Anime & Manga > Haikyu!!
Ricorda la storia  |      
Autore: pampa98    09/12/2021    3 recensioni
[Questa storia partecipa al "Calendario dell'Avvento" indetto da Cora Line sul forum "Ferisce la penna"]
Tsukishima digrignò i denti dalla frustrazione. Aveva sempre avuto il sospetto che, sotto quel viso angelico, Sugawara nascondesse un animo sadico e quella ne era la prova: mandarlo a comprare le decorazioni natalizie per la palestra insieme a Hinata Shoyo era la tortura peggiore che la sua mente – non propriamente pura – fosse in grado di immaginare.
|Accenni TsukkiYama, UkaTake.
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Ittetsu Takeda, Kei Tsukishima, Keishin Ukai, Shouyou Hinata, Tadashi Yamaguchi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Prompt 9: Shopping natalizio

Un Natale da corvi



 

«Oh, guarda quant’è figa quella ghirlanda! E queste palline rosse sono fantastiche! Woah, laggiù ci sono i cappelli da Babbo Natale, possiamo vestirci a tema!»
Tsukishima digrignò i denti dalla frustrazione. Aveva sempre avuto il sospetto che, sotto quel viso angelico, Sugawara nascondesse un animo sadico e quella ne era la prova: mandarlo a comprare le decorazioni natalizie per la palestra insieme a Hinata Shoyo era la tortura peggiore che la sua mente – non propriamente pura – fosse in grado di immaginare.
«Tsukishima, non startene imbronciato sull’ingresso, vieni dentro! Guarda, qua c’è un camino vero!»
«È un problema se ti ci butto dentro?» mormorò il ragazzo, muovendo qualche passo all’interno del negozio. C’erano talmente tanti abeti decorati, ghirlande e statuette di Babbo Natale che gli sembrava di aver appena messo piede al Polo Nord. Guardò per l’ennesima volta, nel giro di venti minuti, il suo cellulare: aveva lasciato la conversazione con Yamaguchi aperta e lesse nuovamente le sue parole.
“Mi raccomando, non uccidere Hinata. Le decorazioni natalizie sono tutte belle, prendetene un po’ e tornate. Io ti aspetto qui.”
«La fa facile lui» borbottò, riponendo il telefono in tasca, consapevole che di lì a pochi secondi avrebbe dovuto sfruttare nuovamente il suo calmante.
«Hinata, prendiamo qualche ghirlanda e un paio di confezioni di palline da appendere all’albero» disse Tsukishima, consapevole di dover prendere in mano la situazione prima che il suo compagno si fondesse con l’ambiente circostante.
«Certo, certo, ma come facciamo a scegliere?» esclamò Hinata, sinceramente preoccupato.
Tsukishima allungò una mano sullo scaffale alla sua destra e prese una delle scatole lì esposte. «Così?»
«Che fai, le scegli alla cieca?»
«Sono tutte belle, no?» rispose, citando le parole di Yamaguchi. «È il metodo più semplice.»
Hinata aggrottò le sopracciglia e si prese il mento tra le dita com’era solito fare quando doveva riflettere sul da farsi. Tsukishima si preparò a lanciarlo dentro il camino – vero, fortunamente – nel caso si fosse opposto al suo sistema di acquisto più che ragionevole. Con sua grande sorpresa, però, Hinata sollevò lo sguardo verso di lui e sorrise.
«Hai ragione. Bene, tu acchiappa qualche altra confezione di palline ché  io penso alle ghirlande!»
Tsukishima si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo. Si spostò lungo tutto l’immenso scaffale per assicurarsi di non prendere le stesse palline due volte e poi si diresse alla cassa. Vide Hinata dall’altra parte del negozio saltare a destra e a sinistra per prendere le ghirlande. Quando riportò lo sguardo sulla fila davanti a sè, con la coda dell’occhio captò qualcosa di anomalo nello scaffale accanto alla cassa. Guardò meglio per capire di cosa si trattasse. C’erano alcune statuette con dei cappelli natalizi in testa: renne, gatti, pinguini. Una figura in particolare, però, catturò la sua attenzione. Non era un animale natalizio, né rappresentava elementi positivi o di buon auspicio.
La sua mano si mosse da sola e quando Hinata lo raggiunse, appena in tempo per pagare, posò sulla cassa anche quell’oggetto anomalo insieme al resto delle decorazioni.

