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Autore: DennisCD    31/07/2021    0 recensioni
Qual'è lo scopo della vita? Che cosa significa vivere? Il protagonista è un ragazzo la cui vita sembra essere perfetta fino ad un avvenimento che sconvolgerà l'equilibrio mantenuto fino ad allora.Questa storia parlerà di un ragazzo che non ha memoria del suo nome e che scoprirà di avere un potere che solo in pochi possiedono , ma che lui ha in un modo unico.
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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[7]Lettera e polvere

Dopo il mio colpo sferrato verso di lui esso incominciò ad evaporare partendo dalla pelle e pian piano fino ad arrivare agli organi li incominciò a sciogliere e rimasero solo le sue ossa.
Rimanendo solo quelle, il suo teschio mi rimase in mano incastrato sulla parte del naso sul mio pollice  ed io lo rimossi buttandolo a terra.
Era la prima volta dove uccisi una persona nella mia vita e per questo anche senza volerlo mi scesero delle lacrime.Però dopo poco simisi di lacrimare e ritornai sereno solo per il fatto che colui che avevo ucciso era un uomo che voleva fare altrettanto con me , quindi dopo essermi asciugato le lacrime fissai il terreno per pensare qualche secondo e poi superai il fatto in davvero poco tempo.
La mia faccia era rimasta ancora concentrata e seria ,ma più che altro ero rimasto con un viso a punto interrogativo.

Come avevano fatto ad entrare?

Chi era questo Vatone? e perchè dovrebbe sapere di me?

Queste due erano le domande che mi turbavano di più.Ma al momento la questione più importante era recuperare il signor Rob e farmi finire di spiegare quello che doveva dirmi.
Parlando a bassa voce dissi :
[Io]: Forse dovei farmi dire anche come funziona il mio potere ,visto che quando l'ho usato ero totalmente incosapevole di ciò che stessi facendo.
Dopo la breve riflessione iniziai voltandomi verso la porta e guradando fuori notai che era buio e incominciai a camminare per uscire e così mentre aprivo la porta mi venne in mente che nella confusione di prima era caduto sul tavolo un foglietto.
Allora guardai verso il tavolo ,sempre rimanendo fermo e il foglietto era proprio sullo spigolo del tavolo ,quindi lo presi e sopra c'era scritto:
Richard Essan                                                                       08/01/2065                                                                                                   
Se stai leggendo questo , beh significa che mi hanno preso e tu di sicuro ora penserai "Cosa devo fare" giusto?
- - - - - - - - - - 
Esclamai:
[Io]: Cosa devo fare?ah.....ha indovinato.
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Bene quello che tu ora devi fare è una cosa ,ed è davvero facile :
Devi andare a dormire in un hotel(il più vicino) e al seguente indirizzo alla seguente ora :
MIlano (MI),Via Torino 7,5  alle 12:23 di domani
e quando sarai lì riceverai delle informazioni da una persona che ho mandato io.(quando ci rivedremo ti ridarò i soldi dell'hotel)
Ci vediamo lì 
Richard Essan 
p.s Si avevo previsto tutto e come al solito so già come finirà stai tranqullo,l'importante è che fai quello che ti dico perfettamente
p.p.s Mi aspetto il massimo da te
- - - - - - - - - -
Dopo la lettura della lettera e dopo l'ultima frase scritta mi scappò un sorrisetto e uscendo dalla stanza andai all'hotel nel lato opposto della strada e dopo aver pagato mi misi subito al letto e cominciai a dormire.



Mi ero alzato almeno da 4 ore , il sole era forte e caldissimo , il vento era quasi inesistente ed io ero davanti a quell'indirizzo da almeno 20 minuti anche se con quell'afoso caldo inaspettato per il periodo, stavo quasi per cadere a terra dallo sfinimento e pareva essere passata un eternità.

[Io]:_____ _ 

Senza dire niente dopo qualche minuto sempre affannato dall'afa, mi girai in direzione di un orologio attaccato ad un'insegna di un negozio, e appena la lancetta dei secondi si allineò con il numero 12 ,scoccarono le 12:23 precise e nello stesso momento udii un rumore uguale al rumore del fuoco che brucia qualcosa, tra il negozio del civico 7 e il negozio del civico 8 .Da qual punto (che era un muro) fuoriuscì un *braccio umano che mi afferrò con decisione e mi trascinò in un attimo dentro al muro senza che nessuno si accorse dell'accaduto.

*Specifico braccio umano per il braccio non umano menzionato in precedenza N.D.S
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Appena attraversai il muro , di fronte a me vidi una stanza completamente bianca,ed era completamente vuota ,se non fosse stato per un tavolo centrale rettangolare bianco e per 8 sedie bianche , tutte vicine al tavolo.
Dopo aver visto la stanza , l'uomo che mi aveva trascinato dentro mi mise una mano sulla spalla e mi disse :
[Dustin]: Buondì ,Io mi chiamo Dustin e sono al servizio del grande Rob , ora la prego di accomodarsi sulla sedia col numero 8 in attesa dell'arrivo del capo.
Dustin era il maggiordomo di Robert Essan e dai suoi modi e dalle vesti si poteva dire, che era come tirato fuori dagli anni 60 del ventesimo secolo.
Era molto alto ,circa come me e vestiva una veste nera a bottoni che gli arrivava fino alle ginocchia.Sulle braccia dove finiva la veste aveva dei guanti bianchi in pelle e sotto la veste si intravedeva una sottoveste bianca.I suoi pantaloni erano neri e al polso aveva un orologio pregiato dal valore di qualche migliaia di euro.Sopra alla veste aveva un papillon nero che portava con fierezza.Era quasi pelato e dall'aspetto si poteva dire che aveva almeno 60-65 anni.I suoi occhi erano scuri e non aveva barba.
Io dopo la sua richiesta gli risposi :
[Io]: Buongiorno , io purtroppo non ricordo il mio nome ,ma comunque piacere di conoscerla.

Dopo la mia risposta mi avvcinai al tavolo e vidi che tutte le sedie avevano un numero sullo schienale,che andava dall'1 all'8 e la sedia con il numero 8 era la più bianca.
Per qualche strano motivo le altre sedie erano tutte un pò più scure rispetto alla "mia" e in quel momento mi sedetti ed iniziai ad aspettare Rob.
Mentre aspettavo mi voltai verso il "muro d'entrata" e incredibilmente si poteva vedere la strada esterna come se fosse trasparente , ma un pò offuscata.
Rivolgendomi a Dustin:
[Io]: Signore , lei da quanto tempo è il servitore di Rob?
Lui rispose sorridendo:
[Dustin]: Beh io mi sento orgoglioso di dire che conosco il signor Rob da ormai 10 anni e gli ho sempre voluto bene.
Io risposi :
[Io]: Wow, ma come mai sono qui oggi?
Lui rispose:
[Dustin]: Deve sapere che il signor Rob è sempre stato misterioso e che tutto ciò che fa e che dice , è quasi sempre inconprensibile.Per esempio lui non ha mai detto a nessuno il suo vero nome ,dichiarandosi a tutti come Rob e basta.

Io gli risposi immediatamente esclamando:
[Io]: Ma a me mi ha detto come si chiama!
Lui mi fissò per qualche secondo congelato e poi disse:
[Dustin]: Allora tu sei lui......Ho capito.
Mentre Dustin finiva la frase, si avvicinò allo stesso muro da dove sono entrato e tirando fuori il braccio afferrò un signore e lo trascinò dentro.
Quel signore era proprio lui ; Rob.





   
 
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