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Autore: LorasWeasley    06/07/2021    1 recensioni
AU [kuroken] [accenni iwaoi e sakuatsu]
"Kenma sussultò, la sua voce era un mormorio scioccato mentre chiedeva –Fidanzati?
-Eh?- adesso era Yamamoto quello sotto shock –Vi siete lasciati?
-Non siamo mai stati insieme!
-Ah- Tora prese un boccone e prima ancora di ingoiare domandò –Perché?
Kenma sospirò esasperato, era abbastanza sicuro di non aver immaginato in quel modo quell’incontro –Perché no! Siamo amici!"
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Atsumu Miya, Kozune Kenma, Taketora Yamamoto, Tetsurou Kuroo, Tooru Oikawa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Haikyuu - Azienda di articoli sportivi'
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ATTENZIONE: 
Questa storia fa parte della serie "Haikyuu - Azienda di articoli sportivi" MA si può leggere anche senza aver seguito i primi tre racconti. Ogni storia racconta il punto di vista di una coppia diversa e sono pubblicate in modo che cronologicamente non vengano fatti spoiler. Con le prime tre viene raccontata la storia della iwaoi e della sakuatsu, se non siete interessati a leggerle vi basta sapere queste informazioni:
-Tutte le storie ruotano intorno all'idea che tutti i personaggi lavorano in un'azienda che progetta articoli sportivi di nome "Haikyuu". Il direttore dell'azienda è Ushijima e Iwaizumi è il suo vice. Sakusa lavora come responsabile legale, mentre Oikawa e Atsumu sono i modelli ufficiali, famosi perché entrambi giocano professionalmente a pallavolo. Kenma è il Comunity Manager (
addetto alla gestione di una comunità virtuale, con i compiti di progettarne la struttura e di coordinarne le attività) mentre Kuro è l'Accaunt Manager (responsabile della gestione, sviluppo e mantenimento dei clienti di un'azienda e del consolidamento del business aziendale).


Note per chi ha letto le altre storie:
Eccomi di nuovo qui come promesso! Questa long sarà un pò più breve delle altre ma spero che vi farà divertire e vi piacerà tanto quanto è piaciuta a me scriverla! Come per le altre vi do l'appuntamento ogni martedì e giovedì, quindi a prestissimo con il secondo capitolo.
Buona lettura,
Deh
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4. Il favore



