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Autore: Wicked Ladies    23/12/2021    0 recensioni
Lena ha perso tanto, forse troppo, e l'unica cosa che ora la tiene a galla sono i reperti del museo... o meglio l'unica cosa che la distrae dal torpore.
Alex ha perso tanto, anche lei troppo, e l'unica cosa che la tiene in vita è un artefatto... o meglio l'unica cosa che la tiene addormentata.
Se una si svegliasse ma portasse con se una catastrofe? E se gli dei dell'Olimpo non fossero così mitologici?
AgentCorp / Alex!Genderfluid
Genere: Avventura, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri, FemSlash | Personaggi: Alex Danvers, Altri, Lena Luthor, Samantha Arias / Reign
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Dublino – Budapest
 
Rientrare a Dublino era un sollievo da un lato, ma anche una stretta allo stomaco dall’altra.
Alex era alle prese con delle foto per capire cosa potesse essere il manufatto di Hestia.
Sam guardava Lena "La stai evitando" disse sottovoce.
“Lo so” disse rigirando il telefono.
"Perché? Se vuoi lasciare Andrea devi dirglielo, non giocare con lei..." la guardò dolcemente.
“E cosa le dico? Sono troppo in agitazione adesso...potrei dire qualcosa che non merita”
"Lena lo so" le strinse la mano "Ma devi farlo. Quando torniamo lo devi fare. O peggiorerà la situazione e starete ancora più male"
“Già” la fissò per qualche istante e poi guardò la dea “Alex trovato qualcosa?”
"Credo sia questa pentola" indicò una foto e la passò a Sam "Lena posso chiederti una cosa?"
 
“Si dimmi” Lena la guardò.
"Dimmi la verità... lavorare sul mio manufatto non erano "ordini dall’alto", vero?"
Lena boccheggiò “Che intendi?”
"Stavi lavorando sul mio manufatto perché credevi che fosse quello di un altro dio vero?" La guardò intensamente.
“Alex...io...” la guardò “Beh si...stavo lavorando per una mia ricerca”
"Lena..." lo sguardo si addolcì "La verità…"
“Si pensavo fosse collegato ad Ade...ecco perché non ci credevo quanto mi sei apparsa”
"Mhmm... " sospirò "Se so qual è la tua richiesta per lui ... rimarrai molto delusa dalla risposta" le accarezzò una spalla.
“Lo so Alex...” sospirò.
Strinse le labbra "Dai andiamo.... allora l’assistente più bella dell’universo ha trovato qualcosa?"
Sam sbuffò "Alex!" Scatenando una risata dall’altra.
“Sam...Osin l’hai lasciato da Lex?”
"Già... ma lo andrò a prendere direttamente io... un confronto alla volta" la guardò intensamente.
Alex le guardò non capendo e accarezzando Antioco.
“Grazie Sam” Lena guardò di nuovo il cellulare sospirando.
Alex guardò Sam e poi Lena.
Sam saltò "Ho capito capitooooo è Budapest!"
“Si? Mitica! Adesso posso mangiare in santa pace” ridacchiò Lena.
Alex sorrise e guardò il vaso, sarebbe stato un viaggio dannato.
“Che c’è?” Lena disse mentre prendeva un pezzo di pizza.
"Uhm ... l’ultima volta io e Hestia... Maggie ... non eravamo proprio in rapporti distesissimi ecco..." si schiarì la gola.
"Ooooh brutta rottura eh?" Rise Sam.
"Una specie Sam. Una specie ..." sbuffò.
“Non pensarci adesso Alex...” sorrise portandole una fetta di pizza alle labbra “Poi prenotiamo un volo per Budapest”
Sam era già al PC "Ho sempre voluto andarci" sorrise eccitata “Sarà un bel viaggio” sorrise ad Alex.
"Spero" guardando ancora il vaso "Bene voi due andate a riposare. Ci penso io qui" le scacciò Sam.
“Non è Pandora” Lena scosse la testa.
"Pandora era simpatica" scrollò le spalle. Antioco le beccò l’orecchio "Lo so lo so"
 
