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Autore: Retep    24/11/2021    0 recensioni
Non c'è molto da dire sulla trama di questa fanfiction: voglio presentarvi una versione alternativa di RWBY, in parte indirizzando la storia in una direzione che sarebbe piaciuta A ME e in parte modificando degli aspetti che si possono oggettivamente considerare dei difetti. Se pensate che suddetti cambiamenti peggioreranno la storia invece di migliorarla, recensioni negative e critiche costruttive sono sempre bene accette.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ozpin, Qrow Branwen, Ruby Rose
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il risveglio di Ruby fu accompagnato da una folata di vento gelido. Era ancora autunno, ma dal clima sembrava fosse oramai inverno inoltrato. Non che Ruby avesse mantenuto una grande concezione del tempo da quando era tornata a vivere a casa sua. Oramai le giornate erano tutte uguali: Ruby usciva dalla sua camera solo per i pasti, il resto del tempo lo passava in camera a giocare ai videogiochi. Ogni tanto la ragazza usciva di casa per allenarsi, ma a spingerla era solo la monotonia, non la determinazione, come si poteva facilmente evincere dai risultati che otteneva.
“Sono patetica…” pensò Ruby, sdraiata sul letto. “…mi sembra di essere tornata al mio primo anno alla Signal…ma in fondo, cosa ci si può aspettare da Ruby Rose, la cacciatrice che ha abbandonato una sua amica al suo destino? Sono una persona terribile. Ho lasciato che Pyrrha morisse VOLUTAMENTE e tutti lo hanno visto.”
Difatti, qualcuno aveva ripreso la battaglia di Ozpin e delle due giovani cacciatrici contro Cinder e lo aveva messo in rete quella stesa notte. La maggior parte dei commenti esaltavano Ruby per il suo coraggio e la mettevano sullo stesso livello di Pyrrha, ma la giovane cacciatrice dal mantello rosso sapeva la verità, sapeva che era stata lei ad arrestare la sua corsa poco prima che la freccia si conficcasse nel cranio di Pyrrha. Con tanta difficoltà e tanta vergogna, Ruby era riuscita a dire la verità anche a suo padre, a suo zio e a sua sorella, i quali avevano risposto tutti la stessa cosa: “Non sentirti in colpa. Hai avuto paura di morire, è normale. Pyrrha capirebbe.”
“Pyrrha forse sì, ma io no. Non capisco da cosa è venuta fuori tutta la rabbia che ho provato quel giorno verso di lei...non capisco cosa fosse quella voce demoniaca che mi ha sussurrato quelle frasi orribili, non capisco…cosa provavo quando vedevo lei e Jaune insieme.”
Ruby avrebbe voluto chiedere consiglio a qualcuno, ma era da sola.
Sua sorella era già troppo depressa di suo, mentre Tai doveva mantenere la famiglia e prendersi cura di una figlia disabile.
“Loro due non hanno tempo per aiutarmi a risolvere i miei problemi.”
Chi le era rimasto? Qrow oramai era troppo impegnato per andare a trovarla, Blake era sparita nel nulla e Ruby non aveva il coraggio di dire la verità a Ren, Nora Jaune. L’unica rimasta era…
“Weiss. Sarebbe bello poterne parlare con la mia migliore amica, ma lei adesso è ad Atlas e le comunicazioni internazionali sono storia antica.”
Però, per quanto lontana fosse, Weiss non era irraggiungibile come tutti gli altri. O almeno, Weiss non era irraggiungibile PER ORA. Il concilio di Atlas aveva proibito alla SDC di esportare dust nelle altre nazioni per via dell’incidente diplomatico durante il torneo, ma giravano voci che quello fosse solo il primo passo e che il generale Ironwood avesse intenzione di blindare totalmente Atlas.
 
“Ozpin era un uomo incredibile ed un genio della politica…” le aveva spiegato Tai mentre leggeva il giornale “…ma purtroppo, non si fidava di nessuno. Non è mai stato sincero, neanche con i suoi collaboratori più stretti, questa è l’unica cosa che non mi è mai piaciuta di lui. Sicuramente, si è portato nella tomba molte informazioni che sarebbero state utili. Ironwood è spaesato, non sa cosa fare: non approvo totalmente cosa sta facendo, ma la colpa è definitivamente più di Ozpin che sua.”
 
