ringhiò mentre correva ad aprire la porta prima che riuscisse a bruciare il campanello.
Suna lo seguì stanco ed esasperato.
Osamu era già pronto a imprecare quando aprì la porta, si bloccò solo perché rimase stupito nel notare che non c’era solo Atsumu, ma anche Sakusa, Oikawa e Iwaizumi.
Sentì il click della fotocamera di Suna mentre commentava –Questo si che è interessante, sono tutti e quattro ubriachi.
-Ciao gemello di ‘Tsumu!- salutò Oikawa un po' troppo forte -Non ricordavamo i nostri indirizzi di casa, quindi eccoci qui!
-Non ricordavate i vostri ma il mio sì?
-No- rispose Sakusa cercando di sembrare più lucido di quello che non era –Ci hanno lasciato in azienda e abbiamo vagato per mezz’ora a piedi.
Suna continuava a scattare foto, stava anche facendo un video nel quale aveva iniziato a fare domande imbarazzanti a Oikawa.
I ragazzi nel frattempo erano già entrati tutti in casa e Osamu si rivolse a Sakusa e Iwaizumi mentre chiedeva –Perché vi siete ubriacati?
-Eravamo a cena insieme e ne avevamo davvero bisogno.
Il padrone di casa si rese conto che probabilmente non avevano tutti i torti, soprattutto quando tornò a fissare Atsumu e le sue interazioni con Oikawa.
-Va bene, allora- alzò la voce per farsi sentire da tutti –Abbiamo solo quel divano, quindi dovrete arrangiarvi.
-Fermi tutti!- Atsumu aprì le mani come per difendersi da tutti loro –Non so bene perché ma il divano dovrebbe averlo Omi.
-Quindi si ricorda della sua misofobia senza ricordarlo davvero- sussurrò Suna appoggiandosi al fianco di Osamu –Interessante.
-No- rispose a quel punto Sakusa mentre si schiantava sul divano occupando tutto lo spazio –Il divano lo avrò io.
Atsumu corrugò la fronte incazzato –Ho detto che è di Omi!
-Ormai l’ho preso!- fece ancora Kiyoomi e sembrava che la questione fosse chiusa.
Il biondo poi, dopo qualche secondo per mettere insieme i pensieri, si sdraiò sopra il proprio ragazzo, ignorando il fatto che fosse un uomo grande e grosso di quasi un metro e novanta.
-Allora io dormo qui- disse quasi come se fosse un dispetto e iniziarono a russare entrambi quasi subito.
-Vai a prendere della coperte?- domandò a quel punto Osamu al suo ragazzo.
Suna annuì –Fammi solo scattare qualche altra foto.
Osamu si rivolse all’altra coppia –Voi che avete intenzione di fare? Ho un materassino ma dovreste gonfiarlo.
-No grazie- rispose Iwaizumi mentre si avvicinava alla poltrona –Prendo questo per poggiare la testa e dormirò sul tappeto.
Fu così che rubò un cuscino alla poltrona e si sdraiò a terra, Osamu era sicuro che non fosse per niente comodo, l’aveva provato diverse volte quando lui e Suna avevano iniziato a scopare sul divano per poi cadere a terra, ma non sembrava che a loro importasse.
Oikawa, infatti, si stese al suo fianco abbracciandolo e anche loro si addormentarono subito.
Suna, infine, quando decise che aveva fatto abbastanza foto, prese delle coperte e coprì entrambe le coppie, poi tornarono insieme in camera.
-Allora- domandò esaltato il suo ragazzo –Cosa posso chiedere domani quando li ricatterò?
Osamu rise mentre lo spingeva nuovamente sul letto –Ti amo così tanto.
  
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