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Autore: MrStank    29/06/2021    0 recensioni
Mysterio ha gli occhi blu. Peter si chiede se quello significhi che il suo mondo non ha anime gemelle.
(Prompt: Seeing color soulmates)
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Si tratta della traduzione di "Sea Change" di unsettled.
La storia, presente in originale su AO3, è pubblicata con il permesso dell'autrice.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Peter Parker/Spider-Man, Quentin Beck/Mysterio
Note: Soulmate!AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera!
Riporto in testa i tag inseriti dall'autrice su AO3: Fluffuary, Alternate Universe - Soulmates, seeing color soulmates, First Meetings, Shit's about to go down, POV Peter Parker.

Buona lettura ❤

 

Peter si stava già sentendo leggermente sopraffatto da… beh, tutto ciò che era successo fino a quel momento, sopraffatto e nervoso e sperava che il signor Fury non avrebbe voluto niente di davvero importante da lui, perché…

I suoi pensieri sussultarono fino a fermarsi quando l’uomo con il mantello - brillante, com'è luminoso, chissà cosa sono tutte quelle cosa luminose sopra - si girò.

«Mysterio?» disse Peter. Questo è pazzesco!

Il tenue sguardo di confusione che ricevette aveva senso, ovviamente ne aveva, lui non si chiamava veramente Mysterio. Perché avrebbe dovuto sapere di cosa Peter stesse parlando? Perché avrebbe… inciampò nelle sue parole quando Mysterio si avvicinò.

«Puoi chiamarmi Quentin», Mysterio- Quentin- no, così sembrava strano lo stesso. Peter strinse la mano del signor Beck e gli sorrise. Questi gli sorrise di rimando per un momento e poi si bloccò, la sua mano si strinse su quella di Peter invece di lasciarla andare. Stava fissando Peter, lo stava fissando davvero con molta attenzione, come… Oddio, c’era qualcosa sulla sua faccia? Togliersi la maschera aveva fatto diventare i capelli così terribili? Forse era…

La mano di Mysterio- del signor Back si avvicinò, le sue dita sfiorarono appena il mento di Peter, la pressione era minima. Lui lasciò che il signor Back gli inclinasse la testa verso l’alto, insicuro di cosa stesse succedendo; si sentiva blocca, incapace anche solo di pensare. Come poteva un così piccolo tocco mandare il suo cervello fuori strada? Perché il signor Beck lo stava toccando, osservando in quel modo, guardandolo così da vicino con gli occhi decisamente spalancati?

I suoi occhi erano davvero blu. Erano blu anche un minuto fa? Peter era abbastanza sicuro di ciò.

Il sorriso del signor Beck sparì per un momento ma poi tornò, più affilato e leggermente storto, diverso. «I tuoi occhi sono marroni», disse dolcemente e per un secondo Peter non riuscì davvero a capire. I suoi occhi non erano marroni, erano semplicemente dello stesso grigio di quello di tutti gli altri.

Tutti quelli che non… che non avevano… oh, merda.

Tutti quelli che non avevano ancora incontrato la propria anima gemella. Oh mio dio, pensò Peter, la sua mente stava urlando, il signor Beck era la sua anima gemella- Mysterio era la sua fottuta anima gemella, ne aveva una, l’aveva incontrata, lui- oh mio dio.

Marroni, sussurrò una parte di lui, marroni. Gli occhi di zia May sono marroni. Gli occhi di Tony sono marroni. Erano.

La mano del signor Beck scivolò verso l’alto appoggiandosi sulla sua guancia mentre la punta del suo pollice si posizionò sull’angolo della bocca di Peter. Si avvicinò di un passo e magari era solo la faccenda dell’armatura e del mantello, ma sembrava enorme. «Hey», disse il signor Beck, «Hanno… Sono i miei...»

«Blu», disse impulsivamente Peter, «Sono blu. Davvero, davvero blu». Oh dio, sembrava un’idiota.

«Non posso crederci», sussurrò il signor Beck, così vicino che quasi si toccavano. Scosse la testa, la sua espressione non era del tutto felice. «Ho rinunciato a te così tanti anni fa, tesoro, e poi ti trovo così...» 

Quanti anni avrà il signor Beck, si chiese Peter. Per quanto tempo aveva aspettato prima di decidere di essere solo uno di quegli sfortunati la cui anima gemella doveva essere morta o era così lontana che non si sarebbero mai incontrati? O era solo un mostro che non ne aveva una?

«Penso», disse il signor Beck, a voce molto più altra e rivolgendosi agli altri nella stanza, - e Peter si era dimenticato dove fossero, onestamente - «Che avremmo bisogno di un minuto o due», continuò non distogliendo lo sguardo da Peter nemmeno per un secondo.

«Mi state fottutamente prendendo in giro?» Peter sentì il signor Fury borbottare, per un momento si preoccupò che il signor Beck stesse per ricevere una pallottola.

«Um», disse Peter. «Io- ciao». Ugh, non suonava un idiota, lo era. «Sono… Sono così felice di averti incontrato».

Il signor Beck sorrise più profondamente e se avesse riso Peter sarebbe morto. «Ciao», gli rispose mentre strofinava il suo pollice sul labbro inferiore del ragazzo.

Cazzo, poteva sentire quanto fosse rossa la sua faccia. «Mi dispiace che ti sia toccato io», disse Peter.

«A me no», rispose istantaneamente il signor Beck. «Tu non hai idea, Peter, Io-», si fermò e scosse la testa.

«Dio, si incazzeranno», borbottò, «ma ne varrà la pena per gli occhi marroni più belli che abbia mai visto. Ne varrà la pena per averti finalmente incontrato». Gli scappò una risata, morbida e bassa che sicuramente non era rivolta a Peter. «Questo si rivelerà essere disastroso».

«Chi?» chiese Peter. «Cosa lo sarà?»

Il signor Beck lo guardò per un altro lungo momento e poi si chinò.

Per un momento, Peter pensò di star per essere baciato, proprio davanti a tutti, ma la mano del signor Beck gli scivolò sul mento, inclinandogli la testa verso il basso. Non aveva sbagliato del tutto perché il signor Back gli posò un bacio sulla fronte: le sue labbra erano soffici così come sorprendentemente lo era la sua barba, il suo respiro caldo si mosse fra i suoi capelli.

«Dobbiamo occuparci di tutte queste altre cose adesso», disse quasi contro la pelle di Peter e questi si sentì avvolto, come se il signor Beck avesse fatto sparire il resto del mondo. «Ma poi...», soffiò piano, «Poi ne parleremo. Non osare sparire».  

Peter non l’avrebbe mai fatto.



Innanzitutto un ringraziamento ad unsettled per avermi permesso di tradurre la sua storia.
Ecco, è una cosa piccina piccina ma assai carina.
Grazie di cuore a chi vorrà lasciare un commentio,a presto❤
   
 
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