Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Spirit734    03/08/2021    15 recensioni
Il Torneo Tremaghi è sempre stato un evento eccezionale, alcuni dei nostri eroi dovranno destreggiarsi tra le sfide di magia per poter emergere, ma in questa storia l'evento non sarà come tutti se lo sarebbero aspettato: Una terribile tragedia sta colpendo le mura di Hogwarts, gli strani incubi di Anna non hanno fine e gli studenti si ritroveranno ad indagare su un male ben più grande.
[Hogwarts/AU - Crossover Disney/Dreamworks e altri film]
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna, Elsa, Hans, Kristoff
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cap 24: Il piano di Hiccup
 


Disney — ♫ Little town, it's a quiet village… ♫

 


Per quanto gli sarebbe piaciuto che il suo drago riuscisse a fuggire, Hiccup sapeva che era solo questione di tempo prima che lo catturassero: nelle condizioni in cui si trovava non poteva di certo scappare volando via. La Foresta sarebbe stata un luogo di protezione momentanea, ma anche in quel caso, per quanto? 
Non era comunque in grado di volare, inoltre avrebbe rischiato di essere attaccato da qualche altra creatura. Ed era solo.
Aveva anche tentato di parlarne con il preside, ma il professor Bunnymund si era intromesso, sostentendo pienamente le opinioni di Elinor al riguardo.
Sapeva che doveva valutare tutte le opzioni: se mai lo avessero ritrovato, Elinor non sarebbe di certo stata clemente con lui. Dopotutto aveva tentato di uccidere ben due studentesse.
Il discorso con Jim gli aveva fatto pensare ad un'idea, non era particolarmente convinto, ma per il momento era l'unica cosa più vicina ad una soluzione.
Sapeva che per attuare il suo piano gli serviva l'aiuto di qualcuno competente in pozioni, così una volta finite le lezioni, cercò in tutta la scuola l'unica persona che sapeva essere la migliore in quel corso. Dopo aver chiesto a diversi studenti, alla fine riuscì a trovare Belle in uno dei bagni all'ultimo piano. Quella zona era considerata da tutti gli studenti maledetta: voci di corridoio raccontavano che Malefica, quand'era ancora una studentessa, spesso si rifugiasse in quel luogo per allenarsi sulle arti oscure.
Che fossero dicerie o meno, quel bagno gli metteva i brividi, essendo così poco frequentato era anche parecchio trascurato e il fatto che non ci fosse mai nessuno nei paraggi, nemmeno fantasmi, riusciva a trasmettere sempre una sensazione sinistra. Non capiva davvero perché, tra tutti i luoghi di Hogwarts, Belle volesse stare proprio li...
Quando entrò nel bagno, con la coda dell'occhio vide la sua compagna di Casa seduta a gambe incrociate che versava un liquido dentro un piccolo calderone fumante.
In un primo momento si limitò ad osservarla incuriosito, ma poi Belle si rese conto della sua presenza e con un veloce gesto fece per nascondere qualche boccetta dietro la schiena.
"H_Hiccup! Cosa ci fai qui?" chiese sorpresa "E' il bagno delle ragazze."
L'altro la fissò, spostando poi la sua attenzione su quel piccolo calderone "Ti ho cercato dappertutto! Tullio mi ha detto che eri qui. A proposito... Mi ha chiesto gli appunti di Aritmanzia."
"Il solito..." sospirò divertita Belle.
"Che cosa stai facendo?"
"Una pozione" disse velocemente "Qui mi concentro meglio, ho chiesto al professore di darmi degli esercizi extra, visto che tra non molto avremo un esame..."
Il ragionamento non faceva una piega, Belle era sempre stata molto attenta ai voti e non era la prima volta che si assegnava dei compiti in più per potersi preparare al meglio.
"Tanto lo sai che prenderai il massimo. Sei una delle migliori."
"Non si è mai troppo prudenti" sorrise la Corvonero.
"Che pozione stai preparando?"
"Una complicata, come al solito..." Il suo sorriso sembrò sparire appena mentre spostava lo sguardo spazientito su di lui "Scusami Hic ma... Ho bisogno di concentrazione, non ho portato molti ingredienti e non posso sbagliare."
"Oh certo" le si avvicinò, abbassando di poco il capo "Ti volevo solo chiedere una cosa..."
Belle inarcò un sopracciglio "Se stai per invitarmi al ballo, puoi immaginare già la mia risposta" mentre parlava con una mano gettò dentro la pentola della radice di Aconito "Non sono io la ragazza che dovresti invitare."
