Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Tabhita_Sakamaki_Taby    12/09/2021    1 recensioni
Anni dopo la sconfitta di Naraku tutto sembra tranquillo per Inuyasha e i suoi amici, ma un giorno si presenta Sesshomaru con una misteriosa pergamena e il ricordo di un passato sconvolgerà le loro vite, malgrado non sia l'unico problema della squadra di Inuyasha, anche il cuore vuole la sua parte. Chi è il misterioso demone ritratto? Che segreto nasconde? Quali sono i suoi obbiettivi? Riusciranno i nostri eroi a venirne a capo?
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Nuovo personaggio, Rin, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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"Inuchoi chi erano quei demoni?"

Inuchoi si passò una mano sulla fronte invitando tutti ad entrare, una volta dentro la giovane hanyo cominciò a parlare:

"Quei demoni fanno parte del clan Yoro del sud."

"Il clan Yoro?" chiede Inuyasha.

"Ma non è...il nome del clan di Koga?" chiese Kagome guardando il compagno.

"Già di conseguenza sono parenti del lupastro non credevo ce ne potessero essere anche qui...ma che cosa vogliono da te?" disse Inuyasha con apprensione.

"Il loro leader Yasei Yoro è più che convinta di avere diritto sulla zona del Kyushu, sono piu' che convinti che sia territorio loro, in realtà il loro clan viveva nel sud estremo del Kyushu, ma da quando il nostro clan non ha più un leader preciso Yasei ha iniziato a farmi spesso visita incitandomi ad andarmene e cedere anche questo yamashiro a loro." spiegò Inuchoi

"Lupi ...brutta razza" disse Inuyasha "E tu che vuoi fare?"

"Ovviamente la mia intenzione è quella di non dargliela vinta, questo yamashiro apparteneva a nostro padre e per eredità a me" sentenziò Inuchoi.

"Torneranno?" chiese Kagome.

"E' probabile, ma non importa, finora li ho sempre respinti continuerò ancora" rispose Inuchoi.

Rin si fece scappare uno sbadiglio "Mh scusate, ho un po' sonno."

"Ora che mi ci fai pensare anch'io, sarebbe meglio andare a nanna" disse Kagome.

Dopo essersi calmati si ritirarono tutti nelle proprie stanze.

Come sempre Inuchoi si svegliò per prima, appena aprì gli occhi fu colta da un sussulto, la sua energia demoniaca era tornata, ed era terribilmente forte, questo non andava bene, prese dei respiri profondi.

Non va bene, non va bene, non qui, non adesso! ,stava tremando, Inuchoi calmati, calmati...Padre!

La mezzodemone di alzò e decise per quel giorno di recarsi subito nella stanza del Buddha per meditare, doveva restare lucida, se si fosse lasciata prendere dal panico avrebbe rischiato di fare del male a qualcuno.

Fortunatamente sembrava che la battaglia della notte prima avesse stremato i suoi ospiti per cui l' hanyo potè raccogliersi in preghiera per un'ora, e solo quando si sentì sufficientemente stabile, svolse le sue attività mattutine.

"Toisinga grazie per avermi permesso di lottare al tuo fianco la scorsa notte, è stato un onore"

Prese la spada legandola alla vita, raggiunse il dojo e dopo gli inchini di rispetto si alzò iniziando a prendere dei respiri profondi, cercando di fondere il proprio essere a Toisinga, diventare un' unica testa, un'unica anima, un tutt'uno soprattutto ora che era tornata demone doveva essere ancora più ferrea e rigida nella sua disciplina.

Ma come i giorni precedenti non era l'unica ad essere sveglia. Anche il glaciale principe dei demoni si era alzato presto dirigendosi verso il dojo sapendo di trovare lì l'hanyo, era cosciente di non aver visto molto sulla spada che gli interessava ma ormai aveva compreso lo stile di combattimento della sorellastra minore, impostato sulla difensiva e una copia patetica del padre.

Come aveva ipotizzato la mezzo demone si stava allenando, combattendo con un nemico immaginario.

"Inuchoi!". La giovane interruppe il suo addestramento per voltarsi verso di lui, la ragazza si ritrovò a domandarsi cosa volesse da lei Sesshomaru, da quando era arrivato non le aveva mai rivolto la parola, salvo una volta per sfidarla.

