Serie TV > Star Trek
Ricorda la storia  |      
Autore: Troi_ontheHellmouth    10/01/2022    2 recensioni
[Star Trek: Deep Space Nine]
Anche dopo anni insieme, Julian Bashir ed Ezri Dax non hanno perso la complicità e la capacità di comunicare apertamente fra loro, come dimostreranno affrontando una sfida personale.
Genere: Drammatico, Science-fiction, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ezri Dax, Julian Bashir, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 



 

 


[Star Trek: Deep Space Nine]
Anche dopo anni insieme, Julian Bashir ed Ezri Dax non hanno perso la complicità e la capacità di comunicare apertamente fra loro, come dimostreranno affrontando una sfida personale.
Si tratta del sequel della mia serie su Julian ed Ezri, serie ambientata dopo il finale di Deep Space Nine dal 2375 al 2381.
Questa storia si svolge ad inizio del 2384, quando Zano Bashir ha sei anni e contiene dei riferimenti all’episodio di DS9 7x05 “Chrysalis”.
 
Genere: Family / Drama / Romance / Smut
Pairing: Julian Bashir / Ezri Dax
 
Insieme
 
Julian Bashir, vestito in abiti civili, si stava recando al ponte ologrammi 1 della USS Aventine. Indossava una camicia bianca, con il colletto che un tempo sulla Terra chiamavano alla coreana, e dei pantaloni grigi piuttosto eleganti. Ezri Dax - sua moglie, nonché capitano della nave - gli aveva suggerito di vestirsi elegante.
“E quando tua moglie ti suggerisce qualcosa, di solito è sempre saggio darle retta…” Mormorò l'uomo tra sé e sé. Quel giorno era il loro anniversario e avrebbero passato una serata da soli, aveva replicato dei fiori per l’occasione, rimpiangendo di non poterne trovare di freschi come avveniva su Deep Space Nine.
Da quasi tre anni i Bashir si erano stabiliti sulla Aventine, loro figlio Zano cresceva sereno e, a parte l'occasionale crisi che poteva verificarsi durante una missione delicata, la loro vita si svolgeva tranquilla. Julian riusciva anche a trovare il tempo per eseguire alcuni esperimenti di ricerca, oltre a svolgere le mansioni di ufficiale medico capo.
All'ingresso del ponte ologrammi, Bashir si trovò su una terrazza, era il tramonto e il clima era perfetto, senza un filo di vento.
Lo attendeva un tavolo per due con vista sul mare di Arlibath, uno degli scorci più suggestivi di Trill. Ezri era di spalle, affacciata alla balconata e si girò quando sentì le porte aprirsi e rinchiudersi.
 
“Benvenuto.”
 
Lui non aveva fatto in tempo a vederla bene di spalle, ma credeva di non essersi sbagliato sull'ampiezza della scollatura posteriore del vestito satinato che indossava, era di un rosso intenso e lei lo aveva abbinato a dei sandali neri con tacco alto.
 
“Buon anniversario.” Le disse, consegnandole i fiori.
 
“Grazie. Anche a te, amore.”
 
“Sei bellissima come sempre... ma sexy più del solito.”
 
“Anche tu non sei niente male.” La donna fece un mezzo sorriso, in risposta a quello di lui.
Per quanto non volesse darlo a vedere, Julian adorava i complimenti.
 
“Posso ammirarti per bene?” Le chiese.
 
“Dopo la cura che ho messo nel prepararmi, è il minimo che tu possa fare.” Scherzò lei.
 
La prese per mano e le fece fare una lenta piroetta. Non si era affatto sbagliato, il vestito le lasciava la schiena completamente scoperta, e tale vista scatenò in lui una buona dose di eccitazione.
 
“Audace.” Le disse.
 
A Ezri venne il dubbio di aver esagerato e gli chiese: “Ma ti piace?”
 
“Si... mi piace moltissimo, sei fantastica.”
 
“Bene. Volevo spezzare un po' la routine stasera, speriamo solo che io non debba correre in plancia vestita così.”
 
“Speriamo di no.” Concordò lui.
 
“Geloso?”
 
“Preferisco che tu rimanga qui con me.”
 
“Anch'io.”
Lei, dopo aver adagiato il mazzo di fiori, lo condusse per mano ad appoggiarsi alla ringhiera della terrazza.
 
