Videogiochi > Kingdom Hearts
Segui la storia  |       
Autore: fenris    02/12/2021    5 recensioni
Nella cupa oscurità del lontano futuro... c'è solo l'avventura! Centinaia di clan di esploratori e guerrieri si contendono la galassia tra tornei, missioni e guerre in miniatura. Sei ragazzi delle Isole del destino sognano di unirsi a loro, ma i loro sogni vengono infranti in una notte. Un di loro, Sora, si ritrova caricato con un'antica eredità che lo obbligherà ad addentrarsi negli angoli più oscuri della galassia e a scoprire il suo stesso limite.
*Crossover con Star Wars, Spectrobes e altre serie Disney con altri elementi da diversi giochi Square Enix*
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Kairi, Riku, Sora
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Quando il viaggio nell'iperspazio si concluse nel mezzo del sistema solare, Sora si fiondò sui vetri dell'astronave, perdendosi nella vista del pianeta dove la sua specie aveva cominciato i primi passi nella galassia.

 

La U.S.R. Legacy, il vascello capitanato da Amelia Coppler, si avvicinò lentamente al pianeta azzurro, cavalcando i venti solari con incredibile precisione ed raffinatezza. L'ufficiale dei Disney, una gatta umanoide dai lineamenti affilati e lo sguardo granitico, si trovava sulla cima del pennone ordinando le operazioni di sbarco con l'abilità che le si addiceva come pilota veterana del clan.

 

“ Mai stato sulla Terra, ragazzo?”, chiese Paperone, divertito dalla meraviglia del suo nuovo protetto. Era la scintilla che aveva visto in infiniti avventurieri a inizio carriera, e ogni volta ne rimaneva affascinato, ricordando come lui avesse cominciato più per disperazione che per sete di gloria.


“ Mai, è la prima volta che vedo... dove tutto è iniziato.”, affermò Sora grattandosi i suoi capelli a porcospino, quasi imbarazzato.

 

“ Oh, tutti dicono così riguardo la culla della loro specie. I Twi'Lek, i Burnesiani, i Moguri, gli orchi e tutti gli altri. Ma il vero inizio e la fine di tutto è Kingdom Hearts. Da lì la Forza ha cominciato a diffondersi e a estendere la sua volontà sulla galassia, trasformando pozze di amebe in fiere civiltà e i più insignificanti trucchi in incantesimi capaci di sconvolgere un pianeta.”, affermò il capo finanze dei Disney, unendo le mani sul proprio bastone, gettando uno sguardo quasi mistico sul suo pianeta natio e incuriosendo il novellino.


“ Kingdom Hearts? Cos'è?”, chiese Sora, che sentiva in qualche modo di conoscere quel termine, come l'avesse letto su un vecchio libro tanti anni prima, così come quello che l'avventuriero più anziano aveva detto sulla diffusione della Forza. In quel momento il vascello astrale atterrò, e i due si diressero verso le uscite assieme ai compagni di viaggio.

 

“ Te lo spiegherà Ventus. Insieme a molte altre cose. Ora prenderemo la mia limousine... tenete però le mani lontani dal frigo bar, chiaro?!”, ordinò categorico l'anziano avventuriero, purtando il bastone al trio di ospiti.

 

“ Da preoccuparsi c'è?”, domandò Grogu ai nuovi amici, mentre Angela incrociava le braccia indispettita.

 

“ No, significa che comincia ad affezionarsi a voi.”, lo rassicurò Max stringendosi nelle spalle, ormai abituato a certi comportamenti dell'ex capo clan. D'altronde era stato il primo tra i presenti a sedersi sulle sue ginocchia da bambino e ascoltare i suoi consigli.

 

Poco dopo Battista riuscì a infilare tranquillamente la sua limousine volante nel traffico aereo di Città Disney, muovendola con non poca perizia tra una vettura e l'altra, mentre all'interno i ragazzi giocavano a carte o chiacchieravano, scambiandosi racconti delle rispettive avventure e trucchetti per un qualsiasi scontro. La calma di quell'ultimo tratto fu interrotta dallo schianto di qualcosa contro il tetto della macchina. Paperone si sporse dal finestrino per controllare, trovandovi sopra un'anziana papera molto nerboruta e vestita da governante, coi capelli grigi raccolti in una crocchia. La prese con un rapido movimento, mettendola con un po' d'aiuto nei posti dietro, dove Gaia le prestò le prime cure. Si trattava infatti di sua nonna, miss Beakley, nonché una dei più fidati collaboratori di Paperone, che la guardò preoccupato.

