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Autore: Anguria21    13/08/2021    0 recensioni
Il capitano è perso nei ricordi, nelle memorie e nel dolore della perdita. Nick Fury lo arruola per formare gli Avengers: un gruppo di persone straordinarie che sarebbero intervenuti, quando nessun altro sarebbe stato in grado di salvare il mondo. Incontrerà Emma, nipote di Tony Stark, che lo aiuterà ad andare avanti e a fargli capire che si può amare più di una volta. Ma cosa succederà, quando incontrerà il suo migliore amico che credeva morto? O quando una minaccia più grande del dovuto, si insinua tra la sopravvivenza del mondo e l'insieme degli Avangers?
Genere: Avventura, Azione, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Natasha Romanoff, Nuovo personaggio, Sam Wilson/Falcon, Steve Rogers, Tony Stark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Avengers'
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Calcutta.

Io ed Emma ci troviamo a Calcutta e sinceramente non mi aspettavo che Coulson mi avrebbe mandata a cercare il dottor Banner, o meglio che Fury mi desse questa missione. Stiamo sistemando le ultime cose come la pistola sotto il tavolo per tutte le evenienze e le comunicazioni tramite auricolare tra me ed Emma e tutti gli altri. A lui dovrò fare credere di essere ovviamente soli ma ci saranno loro insieme a me per tutte le evenienze.

-Sei pronta?- mi chiede Emma sistemandosi la cintura delle armi mentre un altro agente le sistema definitivamente l'auricolare.

-Si, tutto pronto.

-Bene, se qualcosa va storto, noi saremo qui fuori per aiutarti.- dice lei sorridendo prima di andare fuori ma si ferma sulla porta.- Lo troveremo Natasha e la faremo pagare a chi ha architettato tutto questo.- conclude prima di uscire definitivamente con gli altri agenti. Il piano sta per iniziare, una bambina l'avrebbe attratto da noi dicendogli che anche uno dei suoi parenti stava male e che doveva aiutarla. Non avrebbe resistito. Molto tempo dopo, data la lunga distanza, la bambina entra dalla porta principale insieme al dottore e lui fa appena in tempo a vederla uscire dalla finestra prima di capire che è tutta una trappola e inizia a guardarsi in torno leggermente confuso e anche leggermente consapevole.

-Dovevi farti pagare in anticipo, Banner.- dice lui a se stesso.

-Sa, per essere un uomo che dovrebbe evitare lo stress, questo non è certo il posto ideale.- dico io arrivando piano e tranquilla alle sue spalle.

-Il segreto non è evitare lo stress.- dice lui girandosi verso di me e mettendo giù il suo zaino.

-Allora, quale sarebbe? Lo yoga?

-Mi ha portato ai confini della città, scaltra.- dice lui iniziando a guardarsi intorno seriamente.- Io.. immagino che il luogo sia circondato.

-E immagini bene.- sento dire ad Emma tramite l'auricolare.

-Solo lei e io.- dico io ignorando Emma.

-E la sua amichetta attrice?- chiede lui riferendosi alla bambina.- Anche lei è una spia? Si comincia così giovani?

-Io si.

-Lei chi è?-chiede poi.

-Natasha Romanoff.

-Vuole uccidermi signorina Romanoff? Perché non credo che funzioni con tutti.- dice lui leggermente perplesso.

-No no, certo che no. Sono qui da parte dello SHIELD.

-Lo SHIELD. Come mi hanno trovato?- chiede lui curioso.

-Non l'abbiamo mai persa, dottore. Eravamo a distanza. Abbiamo fatto perdere le sue tracce ad altre parti interessate.

-Perché?- chiede lui serio.

-Pare che Nick Fury abbia fiducia in lei ma adesso deve tornare.

-E se dicessi di no?

-La convincerei.- dico con un leggero sorriso.

-E se invece fosse l'altro a dire di no?- chiede ancora più serio.

-E' un anno che non si trasforma e non credo che voglia interrompere la striscia positiva.- dico avvicinandomi al piccolo tavolo li vicino.