 
 
Quella sera quando Lena andò a dormire Alex svegliò Kara "Hey sorellina"
“Uhm sorella...a cosa devo il risveglio?”
“Beh sai volevo parlare un po’ con te sai... tre mila anni..." e le toccò la mano per condividere ciò che sapeva della storia del mondo.
"Come ti senti?” Le porse un bicchiere di ambrosia.
“Un po’ addormentata” sorrise bevendo “Dimmi c’è altro che tu vuoi condividere con me...testa di rapa?”
"Beh abbiamo risvegliato Ava ... non è andata benissimo... e la prossima è Maggie" sbuffò "Però è bello vedervi…"
“Cosa succede Alex?”
"Non lo so Kar... Sono stata sola per tremila anni... Sai tu dormivi, io no... Vedevo uno sconosciuto ogni cento anni... Credo solo che mi senta strana... " si passò una mano tra i capelli.
“La nuova custode?” Chiese risoluta.
"Sembra una persona buona, credo abbia sofferto molto... ma sembra a posto.... Anche lei ha perso qualcuno... come... come me…" accarezzò Antioco distogliendo gli occhi dall’altra.
“Te ne stai innamorando é così?”
"Che cosa?! No certo che no. Kar!" La guardò male, avrebbe fatto tornare Cerbero dentro gli inferi.
“Uhm sicura?” La guardò di sbieco.
"Seriamente... Perché?" la guardò.
“Uhm ti piace lei” ridacchiò.
"No! non credo... No mi sta solo simpatica, dai" la spintonò.
“Okay okay...come non detto” sorrise.
"Ti manca Lucy?" le sorrise.
“Beh si molto” ammise “Mi mancano i suoi occhi”
"Si i suoi occhi. Ceeeeerto..." rise.
“Idiota smettila...cosa ti preoccupa di Maggie?”
"Beh sai... L’ultima volta che ci siamo viste mi ha lanciato un piatto addosso... insomma siamo state insieme tanto tempo fa e poi c'è stata…. insomma... pensavo le fosse passata per le palle di Perse" si grattò la testa.
“Beh...non hai fatto niente di male...ti sei solo innamorata...o no?”
"Già... Faglielo capire... Credi che dovrei svegliare anche Ava?"
“Perché dovresti? Per cercare di sedurre nuovo Maggie?”
"Cosa no! Volevo solo che capisse che non deve cercare di entrare nella mente di tutti i mortali che incontra.... anche se almeno distrarrebbe Maggie... ma farebbe incazzare Sara quando la troviamo... sai come può essere Sara..." si buttò sul letto "Che gran casino... sembra come uno dei pranzi di famiglia che ci si smattiva per non mettere Demetra vicina ad Atena e Winn vicino a Sara"
“Eh beh quei banchetti era idilliaci” rise Kara “Sono sicura che riuscirai a farla ragionare”
"Spero solo che non provi a prendersela con Lena" sbuffò "Stavolta la secco, se la prende con un mortale. Solo perché non riesce a passare sopra cose di anni fa"
“Uhm vedi? La vuoi già proteggere, tipico di te”
"Certo che voglio proteggerla è la custode. Sono così diversa Kara... per te è stato solo ieri che parlavamo... per me molto di più " sospirò.
“Lo vedo...Alex...cosa vorresti? Fermarti?”
"No. Ovvio che non posso... lascia perdere Kara" la guardò sconsolata "Non lo so nemmeno io…"
“Io te l’ho detto...ma una sbirciatina alla tua bellissima...gliela posso dare?” Disse stuzzicante.
Alex balzò in piedi "Non ci provare! Lo dico a Lucy"
“Gelosona” Kara iniziò a ridere fragorosamente.
Alex si rese conto di cosa aveva appena fatto e si ributtò sul letto, consapevole che non l’avrebbe mai passata liscia "Ti rimetto nell’arpa ora"
“Uhm e no” disse buttandosi sul letto con lei.
Alex abbracciò la sorella "Riusciremo a farlo fuori?"
“Oh certo...così potrai coccolarti Lena” ridacchiò guardandola.
"Karaaaaaaa" la picchiò "Io non voglio coccolarla voglio proteggerla"
“Ehi va...” Lena si affacciò in camera di Alex. Indossando solo una maxi-maglia che le lasciava scoperta le gambe.
Alex si alzò immediatamente in canotta e mutande "Hey. Serve niente?" Dando una gomitata alla sorella.
“No sentivo vociare e mi sono preoccupata...ciao Kara” sorrise guardandola “Sei in buona compagnia...io ho Sam che russa come un trattore” ridacchiò sistemandosi gli occhiali “Torno a leggere, buonanotte”
"Non leggere fino a tardi devi riposare" le sorrise "Altrimenti domani sei stanca belle gambe" ridacchiò "Buonanotte”
Kara scosse la testa, Alex era partita proprio per il Monte Olimpo “Buonanotte bellissima creatura” disse Kara facendole un baciamano.
Alex le dette un cazzotto. Salutando Lena. Guardò brutto la sorella.
Lena se be andò ridacchiando.
 