Ironwood avrebbe chiuso i confini molto presto, Ruby questo lo sapeva. Se avesse voluto raggiungere Weiss, la ragazza avrebbe dovuto agire subito. Con la sua semblance, raggiungere la costa sarebbe stata questione di pochi giorni. A quel punto, le sarebbe bastato fare scorta di cibo e imbarcarsi clandestinamente su un mercantile diretto ad Atlas.
“Se ce l’ha fatta uno grande e grosso come Sun, per una ragazza minuta come me sarà uno scherzo.”
Le vere incertezze cominciavano una volta raggiunta Atlas. Dove viveva Weiss? E soprattutto: davvero Ruby aveva intenzione di affrontare una simile epopea solo per andare da Weiss e togliersi quel macigno dallo stomaco? Certo, aveva bisogno di parlarle e voleva rivederla per sapere come stesse, ma ne valeva davvero la pena?
 
 
Mentre Ruby rifletteva sul da farsi, la soluzione al suo dilemma bussò letteralmente alla porta di casa sua e si presentò sotto forma di un uomo dalla stazza possente, i capelli neri con delle ciocche grigie e un accenno di barba non curata.
“Buongiorno, signorina Rose.” Le disse quell’uomo, rimanendo immobile sull’uscio della porta.
“Buongiorno a lei, generale Ironwood. Cosa la porta qui?”
“Volevo incontrare te e tua sorella. Ho una proposta da farvi. Posso entrare?”
“Ah…certo, prego.”
Ruby si scansò per far passare il generale e contemporaneamente Yang scese le scale.
“Ruby, chi…oh. Salve generale.”
“Buongiorno signorina Xiao Long.”
“Qual buon vento la porta qui?”
“La tua condizione. Sono qui per aiutarti.”
“Prego? Per caso lei ha una semblance che fa ricrescere gli arti?”
“No, ma ad Atlas ho un laboratorio e degli scienziati che stanno studiando la biomeccanica e che possono costruirti una protesi.”
“Da-davvero? Avete un braccio robotico pronto per me?”
“No. Abbiamo dei progetti e dei prototipi. E ci serve qualcuno su cui testarli. Ti vorremmo offrire un contratto: dovrai equipaggiarti i nostri arti meccanici e testarli.”
“Un contratto?” Chiese Yang con le pupille dilatate dalla sorpresa. “Cioè mi costruirete un braccio meccanico e mi pagherete?”
“Perché non sarà una bella esperienza per te. L’unico modo per attaccare la protesi al tuo corpo sarà collegando i fili meccanici ai nervi tranciati e alle vene. Sarà doloroso e anche parecchio rischioso. La maggior parte dei nostri soldati mutilati accetta l’offerta e poi recide il contratto dopo la prima volta.”
“Beh, io non mi metterò certo a frignare come loro. Ci sto generale, quando si parte?”
“Appena ne avrò parlato anche con vostro padre.”
“Nostro padre? Ma perché? Questa decisione riguarda la mia vita!”
“Se non ricordo male, sei ancora minorenne, giusto?”
“S-sì, ma…”
“Niente ma, questa è la legge di Atlas. Ogni contratto di lavoro offerto ad un minorenne deve essere approvato con una firma da un genitore o da un tutore. E comunque, credo che a tuo padre farebbe piacere essere informato. Non posso prendervi e portarvi via mentre lui non c’è, sarebbe un rapimento.”
“Diamine, che fastidio essere trattata come una bambina dopo tutto quello che ho passato…”
“Yang, devi capire che ha ragione.” Intervenne Ruby. “Non puoi lasciare a papà un biglietto in cui scrivi: ed andartene.”
Ruby spostò il suo sguardo da sua sorella e lo posò su Ironwood.
“Comunque, posso farle una domanda, generale Ironwood? Lei ha detto che la tecnologia che volete restare su Yang è nuova, ma lei ha già…”
“Degli arti prodotti in laboratorio? Sì, ma sono meccanici, non biomeccanici.”
“Ah capisco.” Disse Ruby, pensando: “Vorrei che ci fossero Blake e Weiss a spiegarmi la differenza.”
“E non potrei avere uno di quelli fino a quando non avremo perfezionato il modello biomeccanico?”
“Il motivo per cui stiamo studiando la tecnologia biomeccanica è proprio perché abbiamo fallito con quella meccanica. I miei arti meccanici funzionano grazie ad Ozpin.”
“Ad Ozpin?!”
“Sì. Dopo che ero rimasto mutilato in una battaglia, mi sono sottoposto ai primi esperimenti con gli arti meccanici. Uno dei ricercatori che lavorava al progetto ha commesso qualche errore ed è diventato impossibile per me rimuovere gli arti artificiali, che ovviamente non funzionavano. Non so neanche io come abbia fatto, ma Ozpin è riuscito a risolvere la situazione usando…quella che presumo fosse la sua semblance.”
“Papà non si sbagliava.” Pensò Ruby. “Ozpin si è portato molti segreti nella tomba.”
“Se non avete altre domande, adesso vorrei fare una proposta anche alla signorina Rose.”
“Ovvero?”
“Le andrebbe di finire il suo addestramento ad Atlas?”
“Mi sta offrendo un posto alla Atlas Academy?”
“No, abbiamo già sforato il numero massimo di iscritti per quest’anno. Inoltre, la mia accademia pullula di nazionalisti che non provano molta simpatia per chi viene da Vale.”
“Allora, dove potrei diplomarmi?”
“A differenza di Vale, Atlas non ha soltanto l’esercito e l’ordine dei cacciatori, abbiamo anche delle forze dell’ordine chiamate specialisti. Voglio che lei entri a far parte degli Ace Ops, l’élite delle mie forze speciali, come recluta. In questo modo, sarà più sicuro per lei. Ovviamente, l’invito è esteso anche a sua sorella, una volta che sarà tornata…nel pieno della sua forma fisica.”
Ruby si sentì disorientata.
“I-io…ho bisogno di pensarci un attimo.”
“Lo capisco.” Disse il generale alzandosi in piedi. “Tra una settimana il Concilio voterà per decidere se chiudere i confini di Atlas a tempo indeterminato e vincerà il sì. Tornerò tra cinque giorni per prendere Yang, se Taiyang avrà acconsentito. Quel giorno sentirò anche la sua risposta. Se non avete altre domande, vi auguro una buona giornata.”
“Buona giornata anche a lei.” Dissero le due sorelle in coro.
Ironwood si diresse verso la porta, ma prima che potesse poggiare la mano sulla maniglia, essa si aprì. Sull’uscio della porta c’era un uomo sulla trentina, alto e snello, con dei capelli spettinati riconoscibili tra mille.
“James, cosa ci fai tu qui?” Chiese l’uomo con la sua voce roca.
“Scusami Qrow, ma devo scappare. Le tue nipoti ti spiegheranno tutto.”
Qrow si scansò per far passare Ironwood e il generale, mentre passava, disse al suo amico: “Non ci vedremo per un po’. Prenditi cura di te.”
“Oh…certo, anche tu amico.” Rispose Qrow, spiazzato dalle parole del generale. In seguito, l’uomo si avvicinò alle sue nipoti, si chiuse la porta alle spalle e chiese: “Allora ragazze, come state? E di cosa avete parlato con James?”
“Te lo spiegheremo quanto ci sarà anche papà.” Rispose Ruby.
