Se eri nato a Marley, fin da bambino sapevi orientarti per le strade attraverso l'olfatto.

Odore pungente di tabacco e profumi di pietanze speziate, di terra arida e polvere secca, di fumo da treno e odore sottile di polvere da sparo.

Se eri nato a Marley non avevi paura dei rumori degli spari e dell'aria che tremava. Erano solo altri ragazzini, come te, che venivano addestarti per diventare i nuovi Guerrieri.

Se eri nato a Marley, eri nato con una profonda conoscenza storica del tuo Paese e del tuo popolo.

Se eri nato a Marley e non eri marleyano, avresti fatto bene a diventarlo al più presto.

E quale modo migliore, se non quello di arruolarsi? Candidarsi per essere scelto come Guerriero, come quei ragazzini di cui udivi gli spari e le voci affannate ogni giorno.
Ti attira l'idea, non è vero? Non sei l'unico. Tutti vogliono diventare marleyani onorari e strappare la propria famiglia alla miseria e alla persecuzione. Tutti vogliono ricevere la fascia rossa.

Sarebbe fantastico, no? Pensa ai tuoi genitori. All'orgoglio nei loro occhi quando verrai scelto come Guerriero. Pensa al rispetto e agli onori che ricevarai dal tuo Paese: denaro, vestiti senza buchi e senza toppe, carne a pranzo... e gloria. Gloria a te, alla tua famiglia e al tuo Paese.

Gloria a Marley.

Morte a Eldia.

Pensa a quei genitori tanto fieri, simili ai tuoi, che guardando il proprio figlio negli occhi si congratuleranno con lui per essere appena diventato un assassino.

"Ora non ti restano che tredici anni di vita, ma non importa. Muori. Muori con orgoglio, figliolo! Questo e altro per Marley. Gloria a Marley! "

"Hai distrutto un'intera base militare eldiana, facendo strage di uomini, donne e bambini come te. Ma non fa niente, figliolo, non devi sentirti in colpa, no...
Vedi, quelli lì non sono come noi. Non sono umani, sono figli del domonio, pertanto demoni anch'essi. ...Come dici? Oh no, figliolo, non confoderci con loro. Noi, a differenza loro, stiamo lottando per rimediare al nostro sangue, noi stiamo lottando per la parte giusta: stiamo lottando per Marley. Loro sono tutto ciò che c'è di perfido e corrotto in questo mondo. Noi siamo i buoni qui, siamo nel giusto, siamo degli eroi.
Nessuno mette i piedi testa o sputa in faccia agli eroi. Sai cosa fanno invece gli eroi? Sorridono spavaldi mentre vengono acclamati e amati da tutti.

Perciò rallegrati, figliolo. E continua ad ammazzare: sono demoni senz'anima. E tu vuoi essere un eroe.

Giusto?"

Giusto.

La fascia rossa.

Eppure non puoi fare a meno di chiederti se ha senso gioire per un collare nuovo. All'inizio non ti sembra fastidioso perché è più largo, più bello, di un colore diverso...
Ma è pur sempre un collare e tu sei solo l'ennesima bestiola da manipolare.

Ma sei nato a Marley e non c'è molto altro che tu possa fare.

Poi all'improvviso giunge una domanda. Semplice e sciocca, o forse non così tanto.

E se fossi nato a Paradis?

Se fossi nato a Paradis probabilmente saresti cresciuto con i vestiti impregnati dell'odore scialbo di minestra e patate lesse. Saresti cresciuto studiando su libri di storia sbagliata. Saresti cresciuto con il cigolio del movimento tridimensionale nelle orecchie e con l'ombra proiettata dalle Mura che faceva calare il buio fino al diametro, un'ora prima che il sole tramontasse davvero. Per te sarebbe stato normale sentir parlare di persone che andavano a uccidere giganti, e che non ricevavamo alcun premio per questo.
A quattordici anni probabilmente ti saresti arruolato con l'obbiettivo di entrare nel Corpo di Gendarmeria, probabilmente senza riuscirci. E in fine, sempre probabilmente, saresti finito a coltivare campi di patate destinate a finire in altre minestre insapori. Oppure saresti finito nel Corpo di Ricerca, ad uccidere quei famosi giganti, senza sapere che si tratta della tua stessa gente.

Ma tu sei nato a Marley, e tutto questo non puoi saperlo.

Perciò non piangere piccolo marleyano.

Non piangere Reiner.

Non piangere Bertholdt.

Non piangere Annie.

Non ne avete motivo. Sapete perché? Perché siete degli eroi.

Eroi con un collare nuovo.

Eroi di tutto.

Eroi di niente.