Anime & Manga > Haikyu!!
Ricorda la storia  |      
Autore: pampa98    01/12/2021    2 recensioni
[Questa storia partecipa al "Calendario dell'Avvento" indetto da Coraline sul forum "Ferisce la penna"]
«A te invece chi è capitato, Hinata?»
«Bokuto del Fukurodani. Non so ancora se esserne felice o meno.»
«Ecco, lui potrebbe arrabbiarsi se sbagli regalo» disse Kageyama.
«Eh?! Lo credi davvero?»
Yachi infilò una mano in tasca ed estrasse il suo biglietto. Un brivido le percorse la schiena leggendo quel nome. Aveva imparato a non giudicare i ragazzi solo dall’aspetto stando insieme al club del Karasuno – soprattutto Azumane: nonostante l’aspetto inquietante, era davvero un ragazzo dolce – ma quel tipo non sembrava affatto che, sotto l’aspetto granitico, nascondesse un animo dolce.
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hajime Iwaizumi, Shouyou Hinata, Tobio Kageyama, Tooru Oikawa, Yachi Hitoka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Prompt 1: Babbo Natale segreto.

IL REGALO ADATTO



 

«Poteva andarmi molto peggio» commentò Kageyama, guardando il foglietto su cui era scritto il nome della persona a cui avrebbe dovuto fare un regalo.
«Chi è?»
Kageyama allungò il biglietto verso Hinata poi alzò lo sguardo su di lei, che subito abbassò la testa arrossendo per aver cercato di capire di chi si trattasse – anche se molto meno esplicitamente di Hinata.
«Devo comprare un regalo per Daichi» disse Kageyama, svelando il mistero.
«Ugh, non ti è andata così bene allora.»
«Perché?»
Hinata cercò di imitare la faccia di Daichi. «Se il regalo non gli piace, sarai pronto a subire la sua ira?»
Kageyama rabbrividì e lo stesso fece Yachi. Poi deglutì, sforzandosi di parlare.
«S-Secondo me, Daichi è una di quelle persone che apprezza il gesto in quanto tale. Non credo si arrabbierebbe per un regalo.»
I due ragazzi sollevarono gli occhi al cielo, pensierosi e, dopo un’occhiata reciproca, annuirono.
Yachi sorrise.
«A te invece chi è capitato, Hinata?»
«Bokuto del Fukurodani. Non so ancora se esserne felice o meno.»
«Ecco, lui potrebbe arrabbiarsi se sbagli regalo» disse Kageyama.
«Eh?! Lo credi davvero?»
Yachi infilò una mano in tasca ed estrasse il suo biglietto. Un brivido le percorse la schiena leggendo quel nome. Aveva imparato a non giudicare i ragazzi solo dall’aspetto stando insieme al club del Karasuno – soprattutto Azumane: nonostante l’aspetto inquietante, era davvero un ragazzo dolce – ma quel tipo non sembrava affatto che, sotto l’aspetto granitico, nascondesse un animo dolce.
«Uh, tu hai Iwaizumi?»
Yachi sussultò. Non si era accorta che Hinata si era sporto sopra la sua spalla per scoprire il destinatario del suo regalo.
Kageyama sbuffò. «Tsk, io non ho ancora capito perché hai invitato anche quei due.»
«F-F-Forse potevamo… restare solo noi… Karasuno…»
Yachi non aveva mai partecipato a un Babbo “Natale segreto”, l’aveva sempre spaventata. Non aveva mai avuto gruppi di amici abbastanza grandi per poterlo fare e l’idea di trovare il regalo adatto a un estraneo la faceva andare fuori di testa. Quando Hinata le aveva proposto quest’idea, sul momento aveva rifiutato, ma poi si era detta che non avrebbe più trovato gli amici giusti con cui farlo e aveva deciso di accettare. Non aveva capito che Hinata avrebbe chiamato anche persone al di fuori del Karasuno. Tutti i loro avversari, anche quelli con cui avevano stretto dei legami di amicizia, le facevano paura. Forse l’unico che faceva eccezione era il palleggiatore del Nekoma, Kenma, e solo perché le ricordava molto Hinata.