***
 
Erano arrivate a Budapest e avevano preso una camera. Sam parlava con la segretaria del museo di storia antica per farsi fare una visita privata ai magazzini. Alex e Lena si chiedevano come entrare e poi portare fuori Maggie senza dare nell’occhio.
“Io credo che ci arresteranno” disse Lena mentre guardava Alex che cercava di macchinare qualcosa “Tanto che sarà mai furto con scasso?” sorrise.
Alex ridacchiò "Farò una copia del vaso, così non si accorgeranno di nulla" si passò la mano tra i capelli "Potrei prendere la forma di Hank, sicuro potrebbero lasciarci soli con la coppa per qualche momento..."
“Beh si, però sarà strano vederti nei suoi panni” ridacchiò Lena, poi guardò Sam.
"Ok la visita è domani verso le 11" chiuse violentemente il telefono.
Alex rise
“Ehi che cosa è successo?” Lena la guardò preoccupata.
"Sono stati piuttosto testardi" sbuffò Sam.
"Avresti potuto far fare a me" disse Alex
"Certo così poi andavamo lì e c’era la segreteria che ti buttava contro le mutande appena entravamo"
Alex rise di gusto
“Sam...” rise anche Lena “Percepisco una punta di gelosia” Lena sollevò un sopracciglio scherzosamente.
"Oddio no la dea è tutta tua. Basta che la smetta di filtrare con me. La mia faccia non tornerà mai nel suo colore sennò"
"Ma come mia dolce musa, è la parte migliore della mia giornata" rise Alex.
“Samantha Arias smettila di svalvolare...però Alexandra, Sam ha ragione...lei ha già una persona nel suo cuore” trattenne una risata.
Alex e Sam si votarono interrogative verso la corvina.
“Scherzavo Sam...andiamo” Lena sorrise “A nessuno va una passeggiata?”
Sam sbuffò "Va bene"
Alex annuì e sorrise "Basta non chiamarmi Alexandra e sono d’accordo"
“Scusa dea...” Lena ridacchiò mentre recuperava la sua borsa “Ah dovresti assumere già la forma di Hank” disse trattenendo una risata.
"Adesso? Non solo domani?" La guardò inorridita.
Sam rise all’espressione "È stata un idea magnifica venire con voi"
“Potrebbero insospettirsi se domani tu uscissi in un’altra forma no?” Lena in quel momento si stava divertendo molto.
Alex brontolò "Io.. io... uffa" incrociò le braccia.
“Oh, che direbbe Kara se ti vedesse così adesso?” Ridacchiò solleticandole sotto il mento.
Alex prese la mano di Lena girandosi verso di lei e guardandola intensamente. Sam si appiattì sulla sedia godendosi lo spettacolo di tensione tra le due.
Lena si perse in quello sguardo, un brivido le percorse la schiena -Lena non cedere, non cedere- “Non ci provare” si morse la guancia internamente.
"A fare cosa?" mentre si avvicinava con un sorrisetto.
Sam sorrideva come una maniaca
“Ehm...non lo so” Lena boccheggiò.
Sam non ce la fece più e sbuffò interrompendo il momento "Scusate, scusate ma siete ridicole" si alzò "Io ora scendo quando avete risolto la vostra tensione sessuale mi trovate nella hall" rise.
Alex si mise in piedi allontanandosi da Lena per non farla sentire a disagio "Allora aspetteresti a lungo, le dee sono piuttosto insaziabili"
“Sam...” Lena lo sibilò gliel’avrebbe fatta pagare “Alex...tu...piantala” le veniva comunque da ridere, ma si allontanò ugualmente “Passeggiata andiamo su”
