Aveva sempre desiderato essere lì.
Tu-tum.
Tu-tum.
Così vicina a Momo da poter sentire il suo cuore.
Senza sapere ancora che ogni battito era solo per lei.
[Momojirou - pre-slash]
Fanfiction partecipante alla Challenge "Just stop for a minute and smile" indetta da Soul Mancini sul forum di EFP
• Autore: XShade-Shinra
• Fandom: Boku no Hero Academia
• Personaggi: Momo Yaoyorozu, Kyouka Jirou
• Pairing: Momojirou
• Genere: Sentimentale, Fluff
• Rating: Verde
• Avvisi: Shoujo-ai, pre-slash, Missing Moment
• Prompt: #21. "L'unica cosa che vorrei adesso è ricongiungermi al mio letto e dormire per due giorni di fila!" + #23. "Non ti stavo ascoltando... dicevi?"
• Capitoli: Flashfic
• Wordcount: 456 parole
• Disclaimer: Tutti i personaggi di questa storia sono maggiorenni e comunque non esistono/non sono esistiti realmente, come d'altronde i fatti in essa narrati. Inoltre questi personaggi non mi appartengono (purtroppo...), ma sono proprietà dei relativi autori; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro ma solo per puro divertimento.
• Note: La Momojirou è quella coppia di cui non sapevo di aver bisogno. <3 Ho scritto questa breve storia facendomi ispirare dal loro dolce rapporto e la passione di Kyouka per la musica.
Vi auguro una piacevole lettura! ^^
Jirou, capo chino sulla scrivania della stanza di Momo, segnava i vari passaggi dell’equazione che stava svolgendo.
x = -2
Osservò il risultato come se si fosse trovata davanti al proprio nemico naturale, dunque controllò nei foglietti delle soluzioni che le aveva lasciato Momo da parte.
«Sì!», esclamò alzando un pugno in aria. Si lasciò cadere contro lo schienale delle sedia, con la testa e i lunghi lobi delle orecchie a ciondoloni. «Momo! Ho finito tutta la sfilza di equazioni che il prof ci ha assegnato! E sono tutti corretti! Grazie davvero per le ripetizioni!». L’assenza di una risposta la fece preoccupare. «Momo?».
La ragazza era seduta al tavolo da toilette accanto alla scrivania, con un cuscino premuto all’altezza del basso ventre e l’altra mano a sorreggere la testa.
Sentendosi osservata, Momo schiuse gli occhi scuri. «Scusa». Si mise un po’ più dritta a sedere sul pouf, ingoiando un lamento. «Non ti stavo ascoltando... dicevi?".
Jirou si alzò. «Ho finito i compiti», ripeté sbrigativa. «Stai ancora molto male? Vuoi che ti vada a prendere la borsa dell’acqua calda? O hai qualche medicinale?».
«Ah, no… L'unica cosa che vorrei adesso è ricongiungermi al mio letto e dormire per due giorni di fila! Giusto il tempo che passino questi primi maledetti giorni di ciclo...».
Jirou si abbassò e raccolse Momo dallo sgabello imbottito, prendendola a sposina. Lei non ebbe nemmeno la forza di lamentarsi né del gesto né del cuscino che scivolò a terra.
A Jirou bastò un passo per essere già al lato dell’enorme letto matrimoniale di Momo – che si incassava giusto giusto nella stanza solo per miracolo. Stese l’amica su di esso e le sciolse i capelli dall’alta coda a girandola, i quali si aprirono sul cuscino come la corolla di un fiore dai petali neri. «Sono certa che Recovery Girl avrà qualche antispastico in infermeria. Vado da lei».
Momo la afferrò per un polso. «No, preferisco la tua compagnia. Mi fa stare bene». Le sorrise e senza alcun preavviso se la tirò addosso. «Resta qui».
Jiro strabuzzò gli occhi. Si era ritrovata con il viso premuto contro il morbido petto della compagna di classe, ben lungi dal lamentarsene. «Sì… tanto i compiti li ho finiti… quindi… ti farò io da borsa dell’acqua calda…». Jiro era rossa in volto e il cuore le martellava in allegretto nelle orecchie.
«Grazie, Jirou». Momo chiuse gli occhi e posò una mano sulla testa dell’amica, ma riuscì ad offrirle solo qualche breve coccola tra i capelli prima di cedere alla stanchezza e assopirsi.
Jirou, ancora imbarazzata, chiuse gli occhi a propria volta.
Aveva sempre desiderato essere lì.
Tu-tum.
Tu-tum.
Così vicina a Momo da poter sentire il suo cuore.
Senza sapere ancora che ogni battito era solo per lei.
XShade-Shinra