Il giovane dalla chioma ametista si ferma di fronte ad un vecchio cancello, davanti a lui una maestosa villa ottocentesca si erge proprio al di là di esso. “ Finalmente… “. Mormora solamente, ponendo una mano su quel cancello. A quel solo tocco una lieve luce ametista si pone sul chiavistello, avvolgendolo ed in seguito frantumandolo in mille pezzi come fosse fatto di cartapesta. La stessa luce ametista che, epr qualche istante illumina gli occhi di ghiaccio del ragazzo, lo stesso ametista che illumina i suoi lunghi capelli facendoli così sembrare baciati dalle tenebre. Entrando in quel giardino ormai appassito, il ragazzo ormai diventato giovane uomo riflette: andò via da quel luogo quando ancora era solo un bambino. La sua madre adottiva gli disse che avrebbero dovuto andare via da lì, abbandonare Roma quanto prima per recarsi a Londra. Successe proprio quando lui trovò una spada, la stessa spada che ora tiene tra le mani come fosse un tesoro inestimabile e prezioso. Da prima, da bimbo di soli otto anni non riuscì subito a dare una spiegazione a quella partenza tanto repentina, poi tutto gli fu più chiaro: era il suo destino ad aver programmato tutto ciò! La partenza, abbandonare la casa in cui nacque, il ritrovamento della spada… tutto era già programmato dal destino, per permettere a colei della quale lui è il tramite perfetto di risvegliarsi. E lo ha fatto: lo ha fatto e, dopo poco tempo lui e la donna che sta camminando qualche passo più indietro sono tornati a quella villa ottocentesca così piena di ricordi per entrambi. “ Finalmente, sono tornato a casa “. Sussurra solamente il tramite perfetto di Lust, figlia di Lucifero e capo delle Incarnazioni Demoniache.

“ Sicuro di stare bene? “. La voce di Halle lo riporta alla realtà, poco dopo aver varcato la soglia di quella villa. Immediatamente un intenso profumo invade le narici del giovane uomo, quasi stordendolo. “ Allen? “. Lo chiama semplicemente Halle, mentre lui non sembra nemmeno calcolarla: avanza di qualche passo, guardandosi intorno quasi con nostalgia.

“ Ne è pregna… “. Sussurra, mentre lei lo guarda spaesata: non può riferirsi a della Grazia Angelica pensa, altrimenti anche lei l’avrebbe percepita.

“ Cosa… “. Fa per dire, ma lui la precede facendo un passo avanti.

“ E’ pregna del suo odore “. Sentenzia lui quasi in un sussurro, mentre lei lo guarda senza più dire nulla: ora anche lei lo avverte, un distinto odore ora ben percettibile, ma che solo ora è riuscita a sentire. “ Il fetido odore della morte: l’odore di mio padre “. Sentenzia gelidamente Allen, mentre Halle fa un passo avanti e gli si avvicina.

“ A quanto pare, l’odore di Crowley e della sua grazia demoniaca è rimasto impregnato in queste mura… “. Solo ora lo nota: Allen ha stretto i pugni iniziando lievemente a tremare. “ Allen? “. Sussurra solamente la donna, avvicinandosi. “ Allen… “. Lo chiama quasi in un sussurro questa volta quasi impaurita di poterlo alterare in qualche modo. In seguito agisce d’istinto: attira il giovane a sé, stringendolo forte. “ bentornato a casa, amore mio “. Mormora ma, purtroppo o per fortuna lui non sente quelle parole. “ ora siamo qui, a casa: insieme ritroveremo le altre sei incarnazioni demoniache e riporteremo tra noi Lucifero: abbi fiducia “. Mormora solamente la Sacerdotessa, ora in tono più alto così da potersi far udire anche da lui. “ Abbi fiducia “. Ripete solamente, mentre lui la osserva per qualche istante con quei suoi bellissimi occhi di ghiaccio.

“ Forza… “. Sibila solamente il figlio di Elluka e Crowley, staccandosi da quell’abbraccio e ricomponendosi. “ Abbiamo un compito da portare a termine “. Conclude, mentre Halle annuisce senza replicare: è vero. Ora sono tornati a Roma, ed hanno una missione da portare a termine ad ogni costo. In seguito la bionda riflette: sta andando tutto esattamente come voleva Crowley.