Arrivò sera e Taiyang rincasò. Mentre Yang spiegava a suo padre e a suo zio quello che il generale le aveva proposto, sul volto di Tai si dipinse in espressione preoccupata, su quello di Qrow una rabbiosa.
“Accidenti a te James! Ho chiuso un occhio sui tuoi intrighi politici perché riguardavano il tuo regno, ma non avresti dovuto coinvolgere la mia famiglia!”
“Uh? Intrighi politici?” Chiese Ruby, disorientata.
“Effettivamente la sua troppa generosità mi puzzava, ma non capivo a tutti gli effetti CHE COSA non quadrasse.” Intervenne Yang. “Vi spiace spiegarcelo?”
“Ironwood vuole usarvi.” Rispose Tai. “Dopo che avrà blindato Atlas, dovrà occuparsi anche di difenderla. Ammasserà il grosso del suo esercito al confine per tenere lontano chiunque consideri un nemico e sparpaglierà i cacciatori per tutta Atlas per combattere i grimm. La capitale e l’Accademia resteranno quasi totalmente prive di protezione, per questo Ironwood vuole ingrossare le file degli specialisti. Sa bene che la forza di Yang e gli occhi d’argento di Ruby sono una risorsa preziosa.”
“Quel bastardo e la sua ossessione per il bene superiore…”
“Però io non capisco cosa c’è di così sbagliato in quello che sta cercando di fare.” Commentò Ruby, con un tono che rivelava tutta l’innocenza di una persona che non capiva molto di politica. “Vuole proteggere Atlas e ha trovato un modo di farlo aiutando anche me e Yang. Perché gli siete così ostili? Non se lo merita.”
“Ruby!” Esclamò Tai. “Non mi dirai che hai intenzione di accettare la sua proposta?!”
“Beh…sì.”
Ruby ci aveva riflettuto e si era pentita di non aver accettato immediatamente come sua sorella. Il suo sogno di diventare una cacciatrice era morto con Pyrrha: una cacciatrice che aveva permesso ad una sua amica di morire per gelosia era una cacciatrice di cui il mondo avrebbe fatto volentieri a meno. Il mondo degli specialisti era diverso, Qrow e Weiss lo avevano spiegato a Ruby. Gli specialisti lavoravano quasi esclusivamente da soli e i pochi che lavoravano in gruppo lo facevano solo se dovevano affrontare missioni troppo pericolose per una persona sola. In più, Ruby pensava che acquisire un po’ della mentalità di Atlas le avrebbe fatto bene: gli atlasiani, soprattutto i cacciatori e i soldati professionisti, erano famosi per i loro nervi saldi e per la loro capacità di tenere sotto controllo le proprie emozioni. E Ruby aveva imparato fin troppo bene cosa succede a chi non è in grado di tenere sotto controllo le proprie emozioni in
battaglia.
“Non se ne parla nemmeno!”
“Ma papà…”
“Niente ma! Tu ti diplomerai in una qualche Accademia qui a Vale e tu andrai con Ironwood solo per farti montare il braccio nuovo, poi tornerai qui! Parlerò personalmente con lui, mi sono spiegato?!”
“Papà, non puoi decidere per noi!”
“Invece sì, finché non sarete grandi.”
“E come faranno a diventare grandi, se tu prendi tutte le decisioni per loro?” Chiese Qrow.
“Tu da che parte stai?!”
“Dalla parte delle mie nipoti. E se devo scegliere tra la loro felicità e la loro sicurezza, scelgo la prima.”
“Qrow non cominciare!” Urlò Tai sbattendo un pugno sul tavolo. “Solo perché TU sei cresciuto per strada, questo non ti dà il diritto di buttare le mie figlie in pasto al mondo prima che siano adulte!”
“Essere adulto non significa solo aver finito gli studi, Tai!” Rispose Qrow alzandosi in piedi di scatto. “Sono preoccupato anche io per loro, ok?! Anche se ci sono stato poco per…i motivi che tu sai, io le ho viste crescere, le ho tenute in braccio, ho giocato con loro, gli ho insegnato a combattere, proprio come te! Ma a differenza tua, io sono in grado di capire quando è arrivato il momento per due uccellini di lasciare il nido.”
“Qrow, dammi UNA buona ragione per cui dovrei mandarle ad Atlas!”
Qrow guardò il suo amico dritto negli occhi e dopo un secondo di esitazione rispose: “Perché Summer sarebbe d’accordo con me. Lei vorrebbe che le ragazze vivessero la loro vita e fossero libere di fare le loro scelte. E se tu non fossi cambiato così tanto dopo la sua morte, lo vorresti anche tu.”
In quel momento, tutta la stanza venne avvolta dal silenzio. Yang era rimasta spiazzata dalle parole di suo zio e Ruby, come accadeva sempre quando qualcuno nominava sua madre, si era chiusa a riccio nel suo mantello. Lo sguardo di Tai era pieno di furia. Tuttavia, lentamente, essa venne sostituita da una grande tristezza.
“Se io non fossi cambiato eh…” ripeté Tai con un filo di voce e lo sguardo basso. “…forse hai ragione, ma come potevo non cambiare dopo quello che è successo? Negli anni in cui sono stato un cacciatore Raven mi ha abbandonato, Summer se n’è andata e ho perso così tanti compagni in battaglia…e guarda come si sono ridotte Ruby e Yang dopo un solo anno di addestramento! Che razza di padre sarei se non mi opponessi alla loro decisione?”
“Papà…”
“Tai, mi dispiace. Non avrei dovuto dirtelo così.”
“Non scusarti, non ti si addice. E va bene, fate come volete: d’altronde, sarete più al sicuro se circondate dall’elité militare di Ironwood, piuttosto che con un vecchio cacciatore che non combatte più da tredici anni.”
In quel momento, Ruby realizzò una cosa talmente ovvia che non averla capita prima la fece sentire stupida: suo padre aveva smesso di fare il cacciatore quando sua madre era morta. La perdita di una persona cara poteva ridurti così.
“Se mio padre sta ancora così dopo più di un decennio, non oso pensare quanto sia devastata Blake per ciò che è successo a Sun. O…o…o quanto stia soffrendo Jaune per quello che è successo a Pyrrha. Sono una persona orribile.”
“Se proprio volete andare, fatelo. Ma sappiate che né io né vostro zio potremo aiutarvi o contattarvi finché sarete lì.”
“Già, sarò molto impegnato con il mio nuovo lavoro.”
“Cosa?!” Chiese Yang. “Non mi dire che vuoi ritirarti proprio in questo periodo!”
“Al contrario. Vedete, il Concilio di Vale mi ha contattato. Vogliono che gestisca i lavori di ricostruzione della Beacon e che sia io il nuovo preside quando avremo finito di ricostruirla.”
Un’ondata di sorpresa e incredulità si impossessò delle due sorelle.
“Cooosa?!” Urlarono le due in coro.
“Che c’è di così incredibile?”
“Beh…” commentò Ruby. “È solo che…siamo abituate ad associare la figura del preside a quella di una persona autoritaria e ligia al dovere. E tu sei…sei…”
“Diciamo solo che se avessimo dovuto scommettere sul successore di Ozpin, non saresti stato tu la prima scelta.”
“Infatti, la prima scelta era Glynda, ma, con i tempi che corrono, il Concilio preferisce mettere in una posizione di potere qualcuno di forte, piuttosto che qualcuno di competente.”
 
