È sera... non riesco a dormire.
Tu sei qui in parte a me. Sto piangendo in silenzio, una mia lacrima
cade sulla tua pelle.
Ti svegli.
“cosa hai?” mi chiedi premuroso.
“niente”mormoro
“dai che c’è perché
piangi?”
Ho un pensiero che mi assilla…
Che pensiero?
Penso…che un giorno noi non ci rivedremo più. I
miei occhi non incroceranno più i tuoi, e tu non ti
Ricorderai più di me, del nostro amore, di come siamo felici
assieme. E secondo me quel giorno verrà, perché
il nostro amore non durerà per sempre.
“Non…preoccuparti, non ci separeremo mai vedrai.
Ora dormi”
Mi abbracci come solo tu sai fare, e al sicuro tra le tue braccia mi
addormento.
Qualche mese dopo….
Oggi sarebbe il nostro anniversario e sono qui a piangere in silenzio.
Non ho la più pallida idea di dove sia tu. Mi hai
lasciato 3 mesi fa . Il nostro amore si è spento, e come un
muro sottile di foglie si è spezzato. Ma spero che in fondo
al tuo cuore ci sia ancora una piccolissima fiamma del nostro amore,
così che un giorno si possa riaccendere. Meno male che il
nostro amore non sarebbe mai finito…Tom
l’hai voluto tu.
Squilla il cellulare, sarà sicuramente Tina…
“pronto?” rispondo in lacrime.
“Aura,., ciao “
“A ciao Bill, tutto bene?”dico
“Si tutto bene tu?”
“Insomma…”
“Cos’è successo?”
“Tom non te lo ha detto?”
“No…ma cosa?”.
“Tom…. mi ha lasciato” inizio a piangere
“Cosa?!?!?!Lo sempre detto, mio fratello è una
testa di cazzo!, ma perché?
“secondo te? Quando è che i ragazzi ti
scaricano?”
“Oh mio dio…non dirai sul serio…o
no…”
“Si hai capito”
“Io e i ragazzi prendiamo il primo volo e arriviamo, non
preoccuparti qualche ora e siamo lì..!”
“Si… ma Tom?”
“Tom rimarrà qui, a Magdeburgo, non deve e, di
sicuro, non vuole vederti.
I ragazzi furono qui in poche ore.
Suona il campanello, apro la porta. Sono loro. Entrano e subito
racconto tutto.
“Mio fratello è proprio una testa di
cazzo!!” “mollarti cosi, come un cane!!”
Disse Bill
“Scappare cosi subito dopo aver promesso che il vostro amore
sarebbe stato eterno!! Urlò Georg.
“Non preoccuparti, Bill sistemerà tutto”
mi disse Gustav.
“Io!?!?!?!?” gridò Bill. Come credi che
possa sistemare tutto tra loro?? Non è mica colpa mia se si
sono lasciati!! Io ricomincio a piangere…
“Scusami non volevo, sono uno stupido”
“tutto a posto…sigh”
Adesso noi dobbiamo tornare a Magdeburgo e non diremo niente a Tom,
quella testa di cazzo!!
Dopo un abbraccio, uscirono dal mio appartamento.
Ero felice che fossero stati qui: qualcuno con cui sfogarmi!!
Dopo chiamai Tina per dirgli che i ragazzi erano stati qua.
Tina, stanca di tutte quelle chiamate solo per loro e neanche un
saluto, mi riattaccò il telefono in faccia. perfetto!
Nel frattempo a Magdeburgo…
“Ehi, ragazzi dove siete stati?”disse Tom
“cazzi nostri!”rispose Bill.
“Ehi, datti una calmata
fratellino!”esclamò tom.
“NO, sei te che ti dovresti dare una
calmata!”rispose Bill.
“Ehi, ma che cazzo hai?!?!?!”disse Tom.
“Tom, sta zitto Bill ha ragione!”disse Georg.
“Mi spigate che cazzo avete oggi?!?!”
“tè lo spiego io che cazzo abbiamo!”
“Bill no! Cuciti la bocca!!”disse
Gustav.”Bill no!”