Alex brontolò mentre lentamente prendeva la forma di Hank, facendo sapere nel modo più rumoroso possibile che non le piaceva.
Sam la guardò e poi guardò Lena, le venne in mente un’idea malefica "Alex?"
"Si?" rispose la voce profonda di Hank.
"Puoi fare anche trasformazioni parziali?"
"Si, perché?"
"Oh, curiosità... Deve essere interessante in camera da letto" rise uscendo.
“Come sarebbe a dire trasformazioni parziali? Sam la finisci?” Lena scosse la testa, non capiva cosa avesse in mente la sua amica, davvero non lo capiva.
"Oh sarebbe interessante l'... attrezzatura... che può fornire..." rise.
Alex scrollò le spalle "E? un po’ scomoda"
Sam iniziò a ridere in modo incontrollabile all’espressione dell'amica.
“Samantha? Cosa stai blaterando?” Lena la fissò intensamente.
Sam non la smetteva di ridere. Alex decise di togliere Lena dalla sua miseria, mentre si massaggiava il ponte del naso "Credo veramente che tu non lo voglia sapere... ma la nostra cara assistente si riferisce al fatto che io possa avere sia attributi femminili sia maschili in camera da letto" dette uno spintone a Sam per ficcarla dentro l'ascensore mentre ancora rideva "Per questo alcune dee vengono rappresentate come uomini e viceversa"
“Non mi dire!” Lena fece finta di nulla e avrebbe fatto pagare cara questa cosa a Sam “Idiota, con te faccio i conti dopo”
Sam si asciugò una lacrima "Perché? Era così carino il rosso della tua faccia quando hai capito di che parlavo" rise ancora mentre scendevano.
Alex dal canto suo cercava di sistemarsi nella forma di Hank senza sembrare goffa.
“Non capisco perché debba interessarmi...io e Alex siamo amiche, e stiamo salvando il mondo, non abbiamo...non c’è tempo per queste cose” Lena era perentoria, non si sarebbe più innamorata di nessuno.
Sam la guardò con un’espressione incredula per poi mettersi a ridere finché Alex non le posò una mano sulla spalla facendola svenire "Mi devi un favore Lena" mentre uscivano dall’ascensore e chiedeva un bicchiere d'acqua ad una cameriera accampando la scusa della claustrofobia.
“Niente affatto” Lena la fissò per qualche minuto “Ci vediamo in piazza, quando la tua amica si è ripresa” disse Lena accelerando il passo e uscendo dalla hall.
 
 
Qualche minuto dopo Alex e Sam raggiunsero Lena. Sam molto più calma ma con il sorrisetto che le adornava le labbra. Alex che tentava di mantenere la faccia stoica di Hank.
Alex la guardò "Posso almeno tornare nella mia forma naturale per favore?"
“Hank è un uomo allenato eh” ridacchiò Lena mentre chiamava un taxi.
Alex si infilò in un vicolo e poi tornò nella sua forma normale "Non fa comunque per me" le ringhiò "Ti stai divertendo un po’ troppo con questa cosa Lena" la guardò intensamente.
“Beh voi due mi avete preso in giro per tutta la mattina...e poi tesoro è stata una tua idea...non mia” disse per poi salire e chiedere al tassista di condurle ai Bagni.
"Ooooh ti ha chiamato tesoroooo" iniziò Sam.
Alex la guardò iniziando a sorridere "Oh te ne pentirai Lena, te ne pentirai"
“Non mi sono mai pentita di niente nella mia vita...” la guardò male.
Alex sorrise soltanto e si mise le mani dietro la testa.
 
