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Autore: MayBane    13/12/2021    4 recensioni
How to escape time: music
How to feel time: write
How to travel in time: read
How to stop time: kiss
How to release time: breathe
Basata su questo post, qualcosa mi ha subito fatto pensare a Stiles.
STETER.
"Stiles ha sempre avuto un rapporto strano con il tempo. E già da sola questa è una affermazione strana, ma non per questo meno vera. Ci pensa costantemente da quando ha otto anni e ha capito che sua madre è malata e non migliorerà. Il tempo diventa un pensiero ridondante su cui non può fare a meno di concentrarsi."
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Claudia Stilinski, Peter Hale, Sceriffo Stilinsky, Stiles Stilinski
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Time.



How to escape time.: music

Stiles ha sempre avuto un rapporto strano con il tempo. E già da sola questa è una affermazione strana, ma non per questo meno vera. Ci pensa costantemente da quando ha otto anni e ha capito che sua madre è malata e non migliorerà. Il tempo diventa un pensiero ridondante su cui non può fare a meno di concentrarsi.

Quanto tempo ha sua madre?

O meglio, per quanto tempo ancora avrà sua madre?

All’inizio sono mesi e Stiles pensa ogni giorno a cosa fare oggi con sua madre; la aiuta a cucinare, leggono insieme in giardino e vanno al parco. La casa si riempie allora di musica, Claudia anche se stanca ed emaciata si muove per casa canticchiando canzoni Disney, e la radio canta i grandi classici a ogni ora del giorno. Stiles osserva il passare delle stagioni e sua madre diventa più magra, più debole e più stanca ogni settimana, alla fine esce a malapena di casa, ma continua a canticchiare e Stiles ne diventa ossessionato. Claudia vive negli spazi tra una canzone e l’altra e Stiles segue il ritmo e conta le battute di ogni canzone e si chiede quante ancora potrà cantarne.

Alla fine diventano giorni. Stiles osserva il calendario e osserva sua madre, sintonizza la radio su canzoni lente e sua madre ondeggia la testa e canticchia a voce sempre più bassa i ritornelli. Mentalmente Stiles ha iniziato il conto alla rovescia e sta arrivando alle sue ultime battute. Sua madre è una tragedia in attesa di accadere e Stiles è seduto in prima linea, la vede accadere così velocemente e così lentamente che anni dopo ricorderà ogni singolo momento trascorso con sua madre prima di perderla per sempre.

Claudia Stilinski si spegne in un giorno di marzo, Stiles ha nove e canticchia per l’ultima volta il testo di Save The Last Dance For Me, poi spegne la radio e non la riaccenderà più per altri quattro anni. Il tempo sembra fermarsi, è il primo vero spartiacque della sua vita, Prima con sua madre, e dopo senza di lei. Anni dopo Stiles ricorderà sempre gli ultimi mesi prima morte di sua madre come pieni di musica e balli e canzoni. Tutto ciò che viene dopo è il ritmo vuoto della bottiglia di whisky di suo padre che sbatte sul tavolo e un silenzio assordante. 

 
 


How to feel time: write

Stiles ha tredici anni quando trova un vecchio libro nelle scatole con le cose di sua madre che ne lui ne il padre hanno avuto il coraggio di toccare. È un libro di ricette scritto in polacco, sulla carta giallastra la calligrafia ordinata di sua madre risalta in volute eleganti, Stiles le percorre con le dita e recupera una parte di sua madre che non sapeva di avere.

Inizia a scrivere piccole note, solo per se stesso, per ricordarsi di mangiare tre volte al giorno, di cucinare anche per suo padre, e il post-it giallo sulla lavatrice gli ricorda che se vuole dei panni puliti è il caso che se ne occupi da solo. I post-it sono note di colore sparse per tutta la casa, sono divertenti in un modo che non sa davvero spiegare. Quello che riconosce è che suo padre le vede, le legge, e fa ciò che c’è scritto. Compra la spesa, va agli incontri con gli insegnanti, parla con Melissa e si presenta alle sue partite di lacrosse.
Alla fine anche la musica torna, in mormorii bassi a riempire il silenzio.

La musica alla radio gli ha restituito sua madre e i post-it colorati gli hanno restituito suo padre.

I post-it diventano note dettagliate accanto ai suoi appunti scolastici per ricordarsi di una battuta divertente che ha fatto un compagno di classe o di parlare con suo padre del compleanno di Scott. Un anno dopo Stile si trova a scrivere un diario. Sembra stupido, ma lo aiuta a sentirsi più vicino a sua madre e lo ancora nel presente. Per la prima volta in anni il tempo non segue i battiti di una canzone a tratti troppo lenta o troppo veloce, ma passa e basta, e Stiles inizia a respirare di nuovo. Inizia a scrivere e sembra incapace di fermarsi, il diario ben presto è stracolmo di divagazioni, allora ne compra un altro e poi un altro ancora.

