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Autore: blackjessamine    05/12/2021    4 recensioni
[Tony/Pepper – Hogwarts!AU]
Virginia Potts ha faticato molto per ottenere la carica di Prefetto Tassorosso: ha lavorato sodo ed è pronta a lavorare ancor più sodo, perché il quinto anno è un anno fondamentale per ogni giovane mago e ogni giovane strega.
È pronta a notti insonni e lunghissime domeniche di studio, è pronta a sacrificare tempo libero e leggerezza per un lavoro ben fatto. Chiede solo un giorno, un ultimo pomeriggio di pace e serenità prima di rinunciare a tutto.l
Tony Stark non è dello stesso avviso.
[Storia partecipante al Calendario dell'Avvento organizzato dal forum "Ferisce più la penna" e all'iniziativa #regalidinchiostro organizzata dal gruppo facebook "L'angolo di Madama Rosmerta]
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tony Stark, Virginia - Pepper - Potts
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Calendario dell'Avvento, giorno 5

Prompt: Hogwarts!AU

 


 






 

a leila91





 

Di Prefetti ed esperimenti quasi perfetti




 

Dagli spalti del campo da Quidditch arrivano grida e schiamazzi inusuali per una domenica pomeriggio di inizio settembre.
Forse un Prefetto dovrebbe andare a indagare, perché la scuola è iniziata solo da una manciata di giorni e nessuno ha prenotato il campo, dunque qualsiasi cosa stia succedendo, sta succedendo senza l’autorizzazione di un professore.

Forse Virginia dovrebbe andare a indagare, spalle diritte e spilletta da Prefetto lucidissima bene appuntata sulla stoffa della camicia. Non si è ancora abituata a vedere il proprio riflesso nelle finestre del castello adorno di quella spilletta, nonostante abbia trascorso i suoi primi quattro anni a Hogwarts sforzandosi di migliorarsi ogni giorno di più, di lavorare sodo e di mostrarsi una studentessa brillante e responsabile. 

Se fosse davvero responsabile, probabilmente avrebbe già attraversato il parco per raggiungere il campo da Quidditch e sedare gli schiamazzi, ma le vacanze sono un ricordo ancora così fresco nella sua mente che pensare di rinunciare anche alla leggerezza della domenica pomeriggio è un pensiero che le stringe il cuore in una morsa. Il quinto anno è duro, forse il più duro di tutti, lo sa chiunque, e Virginia è decisa a impegnarsi al massimo per ottenere dei buoni risultati ai G.U.F.O. Si merita un’ultima domenica di pace, prima che la scuola ricominci per davvero e la domenica si trasformi solo in una possibilità in più di studiare. 

Ma se c’è una cosa che Virginia ha davvero imparato in quattro anni trascorsi a Hogwarts è che i guai trovano sempre il modo di raggiungerti, per quanto tu possa scegliere di ignorarli.

E i guai hanno sempre avuto un talento speciale per incarnarsi nelle fattezze di un bolide dai colori Serpeverde in caduta libera verso di lei.

Virginia non pensa nemmeno a estrarre la bacchetta, si limita a gettarsi di lato e a coprirsi la testa mentre quell’oggetto volante non identificato si schianta al suolo con un tonfo violento.

A gettare un urlo dovrebbe essere Tony Stark – o quel che ne resta, perché nessun mago dovrebbe essere in grado di sopravvivere a un simile volo – ma a gridare è solo Virginia, che si china sulla figura distesa a terra del compagno.

“Tony? Tony! Stai respirando, vero?”
Contro ogni aspettativa, gli occhi di Tony si aprono proprio mentre dalla sua bocca esala un sospiro che si tramuta presto in un grugnito.

“Non lo so, Pepper. Nel dubbio, credo che tu dovresti provare a rianimarmi. Senza bacchetta, alla babbana c’è più gusto”.