 
 
Arrivarono ai bagni e furono loro mostrati gli spogliatoi per cambiarsi. Sam fu la prima e si sedette mentre aspettava le altre due sul bordo dei bagni.
“Bel costume, Miss Dea” sorrise Lena guardandola in tutta la sua forma longilinea.
Alex sorrise e le dette una lunga e lenta occhiata da capo a piedi mentre si sistemava il due pezzi sportivo "Non mi lamento per nulla della vista" sorrise per poi buttarsi in acqua.
Sam rise "Oh Lena ce l'hai così male"
“Non capisco cosa tu stia facendo...ti ricordo che io sto con Andrea...” lo sibilò chinandosi alla sua altezza.
"Primo non ancora per molto. Secondo ho visto più attrazione sessuale tra voi due in cinque minuti, che tra te e Andrea in sei mesi" sorrise "Non dico che devi sposarla ma una passata non si nega a nessuno" rise.
In quel momento Alex uscì dall’acqua portandosi all’indietro i capelli bagnati, e facendo girare parecchie persone nella sua direzione "Allora entrate anche voi? O vuoi fare prima una sfilata belle gambe?"
“Samantha levatelo dalla testa capito?” La guardò e poi fissò Alex. Con uno stacco atletico si tuffò in acqua nuotando in subacquea.
Sam sorrise ad Alex "Su squalo vai a prenderla"
"Sam giuro sul tartaro che un giorno la pagherai" disse prima di tuffarsi.
La Arias sorrise soltanto, mentre si sfregava le mani forse avrebbe vinto la scommessa contro Hank.
“Le dai corda? Sul serio?” Disse Lena poggiandosi a bordo vasca.
"Non proprio, cercavo solo di allontanarmi un po’" le sorrise "Continuo a dire che sei molto carina quando arrossisci, ma Sam... è un po’ troppo avanti oggi" sorrise cercando di appianare la situazione con Lena.
“Non so cosa voglia” sbuffò socchiudendo gli occhi “Sai Liam amava nuotare...è nato in acqua” sorrise al ricordo.
Le accarezzò la spalla, lasciando che continuasse "Vuoi parlarmi di lui?" sorrise.
“Alex...” Lena alluse alla sua mano “Aveva solo cinque anni...” sospirò “Ed era tutto quello che avevo e che Jack mi aveva lasciato...ma non voglio rattristarti” sorrise ancora ad occhi chiusi.
"Hey tranquilla non mi rattristi" le strinse la spalla lasciando cadere la mano "Se ne vuoi parlare sono qui, se non vuoi allora dovrò trovare un altro metodo per allontanare quella ragazza che mi fissa come se fossi un prosciutto" rise cercando di allentare la tensione all’espressione malinconica di Lena.
Lena sentendo quelle parole fece l’unica cosa che avrebbe salvato l’altra dalla donna predatrice, si spinse tra le sue braccia “Adesso sei tu che mi devi un favore Alex” disse con voce bassa al suo orecchio, mentre i loro corpi erano quasi incollati.
Alex si congelò mentre vedeva Sam dall'altra parte della piscina sorridere come una matta. Si schiarì la gola "Lena... Se volevi mostrarmi più da vicino le tue grazie bastava chiedere..." mentre la ragazza passava dietro di loro sbuffando.
“Sta zitta Alex” sorrise chiudendo gli occhi “So che Sam sta gioendo...ma volevo solo salvarti dalla cannibale” ridacchiò staccandosi e sfiorandole le spalle “Hai un buon profumo, comunque” e si concesse una nuotata.
Alex sorrise mentre le nuotò vicino "Solo per la cannibale o era una scusa per tastare i miei muscoli?" rise mentre si allontanava.
“Avevo già guardato...tesoro” disse immergendosi in acqua e nuotando ancora.
Alex rise ed uscì per sedersi vicino a Sam che sorrideva come una maniaca, le venne in mente un’idea "Hey Lena!"
“Si?” Lena la guardò uscendo elegantemente dalla piscina muovendo i capelli sulla spalla.
Le sorrise leccandosi leggermente le labbra "Dici che questo pesce sa nuotare?" Prendendo Sam in braccio.
"Lasciami andare Alex!" Urlò Sam.
"Come vuoi!" Rise la dea e la gettò in acqua.
Lena scoppiò in una fragorosa risata guardando la scena, poi si sedette a bordo vasca “Così magari ti rinfreschi!” Ridacchiò guardando Alex.
La dea le si sedette vicina, ma non fece in tempo a dire nulla che Sam l’aveva trascinata in vasca. Iniziarono a cercare a buttarsi sott’acqua, mentre schizzavano Lena.
"Dai regina di Saba. Vieni con noi" rise Alex.
“No mi godo lo spettacolo di chi muore prima” ridacchiò scalciando con i piedi.
Sam e Alex si guardarono per poi sorridere. Alex con uno scatto le fu dietro e la prese stile sposa "Tappati il naso"
“Ti odio sappilo” Lena sorrise tappandosi il naso.
"Lo so, non preoccuparti " rise per poi ributtarsi a bomba nell’acqua schizzando Sam.
Lena fu strafatta dal tuffo e uscì ridacchiando.
 