Il daiyokai estrasse Bakusaiga, non poteva aspettare, doveva esserne certo, doveva saggiare il vero potenziale di Toisinga, solo così avrebbe potuto capire se poteva tornargli utile, scattò in avanti pensando di cogliere la sorella di sprovvista, tuttavia la sua lama incrociò una barriera d'acciaio, Inuchoi aveva eseguito un Ukenagashi per proteggersi dal suo attaccò.

"Sesshomaru, non voglio incrociare le nostre spade, non ce n'è bisogno" sentenziò l'hanyo glaciale, i suoi occhi erano fissi in quelli dello daiyokai, nessuna esitazione traspariva da essi solo una fredda e cruda determinazione, lei non voleva confrontarsi con lui.

Maledetta...

Sesshomaru non si era mai sentito più infastidito da qualcuno in tutta la sua vita, nemmeno da Inuyasha. All'inizio aveva pensato che fosse una semplice codarda, che consapevole della sua reputazione avesse paura anche solo all'idea di confrontarsi con lui, invece adesso questo suo atteggiamento determinato e passivo, non la capiva, a Inuyasha sarebbe bastata una provocazione per fargli attaccar briga con chiunque, invece lei...Sesshomaru ne era sicuro se avesse insistito nell'attaccare lei non avrebbe fatto altro che respingerlo senza mai scontrarsi davvero con lui, ma perchè?, se non era paura la sua allora davvero era così arrogante, così sicura delle sue capacità da non volerle sprecare con lui, per Sesshomaru non ci sarebbe stato insulto peggiore.

Capendo che la sorellastra non avrebbe lottato contro di lui rinfodero' Bakusaiga, allontandosi senza dire una parola, non sopportava di essere umiliato così da quella piccola arrogante.

Rientrando nello Yamashiro pensò a come trovare le informazioni su Toisinga visto che ormai aveva appurato che lo scontro era fuori discussione. Sapeva bene che suo padre oltre a un grande guerriero era anche un uomo di cultura, forse nella biblioteca avrebbe trovato qualche testo sulle spade.

I palazzi di suo padre avevano la biblioteca sempre nello stesso luogo, quarta porta sulla sinistra dalla sala da pranzo, una volta arrivato fece scorrere la porta trovandosi davanti tre librerie piene di pergamene, accuratamente ordinate, vide che vi erano due scrivanie, una situata davanti alla porta, dove giacevano delle pergamene ordinate e un'altra leggermente più grande vuota. Sulle pareti poté vedere delle raffigurazioni del padre, in abiti meno elaborati rispetto all'armatura che era solito indossare, con vicino la sorella mentre leggevano o scrivevano.

Entro' nella stanza iniziando a cercare quello che gli interessava, finché' non lanciò lo sguardo su uno scaffale adiacente alla scrivania più grande, sopra di esso vi era un enorme libro accuratamente chiuso e anonimo. Incuriosito Sesshomaru si sedette e iniziò a sfogliare quel libro, di notevole volume, la calligrafia era di suo padre, pulita ma leggermente calcata su alcuni kanji.

Rendendosi conto che si trattava dei testi di suo padre, quasi automaticamente fece attenzione a come trattava quelle pagine ingiallite dal tempo. Iniziando a leggere una pagina che gli era capitata per caso. Era impostato come un diario e la data era collegabile al periodo antico [1], per la precisione durante il periodo Nara [2]

[Un'altra notte sta giungendo e nuove cicatrici segnano il mio corpo, cosa dovrei aspettarmi in tempi di guerra come questi? I nemici del nostro clan si fanno sempre più forti e le alleanze iniziano a cedere, credo che mi sara' necessario accettare la proposta di matrimonio di quella fanciulla dal nome Inukumi. È di un clan inferiore ma ha grandi potenze belliche. Non posso certo dire che non possegga fascino e bellezza o che non abbia eleganza e portamento, ma quando la guardo negli occhi, io non provo nulla.]

