Fanfic su artisti musicali > Chicago
Segui la storia  |       
Autore: evelyn80    27/08/2021    2 recensioni
Questa storia sarà una raccolta incentrata sui compleanni dei membri dei Chicago. Ma stavolta non si tratterà solo dei sette musicisti facenti parte del nucleo originario. Ho deciso di inserire tutti i membri che hanno militato nel gruppo dal 1968 al 2015, sia come musicisti aggiuntivi sia come sostituzioni.
Buona lettura!
Genere: Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: Kidfic, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ricordo di un amico (Danny Seraphine)

 


 

Al suono del campanello, Danny posò il quotidiano sul tavolinetto da fumo davanti a lui e si alzò in piedi di scatto. Fissò l'orologio che aveva al polso: erano le 23:15. Chi mai poteva essere a quell'ora?
Si diresse a passo rapido verso la porta d'ingresso, il campanello che squillava per la seconda volta.
«Arrivo!», esclamò, incapace di contenere la sua curiosità. Quel giorno era il suo settantatreesimo compleanno e, a parte la telefonata di Peter, non aveva sentito nessun altro dei suoi vecchi compagni di band: che fosse qualcuno di loro giunto a trovarlo così all'improvviso, anche se a quell'ora tarda?
Fuori dalla porta, però, non c'era ad attenderlo uno dei suoi vecchi amici, anche se il volto che si ritrovò davanti gliene ricordava moltissimo uno in particolare. Sui gradini d'ingresso della sua villetta c'era Michelle Kath.
Nel vedere la figlia del suo vecchio amico e compagno di band, passato a miglior vita quando lei era ancora una neonata, Danny si sentì stringere il cuore nel petto. Lui e Camelia, la vedova di Terry, erano rimasti in buoni rapporti e di tanto in tanto si sentivano per telefono. Qualche volta si erano pure dati appuntamento per vedersi di persona, e ad alcuni di questi aveva partecipato anche Michelle, ma erano passati anni dall'ultima volta in cui l'aveva vista.
«Michelle, tesoro, entra!», esclamò quando finalmente riuscì a riscuotersi dalle sue riminiscenze, facendosi da parte per lasciarla passare. La donna gli rispose con un sorriso ed entrò nella villetta da scapolo di Danny, seguendo poi il padrone di casa fino in salotto.
«A cosa devo la tua graditissima visita?», le chiese non appena si furono accomodati e le ebbe offerto da bere.
«Ecco... di sicuro mi prenderai per una pazza», mormorò Michelle, abbassando lo sguardo imbarazzata, «visto che ti sono piombata tra capo e collo a quest'ora. Ma dovevo fare assolutamente una cosa».
Frugò nella propria borsetta e ne trasse un sacchettino di velluto blu scuro chiuso da un nastrino di cuoio. Poi allungò il braccio destro e lo porse al batterista che la fissava con un sorriso aperto e solare.
«Che cos'è?».
«Aprilo», replicò Michelle, osservandolo mentre lui scioglieva il nodo che chiudeva il nastrino e si lasciava scivolare sul palmo della mano un bracciale d'oro a maglia marina.
A Danny si formò un groppo in gola nel riconoscere quel monile: lo aveva regalato lui stesso a Terry poco prima che morisse, e il chitarrista non aveva mai fatto in tempo a indossarlo perché, aveva sostenuto all'epoca, voleva conservarlo per le occasioni speciali.
«Qualche notte fa ho sognato papà che mi diceva di portarti questo bracciale per il tuo compleanno», disse Michelle, e la sua voce giunse a Danny come lontana anni luce, perso com'era nel ricordo del suo migliore amico e del suo enorme sorriso equino. «Non sapevo nemmeno che esistesse. Poi ho chiesto a mamma, e lei mi ha detto che glielo avevi regalato proprio tu poco prima che morisse».
Danny si riscosse, lo sguardo annebbiato dal passato. «Sì, è così».
«Non credi che sia pazza, vero?».
«Certo che no! Perché dovrei pensare una cosa del genere?», replicò il batterista.
«Perché ho sognato papà che mi parlava di un oggetto di cui ero completamente all'oscuro».
Danny scosse il capo prima di rivelarle il suo più grande segreto.
«Io sogno tuo padre molto spesso, e la maggior parte delle volte mi parla di cose che non so ma che il giorno dopo scopro essere vere. Sai, secondo me lui ci osserva ancora, dovunque si trovi», concluse con lo sguardo perso nel vuoto.
Michelle annuì: in fondo al cuore, ne era sempre stata convinta anche lei.

 

 

Spazio autrice:


Benvenuti all'undicesimo compleanno, quello di Danny Seraphine, nato a Chicago il 28 agosto 1948. È stato membro fondatore e batterista dei Chicago fino al maggio del 1990, quando è stato licenziato e sostituito con Tris Imboden.
Il prompt lasciatomi da Soul Dolmayan, “bracciale”, mi ha subito ispirato questa brevissima shot (è il capitolo più lungo che ho scritto finora, ho superato pure le 500 parole) riallacciandomi indirettamente alla mia serie intitolata “Voci dall'aldilà”, in cui appunto la protagonista è l'anima di Terry Kath in Purgatorio che, quando ne ha l'occasione, si “affaccia sull'aldiqua” per vedere cosa fanno i suoi amici. Io personalmente sogno spesso persone che non ci sono più, e lo vedo come un modo per poter parlare ancora con loro.
Così ho immaginato questo bracciale a maglia marina (un tipo di maglia simile alle maglie della catena di un'ancora, per questo si chiama marina) che Danny aveva regalato a Terry e che il suo migliore amico (lui e Danny erano legatissimi nella realtà, e il batterista è rimasto in contatto con sua moglie e sua figlia) decide di fargli riavere come regalo di compleanno tramite la figlia. Michelle Kath è la figlia del chitarrista, appunto, che alla sua morte non aveva ancora due anni.
Tantissimi auguri, Danny!
Grazie per aver letto!

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Chicago / Vai alla pagina dell'autore: evelyn80