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Autore: absenthium    23/08/2021    0 recensioni
sarò la tua scena del crimine, la tua confessione, correndo
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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sai che è meglio non cercarmi;
cerco sempre

     una battaglia, una guerra
     dove affondare i denti 
              e sputare lacrime.

                    ti chiamo sorella, ti chiedo, 
                                  perché? ma so già
                                      cosa vuoi dirmi.

sai di non cercarmi come
sai di volermi e di non 
    avermi mai voluta.
se ti sogno, sei morto

                  se ti sogno non è finito nulla.

finirà così, un giorno, tra i tuoi 
lividi, le tue mani, tra la tua bocca
le mie dita, finirà come doveva finire,
perché sono stanca e vuota, e voglio
qualcosa che sia mio prima di bruciare.
        non è così che volevo diventare.

                                   è tardi, comunque.

me ne sto sempre
andando. spero che qualcuno 
ti faccia del male al posto mio.
 

                             ma resteresti accanto 
                          a me? non parlerò, non
               soffierò, resteremo in silenzio,
                         non resteremo affatto.


sarò la tua scena del crimine, la tua 
confessione, correndo 
con questa cosa buia
che mi dorme in gola.

                             non posso perdonarti.
non posso darti torto.

                           non ricordo la luce e 
                          non ricordo la nebbia.

non puoi sorreggermi e non lo farai.
e lo so, ed è ovvio, e la fame
            non va mai via.

                         ho perso gli occhi per 
       del veleno, perché non ho saputo
               farti restare e non hai voluto
                              tenermi, e davvero
                                  non c'è un senso
                               in tutto questo.

                        non ci rivedremo.
              non hai voluto parlare,
           non ho voluto ascoltare
                     e non ti cerco, ed è tardi.

    ci rivedremo.
qualunque cosa avremo, sarà solitaria.

                              voglio vederti sola 
                            e voglio essere vista 
                         senza di te, e ti voglio 
                  felice, ma non ti voglio.
 

voglio il tuo silenzio.
dammi pace, dammi 
    una tregua.

                                         parla, cazzo.

sarò il tuo omicidio, sarò 
la tua scusa.
   sarò l'ennesima persona da odiare 

                           e l'ennesima persona 
                          di cui non vorrai dire.

prendi quello che vuoi,
a patto che non sia 
abbastanza, che non sia
servito a nulla,
che il mondo esploda
comunque, e potremo dire
  di averlo detto.

                                  questa è l'ultima 
                   delle fini, scegli o scappa,
                             prendi ciò che vuoi 
                  e digli addio. 

punta, mira, spara.
 

                            esprimi un desiderio.



note:
questo testo serve a poco altro che a presentare due dei miei più grandi rimpianti: M. e Diana, due amici che non sono rimasti e che ho amato così tanto da ridurmi all'odio.
probabilmente è la cosa più sperimentale che abbia scritto nell'ultimo periodo. la divisione dei paragrafi serve a rappresentare una sorta di conversazione parallela con entrambi. principalmente, sono molto stanca e queste note ne stanno risentendo.
E.

   
 
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