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Autore: Cottage    03/09/2009    0 recensioni
- Oh ...e da dove vieni piccolina ? - Chiede l'hokage sfoderando uno dei suoi più grandi sorrisi a tretadue denti che facevano rabbrividire tutti. La bambina si limita ad oscillare la testa e a rimettersi dietro a Shikamaru. - Non sa la nostra lingua, Hokage. - - Capisco ... è questo che ti ha trattenuto ? - L'altro risponde con un cenno. - Bene ... da adesso te ne occupi tu, l'hai trovata tu e quindi provvederai a prenderti cura di lei ! - Shikamaru era traumatizzato, aveva forse capito male ? - Scusi, può ripetere ? - - Sarai il suo tutore -
Genere: Generale, Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki, Kakashi Hatake, Nuovo Personaggio, Shikamaru Nara
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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naruto 2

Volevo solamente dire che in questo racconto tutti parlano il giapponese, apparte il nuovo personaggio, e che quindi per lui se ad esempio dico "grazie" equivale ad una parola senza senso. Quando e se dovesse partire a parlare in italiano per qualche strano motivo lo dirò fra parantesi o in altri modi.

Capitolo 2 : risveglio

Aprendo gli occhi a fatica, la bambina si mette seduta e contempla il luogo per capire dove fosse finita.

C’erano molti mobili semplici ed in legno, lo spazio non era troppo occupato e c’erano strane scritte su alcuni quadri ed altri oggetti strambi.

Il pavimento era in legno, sembrava delle parche molto ben fatto, i muri erano molto chiari e adibiti di decorazioni floreali.

Aveva capito che non era a casa, ma allora dov’era capitata ?

Ogni volta che cercava di pensarci si ritrovava un buco in testa, praticamente riusciva a ricordare solo le caratteristiche del luogo in cui aveva vissuto e i suoi genitori, ma … non ricordava nessun nome o altri particolari …

Nota finalmente una figura umana che la stava fissando, non sapendo come comportarsi inizia a guardarsi le mani in imbarazzo.

- Per fortuna ti sei svegliata ! Mi hai fatto preoccupare, come stai ? -

Non aveva capito nulla di quella che ha detto, ma vedendo il suo viso si accorge che era felice, ma continuava a pronunciare parole incapibili per lei.

Dopo una pausa di imbarazzante silenzio capisce che non era a casa, no … era capitata in un luogo dove parlavano il giapponese !

Sapendo questo benedice il suo computer per aver visto i molti video in quella lingua, così almeno poteva comprendere poche parole abbastanza usate.

Ma per il resto poteva impazzire.

Per rispondere a quella che poteva sembrare una domanda scuote la testa in maniera confusa e aspetta quel che poteva dire dopo.

 *****

La bambina sembrava confusa e si doveva sbrigare a chiederle informazioni.

- Come ti chiami ? -

A queste parole la bambina ripete l’ultima parola con un po’ d’insicurezza e capisce che non era di quella parti, molto strano, non capiva da dove potesse venire perché tutti parlavano il giapponese in quelle terre.

- Chiami ? -

Sospirando e  cercando un modo per farsi capire cerca di spiegarsi a gesti.

Posiziona la mano sopra al petto per indicarsi e poi dice :

- Shikamaru -

Poi indica la bambina che a quel punto aveva capito.

- … Li … Lilian … -

Almeno ora sapeva come si chiamava e di sicuro non era di quelle zone … adesso però come faceva a far capire le altre domande alla bambina ?

Intanto doveva indurla a mangiare.

 *****

Si era tolta il peso di spiegargli che non ci capiva nulla della sua lingua, e quindi adesso se si spiegava meglio poteva capire qual cosina … magari con dei fogli di disegno e una matita sarebbe stato tutto più facile.

Osserva il tizio di nome Shikamaru porgergli il piatto colmo di frutti e capendo che voleva che mangiasse afferra un pezzo d’anguria felicissima e si mette a mangiarla in modo incredibilmente veloce.

Era il suo frutto preferito !

Adesso però doveva ringraziarlo e frugando nei meandri più polverosi della sua mente cerca di dire la parolina magica.

- Arigatò -

Doveva avergli suscitato un po’ di scompiglio, cioè, prima afferma che non sapeva parlare la sua lingua e poi se ne esce con una parola come grazie in giapponese ?

“Lasciamo perdere … “

 ******

Shikamaru doveva assolutamente andare dall’hokage il prima possibile, il tempo scorreva e probabilmente adesso era furiosa …

Alzandosi scocca un’occhiata alla bambina, non poteva mica lasciarla lì come un sacco di patate, che poteva fare ?

Le fa’ cenno d’alzarsi e questa obbedisce come un cagnolino, non sapendo cosa volesse fare Shikamaru.

Sarebbe stato imbarazzante andare in giro con una bambina mai vista nel villaggio, ma dopotutto chi era lui per poter prendere in considerazione quello che la gente pensasse di lui ?

Inizia a camminare verso l’ufficio dell’hokage, prendendo la strada meno frequentata, cioè deserta, poiché era piena di cantieri dove costruivano gli edifici.

- Adesso andiamo dal capo … -

Afferma con tono poco convinto mentre osservava Lilian mettersi esattamente dietro di lui, probabilmente era spaventata e smarrita e lui era per adesso il suo unico punto d’appoggio.

- Che seccatura … -

Gli rimaneva da dire infine, anche se per qualche strano motivo si accorge che avrebbe fatto meglio a non dirlo.

Il suo tono di voce era abbastanza chiaro per far si che la bambina si intristisse e diventasse meno sicura.

Subito cerca di tirarla su il morale con una faccia dispiaciuta che la diceva quasi tutta.

   
 
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