 
Le quattro giornate successive passarono in un batter d’occhio. Quando il generale Ironwood tornò, trovò Ruby e Yang in piedi di fronte all’uscio di casa, con i bagagli sulle spalle e le armi riposte al fianco. Tai andò nel suo giardino, sbrigò le formalità burocratiche, strinse la mano di Ironwood e abbracciò le sue figlie, per poi rientrare in casa. Egli si era preparato psicologicamente ad un lungo periodo di solitudine; quindi, sentire il suo campanello suonare circa venti minuti dopo la partenza delle sue figlie lo colse alla sprovvista.
“Uh? Ruby si sarà scordata lo spazzolino da denti come quando è partita per Beacon…”
Taiyang si diresse verso la porta e quando la aprì, invece di una delle sue figlie, trovò un ragazzo biondo e dagli occhi azzurri, alto all’incirca quanto lui.
“Buona sera…” disse il ragazzo misterioso con un filo di voce ed una punta di insicurezza. “…lei è il signor Taiyang, dico bene?”
“Sì. Posso aiutarti?”
“Beh, vede…mi manda Ozpin. Lui vorrebbe…parlare con lei.”
“Oh…quindi tu sei il disgraziato a cui toccherà sistemare questo pasticcio. Beh Ozpin, dieci anni fa non ci siamo salutati esattamente come due migliori amici, ma è bello rivederti. E dimmi: tu chi sei ragazzo?”
“Jaune Arc, piacere di conoscerla.”
“Piacere mio. Prego, entra pure.”
 