 

“ Nonna, che ti è successo? Stai bene?”, chiese la bambina, non meno in ansia, quando la donna riaprì gli occhi.

 

“ Attacco al deposito- rispose miss Beakley massaggiandosi la fronte e appoggiandosi alla moquette della macchina- I bassotti e Amelia si sono alleati, approfittando della vostra assenza. Miss Paperett e gli altri impiegati continuavano a resistere quando mi hanno scagliato via.”.

 

“ Ah, e io che speravo di buttarmi a dormire. Ci mancavano loro.”. sbuffò Quo, come se fosse una seccatura di routine. Paperone divenne rosso dalla rabbia e uscì dall'abitacolo, indicando con baldanza la direzione del deposito.

 

“ Non saranno soli ancora a lungo. Battista, odio dire queste parole, ma.... PREMI SU QUEL DANNATO PEDALE!”, esclamò irato, e il maggiordomo accelerò al massimo, raggiungendo in pochi secondi la meta, teatro di una battaglia campale.

 

La collina ammazzamotori era contesa tra i difensori del Deposito e diversi veicoli o mecha, pilotati da una moltitudine di uomini cane vestiti tutti con magliette rosse e berretti verdi. Miss Paperett, armata con due spade e spalleggiata da alcuni dei suoi colleghi, si muoveva come una saetta tagliando armature e tirando calci nonostante le ferite, ma la superiorità numerica cominciava a prevalere.

 

Uno dei Bassotti le si diresse contro con un rullo compressore, che venne però fermato prima di arrivare dalla segretaria. Il ladro tentò di ripartire più volte senza successo, prima che Paperone, che aveva fermato la ruota con una sola mano, distruggesse il veicolo con un'ondata d'energia, che allarmò tutti i contendenti.

 

“ Diamine, è tornato prima di quanto ci aspettassimo.”, si lamentò uno dei capi degli assalitori, Nonno Bassotto, seduto sul tetto del carrarmato con cui aveva sfondato il più delle difese. Come il nome suggeriva, era il più anziano della banda( età testimoniata dalla folta barba bianca e un po' dalla sua vecchia pipa) e si era scontrato innumerevoli volte con Paperone nel corso degli anni, sempre nel tentativo di prenderegli il tesoro di turno o il contenuto del Deposito.

 

“ Nessun problema, basterà procedere come da piano.”, disse invece Amelia, la strega che ammalia. Papera dal piumaggio verde e vestita di nero, così come Nonno Bassotto, anche lei si era scontrato molto spesso con Paperone nel tentativo di strappargli la sua prima moneta per farne un amuleto.

 

La maga creò una raffica di sfere d'energia che scagliò contro il rivale di sempre, ma questi schivò e parò con facilità, sparando a sua volta qualche raggio dalla punta suo bastone a chi si avvicinava troppo.

 

Quando i Bassotti mandarono avanti i loro mecha in un assalto di missili e pugni rotanti, Paperone saltò su una delle pareti del deposito, avvolgendosi di fiamme azzurre che sparò sottoforma di proiettili incandescenti contro i suoi nuovi obbiettivi, tornando nella mischia per finirli con accurate mosse.

 

“ Bagno di sole.”, pronunciò alzando un dito quanto si era fatto spazio a sufficienza. Diversi raggi di luce scesero dal cielo, toccando ogni dipendente dell'arcimiliardario e curandone le ferite.

 

“ Scappate, a questi manigoldi penserò io.”, ordinò secco l'affarista, infondendo il bastone con una fortissima luce argentea e buttandosi di nuovo nella mischia. I bassotti si armarono di coltelli avvelenati e pistole, buttandosi contro Paperone con assoluta furia.

