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Autore: _kid    03/09/2009    2 recensioni
Nonostante Brian fosse di un anno più grande i due erano in classe insieme dal secondo anno di liceo. Tra di loro era nata subito una sorta di competizione riguardante ogni singolo aspetto della vita quotidiana: chi aveva voti migliori, chi più amici nella sua comitiva, chi più ragazze ai propri piedi. Ma alla fine a nessuno dei due importava dei voti, né tantomeno di quegli ipocriti che si spacciavano per loro amici. E delle ragazze non ce ne era una che potessero minimamente trovare interessante: erano uno stuolo di ochette frivole.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Synyster Gates, Zacky Vengeance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Brian uscì dal corpo dell'amante e si stese al suo fianco cercando di riprendere fiato.
“Perchè finiamo sempre così, secondo te?” gli chiese il ragazzo dagli occhi chiari con la voce ancora scossa dall'orgasmo appena avuto. Brian non rispose. Erano entrambi sdraiati a fissare il soffitto, coperti fino alla vita da un lenzuolo e con le braccia sotto la testa; vicini, ma senza toccarsi.
Le menti di entrambi erano intente ad analizzare il particolare rapporto che li univa.
E qui credo sia il caso di fare un passo indietro e spiegarvi un po' la situazione.

Nonostante Brian fosse di un anno più grande i due erano in classe insieme dal secondo anno di liceo. Tra di loro era nata subito una sorta di competizione riguardante ogni singolo aspetto della vita quotidiana: chi aveva voti migliori, chi più amici nella sua comitiva, chi più ragazze ai propri piedi.
Ma alla fine a nessuno dei due importava dei voti, né tantomeno di quegli ipocriti che si spacciavano per loro amici. E delle ragazze non ce ne era una che potessero minimamente trovare interessante: erano uno stuolo di ochette frivole.
Con il tempo scoprirono di essere entrambi chitarristi, ma quella fu un arte in cui mai si sfidarono. Troppo sacra per esser profanata da queste competizioni puramente terrene.
E proseguiva in questo modo il cammino delle due anime senza una meta. Ma un giorno iniziò a cambiare qualcosa.

Zacky suonò alla porta di casa del suo migliore amico, nonché fratello di Brian, e per sua sforutna fu proprio quest'ultimo ad aprirgli la porta.
-Haner- disse a mo' di saluto -tuo fratello? Dobbiamo andare ad un concerto.
-Lo so- rispose quello -mi ha detto di dirti che ha avuto un imprevisto e non può venire.
Zacky iniziò ad imprecare, -e ora come cazzo ci arrivo lì?- mormorò a mezza bocca.
-Brent mi ha chiesto di accompagnarti, ha detto qualcosa a proposito del fatto che ti si è rotta la macchina.
Il minore sgranò gli occhi: andare in macchina con Brian Haner?? Però non aveva alternative, così modulò qualcosa di vagamente simile ad un “ok” e pregò che il concerto fosse degno di tutto ciò che stava passando.
Brian era dello stesso avviso -Mah guarda tu che mi tocca fare, questa Brent me la paga!- disse infatti.
Salirono in macchina e il viaggio trascorse in silenzio, con l'abitacolo riempito soltanto dalle note di qualche canzone commerciale che passava la radio.
Il concerto iniziò, ma i due non si gettarono nella mischia. Restarono in un angolo a bere la loro birra canticchiando le parole delle canzoni.
All'ultima di queste, Zacky si chinò verso Brian per chiedergli quale fosse il titolo. Brian, per cercare di capire quello che l'altro gli stava dicendo fu costretto a guardargli le labbra. E fu un grosso errore...
Liquidò in fretta la domanda dicendo di non ricordarlo.
Il concerto finì, i due risalirono in macchina: parlando del concerto finirono a discutere piuttosto animatamente. Per Zacky era stato molto bello, per l'altro non meritava assolutamente.
Quando arrivarono davanti l'abitazione degli Haner, il più piccolo disse che entrava un attimo a vedere se Brent era tornato e Brian non fece obiezioni.
Nei pochi minuti in cui Zacky salì nella stanza di Brent a controllare se l'amico era in casa aveva iniziato a diluviare. Le strade si erano intasate e, per la sicurezza dei cittadini, era sconsigliato uscire di casa.
Chiamarono i genitori dei Brian dicendo che, a causa del temporale, il volo di rientro da New York era stato annullato, e il momento dopo chiamo Brent avvertendo che aveva trovato riparo a casa di parenti. In poche parole, Zacky e Brian erano bloccati da soli in casa Haner. -Fantastico, veramente fantastico!-mormorò il minore.
-Taci, almeno tu hai un tetto sulla testa! ..bambino viziato del cazzo.-
-Cosa hai detto, Haner?-
-Ho detto che sei un bambino viziato del cazzo, Baker.-
A quel punto erano impiedi l'uno di fronte l'altro, lanciandosi sguardi d'odio puro. E fu allora che Brian fece qualcosa di inaspettato persino per lui stesso.
Spinse con forza il più piccolo contro il muro e lo baciò.
Zacky inizialmente voleva solamente fermarlo, e chiedergli che cosa cazzo stesse facendo, ma non appena la lingua dell'altro chitarrista aveva iniziato a giocare con la sua non riuscì più a staccarsi da quelle labbra.