"A dire il vero dovrei andarci con Astrid..." mormorò "Beh...Non proprio con lei, è...Un'uscita di gruppo, ecco."
Belle si voltò completamente verso di lui "A_Astrid? E....Perché?"
L'altro si portò una mano tra i capelli e sospirò "Beh perché... Siamo amici, andiamo d'accordo, è... Simpatica, bella... e..."
"E non è Merida."
"Certo che non lo è!" rispose infastidito, subito dopo il suo sguardo si fece più incerto "E... Forse è un bene... No?"
Belle sospirò ancora "Hiccup..."
"Ascolta!" la fermò "Mettiamo un attimo da parte questa storia. Ho bisogno che tu mi aiuti a preparare una pozione, non voglio fare errori e devo fare in fretta. Mi sentirei più a mio agio col tuo aiuto." 
La ragazza inclinò la testa di un lato "Che tipo di pozione?"
"La polisucco" vide Belle tentare di dire qualcosa ma lui riprese subito a parlare "Fidati. Ti basta sapere questo, non voglio farti mettere nei guai."
"Se dici così, immagino ti serva per fare qualcosa che andrà contro le regole."
Lui annuì, cercando di fare il vago "Potrebbe." 
Belle si coprì la bocca per cercare di non ridere "Hiccup Haddock III, mi sconvolgi" lo guardò "Ad ogni modo, ti aiuterò."
L'amico le sorrise "Grazie" fece poi per andarsene, ma le parole della ragazza lo fermarono.
"Sai mica con chi andranno al ballo le altre?"
Hiccup si voltò "Chi? Merida, Anna e..."
"Si, loro."
Si strinse le spalle, spostando lo sguardo verso un punto impreciso del bagno "Non lo so..."
Belle poteva sentire un leggero fastidio nella sua voce, probabilmente stava riflettendo su Merida.  
"Credo che Anna vada con Hans. Li ho visto spesso insieme."
A quella frase lo sguardo della Corvonero si incupì, Hiccup la vide fissare leggermente irritata la pentola li vicino. 
"Anche tu? Non ci credo...Ti stai comportando come Merida."
"Non ho detto nulla" disse senza distogliere lo sguardo dalla pentola.
Il ragazzo la fissò incredulo "Sicura di star bene? E' successo qualcosa?"
Ma lei non rispose, al ché l'altro continuò ad incalzare "Belle, se hai qualche problema, sai che puoi..."
"Sto bene" non sembrava arrabbiata, ma c'era decisamente qualcosa che non andava dal suo tono di voce. Alla fine anche lei parve accorgersi della sua reazione e si portò una mano sulla fronte, abbassando di poco il capo verso la pentola "Scusami Hiccup. Con l'avvicinarsi dei primi esami mi sento sottopressione e..." si fermò, puntando successivamente gli occhi su di lui "Ti dispiace se ne parliamo un'altra volta? Devo finire questa pozione e la preparazione richiedere molto tempo."
L'altro la guardò, accennando un lieve sorriso "Non preoccuparti. A dopo, Belle."
Anche lei gli sorrise, questa volta sembrava più rilassata "A dopo Hiccup."
Una volta uscito da quel bagno, il ragazzo rimuginò un po' sul suo strano comportamento.
Era davvero strano il modo in cui si era rivolta a lui in quel modo, gli esami dovevano preoccuparla parecchio se rischiava di perdere la pazienza così facilmente.
E per quanto quella scusa gli sembrasse plausibile, dentro di sé sentiva che non gli aveva detto tutta la verità: probabilmente c'era dell'altro, qualcosa di cui non voleva parlare, o almeno non con lui. Sperava solo che prima o poi si sarebbe chiarita.

 

 

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Gli ingredienti per la polisucco erano parecchi e piuttosto difficili da trovare, ma Hiccup sapeva che le scorte di Ego erano sempre ben fornite anche per quei generi di pozioni e con l'aiuto di Belle era sicuro di non correre rischi. Restava solo un ingrediente veramente difficile da ottenere: un capello della persona in cui ci si sarebbe trasformato. E dal momento che quella persona era Elinor Dumbroch, la prova sarebbe stata più difficile del previsto.
Nei panni di Elinor, avrebbe potuto riunire il comitato e tentare di far assolvere il povero Sdentato, magari permettendogli il trasferimento alla riserva di Skaracchio in Romania.