-Beh.. non ottengo sempre quello che voglio.

-Siamo difronte a una potenziale catastrofe globale.- dico smanettando un po' con il cellulare preso dal tavolo.

-Quelle io cerco sempre di evitarle.- dice ridacchiando con leggera falsità.

-Questo è il Tesseract.- dico passandogli il telefono facendolo strisciare sul tavolo e sedendomi sulla sedia.- la sua energia potrebbe distruggere il pianeta.- concludo mentre lui prende il telefono.

-Secondo Fury, che cosa dovrei fare? Ingoiarlo?- chiede come se fosse la soluzione più plausibile.

-Vuole che lei lo rintracci. E' stato rubato. Emette una firma gamma troppo debole per noi per essere identificato. Non c'è nessuno che conosca le firme gamma più di lei. Se ci fosse, ora sarei li.

-Quindi Fury non da la caccia al mostro.- dice togliendo gli occhiali.

-A me non l'ha detto.

-E a lei dice tutto?- chiede ancora.

-Parli con Fury, ha bisogno di lei.

-Vuole mettermi in gabbia?- chiede leggermente alterato.

-Nessuno vuole metterla..- inizio ma lui mi interrompe bruscamente.

-Ora basta mentire.- grida sbattendo le mani sul tavolo con molta forza, tanta che mi costringe a tirare fuori la pistola con un gesto istintivo e puntarla addosso a lui. Ed Emma, sempre per istinto, entra dalla porta con la pistola puntata. Alla vista delle pistole si ritrae dolcemente.- Mi scusi, sono stato meschino. Volevo vedere la sua reazione. Perché non cerchiamo di stare fermi? Voi non userete quelle e vedrà che l'altro non combinerà un casino, va bene Natasha?

Lo guardo per alcuni istanti e poi abbasso la pistola, insieme ad Emma, e comunico con gli altri.- Cessato allarme. Tutto apposto.

-Solo io e lei.- dice guardando me ed Emma.

-Scusi, era solo per sicurezza.- dice Emma.- Emma Swan, agente dello SHIELD.

-Lei sa già chi sono. Posso fidarmi?

-Le assicuriamo che siamo qui solo perché vogliamo il suo aiuto a trovare il Tesseract. Ci interessa solo quello.- dice lei 

-Bene, allora possiamo andare.- dice lui molto più calmo. Io lo guardo per un po' e poi guardo lei prima di uscire dalla porta e ringraziarla mentalmente.

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Il posto dove ci nascondiamo è una specie di sotterraneo abbandonato e dalla mia postazione posso vedere tutti quanti. La gemma all'interno del mio scettro si illumina e piano piano mi trovo in una galassia parallela. Quando tutto si definisce, appare davanti a me l'essere che mi ha "aiutato" ad avere lo scettro e a creare il portale per arrivare sulla terra.

-I chitauri sono irrequieti.- dice lui avvicinandosi a passi davvero piccoli.

-Che si preparino all'azione.- dico creando una versione di me che si muove in quello spazio.- io li condurrò alla gloriosa battaglia.

-Battaglia? Contro la misera potenza della terra?

-Gloriosa, non lunga.- dico con ovvietà.- Se la tua forza sarà formidabile come credi.

-Dubiti di noi? Dubiti di lui?- chiede come se gli avessi chiesto portami la testa del tuo padrone su un piazzo d'argento.- Che ha messo lo scettro nelle tue mani? Che ti ha donato l'antica sapienza e un nuovo proposito quando sei stato bandito, sconfitto, con solo una mocciosa che piangeva per te. [Capirete più avanti. Promesso!]

-Io ero un re, il legittimo re di Asgard. Tradito.

-La tua ambizione è cripta, nasce da un bisogno infantile. Noi guardiamo oltre la terra a mondi più grandi che il Tesseract rivelerà.- dice lui pregustando la vittoria.