“Una vista incredibile. Non ti preoccupa l'altezza?” Chiese Julian.
 
“Non sul ponte ologrammi con i protocolli di sicurezza attivati... Poi sai che ultimamente ho fatto progressi nel superarlo.”
 
“Dopo la missione in cui hai salvato Brik.”
 
Ezri aveva dovuto affrontare l'avversione di Dax per le altezze quando, in una situazione di emergenza durante una missione, aveva dovuto scalare giù da una rupe per soccorrere un membro dell'equipaggio, cosa che aveva fatto con qualche difficoltà iniziale. Dopo quell'esperienza aveva adottato ulteriori tecniche psicologiche, per trovarsi in futuro più preparata ad affrontare quella paura inconscia in una simile evenienza.
 
Guardarono il tramonto sul mare e Julian si voltò a baciarla, delicatamente.
Cenarono, ed era evidente che la loro complicità con il tempo era addirittura aumentata.
Quando uscirono dal ponte ologrammi Ezri indossò uno scialle nero che le copriva la schiena, incontrarono due ufficiali che percorrevano il corridoio e che li salutarono:
“Capitano Dax, dottore.”
 
“Buonasera.” Ricambiarono il saluto.
 
Quella sera Zano si trovava dal tenente Monaghan, andava molto d'accordo con suo figlio ed avrebbe dormito lì.
 
**
 
Arrivati al proprio alloggio Ezri gli confidò:
“Mi sono sempre piaciuti gli uomini alti, con un bel sorriso.”
 
“Ti stai riferendo al capitano Boday?”
 
“No, sto dicendo che ad Ezri Tigan sono sempre piaciuti, e preferisco ancora gli uomini così.”
 
“Non si può certo dire che Worf abbia un bel sorriso.”
 
“Sciocco, sto parlando di te...”
 
Avendola seguita in camera da letto, Bashir si trovava dietro di lei e le sollevò i capelli, che le arrivavano alle spalle, per baciarle il collo. Lei voltò il viso a sinistra e presto le loro labbra si incontrano. Gli occhi azzurri della donna brillavano per l'anticipazione, lo sguardo di Julian avrebbe potuto sciogliere i ghiacciai di Trill. Avevano le luci accese ad un'intensità soffusa e riuscivano a vedersi bene in volto.
 
Lui le sfibbiò il vestito e lo fece scivolare giù dalle spalle, questo finì sul pavimento ai suoi piedi, lasciandola in slip di pizzo dello stesso colore. La ammirò di spalle e con le mani iniziò a percorrerle i fianchi, mettendo in allerta le macchie, più che mai sensibili. Avrebbe potuto giurare di averle viste scurirsi per l'eccitazione. Salì a toccarle i seni, racchiudendoli nei suoi palmi, e lasciando scorrere i capezzoli fra le dita, facendola ansimare e avvicinare la schiena contro il suo petto. Era evidente che non fosse rimasto immune ed Ezri si girò a sfibbiargli la camicia, Julian la lasciò fare, ma ne approfittò per baciarla con ancora più trasporto.
 
“Alla fine ti sei abituata alla mia barba...”
 
“Si, anzi, devo dire che è piacevole sentirla sfregare leggermente contro la pelle.”
 
“Così?” Le chiese mentre le posava dei baci sulle labbra.
 
“Meglio ancora qui.” Lei si toccò le macchie subito sopra il seno destro, lui fu lieto di accontentarla, baciandole, dopodiché vi appoggiò una guancia e la strofinò delicatamente.
 
“Mmmh.” Mormorò lei in approvazione; dopo poco lo avvicinò a sé e gli catturò il lobo dell'orecchio sinistro fra le labbra. Quando Ezri lo lasciò, Julian la condusse a letto, le tolse le scarpe - anche se un po' a malincuore  perché le donavano parecchio - e scese in un percorso di carezze sul corpo di lei, strofinando la barba, soffermandosi sul fianco sinistro e poi sull'interno coscia, lasciandola desiderosa di avere di più.
 
La fece attendere ancora un po' spogliandosi e si unì poi a lei, lentamente.
 