Probabilmente la parte peggiore sarebbe arrivata dopo, una volta scoperto il misfatto. Ma in quel momento Hiccup non aveva molte altre opzioni, Elinor non lo voleva ascoltare ed era lei ad avere in pugno il destino del suo amico.
Avvicinarsi a lei sarebbe stato impossibile visto l'astio che provava nei suoi confronti, di certo strapparle un capello davanti agli occhi non avrebbe giovato al loro rapporto. Chiedere aiuto a Merida era fuori discussione, non si parlavano da qualche tempo e anche in quel caso, proporle di ingannare sua madre per liberare un drago non sarebbe di certo stato il massimo per la loro amicizia.
Restava solo Anna a cui chiedere aiuto: dato il profondo legame che aveva con Elinor sarebbe stato facile per lei prenderle quel capello senza troppi problemi. 
Si, lei poteva farcela.
Se solo non fosse stata tremendamente insicura.
"Ti supplico Hiccup... Perché proprio io? Sai che non mi piace mentire..."
Il Corvonero le aveva dato appuntamento in mattinata vicino all'ufficio dove Elinor era solita a fermarsi tra una riunione e l'altra. Aveva appena finito di discutere con Ralph, riguardo proprio il ritrovamento di Sdentato e a giudicare dall'espressione che il guardiacaccia si era portato all'uscita: non era decisamente nulla di buono.
Anche Ralph, così come Hiccup, amava le creature magiche, draghi compresi, era uno dei responsabili delle loro gabbie e probabilmente Elinor lo aveva convocato per chiedergli sostegno nella cattura della furia buia. Volente o nolente, avrebbe dovuto aiutarla per non rischiare di perdere il lavoro.
Quando poi Hiccup finì di spiegare il piano ad Anna, questa si morse le labbra nervosamente e rimase con lo sguardo abbassato per diversi secondi. 
Sapeva che la cosa la stava mettendo a disagio, ma non glielo avrebbe chiesto se non avesse avuto altra scelta.
"Anna è facile, devi solo prenderle una ciocca di capelli. Ti avvicini a lei con una scusa, chiacchieri un po' e..."
"Come pensi che possa farcela?! Sai che non so mentire bene, mi agito e...e poi...n_non so improvvisare!" si chinò un pochino per osservare la donna nell'ufficio, era di schiena e sembrava molto impegnata a leggere dei documenti. Di Gurghi non c'era traccia, probabilmente lo aveva lasciato nella sua stanza.
"Hai mai visto la signora Dumbroch arrabbiata?" chiese con un filo di voce.
Hiccup sorrise debolmente "Oh si.."
"Intendo: davvero... DAVVERO arrabbiata" lo sguardo di Anna di incupì "Non la solita rabbia giornaliera, quella vera" si fermò, tirandosi un lembo della maglietta per il nervoso "Merida dice che è più terrificante di un Basilisco. I_io non voglio farla arrabbiare in quel modo!"
"E non succederà. Merida esagera sempre."
"Non puoi farlo tu?"
Il silenzio tombale che le riservò l'amico le fece capire di aver detto una cavolata.
"Si... E' stupido" disse, passandosi entrambe le mani tra i capelli "Ci proverò, ma sappi che non sono affatto d'accordo!"
"Ne prendo atto" Hiccup le sorrise e le fece cenno di andare, anche se riluttante alla fine Anna entrò nell'ufficio e chiamò debolmente Elinor per attirare la sua attenzione, cercando nel frattempo di fare il migliore sorriso possibile.
A sentirla arrivare la donna abbandonò stranamente quel documento e si alzò dalla sedia per venirle incontro "Anna! Sono contenta di vederti, avevo giusto bisogno di te."
Quella strana affermazione la stupì non poco "S_Sul serio? Mi... Mi cercava? E... Perché?"
Elinor le sorrise e le fece cenno di avvicinarsi, dopo aver dato un'occhiata veloce dietro di lei, Anna la seguì, iniziando a temere che forse aveva ascoltato il discorso di lei e Hiccup poco fa, ma quei brutti pensieri svanirono in fretta non appena la vide tirare fuori la bacchetta dal suo abito ed aprire con un incantesimo la valigia che teneva sulla scrivania. Con entrambe le mani affondò all'interno dell'oggetto e tirò fuori un abito lungo di colore azzurro, dal collo alto, con le maniche lunghe, pieno di fiocchi, merletti e un lungo nastro attorno alla vita. Nonostante la particolarità, era comunque un bell'abito.