“Hai lasciato la tua ragazza in un momento
difficilissimo, e tu lo sai! E non ci hai detto niente?!?!?!!
L’unica ragazza che ti abbia amato per quello che sei e tu la
lasci? Sei proprio uno stronzo!”urlo Bill!
Tom arrabbiato si alzò e andò
in camera sua sbattendo la porta.
Allora Bill si diresse verso la camera di Tom e iniziò a
bussare insistentemente.
“Tom apri!”
“Vaffanculo!”
“ Tom apri questa cazzo di porta!Tom
aprì!”
Tom aprì la porta.
“che c’è ancora?!?!”urlo Tom.
“Mi spieghi perché l’hai
lasciata?!?!”
Tom chiuse di nuovo la porta e si sdraiò sul letto.
“Tom tu stai per diventare padre e non ti interessa?Tuo
figlio sta per nascere, e tu non fai niente?!, tuo figlio
nascerà e crescerà senza un padre! Vuoi che
faccia la nostra stessa fine, con un padre lontano che non
conoscerà mai?!?! Con la speranza che suo padre un giorno
possa tornare e abbracciarlo per la prima volta? Vuoi questo per tuo
figlio? Pensaci Tom.”
Bill tornò di là dai ragazzi.
Bill perché lo hai detto a Tom?!
Scusate ma mi fa arrabbiare quando fa così!
“Non devi chiedere scusa a noi ma piuttosto ad aura. Ti aveva
chiesto di non dire niente a Tom!”
“si lo so, ma….forse so come far tornare Tom
con Aura!”
“E come?!”
“aspettate e vedrete”
Allora Bill spiegò tutto il programma ai ragazzi, ma
ovviamente Tom non ne sapeva nulla…
“Tom prepara le valige!”
“perché?”
“Tu preparale e basta”
“se proprio insisti…”
Preparate le valige, i ragazzi salirono sul “Tokio Hotel
Bus”.
“dove stiamo andando?”chiese Tom.
“A fare un giro”rispose Bill
“e per fare un giro abbiamo fatto le valige?!?!?!”
“Su Tom, non usi mai un p’ò di cervello
vero?staremo fuori a dormire x una settimana….o
più.”
“Più quanto??”
“Bò…2,3,4
settimane…”
“Cosa???????? ma state scherzando???”
“No Tom non stiamo scherzando”
“O mio Dio…spero solo che ci sia abbastanza
pizza!”
“Oh Tom dove stiamo andando ce né un
infinità, fidati”
“Mi fido”
“Bene”
Il viaggio è stato tranquillo, è quasi
l’alba. Di mattina mi sveglio sempre per guardarla.. .Mancano
ancora due ore e saremo arrivati Tom è l’unico che
dorme ancora. Ecco siamo arrivati scendiamo dal bus e…
ovviamente Tom dorme ancora.
Suoniamo il campanello…la porta si apre.
“Bill,Georg,Gustav!ah ragazzi non sapete come sono contenta
di vedervi!”
“Si… per ora”
“perché che è successo?”
“Vieni”mi disse Bill prendendomi per mano.
Salimmo tutti sul bus.
Bill mi fece strada, fino a una porta.
“Ora entra” mi disse
“e voi?”
“Entra te” disse Georg.
“Ok”risposi
Non sapendo cosa mi aspettava entrai piano e con calma. Ero agitata e
allo stesso tempo spaventata. Mi tremavano le gambe, la mia testa
affollata di domande..
Chiusi la porta, feci un bel respiro e mi girai per vedere cosa mi
aspettava. Mi girai. iniziai a piangere e caddi a terra sulle
ginocchia…..vidi Tom che dormiva. Sembrava un angelo .Oddio,
perché non riesco a smettere di piangere, se ti svegli e mi
vedi cosi chissà cosa tu possa pensare…ma
io… io sono ancora innamorata di te.
“Tom, non hai perso il vizio di dormire fino
tardi”mormoro singhiozzando..
Mi siedo accanto a te… ti accarezzo dolcemente come quando
stavamo ancora insieme.