I diari cartacei rimangono per gli eventi speciali, come esercizio di calligrafia e come momento di pace tra lui e sua madre, ma qualche mese dopo inizia a scrivere direttamente sul suo computer. Lì pagine e pagine di word vengono datate e salvate, riposte in ordinate cartelle e salvate su hard disk esterni per preservarle nel tempo. Ed è un bene perché solo qualche mese dopo sembrerà impossibile aver vissuto una vita così normale. La sua vita cambierà per sempre una seconda volta.

Prima e dopo sua madre.

Prima e dopo l’aver scoperto del soprannaturale. 
 



 
How to travel in time: read

Stiles ha diciassette anni e la sua vita è un casino. Negli ultimi anni è sopravvissuto a lupi mannari, cacciatori pazzi, un kanima, un branco di alpha e adesso c’è pure uno spirito del caos che si aggira per Beacon Hills.
Stiles non vuole essere un adolescente drammatico, ma qui hanno tutti bisogno di tanta terapia, lui per primo. Ma a quanto pare pure un consulente scolastico può rivelarsi un nemico, quindi uno psicologo è fuori discussione.

Nelle giornate no Stiles legge i suoi diari e ricorda tempi più semplici. Poi legge il bestiario perché conoscere e potere e Stiles è 66 kg di pelle chiara e ossa fragili, il sarcasmo non può essere la sua unica difesa. Ha già letto tutti i suoi libri scolastici prima delle vacanze di natale, quando entra in una wiki-spirale sulle specie in via di estinzione e finisce col sapere decisamente troppo sul sistema riproduttivo delle iene.

Poi Peter gli regala un libro sulla storia del suo branco, viene direttamente dal suo caveau personale ed il primo di 542, ognuno è stato scritto dalla mano sinistra di un Hale Alpha. Stiles li legge avidamente, sono storia e cultura e vita di persone che non incontrerà mai, ma che impara a conoscere sulle pagine sbiadite dal tempo. È un viaggio nel passato, impara come usi e costumi si sono evoluti nel tempo, come alcune tradizioni si siano mantenute per secoli. Gli anni mancanti gli insegnano che ciò che hanno fatto gli Argent non è la prima tragedia ad aver quasi estinto il branco, che il fatto stesso di tenere tra le mani più di mezzo millennio di storia è un miracolo.

Quando un anno dopo Stiles finisce di leggere i diari ne esce cambiato, guarda il mondo con occhi diversi. ‘Con gli occhi di un lupo ’ dice Peter. Stiles scuote la testa ma in silenzio è d’accordo.          
È come se le pagine sottili e l’inchiostro sbiadito gli avessero regalato un senso in più che non sa come spegnere. Un senso che gli indica la strada verso il futuro. Si guarda attorno e sente a livello istintuale che le cose a Beacon Hills non vanno bene, si chiede come gli altri possano non sentirlo.

Sono al loft, Derek è appoggiato alla porta e sembra voglia andarsene anche se sono a casa sua, Peter è seduto sulle scale e se sale di un altro gradino sarà così lontano da essere al piano di sopra, il resto del branco è seduto su divani e poltrone, davanti a loro Scott parla del nuovo nemico locale e del suo brillante piano per convincerli a non fare più del male a nessuno. Dice ‘fidatevi di me’ e Stiles pensa No. Poi si guarda in torno e vede un gruppo di adolescenti egocentrici. Definirli è un branco è una parodia. Peter lo sa, e sembra pensare continuamente ad uccidere Scott e tornare ad essere un Alpha. Lo sa anche Derek, ma non sembra sapere cosa fare con quella conoscenza.
 
Stiles però sa cosa fare. Un mese dopo riempie la jeep di tutte le cose essenziali, poi guida.
Passeranno anni prima che rimetta piede a Beacon Hill, ma ancora non lo sa.
 


 

How to stop time: kiss

Prepararsi per non tornare potrebbe essere un’esperienza disarmante, piena di dubbi e insicurezze. Non lo è per Stiles. Le note morbide di Bublè gli fanno compagnia mentre prepara la Jeep, a suo padre ha già detto addio la sera prima, ma lascia comunque post-it in giro per casa. L’essenziale finisce con il comprendere: due valige, un borsone, snack per il viaggio e Peter Hale come copilota.

Sono fuori da Beacon Hills in un’ora e solo suo padre ha il loro nuovo numero. Quando arrivano a San Francisco hanno ascoltato a più riprese Pink Floyd e AC/DC, Stiles canta a squarcia gola fin dalla prima canzone, Peter batte il tempo con gli artigli e alla fine si trova a cantare pure lui.

Peter torna ad essere un Alpha, Stiles è il suo secondo e il loro branco funziona come dovrebbe. Stanno lentamente costruendo il loro branco come sognavano prima di andarsene. Hanno un condominio insonorizzato nel centro di San Francisco dove vivono insieme alle loro beta, e tra alti e bassi la vita scorre in modo pacifico.