 

“ Plasma!”, pronunciò secco il papero umanoide sbattendo il bastone a terra e generando una serie di colonne bianco azzurre di energia che travolsero i Bassotti, scagliandoli molto lontano dalla collina.

 

Un droide dei bassotti, armato con due motoseghe al posto delle braccia, tentò di attaccarlo da dietro. Il robot corse fino alle spalle di Paperone, alzando entrambe le armi e facendo tremare la terra sotto i piedi, ma l'ex capo clan si limitò ad alzare un dito contro di lui.

 

“ Wombat!”, esclamò, evocando una creatura spettrale simile al menzionato marsupiale, che si lanciò al petto del droide, passandolo da parte a parte senza che potesse fare niente a Paperone. Il papero scozzese dunque scrocchiò il collo quando partì un nuovo assalto da ogni direzione e se ne sbarazzò di nuovo con grande facilità, usando poche ma ben mirate mosse fisiche o magiche, che spezzarono la formazione nemica.

 

“ E'.... è fortissimo. Ma che mosse sono quelle?”, domandò stupito Sora, di nuovo incollato al vetro mentre ammirava l'incredibile cordinazione e forza del leggendario avventuriero.

 

“ Zio Paperone è un Geomante e un Animista, tra le altre classi di cui ha appreso le abilità nel corso delle sue avventure. Prende potere dalla terra stessa e dall'ambiente attorno a lui, scatenandone le energie più devastanti ed evocando spiriti minori.”, spiegò Qui, aprendo il tettuccio della limousine e alzando una bandiera col simbolo dei Disney, tifando per il prozio.

 

“ E siccome la Collina ammazzamotori è, assieme alle terre dei nostri antenati scozzesi e alle sue miniere, il luogo con cui è più familiare, qui non c'è praticamente nessuno che possa batterlo.”, affermò Qua unendosi al tifo, mentre Amelia ingaggiava in combattimento il rivale di sempre. La strega gli sparò contro una serie di fulmini e schegge congelanti, prontamente schivate o parate.

 

“ Fuochi fatui!”, disse dunque Paperone, avvolgendo la sua arma con un fitto alone di fuoco azzurro che sparò contro Amelia. Questa si protesse per tempo con uno Shell mentre la fiammata si divideva in tizzoni più piccoli, impattando senza fare troppi danni prima che la strega rispondesse evocando una potentissima sfera di energia giallo arancio.

 

“ FUSIONE!”, gridò la strega, espandendo la sfera in un devastante raggio che calò su Paperone, facendo tremare l'aria stessa, le molecole che si spaccavano per la potenza della reazione nucleare.

 

“ Protezione di lana!”, esclamò di rimando Paperone, avvolgendosi con quella che sembrava una pecora traslucida dal manto estremamente folto. Il raggio atomico avvolse in pieno il magnate, nascondendolo dalla vista di familiari e dipendenti, scavando nel terreno con forza inarrestabile.

 

Quando il fumo risultato dalla deflagrazione si diradò, Paperone si rivelò praticamente indenne al di là di qualche bruciatura sulla palandrana.

 

“ Mi complimento, Amelia, la tua magia è migliorata. Ma se pensi di potermi sconfiggere qui.... Oh, quanto ti sbagli!”, rise soddisfatto l'avventuriero, ripulandosi la tuba e scioccando i Bassotti ancora coscenti.

 

“ E' inutile, io me la filo!”, urlò uno dei più grossi, mettendo via le armi e scappando lungo la collina.

 

“ Aspetta, vengo con te!”, strillarono all'unisono molti dei suoi fratelli, ruzzolando lungo il pendio.

 

“ Mhhh- mugugnò Paperone, prendendo una moneta in mano dal proprio cappello- siccome ho fretta, credo che mi sbarazzerò di quanti sono rimasti con un unico colpo.”, affermò avvolgendosi con un gigantesco alone dorato. La sua espansione sembrò il bagliore di un faro, abbagliando persino Sora e i suoi amici alla base del campo di battaglia, e venne poi concentrata nella moneta stretta nel palmo del Geomante.