-Non avete ancora il Tesseract.- dico e lui più veloce della luce si avvicina al viso del mio ologramma.- Non è una minaccia ma finché non aprirò il portale, fin quando la tua forza sarà al mio comando, sei solo parole.

-Avrai la tua guerra, asgardiano.

-Se fallirai, se il Tesseract non ci verrà consegnato, non esisteranno regni né lune deserte e crepacci dove lui non verrà a trovarti. Credi di conoscere il dolore? Lui ti farà capire quanto quel dolore sia niente.- dice toccando la mia faccia e l'universo alternativo sparisce dolorosamente.

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Quando atterriamo sull'helicart, Natasha non ha ancora aperto bocca e la cosa mi sembra un po' strana.

-Hey, tutto apposto?- le chiedo.

-Si si, solo un po' scombussolata dalla reazione del dottore ma mi sembra normale.- dice lei concedendomi un piccolo sorriso.

-Okay, se lo dici tu.- dico scendendo dal jet con lei al mio fianco. A fianco a noi si ferma un altro jet e sappiamo bene chi scenderà da li tra pochi istanti. Quando il portellone posteriore si apre, io e Nat ci avviciniamo al jet e vediamo scendere Phil Coulson e il mito e famosissimo Captain America.

-Agente Romanoff, agente Swan.- dice lui.- il capitano Rogers.

-Piacere.- dice lui.

-Salve. Hanno bisogno di te sul ponte per l'identificazione.- dice Nat a Phil

-Ci vediamo li.- dice lui e va via.

-Swan? La nipote di Stark?- chiede interrompendo il silenzio il capitano rivolgendosi a me.

-E lei è Captain America. Mio zio parlava molto di lei, o meglio mi raccontava ciò che suo padre gli diceva.

-Come fate ad essere parenti?- chiede lui cercando di trovare un nesso tra me e lo zio Tony.

-Storia lunga, magari quando tutto sarà finito gliela racconterò.- dico con un leggero sorriso che lui ricambia.

-Aveva suscitato grande curiosità il tuo ritrovamento nel ghiacciaio.- inizia Nat camminando e noi la seguiamo.- Pensavo che Coulson sarebbe svenuto. Ti ha già chiesto il tuo autografo sulle tue figurine di Captain America?

-Figurine?- chiede lui sbalordito.

-Sono Vintage, ne va molto fiero.- continua lei.

-Farebbe qualsiasi cosa per lei, è il suo idolo.- gli dico io sorridendo e lui ancora una volta ricambia il mio sorriso con gentilezza. Successivamente guardiamo davanti a noi e lui individua il dottor Banner.

-Dottor Banner.- lo chiama. Il dottore si avvicina porgendogli la mano e lo squadra.

-Eh si, salve. Sapevo sarebbe venuto anche lei.- dice Banner stringendo la mano del capitano.

-Si dice che lei troverà il cubo.- afferma il capitano Rogers

-E' questa l'unica voce che gira su di me?

-L'unica che può interessarmi.

-Deve essere strano per lei tutto questo.- dice Banner iniziando a muoversi e guardandosi in torno mentre io e Natasha li seguiamo a ruota.

-Ah, a dire il vero è molto familiare.- ribadisce il capitano.

-Signori.- li interrompe Nat.- vi conviene sbrigarvi a entrare, sarà difficile respirare tra poco.

-Vado a vedere se Nick ha bisogno di una mano.- dico a tutti per poi correre via. Quando entro dentro tutti sono ai loro posti e l'helicart poco a poco si solleva da terra. Mi avvicino al capo e lui mi guarda con serietà, la sua solita serietà.

-Sono arrivati sani e salvi?

-Entrambi in perfette condizioni, signore.- rispondo io con un leggero sorriso. Poco dopo il capitano Rogers e il dottor Banner entrano dentro la stanza scortati da Nat. Vedo Steve porgere dieci dollari a Fury che li accetta molto volentieri e il dottore sentirsi un po' a disagio ma penso sia normale. Bene, che i giochi abbiano inizio.

   
 
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