Sesshomaru interruppe la lettura di quel testo, non era importante cosa lui pensasse di sua madre, sapeva perfettamente che il loro rapporto era stato forzato. Saltò qualche pagina, capitando per caso nella pagina del giorno della sua nascita. Agli sgoccioli del periodo Heian [3]

[Oggi e' un giorno molto importante. E' nato il mio primo erede Sesshomaru. Mentre scrivo queste parole ho il cuore traboccante di gioia, spero di essere all'altezza del compito che mi spetta, il più importante nella vita di un uomo : essere padre. Non importa se sarà un grande guerriero o meno, in ogni scelta che lui compirà io lo appoggerò, lo aiuterò quando cadrà' e festeggerò con lui per le sue vittorie. Lo guardo intento a dormire e non riesco a togliermi il sorriso che ho in volto da quando ha emesso il primo vagito, come potrei togliermelo? Oggi è nato il grande Sesshomaru ]

"Sciocchezze" Sussurro' cambiando nuovamente pagina finendo in una pagina che portava la data degli anni centrali del periodo Kamakura [4]

[Tra gli ultimi avvenimenti accaduti nella mia vita, vi è l'incontro con una donna umana dalla bellezza disarmante, capelli color inchiostro, occhi color nocciola. labbra rosee contornano un sorriso angelico. Mi è capitato di salvarla da un gruppo di demoni che avevano invaso il territorio, dal suo kimono e dalla scorta che l'accompagnava ho potuto intuire che fosse una principessa, cosa confermata da un soldato che ne ha pronunciato il nome

"Izayoi" ]

"L'inizio della fine" disse a bassa voce procedendo nello sfogliamento delle pagine ricordando che dopo qualche tempo suo padre disse la verità sui suoi sentimenti iniziando ad allontanarsi da Inukumi e stare sempre più tempo con Izayoi. Finì in una pagina che portava la data di sei anni dopo.

[Ora che il peggio è passato posso finalmente godere del grande evento accaduto ormai poche ore fa: Izayoi, la donna della mia vita mi ha reso padre di due meravigliosi mezzi demoni Inuchoi e Inuyasha. Devo ringraziare Totosai per esser riuscito a creare Tenseiga la spada del regno dei cieli, grazie a lei sono riuscito a salvare Inuchoi, nata morta per cause che intendo dimenticare. Hanno entrambi la testa decorata con piccole orecchie da cane, Inuyasha ha i capelli bianchi, mentre Inuchoi ha i capelli neri e una ciocca bianca. So che gli Hanyo tendono ad avere più problematiche fisiche e sociali ma sono pronto a tutto a difendere la mia famiglia anche a costo della vita]

Ormai incuriosito andò a vedere se avesse scritto qualcosa sulla notte in cui Inuchoi scoppiò creando quella distruzione e dando a Takemaru Setsuna la morte, sfogliando tra le varie pagine qualcosa trovò:

[Oggi ho visto quello che speravo di non veder mai in vita mia, e soprattutto non così presto. Mi ero allontanato per il solito viaggio di perlustrazione nei confini del territorio aiutato da alcuni fedeli sottoposti, in questo modo non mi sono troppo allontanato da Izayoi e i bambini, finché non ho sentito l'aura di Inuchoi estremamente forte, non è normale, ha solo cinque anni, tornando al palazzo l'ho vista in preda alla sua parte demoniaca, in mezzo a centinaia di morti, mia figlia si accaniva sul corpo morto della prima guardia di mia moglie. Ho scoperto che Takemaru ha tradito Izayoi e uccisa davanti Inuyasha e Inuchoi, perfortuna sono intervenuto con Tenseiga, ma ho dovuto fare una scelta che segnerà Inuchoi per tutta la sua vita. Ha una potenza fin troppo elevata per un hanyo di cinque anni, questo vuol dire che in futuro avrà seri problemi a gestire il proprio sangue demoniaco, motivo per cui le ho fatto giurare di imparare a usare Toisinga, la spada del regno dei demoni, arma che l'ha segnata subito dopo la nascita. Quando usai questa spada su Izayoi, non le tolsi Inuchoi dalle braccia, mentre Tenseiga stava ancora agendo per salvarla completamente questo ha permesso a Toisiga di intaccare anche la natura di Inuchoi aumentando il lato demoniaco e donandole l'occhio color del ghiaccio. Totosai me l'aveva detto che questo le avrebbe causato problemi ma non credevo così presto. Per rimediare ai miei errori Toisinga è la chiave, una spada con un caratteraccio. Pretende profondo rispetto e un continuo dialogo con se stessi anche nelle parti più profonde del proprio essere, questo permetterà a Inuchoi di conoscersi, e quando una persona si conosce sa controllarsi, questo vorrà dire che già da domani dovrà iniziare ad addestrarsi per dominare la spada capace di allungare la vita, ma maledire quella degli Hanyo.] L'aveva trovata, la risposta alle sue ricerche la chiave per rendere Rin immortale, la spada del regno dei demoni. Questo gli fece nascere un sorriso, gli bastava solo raccogliere altre informazioni sui punti deboli della sorella poi sarebbe stato un gioco prenderle l'arma, il diario del padre faceva a caso suo, lesse tutte le pagine che seguirono e da esse apprese che Inuchoi si mostrava un'allieva diligente e seria che faceva enormi sforzi per creare i contatti con la propria natura e Toisinga, che sembrava apprezzare la nuova portatrice. Lesse anche delle angosce del padre dovute all'isolamento che Inuchoi si impose e i distanziamenti presi dal gemello arrivando a non parlargli più. Proseguendo nelle letture arrivò a un enorme testo scritto qualche giorno prima che morisse.