 

“ Pioggia di mon...”, fu sul punto di dire prima che Nonno Bassatto sparasse una piccola granata ai suoi piedi, da cui partì un gas giallastro che Paperone non potè fare a meno di respirare, soffocando e annullando il nuovo attacco.

 

“ Oh, scusa, Paperone, mi è scappata la bomba. Vuoi riprovare?”, rise sadico l'anziano ladro. Paperone gli schioccò un'occhiataccia e ritentò il lancio della moneta.

 

“ Pioggia di monili... Pioggia di monili... Che succede?”, disse inferocito, incapace di canalizzare o persino percepire la Forza. Amelia rise sguaiatamente, cominciando a volare in circolo sopra di lui, beffandosi della sua impotenza.

 

“ Eh, eh, eh. Caro Paperone, spiacente di dirti che i tuoi midi chlorian saranno inattivi per le prossime ore. Tutto il tempo necessario a prendere il contenuto del deposito e la tua Numero uno.”, rivelò all'avversario, che strappato seppur temporaneamente del suo potere, si portò una mano al cuore, temendo che tutti gli sforzi per difendere il suo denaro si sarebbero rivelati vani.

 

La risata della strega riempì tutta la zona, arrivando fino alla limousine dove i nipoti di Paperone e i loro amici avevano assistito impotenti alla scena. Intuendo che qualcosa avesse impedito all'uomo d'affari di combattere oltre, Max aprì la porta e si fiondò sulla collina evocando uno scudo dotato di spuntone, usandolo per farsi strade tra le fila nemiche, colpendo con molta più destrezza di quanto la sua arma suggerisse e mescolando rapide schivate con precise mosse di arti marziali.

 

“ Levatevi di mezzo!”, esclamò il pippide, avvolgendo lo scudo con un velo di fuoco per poi scagliarlo contro i nemici, creandosi una via che portava fino a un terrorizzato Paperone.

 

“ Mhh, testardo come tuo padre.”, commentò impressionata Amelia, bloccando lo scudo a mezz'aria, prima che venisse rimesso da Max nel suo Prizmod, mentre anche Sora e gli altri scendevano sul campo per aiutare il loro mentore in una carica di acciaio e incantesimi.

 

“ Che avete fatto a nostro zio?”, chiese irato Qui, prendendo una balestra con cui sparò una raffica di frecce, facilmente parate da nonno Bassotto con le sue daghe.

 

“ Come gli abbiamo appena riferito, abbiamo usato un composto che disattiverà i suoi midi chlorian per qualche ora. Cortese concessione di Jabba The Hutt.”.

 

Quo, poco distante e intento a bersagliare gli invasori con una serie di magie alternati con colpi di bastone da combattimento insegnatigli da Paperino, fischiò.

 

“ Considerando quant'è forte zio Paperone, dev'esservi costato un occhio per assicurarvi facesse effetto.”, osservò il paperotto, che era il più ferrato dei tre gemelli nelle questioni finanziare. Il patriarca della banda Bassotti quasi sputò sangue al commento, e strinse irato le dita attorno all'elsa delle sue armi.

 

“ Uno? Un migliaio di occhi! L'abbiamo pagato l'ira di Bahamut e anche così siamo in debito di quasi due bilioni di crediti. Se non concludiamo il colpo, possiamo considerarci nella merda.”, esclamò prima di gettarsi nella mischia contro i tre fratelli e Gaia.

 

Nel frattempo Sora e compagni, aiutati dalle sorelle Saberwing, cercavano di avvicinarsi a Paperone, che privo dei suoi poteri saltava di qua e di là per non finire spiaccicato o bruciato.

 

“ Angela, appena prendiamo Paperone, mettiti di lato con lui e cerca di curarlo.”.

 

“ Ricevuto. Via col rock scozzese!”, esclamò la Gargoyle, prendendo il suo fidato plettro e sfregandolo sulle corde della sua chitarra, scatenando un'ondata sonica che aprì loro la strada fino al magnate. Lena materializzò una mano magica che lo portò fino a loro, prima di unire le mani con Violet per formare una barriera.

 

“ Grazie, ragazzi.”.

