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Autore: KurryKaira    21/10/2021    0 recensioni
L'amore profondo che avvolgeva quella famiglia che erano Yoh e Anna sembrava affievolirsi sempre di più nel cuore dello sciamano. Non riusciva a capirne il perché, non capiva di quale stupido scherzo del destino fosse la colpa. Non riusciva a capire perché adesso Tamao gli sembrasse così bella.
E anche il piccolo Hana, di così pochi mesi, si legava profondamente a quella donna dai capelli rosa.
Ma non era questo quello che Yoh voleva. Non riusciva più ad amare Anna, ma ricordava sempre, sempre benissimo, quanto amasse quella bambina conosciuta sul Monte Osore.
Coppie: YohxAnna, YohxTamao, RenxHorohoro
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Quando Yoh arrivò a casa ormai le stelle in cielo erano alte e una luna calante illuminava leggermente la campagna.
Aprì la porta:- Sono a casa, scusa il ritardo!!- Preoccupato della reazione della moglie.
Ma non ricevette riposta.
Yoh:- Anna?- La cercò, lo stesso fece Hana con lo sguardo.
Non ci volle molto che lo sciamano notò un bigliettino sul tavolo.
"Tesoro, la cena è nel forno. Io sono a letto, non preoccuparti per il ritardo, non fa niente."
Non sapeva neanche lui il perché, ma leggendo quelle parole Yoh si sentì tremendamente in colpa.
Non sembravano nemmeno parole uscite dalla testa di Anna. Pensò a quanto si fosse divertito al parco con Hana mentre lei li aveva aspettati qui da sola, forse lamentandosi con qualcuno degli spiriti che infestava la casa. No, forse no, forse li aveva aspettati sola e basta.
Pensò alle parole di Manta poi. Strinse il pugno stropicciando un po' quel bigliettino, Hana glielo rubò dalle mani mettendoselo in bocca.
Yoh, togliendogli la carta di bocca:- La mamma è andata a dormire Hana. Era molto stanca. Riscaldo la cena per me e per te e poi andiamo a nanna anche noi, che dici?- Hana gli sputacchiò addosso come risposta.
Nel forno lo attendeva un pollo accompagnato da poche patate e qualcosa di buono anche per il piccolo. Si sedettero intorno al tavolo ma Hana non ne voleva sapere di mangiare, preferiva rubare il cibo dal piatto del padre.
Yoh:- Eeehi, io ho mangiato pochissimo oggi! Lasciami almeno cenare!- Ridacchiò, il figlio non rideva affatto.
Ripensò a Tamao, chissà, magari con lei avrebbe mangiato. Ripensò a Tamao e a quanto le era sembrata carina mentre Hana, vedendolo distratto, addentò il pollo nel piatto del padre.
Non era nel carattere di Yoh soffermarsi a pensare a un'altra donna. Chissà, forse Manta aveva ragione, forse la freccia di Cupido gli aveva fatto un incantesimo e lui si era folgorato guardando Tamao per via di quella magia. E poi, caos genera caos, e il suo rapporto con Anna era degenerato apposta, per colpa di una freccia di Cupido finita sul cuore sbagliato. Perché era tutto così sbagliato, e lui lo sapeva. Lui sapeva che tutto ciò che in futuro lo aspettava, lo aspettava con Anna. E andava bene così. Ma perché allora in quel momento gli sembrava una cosa così sbagliata?!
- Sarà la crisi dei sette anni- ridacchiò con sarcasmo per poi rendersi conto di essere rimasto quasi senza cena:- Hana!!-
Finirono il pasto rimasto, Yoh lavò i piatti e poi, abbracciando il figlio, si addormentò vicino la moglie.
La luce esterna li illuminava appena, lei dormiva profondamente ma aveva uno sguardo così stanco.
Lui le sfiorò i capelli perdendosi in quello sguardo.
- Che poi, come sono stupido...- sussurrò appena:- ...come se Anna non fosse bellissima.-
Trattenne un singhiozzo e la baciò piano su quelle labbra semiaperte:- Sei sempre stata tu il mio vero colpo di fulmine. Non posso dimenticarlo mai.-
La notte passò e l'alba arrivò.
