Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
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Autore: Devil_san    07/12/2021    0 recensioni
Il momento in cui la storia ha iniziato a divergere da ciò che avrebbe dovuto essere per volere del Fato se non fosse stato per un singolo altruistico desiderio espresso dal Joestar che ha dato il via a tutto.
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[Crossover tra xxxHolic & Le Bizzarre Avventure di JoJo]
Genere: Hurt/Comfort, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Yūko Ichihara
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Is This The World We Created...?'
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Non possiedo né JoJo's Bizarre Adventure  xxxHolic

 


 

NB: Storia facente parte dello stesso universo delle storie 'Brand New Day' e 'Smooth Criminal'

 


 


Requiem



REQUIEM AETERNAM

Requiem aeternam dona eis. Domine,
et lux perpetua luceat eis.
Te decet hymnus, Deus, in Sion,
et tibi reddetur votum in Jerusalem
Exaudi orationem meam;
ad te omnis caro veniet.
Requiem aeternam dona eis, Domine,
et lux perpetua luceat eis.

(Messa di Requiem in Re minore K 626 – Wolfgang Amadeus Mozart)


 


Requiem



Il fumo della pipa alleggiava come nebbia nella stanza.

Serrando i pugni poggiati sulle sue ginocchia, a testa china e con l'espressione angosciata nascosta nella penombra della tarda ora, Jonathan strinse i denti cercando disperatamente di non lasciar cadere le lacrime.

"Non c'è niente che io possa fare?"

La donna distesa sulla chaise longue inspirò profondamente dalla sua pipa, per poi espirare una lunga spira di fumo prima di rispondere in tono greve "No. Le condizioni perché tale futuro avvenga sono già state esaudite. Oramai il suo succedersi è inevitabile."

Jonathan alzò la testa di scattò, l'espressione disperata "Ma tu hai detto che esaudisci desideri! Non puoi…!"

Lei scosse il capo dispiaciuta "Il prezzo sarebbe troppo alto. Ti sarebbe impossibile pagarlo."

Jonathan trasalì, come se schiaffeggiato. Le sue spalle tese, crollarono, come se fosse stato Atlante e non fosse stato più capace di reggere il peso del Cielo, e si fece piccolo piccolo di fronte all'ineluttabile futuro.

"Non c'è davvero niente che io possa fare?" chiese infine, dopo un lungo e gravoso silenzioso. "Niente? Niente di niente che io possa fare perché i miei discendenti non soffrano le stesse sofferenze che io ho sofferto?" chiese con l'aria di un uomo sul punto di affogare ma che testardamente continua a nuotare nella vana speranza della salvezza.

Alzando lentamente la testa per osservare Yuuko, come si era presentata la signora quando era finito per caso (o forse per davvero per volere del Destino) davanti alla porta del suo negozio in cui venivano esauditi i desideri, rivelò affranto "Io non voglio che loro perdano le persone a loro care nello stesso modo che è successo a me. È… doloroso."

Yuuko lo osservò, a lungo e in silenzio, come una statua vuota di emozioni, prima che il suo sguardo si ingentilì di un tocco di frazione "Il destino che attende la tua stirpe è inevitabile; ma… il singolo futuro degli individui coinvolti può essere alterato."

Un briciolo di speranza si fece largo nel cuore di Jonathan, e dovette faticare parecchio perché l'emozione non lo travolgesse e lo rendesse incapace di usare la testa.

Massaggiandosi il mento con la mano, nel vano tentativo che l'azione lo aiutasse a concentrarsi sul presente e il desiderio in gioco, Jonathan chiese "Allora, allora… allora puoi fare in modo che i miei discendenti non perdano le persone a loro care nello stesso modo che è successo a me durante le inevitabili disavventure in cui si ritroveranno coinvolti?"

Enigmatica espirò un'altra nuvola di fumo "E' questo il tuo desiderio?"

"Sì." Rispose convinto Jonathan guardandola con aria piena di speranza.

Yuuko rimase in silenzio per un attimo, con imperscrutabili occhi rossi come il vino, prima di rispondere con tono fattuale "Il prezzo… il prezzo per questo desiderio è che tu non potrai mai incontrare in questa vita né i tuoi figli né le loro progenie. Tu per loro non sarai una persona, ma una leggenda. Un sogno." Al suo sguardo sconvolto, Yuuko chiese "Sei ancora disposto a pagare il prezzo?"

Chinando la testa per riflettere, Jonathan rimase in silenzio per lungo tempo, prima di annuire lievemente con la testa "Sì, lo sono."

"Allora, così sia."
 