 

“ Troppo presto per i ringraziamenti, vecchio mio.”, lo canzonò però Amelia, evocando una spera di plasma che si abbattè sulla barriera che difendeva il gruppetto. Angela, sudando, cominciò a suonare come non aveva mai fatto prima, riempiendo la zona con musica rock che penetrò nei centri nervosi dei compagni, rafforzandoli lentamente.

 

Anche Paperone cominciò a sentirsi più rinvigorito, mentre le note a ritmo metal gli entravano nelle orecchie. Aprendo la mano, riuscì nuovamente ad evocare una fiammella azzurra, ma non era certo sufficiente a sconfiggere Amelia. Rimise la moneta nel taschino e fissò la guerriera, afflitta da ogni genere di attacchi magici a opera della fattucchiera.

 

Un'ondata di potere puro a opera sua si infranse dunque sulla loro protezione, infrangendola definitivamente e spingendoli via. Sora, seppur dolorante, si rialzò evocando lo stesso Keyblade che aveva usato nella lotta con Yozora, trasformandolo in scudo. Il moro gridò mentre un getto di fiamme lo spinse in dietro, facendo affondare i suoi piedi nel terreno. Amelia, infastidita dalla sua ostinazione, venne avvolta dall'aura dorata che in genere indicava il prossimo uso di una delle mosse più devastanti nell'arsenale di un avventuriero.

 

“ Ah, è un enorme dispiacere dover cancellare simili talenti. Ma sono troppi anni che cerco di prendere la Numero uno.”, sibilò l'incantatrice, circondandosi di tante frecce di vari elementi, che si condensarono in tantissimi aghi multicolore. A un suo gesto, quei micidiali proiettili si diressero contro Sora. Paperone, sebbene non ancora guarito, e Grogu si diressero urlando verso di lui per prendere il posto al posto suo.

 

Vennero però preceduti da una croce volante. L'oggetto si illuminò in un immenso flash, dopo il quale l'attacco di Amelia era cessato.

 

“ CHI HA OSATO?!”, gridò a squarciagola la strega, impadronita di un'ira mai avvertita fino ad allora. In risposta la croce che aveva fermato il suo attacco si piantò a terra e apparve con uno scatto il suo proprietario.

 

“ Sono stato io.”, disse Ventus, ritrasformando la croce nella sua forma normale e portando la lama dietro la schiena a fronteggiare la strega. Sora e compagni deglutirono nel guardare quel ragazzo proteggerli come una figura proveniente dalle più antiche leggende. Anche Qui, Quo, Qua e le ragazze si stupirono nell'avvertire una simile aura provenire dal ragazzo con cui avevano giocato nelle ultime settimane.

 

“ Ci conosciamo? Ah, sì, ora ricordo. Sei uno dei mocciosi di Eraqus, mi chiedevo che fine aveste fatto.”.

 

“ Accelerando.”, disse Ventus, venendo avvolto da un'alone bianco argenteo e una lieve brezza. Sparì dalla vista di Amelia e dei ragazzi, subito dopo la fattucchiera si ritrovò colpita da tutti i lati. Il suo vestito venne graffiato praticamente ovunque, mescolando i frammenti di tessuto con gocce di sangue prima che venisse spinta via dalla scopa. Allo stesso tempo anche Ventus riatterrò a terra, roteando il suo Keyblade mentre il vento che l'avvolgeva veniva amplificato.

 

“ Ciclone.”, pronunciò ancora il ragazzo, partendo all'attacco contro i Bassotti rimasti, scagliandoli fuori dalla collina, ogni fendente di spada che generava fortissime raffiche. L'ultimo sfortunato ad affrontare Ventus fu Nonno Bassotto, che vedendo arrivarre a rotta di collo quel proiettile bianco, tentò di rispondere con una delle sue Trance.

 

“ Lanciafuoco.”, esclamò l'anziano ladruncolo, ricoprendo le sue armi con fitte fiamme, che incrociò per bloccare Ventus, che preparò un proprio attacco.

