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Autore: keli    31/08/2009    2 recensioni
Nella Tokyo dei nostri giorni le vite del vecchio e del nuovo team Konoha, famosa scuderia di macchine da corsa del Giappone, si incrociano dopo diversi anni. Nella storia entra di soppiatto anche una nuova promettente band, gli Alba, che con la loro musica riuscirà ad aiutare più di quanto non si creda la crisi che attraversa il team Yamato. Dopo l'abbandono al team da parte di Sasuke le cose non saranno più le stesse, e il conto alla rovescia incomincerà. Le cose torneranno più come prima?
Dedicata a Saeko e a Nessy.Coppie da decidere.
Genere: Malinconico, Sportivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~Countdown~





Dedicata alla Sae perché è il terrorizzante Grell sceso interra, perché
non l’ho aiutata e me la vuol far pagare, oh e perché Sebastian non è clonabile punto. A confronto
con quello che scrivi tu questa è una schifezza delle peggiori ma spero accetti il pensiero *riot-*
Dedicata soprattutto alla Marty che è una Black Panter convinta e che mi tortura per scrivere su di loro.
Un giorno ti farò capire che il nero è Angst puro e una raccolta non è abbastanza per te quindi meglio un intera ff.
Un bacio!




I°Capitolo: Sapore di Passato


Cosa ci facesse in quel piccolo pub dimenticato da Dio, ritrovo solo di fanatici sportivi che a ben pensare idolatravano anche lei, non lo sapeva di preciso. Ricordava solo di aver vagato senza una meta per un tempo che gli era parso infinito e poi dopo qualche ora in cui i ricordi erano stati offuscati da una piacevole nebbia di allontanamento dalla realtà si era ritrovata appollaiata su uno sgabello di legno che doveva aver visto giorni migliori, tra le mani un bicchiere colmo di una bevanda verde acido non meglio identificata e un pugno di dolore che le squarciava il petto. Dopo vari minuti di riflessione più o meno intelligente la ragazza dai corti capelli di un inusuale rosa pastello si decise a ripescare dai meandri della tracolla che le segava la spalla, un cellulare assurdamente costoso, pegno di scuse di un padre fin troppo assente. Aveva un disperato bisogno di compagnia ma non aveva la più pallida idea di chi chiamare. Scartò subito la maggiore delle sorelle Haruno: a una settimana dal matrimonio con il fratello di uno dei suoi migliori amici, Kushina non aveva proprio tempo da dedicarle. Valutò l’idea di chiamare Temari e Naruto ma la sola idea di quei due che si detestavano cordialmente, insieme, bastò a farla desistere. E poi non era nemmeno sicura che l’Uzumaki minore fosse abbastanza stabile sentimentalmente dal riuscire a parlargli senza spaccare tutto quello che gli capitasse a tiro. Con un sospiro degno di un condannato a morte si disse che aveva fatto la scelta più stupida della sua vita, mentre aspettava che dall’altro capo del telefono la inondasse una voce irritabilmente squillante che rispose al terzo squillo.

<< Pronto? Sorella devi farmi un favore. Raggiungimi al pub vicino all’università, il Konoha’s si. Ti prego è una cosa importante >>

Mentre chiudeva con un gesto secco la chiamata si accorse che il barman la stava guardando. Era un bell’uomo sui ventisei anni dai capelli argentei, malgrado l’età, scombinati ad arte col gel, gli occhi neri profondi e intelligenti, il viso stranamente nascosto da delle bende di lino candide. Ricambiò il suo sguardo perplessa e questo accennò a quello che sembrava un sorriso sotto la medicazione, ma non ne poteva essere così sicura.

<< E’ tremendo vero? >>

Chiese ammiccando. Per un attimo la ragazza lo guardò disorientata poi afferrò che si riferiva alla strana sostanza contenuta nel suo bicchiere di vetro.