 
 
*Oramai ho deciso che alla fine di ogni capitolo vi spiegherò da cosa sono scaturite le mie idee per questo storia alternativa.
N°1: come avrete notato, ho stravolto la sottotrama della disabilità di Yang. Forse la Yang depressa della serie canonica ha avuto una reazione più “realistica”, ma ho sempre trovato tale sottotrama piuttosto inutile. I dialoghi tra lei e suo padre nella quarta stagione non hanno per niente senso e mi è sempre sembrata ridicola la facilità con cui riceve una protesi. Anche tutta la questione di come Yang: “Deve imparare dai suoi errori e usare di più la testa” era inutile. Yang nelle ultime stagioni combatte esattamente come faceva nel trailer, semplicemente i suoi movimenti sono più lenti dalla stagione 5 in poi. RT voleva solo una scusa per tagliare i costi delle animazioni. La Yang di questa fanfiction rimarrà una guerriera anche da depressa e si guadagnerà quell’arto.

N°2: Ironwood. Non vi rivelerò fin da subito se l’uomo di latta in questa storia perderà il suo cuore o no, semplicemente non lo rovinerò come è stato rovinato nell’ottava stagione. E sì, ho aggiunto questa piccola chicca del corpo metallico di Ironwood che era difettoso e che è stato riparato da Ozpin con la sua magia. Mi è sempre sembrato assurdo che Ozpin avesse “regalato” qualcosa solo a Qrow e Raven.
N°3: Qui Ruby non si comporterà da st*onza ingrata con Ironwood come ha fatto nella settima stagione. Mi dispiace Ruby, fino a quel punto eri stata la best girl, ma la caduta di Ironwood nell’oscurità è stata colpa tua (e mi ha fatto innervosire tantissimo come lo show abbia cercato in tutti i modi di convincerci che Ironwood meritasse di essere trattato in quel modo).

N°4: Ebbene sì, Tai faceva parte dell’entourage di Ozpin. Lo so, lo so, i personaggi legati ad Ozpin dovrebbero essere esclusivamente quelli che sono ispirati ai personaggi del mago di Oz, ma ho sempre pensato che se Qrow e Raven lavoravano per lui (e tanta gente ha teorizzato che pure Summer prendesse ordini diretti da lui) allora anche Tai doveva avere qualcosa a che fare con la sua confraternita.
   
 
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