Elinor nel frattempo stava cercando di decifrare la sua reazione "Allora? Cosa ne pensi? E' per il ballo del Ceppo."
A quel punto la ragazza fece un enorme sorriso in risposta "Ma signora Dumbroch, lo trovo perfetto per lei, quindi parteciperà alla fest..."
La lieve risata della donna però fermò il suo entusiasmo "Oh no, non è per me. E' per Merida, ovviamente."
"Ah."
Il raggiante sorrisone si spense di colpo, cercando successivamente di riproporne uno più piccolo.
"Allora?"
"E' solo che... Ehm... C_credevo che Merida avesse già scelto il vestito...ecco..." iniziò a giocare con le dita mentre con lo sguardo cercava di non dare troppa attenzione a quell'abito. 
"Si, ma era troppo semplice. Dopotutto è un ballo importante!" disse Elinor "Ero convinta sarebbe impazzita per questo."
Anna si morse la lingua. Ormai conosceva perfettamente i gusti della sua migliore amica, e quell'abito l'avrebbe l'avrebbe fatta decisamente impazzire, ma non nel modo che intendeva sua madre, poco ma sicuro.
Tutto quell'imbarazzante silenzio, unito anche dagli sguardi che la giovane cercava di sviare il più possibile, fecero recepire alla donna il messaggio.
"Non le piacerà, vero?"
"Cos... Nooooo! Ceeeerto che le p_piacera'!" Anna forzò una grossa risata nella speranza di riuscire almeno in parte a rimediare a quell'equivoco,  si avvicinò poi all'abito per osservarlo meglio e dopo una lunga occhiata, alzò il capo tutta sorridente, unendo le mani "E' che ehm... Forse è un po' troppo..." si fermò "Classico."
Elinor la fissò dubbiosa "Cosa ci sarebbe di male?"
"N_Nulla! Assolutamente nulla!" 
"E' un ballo tradizionale, mi aspetto che Merida si comporti in maniera adeguata."
"E lo farà, ma... Ehm... Lei ha gusti un pochino diversi."
"Posso immaginare i suoi gusti..." sospirò amaramente l'altra.
Anna rise ancora nervosamente, indicando poi una manica del vestito "Magari con qualche ritocco... Per esempio senza quei nastri... E se abbassassimo un po' di più il collo... Merida detesta i merletti. Oh, poi ha sempre detto che non ama le gonne troppo lunghe..."
Tutte quelle correzioni fecero capire ad Elinor di aver completamente toppato con i gusti. Forse avrebbe dovuto chiedere consiglio ad Anna fin dall'inizio, ma era così convinta che a sua figlia sarebbe piaciuto, di non aver pensato minimamente a nessun'altra possibilità.
"Beh... A parte questo, sono sicura che lo apprezzerà!"
"Sei molto dolce Anna, ma sappiamo tutte e due come finirà" dopo averle rivolto un debole sorriso, Elinor si allontanò per riporre il vestito all'interno della borsa "Ormai la sento così distante... Dopo la morte di Fergus, non riesco più a comunicare con lei."
Negli ultimi tempi si parlavano davvero poco, il lavoro al Ministero l'aveva completamente sommersa di impegni e quei pochi momenti libera li usavano per discutere sulle minime cose.
"E' così testarda e... Impulsiva! Mi domando da chi abbia preso."
Il sorriso di Anna si sciolse in uno molto più dolce, pensando che probabilmente, in quello lei e Merida erano più simili di quanto potevano immaginare. 
"Lei sta facendo del suo meglio, lo sa che le vuole bene."
"Oh eccome se lo sa. Ed è per questo che cerca in tutti i modi di farmi preoccupare!" sbuffò "So per certo che ha messo il suo nome nel Calice, io non avrei mai approvato una simile decisione. E' una disciplina così pericolosa e... Barbara."
"Sa com'è fatta, Merida ama mettersi in gioco."
"Merida dovrebbe imparare a mettersi in gioco con lo studio, invece che queste sciocchezze! Il solo pensiero di lei in quell'arena con quei draghi..." le tremò la voce "N_non voglio neanche pensarci!"  
Anna la fissò in silenzio. Capiva perfettamente come si stava sentendo. 
Aveva cercato anche lei di metterla in guardia, ma tutto quello che era riuscita ad ottenere fu solo una lunga litigata con la sua migliore amica. Alla fine aveva capito che non doveva lasciarsi condizionare dalla paura in quel modo e non poteva costringerla a fare quello che voleva. Continuando a tarpare le ali a Merida si rischiava di allontanarla sempre di più dalla propria vita, lei e sua madre dovevano trovare un punto d'incontro, in modo da sostenersi ma al tempo stesso lasciare che ognuna possa prendere le proprie decisioni.