Peter lo bacia per la prima volta una mattina di luglio e Stiles sa di aver fatto la scelta giusta quando per la prima volta sente di potersi lasciare andare tra le braccia di un'altra persona ed essere al sicuro. Stiles non si rende conto di quanto Beacon Hill sia stata pessima per la sua salute mentale fino a quando non ne è fuori.
Non realizza quanta tensione ha incamerato fino a quando non può rilassarsi, abbassare la guardia e sapere di essere al sicuro.        

Succede gradualmente, una mattina prepara il caffè, Maria sta apparecchiando la tavola mentre Peter e July preparano uova e pancetta, Lucas ha il telefono in mano e You Tube riproduce una canzone di Sinatra.
Nel caos della prima mattina Stiles tiene il ritmo, pensa a sua madre e sorride.

Qualche settimana dopo Stile compra un pacchetto di post-it rosa evidenziatore e inizia a spargerli per tutto il condominio. Poi appare un weekly-planner per dividere le faccende domestiche fra Peter, Stiles e le loro dieci beta. La lista della spesa è riempie un foglio F4 giallo canarino vagamente minaccioso. E in quanto mano sinistra inizia a sua volta a scrivere i diari del branco.

Quando la biblioteca è completata Stiles è estatico, comprende un intero appartamento del loro condominio ed è piena di tutti i loro libri. Li conta mentre li sistema, aggiunge il primo diario scritto da lui e si chiede chi lo leggerà fra cento anni. Stiles ama sedersi nella piccola alcova di fianco al camino con un libro in mano e una tisana sul tavolino.  

Stile ama le sere di inverno in cui il branco si riunisce in biblioteca, ama che Derek li abbia finalmente raggiunti e che presto arriverà anche suo padre. Ama la vita che stanno costruendo.

Ama Peter. E ama come i suoi baci gli permettono di smettere di contare. 
 

 


How to release time: breathe

Amare Peter non è come avere una bacchetta magica. Certo è che rende tutto un po' più leggero.          
È più facile ricordare sua madre mentre Peter lo abbraccia e ascolta le storie della sua infanzia, è più facile parlare con suo padre al telefono quando Peter si siede al suo fianco e gli accarezza i capelli.
Peter conosce il dolore della perdita più di chiunque altro, ed è il primo a dirgli di non sopprimerlo.
Imbottigliare il dolore non è mai servito e Stiles a cercato di non farlo. Ecco perché conta.

Conta e ricorda i momenti con sua madre sulle note di Bublè.

Conta i momenti con suo padre con il numero di note e post-it sparsi ovunque.

I suoi momenti con Peter sono contati tra i battiti del cuore e il fruscio di pagine sottili.

 
Stiles conta, conta, conta, conta……
 

I baci di Peter fermano il tempo. Uno, due, tre baci. Stiles conta pure quelli.
 
Conta i giorni fino all’arrivo di suo padre. Sono cinquantasei e alla fine arriva.
Conta il numero di Beta. Sono ventisei e il loro condominio ha ancora spazio per altre sei o sette persone.
Conta le sedute dalla dottoressa Rashma. Sono tredici. Su sua insistenza dopo smette di contarle.
Cerca di smettere ma sa che tiene il conto fino a trentaquattro, poi smette davvero.

Un giorno smette di contare. Non sa come o perché. Stiles ha ventiquattro anni e sua madre gli manca ancora, il suo rapporto con suo padre è spesso sbilanciato e il solo pensare a Beacon Hills gli mette un'ansia pazzesca.  
Stiles ha ventiquattro anni e per la prima volta lascia che il tempo scorra.

Stiles si affaccia al grande open-space del loro appartamento, i divani e le poltrone sono pieni di beta che si accalcano parlano tra loro, suo padre, Peter e Derek sono seduti in mezzo a loro su tavolino da caffe e ridono e scherzano. E vivono.

Stiles li guarda, incrocia gli occhi di Peter e per la prima volta in anni
Respira. 








Note: Di solito traduco; mi innamoro del lavoro di altri e li traduco, cercando di mantenere le sfumature e la poesia del lavoro originale. Scrivere è una eccezione, lo faccio solo se veramente ispirata o quanto un'idea inizia davvero ad assillarmi, allora la scrivo. Spero che questo lavoro possa piacere, in ogni caso io posso togliermi dalla testa questi Stiles e Peter. 

Per chiunque si chieda 'ma il canon?' Per quanto mi riguarda io immagino che Time sia canon praticamente fino alla 3b più o meno. Ma è Allison quella posseduta. Cora e Malia non compaiono mai. E Stiles e Peter se ne vanno, Peter diventa un Alpha e insieme construiscono un branco a San Francisco. Nel tempo Derek e lo Sceriffo li raggiungono, e tutti se ne vanno in terapia. 

 
   
 
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