Dax lo sorprese divaricando le gambe e appoggiando i piedi su ciascuno dei fianchi di lui, dandogli così maggior accesso e rendendo più completa e profonda la loro unione fisica, al pari di quella emozionale. Le spinte lente ma decise di Julian la portarono al piacere più intenso dopo diversi minuti e lei fece per distendere le gambe, sopraffatta dall'estasi.
 
“Rimani così, è fantastico.” La implorò lui ed Ezri non poté certo negarglielo.
 
Julian aumentò il ritmo e raggiunse il picco guardandola negli occhi e sussurrandole quanto la amasse.
 
“Ti amo.” Gli fece eco lei, scivolando le gambe su quelle di lui.
 
Lui si girò disteso sulla schiena, portandola con sé.
 
“Da dove è venuta fuori quella posizione?” Le chiese.
 
“Emony.” Disse semplicemente lei e Julian fece un mezzo sorriso, mentre Ezri si accoccolava al suo fianco.
 
Rimasero vicini in quel momento di beatitudine e dopo poco lui la stupì con una domanda inaspettata:
“Vorresti un altro bambino?”
 
“Da dove viene fuori questa idea?” Gli chiese Ezri, di rimando.
 
“È così strana?”
 
“Credevo che tu non volessi altri figli.”
 
“Fino a qualche anno fa era così, ma adesso che Zano è più grande sto apprezzando ancora di più il rapporto con lui.”
 
“Io attualmente vorrei concentrarmi sul fare il capitano...”
 
“Ma lo fai già, senza trascurare il legame con Zano né con me.”
 
“Una gravidanza e poi un neonato sarebbero molto più impegnativi rispetto alla situazione attuale.”
 
“Era solo una proposta, non una richiesta.”
 
“Sei deluso?” Chiese Dax, conoscendo fin troppo bene il carattere di Julian.
 
“No, ti capisco.”
 
“Sinceramente quello che ti ho detto non è l'unico motivo per cui non sono propensa.” Aggiunse lei.
 
“Lo so Ezri, non sappiamo come la Federazione giudicherebbe il fatto che avessimo un altro figlio che erediterebbe alcuni dei miei vantaggi genetici... come Zano.”
 
Alcuni anni prima una commissione di ufficiali di alto rango della Flotta Stellare era stata chiamata a giudicare le attitudini di Zano, per via delle leggi Federali che vietano il potenziamento genetico, e decidere se il bambino potesse essere libero e rimanere a vivere con i propri genitori. Il giudizio si era concluso a favore dei Bashir ma a Zano non sarebbe stato mai permesso di unirsi ad un simbionte, per non rischiare che la cosa lo incentivasse a poter diventare un tiranno come Kahn Sing o, comunque, un soggetto con velleità pericolose.
 
“A Zano non è permesso unirsi ad un simbionte, non sappiamo cosa potrebbero decidere i giudici della Flotta riguardo ad un altro nostro bambino. Magari anche qualcosa di peggio.” Evidenziò Dax.
 
“Forse ho fantasticato un po' troppo.” Disse lui.
 
“Julian, se davvero è quello che vuoi, fra qualche tempo possiamo provarci.”
 
“Non devi sentirti pressata ad acconsentire. Era solo un’idea.”
 
“Ma se sono sempre stata io quella più propensa ad avere figli!”
 
“Ma poi le cose sono cambiate, per colpa mia.”
 
“Non ti convincerai mai a non colpevolizzarti per questo?”
 
“È oggettivo che sia colpa mia.”
 
“Zano ha anche i tuoi geni, ma non sei stato tu a scegliere di essere potenziato da piccolo. Sai che dovremmo fare?”
 
“No, cosa?”
 
“Chiedere un riesame della decisione. Sei stato tu a menzionare questa possibilità, ricordi?”
 
“Si… secondo te dovremmo?”
 
“Assolutamente si. Ci toglieremmo tutti un peso se il riesame fosse positivo.”
 
“Senza dubbio... Per me va bene, ma accantoniamo la questione di avere altri figli, so quanto ami fare il capitano e non voglio certo scombussolare i nostri equilibri.”
 
“Però vorrei che ne riparlassimo fra un po' di tempo.” Disse Dax.
 
“D'accordo.”
 
In accordo con Ezri, Julian si somministrava un’iniezione contraccettiva mensile e dunque avrebbe continuato a farlo.
 
