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Autore: ArwenDurin    08/08/2021    2 recensioni
Hannigram nella 3x13
"Cerca di non farlo, di non indugiare troppo nella sua figura di nuovo accanto a sé, dopo 3 anni lontana. Prova a non rimuginare sul fatto che è realmente accanto a lui e non una proiezione della sua mente, lì adiacente a lui senza nessun vetro a dividerli come nell'ultima settimana.
È difficile non guardarlo e non sentire gli occhi inumidirsi ad essere così vicino a lui, di nuovo."
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Hannibal Lecter, Will Graham
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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«Ora sei qui con me.»
È difficile non guardarlo dopo aver esclamato quella frase, è difficile ignorare quell'istinto con cui Will aveva lottato da quando erano saliti in macchina insieme, in fuga da tutto.
Cerca di non farlo, di non indugiare troppo nella sua figura di nuovo accanto a sé, dopo 3 anni lontana. Prova a non rimuginare sul fatto che è realmente accanto a lui e non una proiezione della sua mente, lì adiacente a lui senza nessun vetro a dividerli come nell'ultima settimana.
È difficile non guardarlo e non sentire gli occhi inumidirsi ad essere così vicino a lui, di nuovo.
«E la scogliera si sta ancora sgretolando, tu e io siamo sospesi sull’impetuoso Atlantico. Presto tutto questo sarà perduto in mare.»
Hannibal sembra suggerirgli qualcosa, in un momento tutto poteva finire nell’atlantico...ma cosa sarebbe rimasto? Will avrebbe avuto la compagnia di onde del mare, e una scogliera che si sgretola via via nel tempo.
Ma non riesce a muoversi…non vuole farlo.
È infatti Hannibal che si sposta, avvicinandosi alla casa e aprendola per farlo entrare, e poco dopo avergli mostrato le stanze, Will va in quella che sembra la sua, e soltanto lì chiude gli occhi tirando un sospiro. Il sole batte rosso e imponente, in procinto di tramontare, nel grande vetro della camera, e lui tira la tenda per estraniarsi e cadere ancora di più nell'oscurità.
Va in bagno, accorgendosi di quanto la doccia sia grande per fare strare comodamente due persone. Non osa guardarsi allo specchio, aspetta soltanto che il getto d'acqua sia della temperatura che vuole e ci si butta sotto.
Chiudendo gli occhi rivede Hannibal, il sole che illumina la sua guancia sinistra, gli occhi tinti d'ombra puntati sull'oceano. La sua felicità di essere lì assieme, che avvolge Graham di nuovo e comprime il suo petto, ancora e ancora come poco fa.
Con il getto della doccia sulla faccia, può liberarsi e lacrime silenziose di amarezza, rimpianto e consapevolezza, solcano le sue guancie dopo 3 anni in cui era rimasto solo nell'animo.
Will si lascia andare, rimanendo tanto tempo che l’acqua passa da fredda a calda, dandogli brividi di un pianto che si fa sempre più lungo e incontrollabile.
Quanto rientra in camera, decide di rimanere lì soltanto in boxer, e si sdraia sul letto, in un silenzio offuscato da pensieri. Non sa per quanto tempo si addormenta, e medita, un'ora o forse di più poiché quando si sveglia è buio.
Si alza incontrando il suo volto stanco alla specchiera sopra il comó, ma ancora senza aver raggiunto una scelta, non vuole farlo... si veste nella camicia della morbidezza di un abbraccio, che Hannibal ha preparato per lui e prende la pistola mettendola dietro la schiena. Rimane lì: ferma, pronta, e in agguanto, mentre scende le scale per raggiungere il piano inferiore.
Trova Hannibal di fronte alla grande finestra della sala, la luna è sorta da poco e domina il cielo, e Will si avvicina quel tanto che basta da poterlo osservare. I suoi occhi sono più scuri nel riflesso della luna, ma Will può vedere quel solito riflesso d'oro navigare in essi, Hannibal sta studiando qualcosa, osservando… forse ha già individuato il Drago o da dove lui sarebbe arrivato.
Sa che Will è lì, ma non dice nulla.
E Will continua a guardalo, il suo viso è calmo, armonico come una melodia di straordinaria bellezza da cui è impossibile distogliere l’attenzione, di nuovo sente i suoi occhi inumidirsi. La pistola preme dietro la sua schiena, e il suo cuore batte forte.
Un pensiero e un ricordo stringe il suo petto in una morsa, aveva fatto quello che era giusto fare facendolo rinchiudere in prigione- senza ripensamenti, o almeno così si era raccontato.
Lo avverte di nuovo il peso nel cuore, più forte di quando non riuscendo a stare da solo, era egoisticamente uscito con Molly per i primi tempi, più presente e soffocante di ogni altra sensazione.
Socchiude gli occhi, puntando lo sguardo azzurro nel nulla del cielo scuro, Hannibal non gli dice nulla, nemmeno su quanto tempo Will sia rimasto in camera. Ma Graham sa che conosce i tormenti della sua mente meglio di chiunque altro, perfino di sé stesso.
Adesso dopo 3 anni, è così vicino che gli è difficile resistere a toccarlo, e così improvvisamente Will si trova alle sue spalle ad abbracciarlo. Avrebbe pensato che se l'era immaginato, ma il sussulto di Hannibal a quel tocco gli fa capire che è reale.
Sente il suo cuore vivo palpitare quando appoggia la fronte sulla sua schiena, e passano altri secondi di silenzio scanditi soltanto dai loro respiri.
«Sembri un uomo che deve affrontare una terribile scelta.»
Will ride con afflizione.
«Forse sto evitando di farlo.»
Hannibal allora si gira, e lo avvolge tra le braccia, una mano tra i suoi capelli e l'altra nella sua vita- protezione e delicatezza da fare quasi piangere Will.
Will lo stringe come se da lui dipendesse ogni cosa.
«Come può essere terribile il senso di stallo... ma non sei solo, Will.»
Graham esita, un sospiro prima di alzare lo sguardo su di lui, i loro occhi si incontrano e poi gli azzurri di Will finiscono sulle sue labbra.
Fa appello a tutta la sua forza di volontà per non sporgersi, per non ascoltare quel desiderio che con voce languida sussurra nelle sue orecchie. Will sa che se lo avrebbe baciato non si sarebbe più fermato, non ci sarebbe stata più la ragione a guidarlo, o ogni cosa sarebbe stata perduta.
«No, non lo sono. Tu sei qui, di fianco a me.»
Piuttosto gli risponde guardando di nuovo negli occhi, dove ci legge sé stesso.
È Hannibal a muoversi ancora, poggiando le labbra sulla sua fronte.
Will chiude gli occhi, mentre dei brividi attraversano il suo corpo poi di nuovo, torna ad appoggiare la testa sul suo petto per ascoltare il suo cuore, che non mente nel battito veloce che ha.
E rimangono così l'uno nelle braccia dell'altro in silenzio.



Angolo Autrice: Ma ciao 😊! Questo racconto è nato letteralmente un giorno dopo essermi svegliata XD ovviamente riletto e corretto più volte per renderlo più adatto ad essere pubblicato 😆
È un piccolo omaggio a un momento che spesso ho in mente, ovvero cosa è successo tra gli Hannigram tutte quelle ore dov’erano da soli in quella casa sulla scogliera, e quindi ecco qui 😏
Grazie a chiunque leggerà e/o commenterà 😊

 
   
 
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