Quella fu la loro prima notte insieme, e dopo quelle ce ne furono altre. Poche, ma ci furono. Fino a che un giorno Zacky non si era trovato coinvolto in una relazione, e aveva messo fine a tutto.
A Brian non mancava, o almeno questo era quello di cui si era convinto.
E ora siamo quasi al nostro punto di partenza. Qualche ora prima per l'esattezza.
Brian stava tornando a casa dopo le prove con la sua band, i Pinkly Smooth, quando aveva visto Zacky seduto su una panchina, con lo sguardo perso nel vuoto e una birra, sicuramente non la prima, in mano.
Pur sapendo che non doveva, che non era compito suo, si era seduto accanto a lui e gli aveva chiesto che cosa fosse successo.
Zacky aveva risposto che la sua ragazza lo aveva tradito. Il più grande lo aveva preso con se e lo aveva accompagnato a casa. Stava andando via, quando il minore lo aveva preso per il braccio e gli aveva chiesto di restare.
Brian non era riuscito a spiegarsi perchè, ma aveva detto di si, chiedendosi silenziosamente cosa fosse la strana sensazione che aveva sentito sprigionarsi nel petto.
Per la prima volta era entrato in casa Baker, ma non aveva fatto in tempo neanche a vederla che già Zacky aveva attaccato le sue labbra e lo trascinava verso la camera.
E adesso, siamo al nostro punto di inizio.

Zacky si voltò verso il più grande -Brian, ci prendiamo una tregua?- Brian si ritrovò spiazzato dalla domanda, ma doveva ammettere che la cosa non gli sarebbe dispiaciuta, così acconsentì.
Il momento dopo si trovò il più piccolo poggiato al petto. Gli diede l'aria di un piccolo essere bisognoso di protezione, e automanicamente strinse le braccia intorno a lui.
-Ci ho provato, ti giuro che ci ho provato...- iniziò improvvisamente il più piccolo -ci ho provato a dimenticarti, ma non ce l'ho fatta. Quando ho trovato quella a letto con un altro mi sono sentito solamente sollevato, per me non era altro che un peso e ora finalmente avevo una scusa per lasciarla... e.. Fanculo! Le dichiarazioni non sono mai state il mio forte e.. lasciamo stare va'. Dimentica tutto Brian..-
Fece per alzarsi, ma fu bloccato dal più grande che gli prese la testa tra le mani e lo baciò. Quando si staccarono Brian poggiò la fronte contro quella dell'amante.
-Mi sei mancato anche tu, piccolo mio..-
E per Zacky mai nessun altro aggettivo possessivo sarebbe potuto essere in posizione migliore di quello...

The End.

  
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