**
 
I Bashir presentarono richiesta di riesame della decisione presa riguardo a Zano, e la Federazione acconsentì a svolgere il riesame.
Qualche giorno dopo Ezri chiese a Julian di passare dalla sua sala tattica; lui vi si recò e si accomodò ad una delle poltrone davanti alla scrivania. La stanza era elegante e professionale, ma lei l’aveva resa anche accogliente, con alcuni artefatti Trill e di altri mondi e della tappezzeria dalle forme geometriche che adornava il divano.
 
“Vuoi qualcosa da bere?” Gli chiese.
 
Bashir accettò l’offerta: “Si, scegli tu cosa.”
 
“Ok. Computer: due balso tonic, caldi.” Lei ordinò al replicatore la tipica bevanda Trill, che anche Julian aveva dimostrato di apprezzare fin da quando gliel'aveva proposta per la prima volta.
 
“Penso che dovremmo spiegare a Zano la situazione, adesso che è un po' più grande capirebbe che c'è qualcosa di insolito quando affronteremo un altro giudizio.”
 
“Si, e prima o poi comunque avremmo dovuto dirgli come stanno le cose.” Concordò Julian.
 
“Ti ho chiamato anche perché mi è venuta un’idea. ”
 
“Dimmi. ”
 
“Potremmo contattare Sarina Douglas, cioè, tu potresti.”
 
“Per farla intervenire al giudizio...? ”
 
“Si, lei è un altro esempio di persona geneticamente modificata che conduce una vita normale, potrebbe deporre in nostro favore. ”
 
“Devo ammettere che ci sono dei motivi per cui il potenziamento genetico è illegale, per ogni caso come me e Sarina ce ne sono altri come Jack, Laurel e Patrick, i cui risultati di risequenziamento non sono stati i più rosei. ”
 
“Ad ogni modo non sono soggetti pericolosi.” 
 
“Non se tenuti sotto controllo... Non lo so Ezri, forse non è una buona idea.” 
 
“Gli ammiragli sanno già di casi come i loro. Ti metterebbe a disagio rivedere Sarina?” 
 
Ezri aveva individuato il motivo principale della sua esitazione. Bashir era stato sostanzialmente rifiutato da Sarina, che aveva accettato di iniziare una relazione con lui in buona parte per gratitudine verso il medico che l'aveva curata, quando lo aveva capito l'aveva lasciata libera di farsi una vita lontano da lui. Non aveva più avuto sue notizie da diversi anni, avevano mantenuto i contatti solo all'inizio.
 
“Un po'.” Ammise. “A te?”
 
Seppure non fosse una persona particolarmente gelosa, Ezri non poteva negare che il fatto che suo marito rivedesse un precedente interesse amoroso le creasse un po' di disagio, e in effetti, anche una punta di gelosia.
 
“Sinceramente, un po' si. Ma sarebbe per il bene di Zano e del futuro della nostra famiglia.”
 
Se anche Dax era disposta a mettere da parte l'imbarazzo, decise che lo avrebbe fatto anche lui.
“La contatterò. Magari io e lei potremmo formulare insieme più elementi scientifici a nostro supporto.” Disse.
 
“È vero.” Rispose Ezri, quasi pentendosi della proposta fatta, adesso che Julian aveva menzionato la possibilità che lui lavorasse a stretto contatto con Sarina. I loro trascorsi li rendevano affini sotto molti aspetti e la Trill, riflettendoci, se ne preoccupò un po'.
 
**
 
Bashir contattò l'ormai dottoressa Sarina Douglas, che aveva intrapreso la carriera accademica, chiedendole come andasse. Lei fu lieta di risentirlo e lo aggiornò sulla propria vita:
“Al centro di ricerca di Corgal ho studiato diversi fenomeni spaziali, ed ho completato gli studi, anche il dottorato. Ho redatto diverse pubblicazioni scientifiche e, grazie ad una di esse, mi è stata data l'opportunità di trasferirmi sulla Terra come ricercatrice in astrofisica all'università di Oxford. È qui che ho conosciuto il mio compagno, si chiama Kudar, viene da Risa, ma non lo diresti, insegna ad Oxford. Mi trovo molto bene qui.”
 
“Mi fa piacere. Io sono stato assegnato alla Aventine tre anni fa, mia moglie Ezri, ti ricordi di lei...?” Sarina annuì. “Ne è diventata capitano. Avrei preferito contattarti solo per chiederti come va’ e per aggiornarci sulle nostre vite, ma devo chiederti un favore.”
 