L’asso dell’Aoba Josai, al contrario, era un misto tra Daichi e Kageyama – nelle loro versioni peggiori, però. Lo aveva sempre visto sgridare il suo capitano e anche durante l’incontro che si era tenuto quel pomeriggio per sorteggiare la persona a cui preparare un regalo non si era esentato dal mollare un sonoro pugno in testa a Oikawa, dopo che quest’ultimo si era lamentato che “a Tobiuccio e il suo corvetto rosso non avrebbe fatto alcun regalo”, con tanto di linguaccia.
Perché non le era potuto capitare Hinata? Oppure Sugawara o Shimizu? Anche scegliere un regalo per loro l’avrebbe spaventata, ma almeno era pronta ad affrontare quella sfida e, soprattutto, aveva la certezza che non l’avrebbero presa a male parole qualunque fosse stato il risultato.
«Yachi?»
Hinata le sventolò una mano davanti alla faccia e la ragazza si rese conto che doveva essersi persa nei suoi pensieri, dimenticando i due ragazzi che camminavano con lei.
«S-S-Scusami!»
Hinata le rivolse uno dei suoi sorrisi rassicuranti.
«Se vuoi ti diamo una mano noi a scegliere il regalo per Iwaizumi, vero, Kageyama?»
«Aiutala tu se vuoi! Io ho già parecchi problemi per il mio di regalo.»
«È perfetto invece, ci aiutiamo tutti a vicenda!» esclamò, afferrando un braccio del suo ragazzo, la cui faccia si tinse di rosa.
Yachi sorrise vedendo Kageyama lamentarsi perché Hinata si staccasse, mentre l’altro per tutta risposta si avvinghiò ancora di più al suo corpo. Aver vissuto l’evolversi della loro relazione da una postazione privilegiata le aveva fatto molto piacere – era anche arrivata ad abbracciarli quando, una sera di alcune settimane prima, i due le avevano detto di essersi messi insieme.
«A te invece piace quest’idea, vero?» le chiese Hinata fissandola con occhi supplicanti, avvinghiato a Kageyama come un koala.
Yachi arrossì, ma poi annuì.
«Sì, credo… credo che sia un’ottima idea, Hinata.»
«Che fortuna, stavamo proprio cercando voi due.»
Yachi per poco non si fece cadere addosso la bicicletta. Oikawa e Iwaizumi erano fermi sul marciapiede a pochi passi da loro, le solite espressioni infastidite e superbe ad adornare i loro volti.
«Ci stavate cercando?» chiese Hinata, separandosi da Kageyama.
«Già. Tobiuccio caro, vieni un momento con me.» Senza aspettare una risposta, Oikawa afferrò Kageyama per il collo e lo trascinò via con sè. Yachi osservò la scena terrorizzata. Avrebbe voluto urlargli di lasciarlo stare o seguirli per salvare Kageyama, ma non riuscì a muovere un solo muscolo. I due non andarono troppo lontano, però: si fermarono a una decina di passi di distanza da loro e a quel punto Oikawa mollò la presa sul suo kohai e i due sembrarono iniziare a parlare normalmente – per i loro standard, almeno.
«Che succede?» chiese Hinata, che era preoccupato a sua volta per le sorti del suo palleggiatore.
«Oikawa ha trovato te nel biglietto» spiegò Iwaizumi, «e vuole qualche consiglio.»
Una nuvola scura comparve sulla testa di Hinata.
«Mh» storse le labbra, preoccupato. «Quindi avrò un regalo che viene da quelle due menti là?»
«A qualcuno doveva toccare. Senti, piuttosto, già che siamo sull’argomento...» Aprì il suo borsone e ne estrasse un foglietto che mostrò a Hinata e Yachi. «A me è capitato proprio Kageyama. Ho già preso il regalo di Natale per Oikawa: se compro la stessa cosa anche a lui pensi che andrà bene?»
«Dipende da cosa gli hai preso, credo» rispose Hinata, incerto. Yachi ricordò solo in quel momento che anche Oikawa e Iwaizumi erano una coppia.
«Un libro sulla carriera di Shun Imamura*.»
Hinata si illuminò.
«Woah, ha scritto un libro? Che figo! Be’, allora sì, credo che andrà bene. Kageyama non ama particolarmente la lettura, ma ha sempre detto che un libro sulla pallavolo l’avrebbe divorato senza problemi, e Imamura è proprio uno dei suoi giocatori preferiti. Aspetta, quindi a Oikawa piace leggere?»