E non era facile, entrambe erano due caratteri molto forti e determinati. Nessuna delle due avrebbe mai fatto il primo passo indietro.
"So che hai cercato di fermarla, te ne sono grata" Elinor le sorrise "Sono felice che siete cosí amiche Anna, sei come una sorella per lei" le accarezzò dolcemente i capelli "E come una seconda figlia per me, lo sai." 
Anna avrebbe tanto voluto dire che per lei era lo stesso, ma subito dopo vide Elinor allontanarsi nuovamente verso la borsa e tirare fuori un secondo vestito, anche questo piuttosto classico: era lungo, sfarzoso con diverse tonalità di verde foresta ed una lunga mantella alle spalle. Anche in quel caso vide i merletti, ma a differenza dell'amica, a lei piacquero parecchio.
"Ma... è..." quasi non riuscì a parlare talmente si sentiva emozionata "Signora Dumbroch non doveva."
"Quante volte ti ho chiesto di darmi del tu?" disse sorridente la donna "Potremo fare un ritocco anche su questo se non ti piace, so che hai dei gusti diversi, potremmo togliere qualche nastro."
Anna quasi non riusciva a parlare per la commozione "Forse...Forse un paio" disse con un gran sorriso.
"E sia" annuì "Quindi ti piace?"
"Se mi piace? Lo adoro!" era così entusiasta che non si risparmiò qualche saltello dalla gioia "Ho il vestito perfetto con il ragazzo perfetto! Non potrei desiderare altro!



 
Nel frattempo Hiccup si trovava più distante, con la testa fece capolino per vedere come mai Anna ci stesse mettendo così tanto, ma non appena si sporse un po' troppo, la paura che Elinor potesse notarlo lo fece subito indietreggiare, borbottando tra sé che forse avrebbe fatto realmente prima se ci fosse andato lui a strapparle quel capello e scappare via.
"Sai che è da maleducati spiare le persone?" chiese una vocina accanto a lui, non appena il ragazzo abbassò il capo, vide gli occhioni grandi di Vanellope von Schweetz osservarlo con un luccichio, quel tipo di luccichio per cui Hiccup sapeva bene che quella bambina aveva in mente qualcosa. 
Non aveva avuto molte occasioni di parlarle, essendo del primo anno, ma conosceva bene Merida, entrambe sembravano andare piuttosto d'accordo. La piccoletta era molto simile a lei quando frequentava il primo anno, ribelle, giocosa e molto competitiva.
L'ultima cosa che voleva ora era avere a che fare con una Merida in miniatura.
"Non sto spiando! Sto....Controllando" fece con un veloce gesto della mano "Ora vai, torna a lezione."
Vanellope assottigliò gli occhi e tirò fuori dalla tasca un paio di caramelle "A me sembra proprio che tu stia spiando! E' moooolto inquietante" iniziò a mangiucchiarle, senza smettere di squadrarlo con sospetto.
Il Corvonero provò ad ignorarla ancora, ma lei aveva iniziato a girargli attorno senza smetterla di fissarlo con sospetto, poi si appoggiò con le spalle al muro "E va bene, vorrà dire che resterò qui e magari..."
"D'accordo, sto spiando, contenta?" Hiccup tirò un lungo sospiro, dando una veloce occhiata ad Anna ed Elinor ancora impegnate a parlare "Ora per favore lasciami pensare..."
Doveva inventarsi qualcos'altro, Anna era negata e senza quel capello la pozione non avrebbe mai fatto effetto.
Vanellope si portò una mano sul cuore mentre con l'altra si coprì il viso, fingendo una smorfia devastata "Mentire a una bambina? Vergognati Hiccup Haddock..." si sporse anche lei per osservare le due nell'ufficio e dopo aver dato un ultimo sguardo al ragazzo, gli rivolse un sorrisetto "...A giudicare dalla tua faccia, immagino che il tuo piano non stia funzionando."
Hiccup la fissò stupito "E tu come..."
"Non dovresti raccontare tutto a Ralph, non sa mantenere un segreto con me. Sono adorabile!" puntò nuovamente gli occhi su Anna, che sembrava stesse discutendo più animatamente ora con Elinor, ma erano troppo distanti per poter sentire per bene il discorso "Wow...E' proprio una schiappa."