<< In effetti… ho bevuto di peggio ma in confronto a questo era di sicuro meglio >>

Rispose cercando di mettere un enfasi che non provava in quella deludente battuta di spirito. In un altro momento avrebbe dato una risposta sagace, divertente perfino, ma questo era il meglio che riusciva ancora miracolosamente a mettere insieme. L’uomo le fece l’occhiolino versando della birra chiara in un nuovo bicchiere e sostituendolo a quello denigrato da entrambi.

<< L’alcol aiuta a dimenticare fin tanto che non ti fa vomitare. Piacere Kakashi >>

Si presentò lui. La giovane fece per parlare ma fu bloccata dall’arrivo di una furia femminile. Sospirò, ingurgitando un po’ di birra, convinta che l’unico modo per parlare con lei senza uscire di senno fosse con una buona dose d’alcol in corpo. Rin Haruno si buttò stravolta su uno sgabello di fianco alla sorella minore rinviando la zazzera color carminio leggermente più lunga e scombinata di quella dell’altra, gli stessi occhi verde speranza però che si riflettevano stralunati nei gemelli, i due tatuaggi a forma di cerotti bianchi sulle guance proprio ai lati del naso che rendevano la sua espressione preoccupata comicamente buffa. La ragazza al suo fianco aspettò che si fosse ripresa da quella che doveva essere stata una corsa da centometrista per raggiungerla, considerando la predisposizione all’esagerazione che accompagnava da sempre la mezzana delle Haruno

<< Sakura fai presto ti prego, o i miei ragazzi mi fanno fuori! Quindi go please! >>

Supplicò, rubandole di man oil bicchiere e dimezzando la birra contenuta in esso. La minore delle Haruno si lamentò, cercando di riprendersi la bibita.

<< Ma tu sei Rin! Rin Haruno! >>

Esclamò sorpreso il barman rischiando di far cadere i bicchieri puliti che aveva in mano. La giovane donna si voltò indicandolo con un sorrisone gigantesco in volto, eccitata come una bambina piccola a Natale.

<< E tu sei… non ci credo! Kakashi Hatake! Da quanto… sempre in gamba Zanna Bianca?! >>

Sakura guardò confusa i due sicura di essersi persa qualche passaggio fondamentale. Si conoscevano? La sorella si voltò, scompigliandosi i capelli con una mano, palesemente felice.

<< Non so se ti ricordi sorellina, c’è anche lui nella foto a casa di Minato e Kushina. Faceva parte della vecchia guardia con me e… e Obito. Beh, da quanto tempo non ci vediamo?! Saranno passati anni! >>

Malgrado avesse mascherato il tutto con la solita vivacità la ragazza aveva notato come al nome di Obito la sorella si fosse intristita. Guardò davanti a se con un sorriso amaro. Ma certo che ricordava! Nella foto c’erano quattro persone in tuta dietro alle stesse macchine, ora un po’ rimodernate, che guidavano loro del nuovo team. Un biondissimo e vivacissimo Minato, fotocopia del fratello minore, stava dietro a tre diciottenni che sorridevano in posa. Una Rin dai capelli più lunghi, senza tatuaggi e l’aria più felice faceva cenno di vittoria con la mano destra, stava al centro, mentre alla sua destra un riconosciuto Kakashi senza bende, dall’aria scazzatamente seria, scambiava un occhiataccia con uno sconosciuto Obito, dai capelli neri come la notte così come gli occhi nascosti da lenti enormi da pilota arancioni che sbuffava. Con un moto di dolore si costrinse a ricordare la foto di fianco, quella che rappresentava i nuovi componenti della scuderia Haruno. Stesse pose, stesse divise, stesse macchine ma diversi i soggetti. Yamato, allievo a suo tempo di Minato di cui aveva preso il posto, dai capelli castani gli occhi buoni e l’aria imbarazzata sorrideva verso l’obbiettivo mentre cercava di tenere a bada i tre diciottenni davanti a lui. Lei in mezzo, dai capelli di un rosso più vero del rosa che portava adesso, sorrisone allegro da copertina, alla sua destra un Naruto identico al fratello maggiore che faceva la linguaccia al ragazzo alla sinistra, dai capelli neri e gli occhi identici, l’espressione da bello e impossibile e un sorrisino nascosto che oramai non possedeva più. Soffocò le lacrime che premevano per uscire, mimetizzando la sofferenza dietro un sorriso amaro.