[Ho oggi affrontato Ryukotsusei, Non e' stata affatto una battaglia facile anzi, appena sono riuscito a sigillarlo nella montagna. Non sarà più un problema, ma ora devo impiegare tutte le mie forze per guarire il prima possibile da queste ferite, alcune sono preoccupanti, ma non posso morire adesso, devo proteggere Izayoi e Inuyasha, devo ancora insegnare tante cose a Inuchoi che è preoccupata per lo stato in cui sono ridotto. Se io morissi non so che le accadrebbe. Dimostra molta paura verso la propria natura malgrado i passi avanti che fa. Ho chiesto a Totosai di vegliare su di lei e anche lui e del mio avviso, con un po' di fiducia e un duro addestramento il suo legame con Toisinga non avrà più nulla da temere. Mi rimprovero il fatto che stia bruciando la sua infanzia per allenamenti e studi davvero impegnativi. Al contrario del gemello che è una piccola palla di allegria e desiderio di giocare. Dovrò addestrare anche lui prima o poi e con le ore di gioco passate insieme mi sono reso conto che con lui Tenseiga sarebbe sprecata, perchè lui non avrebbe niente da imparare dalla spada del regno dei cieli, ma dovrà imparare ad essere forte per proteggere chi ama, questo solo la spada del regno dell'uomo Tessaiga può insegnarglielo. Così facendo potrò rispettare i miei piani per l'eredità da lasciare al mio primo erede Sesshomaru. Di lui sono molto fiero, ha già partecipato a grandi scontri, ha una grande abilità politico militare, ma purtroppo non sa amare, questo lo fa sembrare freddo e apatico ma so che non è così prova tante emozioni che per orgoglio non vuole mostrare. Sono sicuro che Tenseiga con la sua grande potenza curativa e la sua anima gentile saprà insegnargli quello che io non sono riuscito a trasmettergli. Ho ancora tante cose da fare con i miei figli, non posso morire ora, gli lascerei un profondo buco al cuore e troppe responsabilità da gestire, il nostro regno è immenso e anche se lascio un terzo a ognuno del mio regno, dovranno imparare a collaborare e a unirsi sia per dare prosperità ai loro territori, sia quando Kirinmaru, il re delle bestie dell'ovest si risveglierà dal suo sonno e cercherà di espandersi solo perchè sono più giovani di lui. No io non posso morire, devo ancora prepare tante cose per il loro futuro. proprio non posso.]

Queste furono le ultime parole scritte dal grande generale cane Inu no Taisho prima di morire.

Poche ore dopo nella quarta stanza sulla destra Inuchoi aspettava Rin sistemando il materiale per la lezione. Finché non sentì dei piccoli passi pieni di energia avvicinarsi facendo un lieve "tip tap" che fece sorridere Inuchoi, la sua allieva stava arrivando, infatti poco dopo qualcuno bussò alla porta.

"Entra pure Rin" L'umana entro' sorridendo, si era cambiata per la lezione indossando il kimono che Inuchoi le aveva prestato, era di un delicato viola pallido, con decori floreali sull'orlo delle maniche e della gonna.

"Inuchoi-San ti sono davvero grata per quello che fai per me" disse inchinandosi a terra. Inuchoi si avvicinò e disse:

"Lo faccio con piacere, ma ricorda ogni dama rispettabile non si inchina così, inizia unendo le punta delle dita, nessun peso sulle mani, testa rigida, gomiti in dentro" l'hanyo si chinò guidando il corpo di Rin che seguì le indicazioni alla lettera.

"Molto bene, alziamoci, fa scivolare il piede in avanti e alzati" facendole vedere come fare venendo imitata.