Anna aprì gli occhi, era ancora prestissimo, notò il marito e il figlio dormirle accanto, sorrise appena per poi decidere di alzarsi.
Il sole era ancora debole e non illuminava bene la casa, accese le luci affacciandosi alla finestra. La luna si vedeva ancora e un leggero vento piacevole le accarezzava il viso. Dopo aver respirato a pieni polmoni chiuse la finestra per evitare che il freddo invadesse la casa.
Si avvicinò alla cucina per bere qualcosa ma notò una strana ombra alla finestra, spaventata (a modo suo), la aprì lanciando un piatto come fosse uno shuriken. La strana figura lo schivò per un soffio allarmandosi e sbraitando un attimo dopo contro la donna.
Anna allora uscì in giardino:- Horohoro.-
Horohoro:- Ma sei fuori di testa?!-
Lei inarcò semplicemente un sopracciglio.
Horohoro:- Grazie per il benvenuto!-
Anna:- Grazie per esserti infiltrato in casa.-
Horohoro:- Ma non mi sono infiltrato, stavo aspettando un orario decente per bussare.-
Anna in un primo momento non rispose non sapendo veramente come parlare a uno stupido, poi:- Almeno sei cosciente di che ore sono. Sei solo?-
Horohoro:- Sì.-
Anna:- Non c'è tua sorella?-
Horohoro:- No, sono solo. Aveva alcuni impegni. Non so se verrà in un secondo momento.-
Anna incrociando le braccia scontrosa:- Beh, che sei venuto a fare? Cosa vuoi?!-
Horohoro:- Ancora grazie per l'accoglienza...-
Anna:- Non fare storie!- Dirigendosi verso casa seguita dal nordico.
Raggiunsero la cucina, lui si sedette intorno al tavolo, Anna in un impeto di gentilezza gli offrì un gelato.
Horohoro:- Uuh grazie!- Sbavando affamato.
Anna:- Non sei cambiato affatto eh...- e non voleva essere assolutamente un complimento.
Horohoro:- Senti chi parla- addentò il gelato finendolo quasi in un boccone:- Comunque sono qui semplicemente in visita. Da quanto non ci vedavamo eh? Se riesco vorrei incontrare anche Ryu, Manta, magari Tamao, tutti quelli che abitano qui insomma. Perché incontrare gli altri è più difficile, visto che non abitano qui.-
Anna:- Il discorso fila- sentenziò cercando di chiuderlo qui.
Horohoro pulendosi le labbra:- Yoh dorme? E il figlio? Avete un figlio, no?- Rabbrividì pensando a quanto doveva essere brutto avere un figlio alla loro età, Anna percepì questo brivido fulminandolo con lo sguardo.
Anna:- E' chiaro che stanno dormendo. E' alba, ed è Yoh!-
Horohoro ridacchiò:- Non voglio darti fastidio. Se vuoi vado a farmi un giro finché Yoh non si sveglia!-
Anna:- Non preoccuparti, puoi restare, tanto mi darebbe fastidio lo stesso la tua permanenza in città.-
Horohoro borbottò scontroso, lei decise di sedersi, anche se non troppo vicina al ragazzo:- Sai? Dall'ultima volta che ci siamo visti tutti insieme...-
Horohoro:- Dal finale del torneo quindi.-
Anna:- Non interrompermi mai più- continuò:- A parte i ragazzi che abitano qui, tu sei il primo che è venuto a trovarci.-
Horohoro:- Perché sono l'unico giapponese?-
Anna:- Probabile.-
Horohoro:- In ogni caso è stata anche una fortuna trovarvi. Come va con la promessa ad Hao?-
Anna lo guardò:- Come vuoi che vada? E' difficile.-
Il ragazzo sorrise:- Se è difficile per uno come Yoh e una come te, non oso immaginare!-
Anna:- E tu? Come va coi tuoi progetti?- Le chiese sembrando realmente interessata ma poi cambiò subito discorso senza lasciarlo rispondere, innervosendolo:- Hai sentito gli altri? Almeno per telefono dico.-
Il primo pensiero di Horohoro andò istantaneamente a Ren lasciando il ragazzo in un imbarazzante silenzio e uno sguardo perso per qualche secondo, poi scostando la testa rispose:- Ogni tanto, sì. Per lo più sento Ryu, e ogni tanto Ren- ammise in un leggero imbarazzo, continuò- Chocolove è più difficile, sai?- Ridacchiò in un po' di amarezza.