«Ogni tanto» sbuffò Iwaizumi. «Comunque grazie, allora. A voi sono capitati nomi più congeniali?»
«Abbastanza, anche se non ho idea di cosa prendergli» disse Hinata, mostrando il suo biglietto. «E grazie a questa conversazione, credo che anche Yachi sia più rilassata, vero?»
Yachi si trasformò in un peperone, spostando lo sguardo a intermittenza tra i due ragazzi. L’espressione di Iwaizumi era più rilassata e lo scambio di battute con Hinata era stato molto educato e pacato. Forse era davvero meno spaventoso di quanto credesse.
«A… A te...» Yachi deglutì, poi esclamò tutto in una volta: «Atepiaceleggere?»
Iwaizumi aggrottò le sopracciglia, tornando ad assumere un’aria inquietante, ma poi annuì con semplicità.
«Sì. Sei tu il mio Babbo Natale?»
Yachi iniziò a scuotere la testa, cercando di dire sì.
«Meno male» sospirò Iwaizumi e, per la prima volta, Yachi vide un sorriso sul suo volto. «Temevo che mi fosse capitato qualche folle, tipo Tanaka o Bokuto – o peggio, quello là» disse, indicando Oikawa che stava ancora parlando con Kageyama in lontananza.
Una parte di Yachi sentì che quelle erano parole positive, di stima e apprezzamento nei suoi confronti, e che avrebbe dovuto apprezzarle. Invece servirono solo a farle aumentare la paura di fallire.
«F-F-Farò del mio meglio!» esclamò, profondendosi in un inchino.
«Ti aiuto anch’io, Yachi, non preoccuparti!» disse Hinata, posandole una mano sulla spalla.
«Tranquilla, coraggio» si aggiunse anche Iwaizumi, rivolgendole un altro sorriso. «Bene, suppongo che ci rivedremo per la Vigilia di Natale. Oikawa! Muoviti, dobbiamo andare.»
Oikawa e Kageyama tornarono verso di loro – il primo gongolante, l’altro più irritato del solito – e si scambiarono qualche frase di saluto prima che i due migliori giocatori del Seijoh si allontanassero.
«Kageyama?» Yachi si voltò verso di lui. «È andato tutto bene?»
Kageyama grugnì in risposta, facendo tremare la ragazza che cercò lo sguardo di Hinata per ricevere supporto – e scoprì che anche lui era preoccupato.
«Andiamo, è tardi.» Kageyama si avvicinò a Yachi e cominciò a camminare velocemente, trascinandosi dietro la ragazza sempre più confusa e intimorita, mentre Hinata urlava loro di non lasciarlo indietro.
«Quel bastardo di Oikawa è riuscito a rubarmi l’idea che avevo per il regalo dello scemo.»
Quelle parole fecero capire a Yachi perché fosse così nervoso e, in parte, anche perché stesse cercando di allontanarsi da Hinata.
«S-Sono sicura… che ti verrà in mente qualcos’altro, vedrai» gli disse, sperando di riuscire a tranquillizzarlo.
«Ehi!» Hinata tagliò loro la strada e i tre per poco non si scontrarono in malo modo. «Si può sapere perché state correndo in questo modo?»
Yachi riprese fiato e si voltò verso Kageyama, che aveva fatto lo stesso. Il suo sguardo la fece sorridere.
«Kageyama ha deciso che la tua idea gli piace, Hinata. Ci aiuteremo a vicenda per trovare i regali migliori.»
«Woah, evviva!»
Hinata saltò dalla gioia e abbracciò Kageyama. Il ragazzo gli diede delle pacche affettuose sulla testa, mentre con le labbra modulò un “grazie” in direzione di Yachi.
Lei sorrise e riprese a camminare, lasciando ai due ragazzi il loro spazio. Estrasse il cellulare dallo zaino e cominciò a fare qualche ricerca per trovare il libro più adatto da regalare a Iwaizumi, sentendo che quel senso di ansia e di paura che l’aveva pervasa fino a pochi minuti prima stava lasciando spazio solo alla felicità di fare qualcosa di bello per un’altra persona.


 


*Palleggiatore dei Sakai Blazers.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Haikyu!! / Vai alla pagina dell'autore: pampa98