Capitolo 1

Kenma stava digitando velocemente sul suo computer. Gli occhi fissi sul monitor mentre le dita correvano veloci sulla tastiera, conoscendo a memoria ogni singolo tasto e le sue molteplici funzioni.
Quella mattina c’era stato un bug nel loro sito web che aveva modificato diversi prezzi nel carrello online per i clienti. Gli era stato ordinato di sistemarlo prima di pranzo, erano le 11.37.
Percepì la presenza di Kuro prima ancora di vederlo.
Kenma non sapeva se era inquietante, ma stavano a stretto contatto fin da quando erano bambini, quindi era ovvio che conoscesse anche la sua camminata, giusto?
Inoltre era appena entrato nel suo ufficio senza neanche palesare la sua presenza e si era chiuso la porta alle spalle come se fosse il suo ufficio, quindi non poteva essere nessun altro.
Quel giorno sembrava più svogliato del solito, si trascinò fino alla scrivania del mezzo biondo e si lasciò cadere su una sedia libera con uno sbuffo infastidito.
-Che problema hai oggi?- domandò Kenma senza neanche alzare lo sguardo dallo schermo.
-Iwaizumi mi chiama in ufficio e mi chiede di fargli avere dei documenti. Quindi prendo la cartellina, prendo l’ascensore e salgo fino al suo piano. Entro nel suo ufficio e c’era Tooru sdraiato mezzo nudo sulla sua scrivania. Mi aveva chiamato tipo neanche cinque minuti prima, che gli costava aspettare che gli avessi consegnato quello che voleva e fossi andato via?
Kenma sbuffò quella che poteva sembrare una risata –Sai, siamo nel ventunesimo secolo da più di vent’anni, probabilmente si aspettava che tu glieli mandassi via e-mail.
-Diventeremo tutti flaccidi e grassi se passassimo tutto il nostro tempo seduti a una scrivania davanti un computer. Inoltre, mi seccava fare le scansioni, ho perso meno tempo così.
-Perché in effetti sei così impegnato- lo prese in giro il più piccolo, lanciandogli per la prima volta un’occhiata da quando si era seduto.
Kuro era stravaccato sulla sedia girevole come se fosse a casa sua, la schiena curvata all’indietro, le gambe aperte, le braccia con i gomiti poggiati ai braccioli e le mani comodamente sistemate sul proprio stomaco.
Kuro sbuffò –Che palle, sono così geloso, deve essere eccitante scopare qualcuno nel proprio ufficio.
-Pensavo l’avessi già fatto- rispose Kenma fingendo indifferenza, anche se le sue mani smisero di lavorare per qualche secondo.
-Se l’avessi fatto, l’avresti saputo- borbottò in risposta l’altro.
Kenma smise del tutto di lavorare e gli lanciò uno sguardo strano, anche Kuro si rese conto di quello che aveva appena detto e, facendo un colpo di tosse, specificò –Perché te l’avrei detto. Insomma sei il mio migliore amico, ci diciamo tutto, no?
Kenma riportò lo sguardo allo schermo, ma dovette calmare la sua agitazione interna prima di riuscire a concludere il suo lavoro.
-Preferirei non sapere queste cose.
Kuro rise –Non essere così pudico, puoi dirmi se sei interessato a qualcuno che ti scopi su questa scrivania, magari senza neanche chiudere a chiave la porta e…
Kenma lo interruppe parlandogli sopra –Non siamo tutti pervertiti come te. O Oikawa. Inoltre sai bene che non sono mai stato troppo interessato alle relazioni.
“A meno che non sia tu.”
Quello non lo disse, Kenma nascondeva la sua cotta per il suo migliore amico da ormai troppi anni e aveva imparato a conviverci più che bene.
Non aveva idea di quando fosse iniziata, sapeva solo che Kuro era sempre stato al suo fianco.
Fin da quando i loro genitori li avevano presentati da bambini per farli giocare insieme, Kuro era diventato una costante nella sua vita.
Era stato al liceo che aveva avuto la sua grande rivelazione.
Erano negli spogliatoi di pallavolo quando i suoi compagni di squadra avevano iniziato a parlare di ragazze, di quanto fossero carine e di come si dovesse parlare con loro.
Avevano anche chiesto il suo parere e Kenma si era limitato a storcere la bocca, aveva domandato perché mai dovesse interessarsi a una ragazza e gli era stato risposto “è carino pensare di passare la vita con una di loro, no? Guardare i film insieme, uscire a fare delle passeggiate, tornare a casa e scoprire che ti ha cucinato qualcosa di buono.”
Kenma non aveva più risposto, troppo concentrato a rendersi conto che faceva già tutto quello con Kuro e che voleva continuare a farlo per il resto della sua vita.
Non aveva mai pensato a un futuro senza di lui e adesso, a distanza di anni, continuava a pensarla nello stesso modo.
L’unica differenza era che la sua cotta si era completamente trasformata in amore, ma era sempre stato troppo codardo per confessarsi, non perché si sentiva in imbarazzo, ma perché aveva paura di perderlo.
Perché come poteva Kuro, un ragazzo solare e amico di chiunque, volere qualcuno come Kenma, che neanche riusciva a dire cose carine ai suoi fan durante le poche dirette Twitch che faceva giocando nei suoi giorni liberi?
Inoltre, con il passare degli anni, Kuro si era distaccato sempre di più.
Non era colpa sua, era ovvio che crescendo avrebbero dovuto smettere di fare pigiama party e dormire nello stesso letto. Ma nonostante l’ovvietà della situazione non aveva comunque impedito a Kenma di usarla come nuova scusa per non confessarsi.
“Se mi vuole, può sempre fare lui il primo passo.”
Mentre la sua mente era persa nei suoi pensieri, le sue mani avevano continuato a lavorare meccanicamente e se ne rese conto solo quando ne mosse una per cercare il mouse e dare l’okay all’ultima cosa che aveva modificato.
-Hai finito?- domandò a quel punto il corvino.
-Sì- rispose meccanicamente.
-Allora andiamo a pranzo.
Tornò a fissare l’orologio, erano le 12.25.
Si stupì di quanto tempo fosse passato da quando Kuro l’aveva raggiunto, ma soprattutto di quanto il suo amico fosse rimasto in silenzio.
Kenma lo fissò stranito, ma non disse nulla e alzandosi lo seguì fuori dall’ufficio e poi nell’ascensore.
Fu mentre scendevano al piano terra che il suo telefono squillò per la notifica di un messaggio privato sui social media.
Corrugò la fronte tra il confuso e il curioso quando notò che il mittente era Yamamoto Taketora.
Erano compagni di classe e amici al liceo, poi però si erano persi di vista e non si sentivano da diversi anni.
Aprì la chat e iniziò a leggere
“Ciao Kenma! Spero tu ti ricordi di me (mi offenderei del contrario, quindi in caso non dirmelo). Ho scoperto che lavori all’azienda di articoli sportivi Haikyuu e volevo chiederti un favore. Mi rendo conto che è da maleducati rivolgermi a te così dopo anni che non ci vediamo, ma spero che non sia un problema. Ti va se ci vediamo una di queste sere? Ti offro la cena per il disturbo!”
Questo era decisamente inaspettato, ma sorrise comunque e non perse tempo a rispondere “Come potrei dimenticarmi di te quando ho ancora le punte dei capelli bionde? Va bene per la cena, scegli un posto dove facciano crostate di mele buone. Poi inviami indirizzo e orario."
  
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