Anna:- Senti più Ryu di Ren, davvero?- Trovò stranamente divertente la cosa da sembrarle una bugia e in effetti lui fece cenno di no ammettendo di essersi espresso un po' male.
Il rumore di alcuni passi interruppe i loro discorsi, Yoh doveva essersi svegliato, forse stavano facendo un po' di chiasso.
Lo sciamano di casa entrò in quella cucina ancora mezzo addormentato, tempo poco e il suo sguardo si illuminò:- Horohoro!!-
Il ragazzo del nord si alzò entusiasta buttando a terra la sedia (Anna lo maledì) e raggiunse l'amico abbracciandolo:- Yoh!-
Yoh:- Da quanto tempo! Come mai qui??- Rideva.
Horohoro:- Sono venuto in visita e ho lasciato mia sorella a casa!!- Rideva.
Yoh:- Povera Pirika!!- Rideva.
Horohoro:- Ho avuto anche la fortuna di trovarvi!!- Rideva.
Yoh:- Vero! Sei stato fortunato!!- Rideva, ma non c'era niente da ridere e Anna si sentì costretta a farglielo notare:- Ma perché quest'entusiasmo immotivato?!...-
I due ragazzi piansero abbracciati, Anna non capiva il loro amore.
Hana li raggiunse gattonando guardandoli con sguardo truce, lo avevano svegliato.
Horohoro:- Sigh. Uguale alla mamma.-
Yoh:- Già. Purtroppo. Sigh.-
Anna:- Scusate?!- E i due sciamani morirono di paura.
Hana continuava a guardare il ragazzo sconosciuto in malo modo mentre lui un po' impacciato coi bambini cercava di presentarsi.
Horohoro:- Non sembra che gli stia simpatico- notò.
Yoh ridacchiò:- Non prendertela. Fa così con tutti. Sembra che gli piaccia solo Tamao!-
- Tamao?- Si intromise Anna improvvisamente incuriosita.
Yoh sussultò quasi come se dovesse nascondere qualcosa.
Anna:- Quando l'avete incontrata?-
Yoh:- Ieri, al parco.-
Anna:- Ah. E' per questo che avete tardato.-
Yoh prontamente:- Scusa Anna. Prometto che non succederà più!- Sorrise chiudendo gli occhi e unendo i palmi delle mani.
Anna distolse lo sguardo:- Hai letto il biglietto no? Ho detto di non preoccuparti.-
Lo sciamano di ghiaccio rimase a guardare prima uno e poi l'altro percependo nell'aria uno strano disagio.
Anna:- Yoh, Hana, andate a vestirvi. Io preparo la colazione.-
Horohoro:- Da quando cucini?-
Anna porgendo un coltello e un po'di burro a Horohoro:- Lui prepara la colazione.-
Il ragazzo borbottò scontroso:- Ora sì che mi sento a casa.-
Yoh prese in braccio il figlio allontanandosi dalla cucina per indossare, come suggerito da Anna, qualcosa che non fosse un pigiama.
Horohoro e Anna rimasero ancora una volta soli a preparare insieme la colazione.
Anna:- Le Terme non sono ancora aperte, il personale scarseggia. Spero che Ryu venga a lavorare a breve. Sono costretta a cucinare anche io ogni tanto quando Yoh si occupa di Hana- ammise come se la cosa fosse una vergogna, lei che lavorava!
Horohoro:- Non volevo veramente una risposta- era sinceramente disinteressato al discorso.
Lei ancora una volta lo fulminò.
Mentre sistemavano i piatti in tavola lui notò il taglio alla mano di lei.
Horohoro:- Cos'hai alla mano?-
Anna istintivamente la nascose:- Niente.-
Horohoro:- Ti sei tagliata? Sembra profondo, fammi vedere.-
Anna innervosendosi girandosi dal lato opposto:- Ho detto niente!-
Si innervosì anche lui e prendendole di forza il polso la volto verso di sé:- Fammi vedere!-
Lei impulsivamente gli tirò uno schiaffo.