"Già. Dovrò pensare a qualcos'altro" sospirò, massaggiandosi la fronte "Forse dovrei davvero entrare, strapparle un capello e nascondermi nella stanza delle necessità."
"Non puoi chiedere a Merida? E' sua madre."
"Non mi aiuterebbe mai, non se questo salverebbe un drago."
"Oh beh... Se è così, sei proprio nei guai" Vanellope scosse il capo e dopo avergli dato un'ultima occhiata, si allontanò, all'inizio Hiccup non ci fece molto caso, troppo preso a pensare ad un altra alternativa per avvicinarsi nuovamente ad Elinor.
"Ho la soluzione per te..." disse ancora la vocina della Serpeverde.
"Cosa... Ma..." in quel momento il ragazzo si rese conto della presenza di un secondo bambino accanto a lui. Era un ragazzino della stessa casa di Vanellope, aveva i capelli biondi, il volto pieno di lentiggini e due piccoli occhi azzurri.
"Wooh... E tu da dove sbuchi?"
Forse era troppo preso dai suoi pensieri, ma non lo aveva proprio sentito arrivare.
Vanellope lo indicò con un sorrisetto beffardo sul volto "Lui è Flash! Flash...Hiccup! Hiccup...Flash!"
"Ehm..." Il Corvonero lo fissò "Ciao."
Il biondino alzò un sopracciglio "Quindi sei tu il ragazzo super forte che comanda i draghi? A vederti non sembra."
Dopo un attimo di smarrimento, Hiccup lanciò un'occhiataccia a Vanellope "A quante persone lo hai detto?!"
Flash fece per parlare, ma la ragazzina lo zittì tappandogli la bocca "Solo lui! Mi serviva il suo aiuto per rubare i pixie."
"Rubare i..."
Vanellope non lo lasciò finire e si avvicinò all'amico "Allora...Le hai prese, vero?"
Il giovane Serperverde mostrò fieramente un barattolo coperto da un piccolo strato di stoffa e una volta scoperto, fece intravedere tre piccole pixie dai vari colori che si dimenavano vivacemente per poter uscire "Dubitavi? E mi fa strano dirlo ma...Facciamo attenzione. L'ultima volta abbiamo quasi rischiato di essere scoperti."
"Un momento..." Hiccup li fermò  "Siete stati voi ad aver liberato quei pixie nell'aula di babbanologia?"
Ricordava perfettamente il casino che era scoppiato in quell'aula durante la lezione, il professor Tockins era stato inseguito da un gruppetto di creature per tutto il corridoio, si mormorava fossero stati degli studenti ad averli liberati li di proposito, ma non si sarebbe mai aspettato due bambini del primo anno.
Dopo essersi scambiati uno sguardo in silenzio, Vanellope prese il barattolo, senza prestarci molta attenzione sussurrò alle fatine di andare semplicemente da Elinor, volarle un po' attorno e strapparle un capello, poi le liberò. Hiccup provò a fermarla ma ormai le creaturine stavano già volando nella stanza per avvicinarsi alla donna.
"Perché lo avete fatto? Non vi ho chiesto aiuto."
Flash fece un piccolo gesto con la mano come per scacciare qualcosa "Era sottointeso. Non preoccuparti, ci ripagherai."
"Ralph mi ha assicurato che quelle tre pixie sono ben addestrate, soprattutto Trilli. Finirà prima che tu possa dire Quidditch" disse Vanellope.
Hiccup sembrò rilassarsi un pochino dopo quelle parole, anche perché ormai le avevano liberate ed entrare in scena durante l'arrivo di quei pixie non avrebbe di certo giovato alla situazione con Elinor. 
"Un momento..." la ragazzina ora sembrava osservare con più attenzione le creature, soffermandosi di più su quella che doveva essere Trilli, ma che vedendola con più attenzione e notando il suo comportamento, pareva tutt'altra pixie.
"Flash..." disse Vanellope "Sicuro di aver preso le pixie giuste?"
L'altro la guardò confuso "Perché? C'erano delle pixie sbagliate?"
Le espressioni di Elinor e Anna confermarono i loro timori, quelle tre pixie non erano per niente addestrate anzi, sembravano altamente dispettose e malvagie. Tiravano la donna per i lunghi capelli castani e le maniche e lo stesso facevano con le povere trecce di Anna, dallo sguardo dei due piccoli Serpeverde, sembrava che anche a loro la cosa era del tutto inaspettata.