 

«Non avevo idea che esistessero dei corvi natalizi» commentò Takeda, rigirandosi tra le mani il corvo di cera sulla cui testa era infilato un cappello rosso con il pom pom bianco.
«Siamo usciti un po’ fuori dal budget» disse Tsukishima, pronto a prendersene la responsabilità e pagare quell’assurdo gadget di tasca sua, ma il professore scosse la testa con un sorriso in volto.
«Non preoccuparti, quella cifra era solo indicativa. Inoltre la statuetta di un corvo è perfetta per il Karasuno, non trovi anche tu, Ukai?»
L’uomo annuì, mettendogli una mano sulla spalla, gesto che fece arrossire Takeda.
«Avete avuto un’ottima idea a prenderlo, ragazzi. Dovremmo mandarvi a fare compere insieme più spesso.»
Tsukishima storse la bocca, tremando al solo pensiero.
«Non l’abbiamo deciso in due, coach! Quando sono arrivato alla casa, Tsukishima lo aveva già preso.»
Tutti gli sguardi sbalorditi si puntarono su di lui, che si limitò a sbuffare.
«Purtroppo per prendere quell’affare ho perso di vista il piccoletto, che ha avuto la brillante idea di comprare solo ghirlande di vischio.»
Quell’informazione fece avvampare Kageyama e Azumane, mentre gli altri sembrarono indifferenti alla cosa – se non addirittura eccitati: Tanaka frugò nella busta che conteneva le ghirlande e corse verso Shimizu, che però si era preparata all’attacco e si fece scudo dietro Nishinoya.
«Be’, faremo attenzione allora» disse Daichi, battendo le mani per richiamare l’attenzione della squadra. «Coraggio, mettiamoci a decorare l’albero.»
Hinata e Kageyama corsero verso l’abete posizionato all’angolo opposto della stanza e iniziarono a sfidarsi a chi riusciva a mettere più palline, mentre gli altri li seguirono in disparte. Ukai e Takeda si occuparono delle ghirlande, e Tsukishima ebbe l’impressione che il professore stesse combattendo tra l’istinto di fuggire dal vischio e quello di andargli incontro, con tutte le conseguenze del caso. Aveva pensato di aiutare loro, ma non gli sembrò giusto intromettersi e, essendo andato a fare gli acquisti, si sentì in diritto di tornare a casa. Si voltò verso l’uscita, accorgendosi solo in quel momento che anche Yamaguchi era rimasto lì senza far niente. Stava fissando il corvo che avevano momentaneamente appoggiato su una sedia lì vicino.
«Fa tanto schifo?» gli chiese Tsukishima.
Il ragazzo sollevò lo sguardo verso di lui e gli sorrise.
«No, tutto il contrario. Mi piace molto.»
Tsukishima annuì distrattamente.
«Stai tornando a casa?»
«Sì. Là in mezzo non mi ci butto di certo» rispose, lanciando un’occhiata verso il povero albero, avvolto dalle grida dei suoi compagni.
Yamaguchi rise. «In effetti sembra parecchio pericoloso. Forse dovremmo andare a salvare Yachi, però.»
Tsukishima si strinse nelle spalle. «È più al sicuro con Shimizu che con chiunque altro. Forza, andiamo.»
«Oh, o-okay. Anche se io non ho fatto niente oggi, forse non è…»
«Hai fatto molto invece. È merito tuo se le decorazioni sono arrivate qui.»
Yamaguchi sbatté le palpebre.
«Ma io sono sempre stato qui.»
Un piccolo sorriso comparve sul volto di Tsukishima. «Esatto.» Tese un braccio verso di lui, rinnovandogli l’invito a tornare a casa insieme. Yamaguchi arrossì e gli afferrò la mano.
«S-Sensei, noi, ehm, noi andiamo a casa, va bene?»
Fu Ukai a dare loro l’okay: Takeda aveva gli occhiali storti sul naso e la stessa tonalità dei capelli di Hinata.
Tsukishima prestò loro attenzione il tempo di registrare queste informazioni. Poi strinse le dita intorno alla mano di Yamaguchi e uscì dalla palestra insieme a lui, mentre i primi fiocchi di neve iniziavano a scendere dal cielo.



 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Haikyu!! / Vai alla pagina dell'autore: pampa98