“Tom, mi manchi da morire non posso vivere senza
te…ho sofferto ogni istante da quando mi hai
lasciato…io,ti amo” ti sussurrai mentre
dormivi.
Uscii dalla stanza.
“capito ora?”
“Già, ma lui non mi ama
più…”risposi
“Come fai a dirlo?”
“Se no non mi avrebbe lasciato”
“non lo sai quindi…”
“quindi che cosa dovrei fare?”
“sistemare le cose con lui”
“si ma come?lui non mi vuole neanche vedere”
“fidati di noi”
“ok”
Tom si svegliò.
Fece come finta di non vedermi.
“Tom hai visto chi c’è?”disse
Bill
“No non ho visto. Chi c’è?”
“come non hai visto? C’è Aura”
“Aura chi?non la conosco”
Appena Tom finì quella frase presi e scesi dal bus correndo
e mi chiusi in camera mia.
“Bravo Tom hai visto che hai fatto?!?!lei ti ama
ancora!”
“bene e io no”
“Tom non è vero tu in fondo la ami
ancora!”
…
Bussarono alla porta di camera mia…
Chi è?
“aura apri, sono io”
“non è il momento migliore Bill”
“Aura apri”
Aprii la porta.
“Aura perché non provi a parlargli?”
“Hai visto, sarebbe inutile!A lui non importa di suo
figlio”
“No non è che non gli importa, è solo
che ha paura di sbagliare”
“Ehi come va lì dentro?mi senti?io sono tuo
zio.” Disse Bill rivolgendosi alla mia pancia.
“No Bill tu non sei suo zio tu sei molto di più.
Sei come un secondo padre per lui, magari Tom fosse come te”
“Ehi però io e Tom siamo gemelli, magari ha preso
qualche somiglianza da me…magari i capelli, o il
volto…yuppy magari mi assomiglierà”
“Oh magari da te prenderà il
nome…”
“dici sul serio?”
“si!”
“Oh che bello!”
“Si chiamerà: Bill,Georg,Gustav,Tom
kaulitz.”
“corto è?”
“si cortissimo!”
“ehi vieni”
Bill mi portò fino al bus
“Indovinate come si chiamerà il figlio di
Tom….”
“Matt”!
“Zac”!
“Bill” !TOM”!
No!
“Ed dai dicci come si chiamerà!”
“Si chiamerà “Bill,Georg,Gustav,Tom
Kaulitz.””
“Evvai!”
“Tom non sei contento?”
Tom si alzo e corse in camera sua sbattendo la porta.
“Mi sa che era un No”disse Gustav.
“Gustav!!!!”urlò Bill
“che c’è?!!?!”
Corsi in camera sua
“Tom?”
“vattene”
“Tom apri la porta”
“no!”
“Tom apri”
“lasciami in pace”
“Tom ti prego”
Tom apri la porta ed io entrai…
“Tom perché?Non vuoi conoscere tuo
figlio?”
“NO!”
“Tom xkè’? dimmi almeno che lo verrai a
vedere…”
“non so”
“Tom non mi ami più?”
Tom si sdraio sul letto. .
“Ho bisogno di sapere, Mi ami ancora?”
“Si”mi dici abbracciandomi.
“Oh Tom Ti Amo!
“anchio”
“Sei felice che avrai un figlio?”
“Si…ma ….il nome è un
po’ brutto!scherzo!
“Dai andiamo dagli altri!”
Uscimmo dalla camera dopo esserci dati un lungo bacio.”
Ehi allora?
È tutto OK tra noi!
Yuppy!
Alee! Menomale era ora!
Mancava un mese…
Passarono 3 settimane e i Tokio Hotel erano ancora lì!
Era ora…
Nostro figlio nacque l’ 11 settembre 2016.il giorno del mio
compleanno. Non potevo avere un regalo migliore.
Tom era felicissimo saltava di qua e di là.
Bill era agitatissimo.
Tom lo prese subito in
braccio.
Era bellissimo, aveva i capelli biondo cenere e gli occhi
castani, era uguale a Tom.