 

“ BLITZ!”, gridò saltando e prendendo la spada con entrambe le mani, calando su Nonno Bassotto con tutta la forza accumulata nella corsa. Il capo famiglia alzò le daghe, focalizzando tutta la Forza che era capace di canalizzare nel parare l'attacco di Ventus, che non dovette far altro che insistere un po' di più per spezzare la guardia avversaria e spedire anche l'ultimo nemico rimasto ko, al che Amelia scattò in piedi lanciando un'altra imprecazioni.

 

“ E' finita, ragazzi- disse in un auricolare, prendendo al tempo stesso la sua scopa- Ci rivediamo alla discarica per decidere come regolarci con Jabba.”, concluse attirando a sé Nonno Bassotto con un po' di telecinesi e poi partendo a razzo in cielo.

 

I combattenti rimasti, per lo più crollati a terra per la fatica, la guardarono sparire. Infine una mano si posò sulla spalla di Sora, che si ritrovò dietro il proprio salvatore.

 

“ Ciao, Sora, è bello incontrarti di persona.”, disse Ventus con tono gentile, schioccando le dita per lanciare un incantesimo sul ragazzo e i compagni.

 

“ Tu devi essere Ven- disse l'altro Custode, rimettendosi in piedi- sai, mi sembra di conoscerti da una vita, forse anche più degli amici con cui sono cresciuto. Com'è possibile?”.

 

“ Ti spiegherò tutto, spero ti piacciano le storie lunghe.”, rispose Ven, evocando il Keyblade contemporaneamente al suo nuovo amico. Entrambi si misero a ridere.

 

Nel frattempo Paperone si avvicinò al suo Deposito, guardando rattristato i muri distrutti e i fiumi d'oro e gioielli che scorrevano dalla più piccola delle crepe, simbolo dei traguardi di un'intera vita. Una piccola lacrima scese sul suo viso piumato prima che si rivolgesse ai suoi dipendenti e ai ragazzi.

 

“ Amici e parenti miei, vi ringrazio dal profondo del mio cuore per aver protetto così il mio amato Deposito. Però non può restare così, o altri ne approfitteranno. Quindi mettetevi tutti al lavoro.”, ordinò autoritario il Geomante, al chè tutti si misero in testa un elmetto da muratore, evocando inoltre dai rispettivi prizmod a strumenti e materiali da costruzione.

 

“ Emh, signor Paperone, sarebbe un onore per me aiutare. Ma siamo tutti stanchi e molti di noi, me incluso, non sanno niente di costruzioni.”, protestò però Angela, grattandosi un po' imbarazzata la nuca. Paperone in risposta la guardò storto.

 

Cinque minuti dopo

 

“ Per la miseria, ho detto no tutto il tempo, com'è che mi ha messo alle costruzioni quando ha i mezzi dell'intero clan?!”, esclamò estremamente seccata la Gargoyle, sistemando un muro di mattoni con precisi e ripetitivi movimenti.

 

“ Tranquilla, se ti fa fare questi lavori significa che ti considera già di famiglia.”, affermò Max, passando vicino ai suoi nuovi amici con un sacco di cemento e ridendo col tipico suono della sua famiglia, simile a un allegro singhiozzo.


“ Ed è anche una buona occasione per parlare. Vero, signorino Ventus?”, domandò Battista all'altro Custode, che stava guidando un buldozzer.

 

“ Paperone aveva detto che mi avresti spiegato tutto.”, disse Sora, intento a piantare dei chiodi su delle impalcature con l'aiuto di Dumbo, che li teneva fermi. Ventus, impegnato a rimuovere alcune macerie, annuì grave, e si grattò i capelli biondo scuro, cercando di stimolare i ricordi.

 

 

“ Prima di tutto i racconterò cosa successe davvero molti anni fa. Da dove posso iniziare?- si interrogò prima di battere un pugno nell'altra mano con un sorrisetto- Ah, giusto, comincierò da un ragazzino di Tatooine. Schiavo assieme a sua madre finchè non venne comprata e sposata da un mercante del luogo. Il suo nome era Anakin Skywalker.”.

