Jenny ha gli occhi chiari come Serena, è bionda come Serena e con la luce alla giusta angolatura è Serena.
Tutto il resto è Blair.
Jenny è una bambina - Jenny è sempre una bambina, non cresce mai, il riflesso allo specchio sembra fermo ai suoi quattordici anni - e sogna di essere Regina.
Jenny ha sempre portato le cose all'estremo, però, senza mai capire il momento in cui fermarsi e la corona d'oro tra i boccoli castani di Blair Waldorf, quella che scintilla e la chiama, non basta più.
Jenny non vuole solo la corona di Blair, non quando essere Blair è tanto più utile e affascinante.
Jenny vive di estremi, tutto o niente, e Blair le insegna l'arte dell'attesa, ad affilare gli artigli colorandoli di smalto, a nascondere le fauci dietro labbra rosso sangue.
Blair le insegna a volere e prendere e Jenny è un'alunna diligente, assorbe tutto come una spugna.
Jenny è amica, nemica, serpe in seno: dipende da chi lo si chiede e a quale parte della storia si è, ma è sempre erede perché non si può negare che è a lei che Blair Waldorf lascia la sua corona, a una bambina venuta da niente, esotica nella sua estraneità, e modellata a sua immagine.
Jenny si aggrappa alla corona e si veste del suo titolo e gioca a fare Blair Waldorf con regole sue ed è chiaro che non sa cosa sta facendo, che s'è lasciata trascinare e non sa più come uscirne, che ha perso il controllo - ma chi ha il controllo, se non la Regina?
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Jenny ha l'aspetto di Serena Van Der Woodsen e alcuni mormorano il suo nome alle sue spalle.
Jenny ha l'aspetto di Serena e la sua bellezza e quella che una volta era la sua innocenza - è la Serena che è partita, non quella che è tornata -, ma ha fatto terra bruciata attorno a sé.
Il fuoco è di Blair, che le ha insegnato a usarlo, ma non a gestirlo.
Jenny continua a vivere di estremi e si perde, pezzo dopo pezzo, in quel riflesso che cambia solo in superficie, perché Jenny si vede sempre e comunque bambina.
Blair le ha insegnato l'attesa e a non perdere la testa, ma Jenny non è mai stata capace di vivere a metà e vuole giocare secondo le sue regole.
Jenny ha preso le lezioni di Blair e le ha distorte e s'è vista il vuoto attorno e quando è caduta nessuno era a tenderle una mano.
L'Upper East Side non perdona e solo i pazzi si mettono contro la Regina - e la Regina è sempre stata Blair, che l'ha accolta e fatta a sua immagine e le s'è messa su una spalla a sussurrarle con le fauci coperte di rosso.
Jenny è stata amica, nemica, serpe in seno e questo cambia a seconda della storia, ma è sempre specchio, Jenny, perché Blair le è entrata dentro e non se ne va più.
Una volta s'è costruita a sua immagine e somiglianza, ne ha imitato i modi e le espressioni e le movenze, ne ha letto i pensieri, ha nascosto le fauci e gli artigli, e ora sta disimparando tutto ciò che Blair le ha insegnato, si sta purgando di lei e del suo veleno, smussa gli spigoli che l'ha lasciata creare, toglie le maschere una ad una.
Si riscopre bambina, Jenny, e il pensiero la riempie di rabbia e si chiede se crescerà mai o se rimarrà sempre così.
Jenny si disfa e tra i pezzi che sparge attorno a sé cerca quelli che non sono di Blair, pezzi bianchi e puliti, e s'accorge che non ce ne sono. Una volta s'è lasciata creare, novella Frankenstein, a immagine di Blair e adesso cerca ciò che di Blair non è - ma non vuol dire che sia suo. Jenny è attorniata da pezzi di se stessa, quando capisce che, a liberarsi di Blair Waldorf, non ci riuscirà mai.
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Jenny cresce e ha sempre i capelli biondi e gli occhi chiari e alla giusta angolatura della luce continua a sembrare Serena - la Serena che è tornata, invece di quella che è partita.
Tutto il resto, però, è Blair.
Jenny impara le mezze misure, ma scorda l'arte dell'attesa e della perfezione, trascura fauci e artigli e un po' li taglia, un po' li lascia brillare.
Jenny continua ad agognare tutto, ma impara a moderarsi, a crearsi sogni suoi e a dimenticare la corona tra i boccoli castani di Blair Waldorf. Anche se a volte la rivede nei suoi sogni - Blair o la corona? certe cose è meglio non chiederle.
Jenny è stata amica, nemica, serpe in seno, ma soprattutto è stata discepola e più che le lezioni, ha imparato i non detti, i pensieri, i sottintesi e gli spazi tra le parole.
Blair le è entrata dentro e per farlo s'è dovuta schiudere e Jenny ha imparato a interpretarla.
A volte, si dice d'essere la sola a conoscere davvero Blair Waldorf (e che, viceversa, Blair è la sola a conoscere davvero Jenny).
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Jenny è bionda come Serena, ha gli occhi chiari come Serena e con la luce alla giusta angolatura è Serena.
Tutto il resto è Blair.
A volte si chiede se è per questo che Nate l'ha scelta, perché ha visto in lei le due donne che non avrebbe mai avuto, perché Jenny ha la bellezza macchiata di Serena e il fuoco distruttore di Blair.
E allora cosa resta di Jenny Humphrey, eterna bambina davanti a uno specchio con sogni più grandi di lei?
Niente, perché Jenny s'è spezzata sotto il peso della corona ed è un fantasma sbiadito di eccessi e mancanze, con il corpo di Serena e l'animo di Blair.