 
 
 
“Pigrone svegliatevi su”
Sam mugugnò qualcosa. Mentre Alex veniva beccata da Antioco "Maledetto uccellaccio" Ringhiò "Ti sei alleato che lei eh?" Mentre sollevava le coperte.
“Vieni Antioco noi ci andiamo a fare la colazione, tanto non sfuggi Alex. Devi mutarti in Hank”
Alex sbatté la testa contro il muro.
Sam le dette una spinta "Dai dea che sfondi il muro"
Ci misero un po’ ma alla fine Sam e Hank scesero a colazione sedendosi vicino a Lena. Alex si allargò la cravatta.
“Caldo?” Lena sogghignò accavallando le gambe e mostrandole.
L’occhio di Alex scese "Non c'è bisogno che le metti in mostra per me" sorrise.
"Oddio no. Per favore è inquietante Hank che filtra con Lena. Abbassate oggi" sbuffò Sam.
“Abbassiamo cosa?” Lena la guardò “E’ per il direttore del museo”
"La leva del filtrare ogni quattro secondi"
Alex guardò Lena "Sono sicura che apprezzerà" le arrivò un tovagliolo da Sam.
Lena sorrise guardandola “Adesso smetti tu di apprezzare...tesoro” nascose le labbra dietro la tazza.
"E tu smettila di stuzzicarmi ninfa" rise.
"Giuro che vi chiudo in una stanza" sbuffo Sam alzandosi.
“Non ti sto stuzzicando” le sfiorò il ginocchio e si mise in piedi “Abbiamo da fare, muoviamoci”
Alex la prese per piegarsi verso l’orecchio, ritrovando la sua voce "Non fidarti di un dio soprattutto di una dea" per poi allontanarsi dietro Sam mentre si schiariva la gola.
Lena le avrebbe tenuto testa.
 