Yoh e Hana tornarono giusto in tempo per assistere alla scena.
Yoh:- Ehm... che succede?- Preoccupato, ma neanche tanto, la moglie era solita schiaffeggiare un po' tutti.
Hana scoppiò a piangere.
Anna arrabbiata raggiunse il figlio:- Ecco, bravo! L'hai fatto piangere!-
Il ragazzo del nord le rispose con la stessa rabbia:- Sì scusa- guardò il pavimento:- La prossima volta farò a meno di preoccuparmi di te!-
La donna si voltò con in braccio il piccolo ora calmatosi:- Sì, infatti!-
Quando la tensione calò si sedettero intorno al tavolo a mangiare quello che i due ragazzi avevano preparato, l'atmosfera in ogni caso non era delle migliori. Mangiarono in silenzio, anche Yoh sembrava strano, notò Horohoro, non cercava nemmeno di alleggerire la tensione, mangiava in silenzio. Una volta finita la colazione Yoh portò il piccolo in bagno lasciando i due nuovamente soli.
Anna si alzò di tavola prendendo i piatti, si voltò e con sguardo perso verso il muro riprese il discorso con tono molto più pacato:- Comunque- prese fiato:- non è quella la ferita che ora mi fa male.-
Horohoro triste e un po' spaventato da un discorso che non si sentiva di affrontare:- Le cose non vanno bene tra te e Yoh?-
Anna rispose immediatamente:- Non era quello che intendevo!- Attimi di silenzio, poggiò i piatti nel lavandino:- Ma lui non ha nemmeno notato questo taglio. Tu sì- si guardò la mano.
Horohoro cercò di difendere l'amico:- Ma è stato un caso! Noi ragazzi non siamo molto attenti, sempre un po' distratti, lo sai!-
Anna:- Intanto tu l'hai notato- ribadì:- Vorrei restare sola adesso, se non ti dispiace- aprì l'acqua.
Horohoro respirò a pieni polmoni un po' rassegnato a quella tristezza:- Va bene. Vado a farmi un giro, che dici? Torno più tardi magari.-
Anna:- Come vuoi.-
Lo sciamano del nord si diresse verso il portone d'uscita ma appena lo aprì quasi si scontrò contro un ragazzo. Entrambi lanciarono un piccolo urlo di spavento e imbarazzo. Abbassarono il viso poi, evitando ognuno lo sguardo dell'altro.
Horohoro:- C... Ciao Ren- fu il primo a parlare.
Il cinese ci mise un po' prima di rispondere, poi alzò il viso e senza degnarlo di uno sguardo continuò il suo cammino verso la casa di Yoh dicendo all'amico uno "ciao" molto veloce e quasi mangiato.
Il giapponese dal suo canto lo seguì con uno sguardo pieno di rabbia e rancore.
Una risata:- Ciao Horohoro!- Era Jun.
Horohoro:- Oh ciao Jun!-
Jun rimanendo vicino il portone d'ingresso con il ragazzo:- Che sorpresa, anche tu qui! Abbiamo avuto la stessa idea!-
Horohoro:- Sì. Ehm...- si voltò e alzò la voce:- Ren!-
Il ragazzo lo guardò nervoso:- Che c'è?-
Horohoro:- Non credo sia un buon momento. Perché non venite con me? Ci facciamo un giro e poi torniamo più tardi tutti insieme.-
Ren molto nervoso:- E perché dovremmo?!-
Horohoro:- Storia lunga che non ho nessuna voglia di raccontare- sincero.
Ren:- Sono stato costretto da Jun a venire qui per vedere Yoh, e adesso vedrò Yoh!-
Il giapponese gridò un:- Cocciuto!- Pieno di rabbia, tanto che Ren si calmò dandogli ascolto, se era così nervoso forse doveva esserci un motivo valido.
Jun:- Ren, se dice che è meglio passare dopo sarà meglio passare dopo! Dai, andiamo a farci una passeggiata con lui adesso!- Molto dolce, aggiunse poi un cinico:- Un amico vale l'altro.-
Ren rassegnato e adesso un po' preoccupato gli assecondò e così i tre ragazzi si allontanarono insieme da quelle Terme.
  
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