"No no nooo! Come ho fatto a non accorgermene! Quelle sono le pixie sbagliate! Vedi?!" Vanellope indicò a Flash la fatina più in alto che sembrava incitare le altre due "Quella è Vidia! Lei è tremenda, non ascolta nessuno!" urlò "Trilli! Ti avevo chiesto Trilli!"
A quel punto lo sguardo dell'amico si congelò "Spiegami tu come distinguerle! Sembrano tutte uguali!"
"Questo non è per niente carino, Flash!" lo spintonò "Sei proprio un Serpescemo!"
Lui fece altrettanto "Tu sei una Serpescema!"
"No tu!"
"Tu!"
"Ragazzi!" finalmente Hiccup riuscì a dividerli prima che la disputa finisse in una rissa "Non è il momento!" senza pensarci troppo tirò fuori la bacchetta ed entrò nell'ufficio per bloccare almeno uno dei pixie in volo. Elinor fece lo stesso e ne fermò un secondo ed Anna riuscì a fermare il terzo.
Tutti e tre le creature rimasero congelate in aria sotto lo sguardo palesemente infastidito della donna, che non si risparmiò a lanciare un'ennesima occhiataccia al Corvonero 
"Tu."
Flash nel frattempo scattò per rimettere due delle tre pixie dentro il barattolo
"Non c'entro nulla questa volta!" disse Hiccup, indicando il ragazzino "Volevo solo fermare queste piccole pesti..." si fermò "I bambini... Non le pixie."
Elinor continuò a fissarlo sempre più sospettosa, poi il suo sguardo puntò lentamente sul biondino, squadrandolo dal capo ai piedi.
Flash si sentì così sotto pressione da tirare fuori uno dei suoi migliori sorrisi e tentare di rimediare al danno "Ehehe...Ehm..P_Progetto di studio! Sa come sono i pixie...Non ti obbediscono mai!"
"Non sei un po' troppo giovane per studiare queste creature?" 
"Sono precoce."
Elinor fece per controbattere, ma in quell'istante si sentì tirare un capello, quando si voltò vide la piccola Vanellope sopra la scrivania con in mano l'ultima pixie rimasta, le rivolse un gran sorriso e nascose subito la creatura dietro la schiena "Le stava in testa... e... Ehm... M_Mi scusi signora mamma di Merida."
La donna inarcò un sopracciglio "Tu conosci mia..."
Ma la ragazzina non le diede nemmeno il tempo di finire la frase che scese subito con un balzo, afferrò Flash per un braccio e lo trascinò via il più velocemente possibile "Dobbiamo andare! I compiti ci aspettano!"
"Oh si! Tanto studio, una vagonata di libri!"
Hiccup li seguì con lo sguardo, sentendosi poi pressato da quello pungente di Elinor, non disse nulla, cosa che stupì non poco i due ragazzi, ma si limitò a fissarlo per un lungo, pesante momento "E' amica di mia figlia, questo spiega molte cose..." disse, probabilmente riferendosi ancora alla piccola Vanellope "Ma ora non ho tempo per queste sciocchezze" mormorò mentre si massaggiava la fronte "Un problema alla volta, prima pensiamo a quel drago" si avvicinò alla scrivania per rimettere a posto quelle poche cose che erano state messe in disordine.
Hiccup e Anna si scambiarono uno sguardo complice, quest'ultima gli fece cenno di andarsene per non peggiorare ulteriolmente la situazione, ma sentendo quelle parole, l'amico non poté fare a meno di intromettersi e con passo deciso si rivolse nuovamente alla donna "Signora Dumbroch..." 
Lei lo ignorò bellatamene, ma questo non lo fermò "Cosa intende fare con Sdent..." si fermò di colpo, serrando improvvisamente le labbra "Con quel drago?"
Elinor a quel punto alzò nuovamente il capo, rivolgendogli la sua solita espressione autoritaria "Quello che necessita fare in questi casi: L'esecuzione."
Lo sguardo allarmato del Corvonero non le passò di certo inosservato "Lei non..."
"Posso" lo interruppe mentre raccoglieva la sua borsa "E' mia intenzione convincere il comitato di soppressione per le creature pericolose, una volta catturato e mostrato quanto sia pericoloso..."
"Potrebbe cambiare opinione."
"Non intendo farlo."
"E' una furia buia!" disse Hiccup "E' un drago estremamente raro! La commissione non accetterà."
"Mi impegnerò perché ciò avvenga.
"
"Mi creda...Lui è buono! Merita di stare al sicuro in una riserva... E'..."