Virginia prova l’intenso desiderio di usare la bacchetta per completare l’opera autodistruttiva di Tony e regalargli il primo Schiantesimo dell’anno, ma qualcosa le suggerisce che dopo una simile caduta quel suo gesto potrebbe trasformarsi in una condanna a morte. Che probabilmente Tony si meriterebbe per almeno duecento motivi diversi, ma quello è un discorso diverso. 

Tra un lamento e l’altro, Tony si solleva a sedere, gli occhi socchiusi contro il sole del pomeriggio e i vestiti stazzonati dalla caduta.

Non sono solo stazzonati, c’è qualcosa di strano nei suoi abiti, come se Tony li avesse indossati sopra qualcosa.

“Be’? Non me lo merito un bacio, dopo essere caduto ai tuoi piedi?”
Decisamente, Tony una condanna a morte se la meriterebbe. O almeno si meriterebbe uno schiaffo o due. 

“Cosa hai fatto ai vestiti?”
Tony alza gli occhi al cielo in un moto di esasperazione.

“Pepper, davvero? È domenica e io ho appena fatto un volo in caduta libera dal campo di Quidditch fino a qui, e tu hai da ridire perché non indosso correttamente la divisa?”

Virginia scuote il capo e fa per rispondere, quando il vero significato delle parole di Tony si fa finalmente largo nella sua mente.

“Tu… dal campo di Quidditch? Ma saranno almeno duecento metri!”
Tony sorride, e in quel sorriso c’è tutto quel compiacimento che fa uscire di testa Virginia, facendole venir voglia di strangolarlo mentre lo stomaco le si scioglie come se fosse burro.

“Ma come vedi, i miei nuovissimi Incantesimi di Potezione Estesa e Materiale hanno funzionato benissimo. Esperimento superato. Con questi incantesimi, i miei vestiti sono praticamente un’armatura, vedi che non mi sono fatto niente?”
Esperimento? Tony, ma ti rendi conto che potevi morire?”

Tony fa un gesto brusco con la mano, come a voler allontanare anche solo l’idea pronunciata dalla compagna.

“Ero sicuro al 98% che non mi sarei fatto niente. Adesso non mi resta che buttarmi dalla Torre di Astronomia per avere la prova che…”
“Tu non farai niente del genere! Tu adesso non ti muovi di qui, pazzo sconsiderato che non sei altro, non ti muovi per nessun motivo, non lasci il mio campo visivo, hai capito?”
Virginia ha voglia di prenderlo a schiaffi per davvero. Lui e i suoi stupidi esperimenti, lui e la sua mania di inventare incantesimi senza preoccuparsi minimamente di quanto possa essere pericoloso per gli altri e per sé.

“Stai dicendo che vuoi passare tutta la domenica con me?”
“Io non… oh, Tosca, sei impossibile! Impossibile!”

Ma Tony sta già sorridendo con quel suo sorriso capace di far vacillare tutte le certezze di Virginia.

“A me sta bene. Non vado da nessuna parte, Pepper. Siediti qui, raccontami qualcosa. Sei andata a trovare il tuo caro zio Morgan, quest’estate?”
E Virginia, come sempre, si ritrova a cedere, a sorridere, a sedere accanto a Tony e a parlare e a ridere e a sentirsi leggera, lontana dalla scuola, lontana dai G.U.F.O., dai doveri, dalle aspettative, da tutto. 






 

 


 

Note:

Insomma, le Hogwarts!AU sono un po’ come il cioccolato, stanno bene con tutto (?), quindi dovevo prima o poi portare anche i personaggi del MCU a Hogwarts. 

Forse questa storia è stata un azzardo, perché in effetti è la prima volta che scrivo di questi personaggi (e, insomma, Tony per me è proprio difficilissimo da gestire), ed è un azzardo perché sono un Babbo Natale scriteriato che nonostante la presenza di una letterina ha fatto comunque di testa sua. 

Ma ci tenevo a scriverti qualcosa, Leila, e quest’idea non mi abbandonava, quindi eccomi qui: mi rendo conto che più che una storia questo è l’inizio di una storia, ma ci ho provato, e spero di averti almeno strappato un sorriso.
Buon Natale!

   
 
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