In piedi sul molo, con solo le stelle a fargli compagnia, Jonathan osservava il mare, che placido languiva le pietre che formavano il porto da cui in poche ore lui ed Erina sarebbe salpati per la loro luna di miele.

I suoi piedi lo avevano portato qui quando il suo sogno profetico lo aveva svegliato nel cuore della notte, allontanandolo dall'amorevole abbraccio di sua moglie, ma l'angoscia che gli avevano causato tali visioni lo avevano spinto ad abbandonare il talamo nuziale nella paura che avrebbe finito per svegliare la sua cara Erina.

E così come i suoi piedi lo avevano portato a camminare lungo il molo, così i suoi piedi lo avevano portato inconsciamente alla porta del negozio di Yuuko. E sì, sapeva che aveva sicuramente agito d'impulso quando la donna dall'aria ricercatamente debosciata gli aveva rivelato che nel suo negozio si esaudivano i desideri, ma anche se erano ormai solo immagini confuse e sprazzi di emozioni, le visioni che gli si erano palesate nei suoi sogni quella notte, l'ultimo del casato dei Joestar sapeva, in cuor suo, che erano tutte vere.

Ed inevitabili.

Sperava solo che grazie al suo frettoloso desiderio il dolore che la sua stirpe avrebbe dovuto soffrire nel futuro fosse stato scongiurato.

Almeno in minima parte, sospirò tormentato mentre un piccolo arco di onde Hamon danzavano sulla punta delle sue dita.

"JoJo?" chiamò una voce assonnata.

Trasalendo e facendo scoppiettare l'onda con cui stava giocherellando, Jonathan si voltò di scatto e vide Erina, avvolta in uno scialle pesante, camminare lentamente verso di lui.

"Erina!" esclamò Jonathan "Perché sei in piedi?" chiese avvicinandosi e avvolgendola tra le sue braccia.

"Potrei farti la stessa domanda, JoJo." Fu la risposta stanca, e mezza soffocata contro il suo petto, della bionda.

Con un sorriso mortificato rispose a sua moglie "Err… Non riuscivo a dormire."

"Mmh-mmmh." Fu la risposta semi-coerente di Erina, prima di ordinare con tono esausto "Torniamo a letto, JoJo."

Prendendola a braccetto, Jonathan la guardò con occhi dolci ed adoranti "Sì, torniamo."

Insieme, i due novelli sposi, si incamminarono nella notte.

Quella fu l'ultima volta che i due novelli sposi passeggiarono insieme, di notte, in riva al mare, poiché Jonathan Joestar morì pochi giorni dopo in mezzo al mare mentre lottava valorosamente per salvare i suoi cari dalle macchinazioni di suo fratello adottivo Dio, per poi scomparire infine, insieme a suo fratello, in fondo al mare.

E del loro Fato, per molto tempo, non se ne seppe più nulla.

 

 

 


Requiem



LACRIMOSA

Lacrimosa dies illa,
Qua resurget ex favilla,
Judicandus homo reus.
Huic ergo parce, Deus:
Pie Jesu, Domine,
Dona eis requiem. Amen.

(Messa di Requiem in Re minore K 626 – Wolfgang Amadeus Mozart)








 

Note dell'Autrice:

Allora... si può dire che questa storia sia il prologo di tutto, di una serie di storie (in alto, a inizio storia c'erano in descrizione le storie a cui faccio riferimento) ambientate principalmente nel mondo di JoJo's Bizarre Adventure che si intreccia con altri universi narrativi - tra i più svariati tra l'altro - e che spiega perché alcuni dei personaggi delle varie Parti di Jojo siano ancora vivi. Acciaccati, pieni di cicatrici e dolori vari ma vivi.
Il perché abbia scelto xxxHolic e Yuuko - e ovviamente Jonathan - come punto da cui tutto avrebbe differito penso che si spieghi da sé. La sua capacità di esaudire i desideri al giusto prezzo è un exploit così comodo che non mi sono fatta remore nell'usarlo. Senza contare che amo la serie.
Non so se mai finirò questa serie o se nuove storie verranno aggiunte nel tempo, ma l'intenzione per farlo c'è. Semplicemente non so quanto tempo mi ci vorrà per farlo.
Comunque, spero che la storia vi piaccia, e ci vediamo alla prossima.

Arrivederci.
 

PS: Il titolo della storia è preso e fa riferimento a Messa di Requiem in Re minore K 626 di Wolfgang Amadeus Mozart, meglio nota semplicemente come Requiem di Mozart

PSS: Questa storia la troverete anche su Ao3 e Fanfiction.net


 
  
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