 
Un taxi poco dopo le lasciò davanti al museo “Ripassiamo il piano” sorrise Lena.
"Ci presentiamo. Tu seduci un po’ il direttore. Ci facciamo un giro nei magazzini. Alex seduce l’assistente, che non sono io. Mentre noi facciamo lo scambio delle due pentole" sbuffò Sam "Calmati Lena"
Alex sorrise a Sam.
“Sono calmissima” la guardò
"E Alex? Cerca di non prendere a cazzotti il direttore Mike..."
"Ok?" – Gelosona - riecheggiò nella mente di Alex con la voce di Kara.
Alex sbuffò e scrollò le spalle. Arrivarono al museo e subito un’assistente le condusse nell’ufficio del direttore.
“Dottoressa Luthor, quale onore averla qui”
Alex lo squadrò mentre Sam dietro di lei sbuffava spingendola ad entrare nell’ufficio.
“Direttore Daxam, che bello rincontrarla”
“Il piacere è tutto mio” si bevve la figura della corvina.
Alex si schiarì la gola "Piacere anche mio" fissando Mike.
Sam si coprì il sorriso con la mano.
“Direttore Hank, perdonate, ti fai accompagnare da cotanta bellezza, e uno si distrae...ma dimmi cosa ti porta qui?”
Alex, era disgustata dall’uomo che solo ora si era raddrizzato e non aveva staccato lo sguardo assestato dalla corvina "Vorremmo vedere un pezzo della vostra collezione. Credo sia collegato ad uno dei nostri pezzi" lo guardò cercando di essere gentile e professionale.
“Ma certo...se non collaboriamo tra di noi...la mia assistente vi aiuterà...dottoressa vuole unirsi a me per un caffè? Nel mentre?
"No..." disse pigramente Alex "Ho bisogno della dottoressa per studiarlo. È lei che ha in mano il progetto"
Sam cercava di contenersi fingendosi impegnata con un tablet.
“Oh beh è giusto” l’uomo sorrise “La lascio nelle mani del suo direttore allora” disse mettendole una mano sulla schiena bassa.
“Magari più in là per un aperitivo” sorrise splendida Lena.
Alex pensò che forse sarebbe stato più carino con una mano di meno e la faccia sfregiata. Ma si contenne e invece sorrise all’assistente.
“Direttore Hank? Prego mi segua” disse Nora l’assistente.
Alex la seguì controllando che Mike avesse staccato le mani da Lena. Sam per buona misura fece finta di pestare per sbaglio un piede al direttore Daxam.
“Oh piede pesante la sua assistente dottoressa” Lena ebbe il via di staccarsi.
La dea lo guardò male un ultima volta "Prego ci guidi pure Signorina..?"
“Darhk” sorrise civettuola prendendolo a braccetto “Che braccia possenti?” ridacchiò.
-ma guarda te- mormorò Lena tra sé.
Alex si schiarì la gola "Mi alleno" disse soltanto.
Sam aveva nascosto la faccia dietro il tablet cercando di restare dietro Lena per non essere uccisa.
“Si sente” tastò per bene “Ecco il magazzino designato”
"Grazie per averci accompagnato... Se mi potesse mostrare il vostro sistema di archiviazione, mentre la dottoressa esamina il vaso" passò a Sam la borsa con la copia.
“Che scherza? Sarebbe un piacere”
Sam entrò portandosi dietro Lena "Dai su, le fate dopo le scenate di gelosia. Prendi la pentola che io metto questa"
Alex si appoggiò al tavolo coprendo la porta con le altre due.
“Non è nessuna scenata di gelosia” Lena fece lo scambio e sperò che tutto andasse bene. Lo toccò con i guanti di velluto non doveva minimamente uscire qualcosa da quella pentola.
"Come no? Mike stava per essere ucciso e Nora per essere polverizzata. Ma va tutto bene nel mondo" uscì dal magazzino vedendo Alex che tentava di allontanarsi da una Nora che si stava facendo un po’ troppo avanti.
“Okay abbiamo finito” Lena apparve come una presenza accanto a loro “Signora Darhk è stato un piacere” le porse la mano.
Alex si staccò riparandosi dietro Sam "Bene se la dottoressa ha fatto noi ce ne andremmo"
 
 
 
