Let's stay together like this a little bit more

I capelli argentei e scialbi, spenti si mischiano con quelli biondi di lui, mentre gli scivolano lentamente tra le mani, mentre ne stringe avidamente le ciocche. Affonda il capo contro di essi, contro la fronte pallida di lei e si sente come tornare in vita in quel secondo in cui respira per l’ultima volta il loro profumo. Ma era un odore diverso, intriso di sangue e mischiato di lacrime.
Lei geme e ansima dal dolore, allora lui, oramai arresosi alla propria impotenza nell’impedire l’ennesima tragedia, le sussurra parole dolci all'orecchio: «Amore mio, non temere, sono qui con te», «Ti amo», «Resisti», «Ci vedremo ancora», «Ti salverò la prossima volta, te lo giuro».
Lei non riesce a parlare ma lo guarda oramai rasserenata, mentre un rivolo di sangue le scivola dalle labbra. I loro occhi si incatenano e si dicono tutto ciò che non hanno il tempo di dirsi a voce, si amano, si uniscono e fanno l'amore, tutto nel giro di quel secondo.
Poi la vita lascia quel suo esile corpicino di cristallo, e tutti e nove i cuori di lui fanno un triplo balzo all'indietro. Un brivido di puro terrore e angoscia gli attraversa interamente la schiena fino a raggiungere ogni fibra del suo corpo. In quel momento cede, si lascia andare alle sue emozioni più primordiali, urla e piange sconclusionatamente fino a quando non rimane più aria nei polmoni. Si aggrappa al corpo di lei, spenta nuovamente tra le sue braccia, stringendola spasmodicamente a sé come la sua stessa vita dipendesse da quel gesto. Le spalle gli tremano mentre piange tutte le lacrime che ha in corpo. Le posa due ultimi baci, uno sulla fronte e uno sulle labbra, prima di staccarsi da lei violentando se stesso. Inizia a scavare il terreno a fianco guardando mestamente prima la terra e poi il cielo, grigio e terso. «Mi manca così tanto… Il tuo cielo sereno».