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Autore: blackjessamine    09/12/2021    1 recensioni
[Mia Corvere/Ashlinn Järnheim]
Una ragazza di campagna e una ragazza di città si trovano a condividere una casa alla fine del mondo.
Una lezione di erpetologia si rende necessaria.
[Storia partecipante al Calendario dell'Avvento organizzato sul forum "Ferisce più la penna" e all'iniziativa #regalidinchiostro organizzata sul gruppo facebook "L'angolo di Madama Rosmerta"]
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Ashlinn Järnheim, Mia Corvere
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Calendario dell'Avvento, giorno 9

Prompt: Vipera

 


 




 

A Cora



 

La ragazza di campagna e la ragazza di città




 

Mia sfoglia svogliata il vecchio volume: un'enciclopedia illustrata per bambini, una noiosissima guida alla flora e alla fauna locale.

In quella casa specchiata sul lago, con il profumo dei fiori di campo a riempirle le narici e una mano dalle dita appena tinte di nero a giocare maliziosamente con i suoi capelli anche leggere vecchi libri per bambini sembra piacevole.

"Oh, guarda un po', questa voce sì che è interessante. Insegna a riconoscere le vipere".

Mia sente la mano di Ash tirarle un pochino più forte i capelli – non tanto, quanto basta a farle credere che sia solo una carezza riuscita peggio. È esattamente la reazione che Mia si aspetta, la reazione che desidera.

"E perché dovrebbe essere interessante?"

Mia vorrebbe sorridere, vorrebbe ridere, ma si limita a sistemarsi meglio nell'abbraccio della sua compagna.

"Perché io sono una ragazza di città e tu mi hai portata a vivere in campagna, devo imparare a proteggermi e a difendermi".

La mano di Ash risale piano fino a posarsi sulla nuca di Mia, disegnando carezze con la punta delle dita – carezze leggere quel che basta a far scorrere le unghie sul cuoio capelluto della ragazza, monito e promessa allo stesso tempo.

"Sentiamo, allora, quali sono questi segni?"

"Innanzitutto, hanno la testa triangolare".

Mia si volta e studia con aria critica il viso di Ashlinn, incorniciato dalle sue strette bellitrecce che ormai hanno perso qualsiasi traccia di hennè, risplendendo del loro bel colore del grano.

"Mah, triangolare… a me sembra che esistano anche vipere con la testa abbastanza tonda".

Ash non dice nulla, si limita ad affondare un po' di più le unghie nella sua pelle e a far cenno di proseguire.

"Poi dice che hanno un corpo piuttosto tozzo…"

Mia si volta e lascia scivolare uno sguardo penetrante sullo scollo generoso della camicia di Ash, e poi giù, lungo i suoi fianchi morbidi e le sue forme flessuose. Conosce quel corpo palmo a palmo, lo ha odiato, ghermito, baciato, venerato durante innumerevoli notti e giorni, lo ha amato nella vita e nella morte e in tutto ciò che è venuto dopo. 

"No, decisamente ci sono evidenti eccezioni".

Ashlinn sorride del suo sorriso sornione, agitandosi appena senza preoccuparsi dei lembi della sua camicia che si scostano e si allargano e mostrano chiaramente quanto quel libro si sbagli.

"Poi", prosegue Mia, gli occhi accesi, "dice che le loro pupille sono verticali, come quelle di un gatto".

Entrambe scoppiano a ridere al solo immaginare la reazione di Messer Cortese davanti a una simile affermazione di somiglianza.

"Oh, dice anche che solitamente sono di colori scuri: niente giallo" – e Mia si lascia scivolare fra le dita una folta treccia bionda – "o rosso" – un dito sottile a sfiorare la pienezza di un labbro dischiuso – "o verde".

Il libro cade a terra con un tonfo, ma nessuna delle due ragazze pare accorgersene.

"Qui mi sa che la vipera sei tu, Corvere", mormora Ash, attirandola a sé e disegnando una scia di baci che scivola dal mento puntuto di Mia fino alla pelle sottile del suo collo bianchissimo. E lì le sue labbra si fermano, schiudendosi appena, per poi lasciare spazio a un morso che strappa a Mia un gemito che non ha niente a che fare con il dolore.

Mia vorrebbe replicare e ricordare ad Ash il paragrafo che parla dei canini appuntiti ed evidenti delle vipere, ma il suo veleno ha già fatto effetto. A essere paralizzati non sono i suoi muscoli, ma solo i suoi pensieri razionali, che lasciano posto solo a baci e carezze e alla più deliziosa delle lotte.




 

 


 

Note:

Piccolissima premessa: ero terrorizzata all'idea di tornare ad affacciarmi a questo fandom, perché la mia è una memoria da pesce rosso e ci sono un sacco di dettagli dei libri che temo abbiano abbandonato per sempre il mio cervello.

Avrei voluto rileggere almeno gli ultimi capitoli di Alba Oscura, ma non avrei mai fatto in tempo, e ci tenevo comunque a provare a scriverti qualcosa su questo fandom e questa coppia, perché questo prompt era assolutamente perfetto per Ash. Nel caso avessi contraddetto qualcosa di fondamentale, facciamo finta che è tutto un what-if.

Non so praticamente nulla di serpenti e l'unica volta che ne ho visto sfrecciare uno a mezzo metro da me in giardino ho scoperto che non ne voglio sapere proprio niente, quindi insomma, le informazioni di Mia arrivano dall'autorevolissima wikipedia. Di nuovo, nel caso avessi detto enormi sciocchezze, chiedo scusa!

 

Insomma, è un pensierino, ma spero ti possa strappare un sorriso!

Buon Natale!

   
 
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