Sam aprì la porta seguita da Lena e da Alex ancora nella forma di Hank.
"Non cambi forma?" chiese l'assistente.
"Non credo sia una cosa... necessaria al momento" porgendo la pentola a Lena.
“Che codarda...non vuoi farti vedere dalla dea nella tua forma?” Lena chiese sorpresa.
"Tu svegliala e poi ne parliamo" disse Alex allontanandosi.
Sam la guardava "OOOOh qualcuno ha paura della sua eeexxx"
“Già” Lena portò le mani suoi manici della pentola e strinse con forza.
Una foschia dorata si diffuse e apparve Hestia o meglio Maggie "Salve?" disse a Lena che aveva in mano la sua pentola.
“Ciao sono Lena” sorrise guardandola, bei capelli bell’incarnato.
Maggie annusò la stanza e i suoi occhi si fissarono su Hank, o meglio Alex "Tu!" disse la dea.
"Merda...Ciao..."
Maggie prese la pentola da Lena e gliela lanciò addosso, per poi continuarla a tempestare di cose mentre Alex correva in giro per la stanza, riprendendo la sua forma.
"Brutta stronza"
"Mags sono passati millenni"
"Vieni qui che ti spezzo le braccia"
"Ragiona siamo cresciute"
"Mi risvegli e nemmeno ti fai vedere!"
Alex iniziò a correre verso la valigia con gli altri artefatti.
Lena e Sam si stavano sbellicando dalle risate, era troppo ridicola quella scena.
Alex fece una capriola per deviare un porta penne e prese la conchiglia di Ava, la tese verso Maggie e fece uscire la dea. Afrodite guardò Maggie e le sorrise, la dea si fermò a bocca semi aperta guardandola mentre gli occhi diventavano vitrei.
"Ciao Maggie"
"Eeh" disse eloquentemente la dea.
“E adesso che fanno?” Lena si domandò.
Maggie era imbambolata davanti all’altra.
"Ava" sussurrò Alex "Chiedile dell'indovinello. Tranquilla Sara non lo saprà"
"Sara lo sa sempre Alex, ma almeno mi divertirò" sorrise la bionda iniziando a circuire l'altra "Mags, cara... puoi dirmi il tuo indovinello... mi faresti un grande grandissimo... piacere" L'aria intorno a lei satura di sensualità.
"Mi troverai in un regno diviso in due, una grande guerra si è combattuta, è la parte più bassa d'un paese, i dragoni una volta riposavano qui. Sono da portare sulla testa come la regina che sono"
“Credo che si tratti della Corea del Sud” disse Lena guardando Sam “E credo che, non trovi che Alex sia un bel bocconcino con quella tenuta da uomo?” Disse mordicchiandosi un labbro.
Sam ghignò "Oooh qualcuno vorrebbe toglierlo quel completo"
Alex non le ascoltava rimandando indietro Maggie nella pentola "Grazie Avs"
"Di nulla, ma sbrigati a trovare Sara… mi manca"
"Ok" e anche Afrodite tornò al suo posto.
 
“Siamo curiose” Lena incrociò le braccia al petto “Cosa le hai fatto?”
"Uhm... quando eravamo adolescenti... potremmo aver passato una settimana appassionata... ma non l’ha presa bene quando le ho detto che era solo un’avventura... ce l'ha ancora con me" si passò una mano tra i capelli e mise a posto la pentola nella valigia.
"Che sciupafemmine" rise Sam.
“E la cosa ti fa star male?” La guardò incuriosita “Sam mettiamoci subito alla ricerca del nuovo artefatto, dobbiamo cercare in Corea ma cosa Alex? Una corona?”
“Prima però dobbiamo tornare a Dublino. Hank vorrà sapere come procede e devo...ho una cosa da fare”
"Non mi fa star male, ma continua a lanciarmi cose ogni volta che mi vede" brontolò "Comunque credo di si... credo sia Era a questo punto"
Sam controllò il tablet "Ho già prenotato i voli..." guardando l’amica con comprensione.
“Grazie...vado a fare un giro...ci vediamo per la cena” disse Lena andando verso la porta. Un senso di vuoto l’aveva attanagliata.
Alex guardò Sam "Dobbiamo andare?"
"No, lasciala stare. Deve pensare" sospirò la donna.
 
   
 
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