"Avevo visto bene, sei un fiore che sta per sbocciare, con un po' di cure crescerai nel modo corretto. Rin voglio essere chiara da subito, se vuoi imparare le buone maniere devi fare attenzione a ciò che fai e praticare tutti i giorni. Essere donne vuol dire conoscere bene le proprie armi e saperle usare, parlo della danza, della musica, del canto, della parola, della cucina, anche un imperatrice deve saper usare questi strumenti."

"Perché?"

"Perché il fato è tiranno, non possiamo sapere il disegno che ha per noi ma possiamo prepararci ed esser pronte a tutto. Anche a lottare, tuttavia io mi limiterò a occuparmi della tua preparazione culturale".

"Inuchoi-San chi ti ha curato per renderti così elegante?" chiese Rin. Inuchoi rispose:

"Ti sembro elegante, meglio così vuol dire che ho imparato bene gli insegnamenti di colei che guiderà anche le nostre lezioni" Prese un vassoio con tazze e teiera "Ho imparato dai manoscritti di una mia antenata, una grande regina che guidò il clan completamente da sola, si chiamava Inu no kogo."

"Wow! doveva essere una donna straordinaria."

"Lo era, era forte e determinata, un'abile spadaccina, delicata come un fiore e resistente come una roccia. Coraggio, oggi iniziamo con un po' di etichetta e qualche trucco, ora, immagina che siamo a un ricevimento, io sono uno degli ospiti, un uomo versami il the"

Rin annuì, ridacchiando tra sé e sé.

Inuchoi-san come un uomo... sarebbe come dire che un pollo assomiglia a un lupo...

Pensò la ragazza versando il the, le lunghe maniche del suo kimono le nascondevano completamente le mani e mentre versava la bevanda non riuscì a evitare che uno schizzo finisse su di esse.

"Oh, scusatemi Inuchoi-San." Rin era mortificata per aver macchiato l'abito, tuttavia Inuchoi la interruppe subito.

"No Rin, vedi un uomo trova molto più interessante una donna che gli lasci intravedere piccoli lembi di pelle. Guarda" girando la mano, l'hanyo mostrò il polso tirando lievemente indietro il kimono, così non era disturbata dalla veste e mostrava una piccola parte di sé.

"Riprova" Quello fu il primo di una serie di esercizi del giorno, dal the, all'inchino, alla camminata, alla postura, iniziando anche a imparare a leggere e scrivere i Kanji più semplici. Nella pratica Rin memorizzava praticamente subito, nella teoria aveva bisogno di qualche tentativo in più ma non demordeva affatto restando in quella stanza per ore fino a quando il suo stomaco non brontolò per la fame.

"Bene per oggi fermiamoci qui, andiamo a cucinare" disse Inuchoi alzandosi imitata da Rin

"D'accordo Inuchoi-San."

Le due uscirono andando verso la cucina, e Inuchoi si rese conto di come in pochi giorni la sua routen era cambiata dandole una ventata di aria fresca di cui infondo aveva bisogno.

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[1] Periodo Antico: Periodo della storia giapponese situata tra il 538 d.c. e il 1185 si suddivide in tre periodi, divisione basata o sulla capitale o sulla famiglia imperiale in carica, Asuka, Nara e Heian

[2] Periodo Nara: Periodo incorporato nel Periodo Antico, rappresenta gli anni dal 710 al 794, Il nome viene dal nome odierno della capitale del periodo, all'epoca chiamata Heijo. Questo periodo ha ancora una forte influenza dovuta al popolo cinese, sia per la struttura delle città, infatti Nara ha delle somiglianze con la città' cinese Xian, influenza nel vestiario e nella religione, in questo periodo si diffonde il buddismo tra i nobili. In questo periodo nascono i primi Kanji basati sugli hanzi cinesi.

[3] Periodo Heian: Periodo incorporato nel Periodo Antico, rappresenta gli anni dal 794 al 1185, il nome viene dal nome della capitale del tempo, Heian-kyo, l'attuale Kyoto. Il periodo Heian fu culturalmente molto ricco, e rappresenta un periodo di apogeo sia per l'assimilazione della cultura cinese e del buddhismo, sia per la produzione letteraria, sia per lo sviluppo di una raffinatissima cultura

[4] Periodo Kamakura: Periodo incorporato nell'età' medievale, rappresenta gli anni dal 1185 al 1333, è un periodo della storia del Giappone segnato dal governo dello shogunato Kamakura

 

   
 
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