"E' una bestia!" lo interruppe. Il tono di voce talmente alto che fece mancare il respiro perfino ad Anna. Non aveva mai visto la signora Dumbroch veramente arrabbiata, ma era piuttosto sicura che se Hiccup continuava ad insistere l'avrebbe vista.
D'altra parte il ragazzo mantenne lo sguardo fermo su di lei, questa volta non si ritrasse, ne tanto meno cercò di scusarsi. Anna iniziava a sentire il sudore scenderle dalla fronte, non voleva assolutamente assistere ad un ennesimo litigio e soprattutto non voleva schierarsi dalla parte di nessuno. In quel momento avrebbe solo voluto scappare il più lontano possibile, forse perfino alla Foresta Proibita con Sdentato.
Alla fine la prima a cedere fu Elinor, forse per esasperazione, visto che si portò nuovamente una mano sulla fronte "Ormai è deciso, e ti pregherei di non insistere ancora, o mi arrabbierò sul serio" si allontanò per recuperare le sue cose, permettendo così ad Anna di avvicinarsi al ragazzo. 
"Lo sapevo..." aveva sussurrato nel frattempo, mentre Anna gli stava rivolgendo un sorriso pieno di supporto.
"Non temere" disse "Hai visto quanto è grande quella Foresta? Ci vorranno mesi prima di trovarlo."
Hiccup non riuscì nemmeno a rispondere, che Elinor si intromise, poco prima di andarsene rivolse ai due un'ultima occhiata "Non ci vorrà tutto quel tempo, non con Bludvist qui ad Hogwarts."
Anna alzò prontamente il capo, scrutandola co un'espressione confusa "Chi?"
"Drago Bludvist" sospirò rassegnato Hiccup, come se si stesse realmente aspettando una notizia simile "Uno dei più grandi cacciatori di draghi dell'Inghilterra."
"Esattamente!" disse quasi trionfante la donna, ma prima di potersene andare, l'espressione truce del Corvonero la fece vacillare nuovamente, per un breve momento il suo sguardo sembrò ammorbidirsi, perfino il tono che rivolse "So che è difficile da accettare, ma non sempre le decisioni più giuste ci sembrano buone ai nostri occhi. Quell'animale è pericoloso, e se posso impedirlo, non permetterò che nessun altro muoia per mano loro."
Se ne andò, lasciando i due ragazzi soli a riflettere su quanto è accaduto. Hiccup uscì subito dopo per raggiungere Vanellope e Flash, deciso più che mai a tentare di salvare il suo amico. Anna lo seguì per un po', esternando la sua disapprovazione, perché sicura che avrebbe portato a dei guai ben più gravi di una semplice punizione, ma ad Hiccup non sembrava importargliene, avrebbe rischiato l'espulsione, lo sapeva. Ma se questo avrebbe impedito la morte del suo amico, nessuno, nemmeno la scuola, avrebbe potuto fermarlo.



 
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NOTE AUTRICE:
Ciao ❤❤❤
Eccomi qui e non mi sono risparmiata, chiedo scusa per questo capitolo ancora lunghino. La scena con i pixie teoricamente non doveva essere così lunga...Ma dopo aver tirato fuori Vanellope e Flash, dovevo per forza dare a loro più spazio. Non so perché...Ma necessito assolutamente di scrivere ancora di qualche loro casino XD
La situazione di Sdentato fa un po' da parallelismo a quella di Fierobecco, anche se qua Hiccup non ha a disposizione la giratempo, ma qualche amico disposto ad aiutarlo con qualche altro stratagemma. 
Spero vi sia piaciuto! So che ci sto mettendo tanto per questo maledetto ballo, ma gestendo così tanti personaggi voglio dare a tutti il giusto spazio ed è bene raccontare anche questi eventi.
Vi ringrazio davvero di cuore per continuare a leggere questo delirio infinito.



Informazioni sui personaggi:

Flash: è uno dei figli della famiglia Parr del film "Gli Incredibili", dove lui ovviamente come dal nome, è velocissimo. Ero molto indecisa sulla Casa, ma secondo me per il caratterino che ha, sarebbe un perfetto Serpeverde. 
Drago Bludvist: E' il villain del film "Dragon Trainer 2"
Pixie: Per loro ho usato i nomi delle fatine dei film di "Trilli". Vidia è infatti come da canon, la più ribelle e cattivella, mentre Trilli beh...Qui è tipo la leader delle Pixie.


 
 
~Un abbraccio grande~
  
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