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Autore: evelyn80    04/10/2021    2 recensioni
Questa storia sarà una raccolta incentrata sui compleanni dei membri dei Chicago. Ma stavolta non si tratterà solo dei sette musicisti facenti parte del nucleo originario. Ho deciso di inserire tutti i membri che hanno militato nel gruppo dal 1968 al 2015, sia come musicisti aggiuntivi sia come sostituzioni.
Buona lettura!
Genere: Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: Kidfic, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Il momento dell'addio (Dawayne Bailey)

 

 

Dawayne rialzò la testa dal baule, raddrizzando la sua consueta bandana che gli era scivolata sulla fronte. Era tutta la mattina che stava raccogliendo le proprie cose dalla sala prove. I Chicago – e Walter in particolare – il giorno prima gli avevano dato il benservito e lui non poteva fare altro che recuperare la sua roba e andarsene a cercare fortuna altrove.
Sapeva che prima o poi sarebbe successo: a Walter non era mai andata giù la sua relazione con Felicia, più giovane di lui di ventidue anni.
La ragazza, da sempre uno spirito libero, aveva cercato più e più volte di convincere il padre a lasciarli provare: lei era innamoratissima di Dawayne, e lui la adorava e la considerava la sua musa ispiratrice. Ma il sassofonista aveva sempre scosso il capo, risoluto. «Finché vivrai sotto il mio stesso tetto sarò io a comandare», le aveva sibilato con voce cupa.
Dawayne scosse il capo per scacciare il ricordo di quella serata, che era finita malissimo. Lui aveva cercato di difendere Felicia, e Walter l'aveva minacciato pesantemente: «O te ne vai da solo, o ti mando fuori da casa mia a calci in culo!».
Il rumore della porta che si apriva distolse il chitarrista dai propri pensieri. Si voltò appena in tempo per veder apparire sulla soglia della sala prove la sua giovane fidanzata.
«Felicia, tesoro!», esclamò Dawayne andandole incontro. «Se tuo padre ti becca qui ti scorticherà viva. Anzi, ci scorticherà entrambi!».
Lei si strinse nelle spalle. «Ho diciannove anni, quindi sono maggiorenne e faccio come cavolo mi pare! Non potevo certo lasciarti andar via senza nemmeno salutarti!».
Dawayne la strinse tra le braccia e la baciò delicatamente sulle labbra, per poi serrarla a sé. Lei si crogiolò nel suo calore per qualche minuto prima di aggiungere: «Mi chiamerai, non è vero?».
«Tutti i giorni».
«E mi scriverai, anche?».
«Certamente, ogni volta che potrò. E ti manderò delle cartoline».
Felicia sorrise. Dawayne si sciolse dall'abbraccio e finì di raccogliere le sue cose, per poi chiudere il coperchio del baule.
«Allora... devo dirti addio», sospirò, dopo aver fissato a lungo la ragazza in silenzio.
«Non addio, Dawayne, ma solo... arrivederci!».
Il chitarrista le lanciò uno sguardo sorpreso e Felicia spiegò. «Anche se forse non ci vedremo più, le nostre anime sono legate per la vita. E le anime gemelle, prima o poi, si ritrovano sempre!».
Dawayne sorrise con calore e la strinse a sé per l'ultima volta.


 

Spazio autrice:

Eccoci al tredicesimo compleanno, quello di Dawayne Bailey, nato a Manhattan (Kansas) il 03 ottobre 1954. È stato chitarrista della band dal 1986 al 1995 ed è presente nell'album dei Chicago “Stone of Sisyphus”, quello considerato forse il migliore della band nei tempi moderni, registrato negli anni novanta anche se pubblicato più di dieci anni dopo. La canzone che da il titolo all'album è di sua composizione, ed è l'unica in cui lo si sente cantare. Lui e Felicia Parazaider (la figlia minore di Walter) erano fidanzati anche se tra loro correvano più di vent'anni di differenza di età. Lei all'epoca era una poetessa, e Dawayne aveva utilizzato il testo di una sua poesia per comporre, insieme a James Pankow, una canzone inserita proprio nella versione originale di “Stone of Sisyphus”. Nella rimasterizzazione dell'album questa canzone è poi scomparsa.
Come potrete immaginare, Walter non è mai stato contento del rapporto che correva tra lui e sua figlia, e molto verosimilmente questa è stata una delle cause principali del suo allontanamento, oltre al fatto che l'immagine di Dawayne non corrispondeva per niente ai canoni della band. Mentre tutti gli altri avevano la “faccia pulita”, lui al termine dei concerti se ne andava in giro a rompere le chitarre o a suonarle con la lingua.
Il prompt per questo compleanno, lasciatomi dalla mamma di Kim e Soul, era “arrivederci!” contenuto in un dialogo, e io l'ho fatto pronunciare a Felicia nel momento del loro ultimo saluto.
Tanti auguri, Dawayne!
Grazie per aver letto.

  
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