 

*****

 

26 anni prima, Tatooine

 

 

Owen Lars era stato felicissimo quando il padre aveva chiesto a Schmi Skywalker di sposarlo, liberandola allo stesso tempo dalla condizione di schiavitù che l'aveva afflitta quasi tutta la vita. Pensava che la donna fosse probabilmente la persona più gentile e caritatevole che avesse mai messo piede su quell'incubo sabbioso di Tatooine.

 

E apprezzava moltissimo le attenzioni che gli rivolgeva, tanto mancate da quando sua madre era morta. Era stato anche lieto di guadagnare Anakin come fratello minore. Col giovane meccanico era impossibile annoiarsi e stava cercando di fare del proprio meglio per insegnarli quanto poteva prima che le loro strade si separassero inevitabilmente.

 

Per farla breve, Owen era quanto di più lontano dallo stereotipo del figlio di primo letto che detestava i nuovi parenti acquisiti. Questo non significava però che si sarebbe tirato indietro dal dare ad Anakin una meritata tirata di orecchie prima che anche Schmi e Cliegg gli mettessero le mani addosso.

 

Il giovane contadino si avvicinò ai resti di uno sguscio fumante, dal cui abitacolo era appena saltato fuori un ragazzino dai dodici anni dai corti capelli biondo scuro, che portava due occhiali da pilota incrinati e aveva diversi graffi un pò ovunque.

 

“ Anakin, mi auguro per te non abbia usato il motore che abbiamo preso l'altro giorno o anche mamma ti prenderà a sberle stavolta', disse con tono di rimprovero il ragazzo, mentre dava una ripulita al fratello minore.

 

“ No- disse questi, sibilando mentre sui graffi veniva messo un panno pieno di disinfettante- l'ho costruito io con dei pezzi sgraffignati dal laboratorio della scuola”.

 

Il fratello maggiore scosse la testa e trascinò Anakin via dal rottame fumante.

 

“ Anakin, ne abbiamo già parlato. Uno schiavo può rubare, al massimo si becca qualche botta dal padrone, se questi è di buon umore. Un uomo libero finisce in prigione... o peggio.”, ribattè Owen, indurendo ulteriormente la voce. Non voleva essere cattivo, ma sapeva che se Anakin avesse cominciato a rubare dove poteva, un giorno ci avrebbe provato anche con gli Hutt o con chi per loro.

 

E soprattutto sapeva che lì su Tatooine non c'era posto per un bambino che riusciva a creare uno sguscio, per quanto fragile, con pezzi di scarto, o che elaborava strategie per combattere su pianeti che non aveva mai visto. No, il futuro di Anakin era tra le stelle, non su un mondo che non gli aveva fatto conoscere altro che miseria

                                                                                                                       *****

Paperon de Paperoni( avventuriero più ricco della galassia, con tutta l'intenzione di restarlo)
Razza: Papero umanoide( feel like a genius)
Lealtà: Clan Disney, famiglia e gli innumerevoli amici incontrati lungo i suoi viaggi
Classi: Geomante, Animista, Guerriero e molte altre ancora.
Punteggio Midi Chlorian: 40.500
Stile di combattimento: Grazie ai suoi lunghi anni di esplorazione e combattimenti, Paperone possiede un enorme repertorio di mosse, per lo più legate al mondo naturale. Grazie a esse può sconfiggere da solo anche grossi gruppi di nemici, affrontandone al tempo stesso corpo a corpo i comandanti.
                                                                                                                          *****
Ciao a tutti, aspettavo da parecchio di pubblicare questo capitolo, un pò per riproporre un classico attacco al deposito con gli elementi di questa fic, un pò perchè è l'inizio della mia prima vera saga di flashback( escludendo la prima metà di Arthur's Journey, il mio crossover di Harry Potter). Spero lo scontro vi sia piaciuto e di non aver complicato la cosa con troppi personaggi. Poi il titolo di questa saga  è un rimando a un'altra vecchia storia, chi scopre da dove l'ho presa senza usare wikipedia( non che io possa hackerarvi la cronologia), posso mettere un personaggio Disney, Square( manga inclusi, come Soul Eater o Full Metal Alchemist) o anche oc nel ruolo che volete. A presto, non tornassi prima dell'1 buon natale a tutti.

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: fenris