<< Sasuke ha abbandonato il team >>

Disse semplicemente, come se fosse una cosa dannatamente ovvia. Il sorriso si congelò sul volto di Rin mentre si voltava verso la sorella, cercando parole che non venivano per consolarla. Tutti sapevano che se ne sarebbe andato, ma avevano preferito trovarsi davanti al fatto compiuto sperando che nel frattempo il ragazzo cambiasse idea. A lei non era mai piaciuto Sasuke Uchiha. Ma aveva evitato di dirlo perché sapeva quanto fosse importante per la sua sorellina.

<< Oh tesoro mi dispiace… >>

Tentò lei, accarezzandole il capo rosa che le sfuggì sotto la mano quando quella si voltò per nascondere le lacrime che premevano nei suoi occhi verdi. In quel momento avrebbe tanto voluto avere il promettente corridore del team Konoha fra le mani per rompergli ogni singolo osso e togliergli il solito sorrisino compunto che gli si vedeva sempre in quella faccia da schiaffi.

<< Sasuke? Quel Sasuke Uchiha? Non credevo che potesse fare una cosa del genere, proprio lui che era cugino di… è incredibile. Questo posto è in onore e in ricordo dei Konoha! Quel ragazzo ha scoperto il suo talento in quella scuderia… non pensavo la potesse tradire in quel modo >>

Fece serio Kakashi indicando con un ampio gesto delle braccia il locale che aveva alle pareti i colori e gli stemmi della più famosa scuderia di macchine da corsa del Giappone, o almeno, una delle più famose. La donna sospirò a mo di risposta, sgranando gli occhi quando si accorse dell’orario e balzando all’impiedi con uno scatto che riuscì a farli spaventare e divertire nello stesso tempo.

<< Oh per tutti i Kami! Sono in ritardo… i ragazzi mi uccideranno! Ti prego Sakura puoi andare ad avvertirli che per oggi non si fa nulla? >>

Pregò la sorella con i migliori occhi da cucciolo bastonato del suo repertorio. Malgrado l’iniziale tentennamento la giovane accettò, asciugandosi gli occhi leggermente rossi di pianto con il dorso della mano e mettendosi all’impiedi. Forse le sarebbe servito distrarsi un po’. Mentre usciva dal locale però si voltò verso la sorella ghignando per non dargliela vinta.

<< Il mio conto lo paghi tu però! >>

Rin e Kakashi si ritrovarono a ridere, mentre la rossa accavallava le gambe finendo la birra lasciata dalla sorella, guardando con un sorriso nostalgico il vecchio compagno di squadra. Quanti anni erano passati? Dieci? No sei… sei lunghi anni senza sapere nulla l’uno dell’altro. Ma ora potevano rimediare.

<< Allora Kakashi, dopo tutto questo tempo, ne avremo di cose da dirci! >>



Angolino di Keli

Questo è solo il primo capitolo, come vi è sembrato? Spero vi sia piaciuto perché ho intenzione di portare avanti la fic (sarebbe la seconda long che finisco xD). Sta volta la completerò, anche perché ho più o meno tutti i capitoli pronti e l’idea del finale c’è. Per le coppie le sicure sono: Kushina/Minato, Rin/Kakashi e Sakura/Sasuke (questa non è definitiva però, solo omaggio alla Nessy che se no mi uccide xD) Se avete idee, o commenti fatevi sentire, io non denigro nulla che sia commento buono o cattivo xD. Un bacio! Al prossimo capitolo.
  
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