E la notte custodisce i suoi segreti

Andrea posa la penna e si asciuga gli occhi. È stanca, ha troppi pensieri per la testa e un nodo in gola che le fa male.

È sola e vorrebbe solo qualcuno con cui parlare, qualcuno che le dica che andrà tutto bene anche se forse è solo una bugia. E questo qualcuno non può essere Alice, che custodisce già fin troppi dei suoi segreti e ha già abbastanza problemi da sola.

Sente le lacrime farsi strada lungo le guance e non ha la forza di asciugarle. Non ha la forza di fare più niente perché sta andando tutto in pezzi e nessuno lo deve sapere.

C'è Chiara Turati che è nata lo stesso giorno della sua bambina, che le somiglia anche, un po', che potrebbe essere colpevole di omicidio.

C'è Giacomo che è entrato nella sua vita con prepotenza e non è più voluto uscirne, che le ha fatto battere il cuore dopo troppo tempo in cui si era quasi dimenticata cosa volesse dire innamorarsi, che potrebbe essere colpevole di omicidio.

C'è quel vuoto che è riuscita a coprire e ignorare per tanto tempo finché Alice non l'ha costretta a confrontarsi con qualcuno e quindi con se stessa.

Ne ha tanti di rimpianti, l'ultimo quello di non aver risposto a Giacomo, di essere rimasta in silenzio per essere salvata in extremis da Alice, di non avergli detto che anche lei lo ama e che lui non è il solo in quella relazione ad aver taciuto delle cose.

Non lo ha fatto neanche adesso, in realtà, un po' perché non ci riesce davvero e un po' perché certe cose bisogna dirsele in faccia, e così si è affidata alla carta. Ha scritto senza rileggere, senza cambiare nulla, sull'impeto dell'emotività e della disperazione, ma spera che Giacomo capisca il sottinteso, i sentimenti che ancora non riesce a confessare ad alta voce.

Sorride mentre pensa che si, certo, che ci riuscirà. Giacomo é un uomo che fa tutto col cuore, che vive col cuore, di sicuro saprà leggere anche il suo.