“Adesso mi hai incuriosita.”
 
“Il fatto che tu sia già sulla Terra renderebbe meno gravoso il tuo intervento, sempre che tu sia disposta-”
 
“Julian, non preoccuparti, dimmi di che si tratta.” Lo interruppe lei, rassicurante.
 
“Ha a che fare con mio figlio; ha sei anni adesso, e ovviamente parte del suo patrimonio genetico deriva dal mio DNA risequenziato.”
 
“Naturalmente, lui come sta?”
 
“Bene, bene, grazie al cielo. È un bambino come tutti gli altri, certo, un po' precoce nell'apprendimento e nei comportamenti, ma nulla di preoccupante. Lo conferma anche mia moglie, che è consigliere, e non solo lei.”
 
“Ne sono contenta.”
 
“La Federazione alcuni anni fa ci ha sottoposto a giudizio. Qualcuno non condivideva la nostra assenza di preoccupazione. C'è stato il rischio che ci portassero via Zano, comunque alla fine il giudizio si è concluso in nostro favore, eccetto per il fatto che lui da grande non potrà unirsi ad un simbionte.”
 
“Lui è per metà Trill.” Menzionò lei, ricordandosi che Ezri appartenesse a quella specie.
 
Julian annuì.
“Si ed è nato con il nervo simbiotico che gli permetterebbe di unirsi. Abbiamo chiesto un riesame della decisione, non ci sembra giusto che lui non possa decidere del suo futuro.”
 
“Sono d'accordo.”
 
“Interverresti in giudizio in nostro favore?”
 
“Certo, lo farò.”
 
“Naturalmente prima ti farei conoscere Zano, per renderti conto tu stessa di com'è.”
 
“Sarà un piacere conoscerlo.”
 
“Non voglio che tu ti senta in obbligo a presenziare al giudizio.”
 
“Non potrei negartelo, io ti devo molto... ti devo tutto, Julian.”
 
“Non devi pensarla così, te l'ho detto anche anni fa e non devi aiutarmi per questo.”
 
“E tu dovresti accettare più di buon grado la gratitudine dei tuoi pazienti e amici. Inoltre, è una questione che potenzialmente riguarda ogni persona geneticamente modificata. Riguarda anche me, che un giorno potrei decidere di avere dei figli.”
 
“Se la metti così, accetto più volentieri il tuo aiuto. Ti farò sapere i dettagli.”
 
“D'accordo. Vedo che porti la barba adesso.” Disse lei, cambiando argomento.
 
“Si, da qualche anno. Che ne pensi?”
 
“Ti sta bene, ma ti fa sembrare più vecchio.”
 
“Non dirmi così, mi pesa già abbastanza aver superato i quarant’anni!”
Le disse con un sorriso, che lei ricambiò, e continuarono la conversazione ancora per un po' prima di salutarsi.
 
**
 
Dax rientrò al proprio alloggio con Zano, e trovò le luci accese. Il bambino andò subito a giocare con Rixy, il loro kata.
Il kata aveva un dispenser automatico per il cibo e l'acqua, che ne rilasciava automaticamente dopo un certo numero di ore, ed una volta al giorno anche a richiesta dell'animale domestico; era comodo, soprattutto quando nessuno di loro si trovava in casa.
 
“Julian, ci sei?” Chiese Ezri.
 
“Sono qui.” Rispose lui dal bagno. Lei si avvicinò e lo vide uscire mentre si asciugava il viso.
“Ciao.” La salutò mettendo giù l’asciugamano, rivelando il suo viso adesso liscio.
 
“Amore dov'è finita la barba?”
 
“Ho deciso di tagliarla. Secondo Sarina mi invecchia.”
 
“Sarina? L'hai contattata oggi?”
 
“Si, ha detto che mi aiuterà, ci aiuterà.”
 
“Ottimo… Odio dirtelo, ma è normale che Sarina ti abbia trovato più vecchio, non vi vedevate da anni.”
Julian sbuffò.
“Anche lei sarà invecchiata. E poi chiunque sembra più grande con la barba.” Aggiunse Ezri, per addolcire la pillola. Julian era sempre stato un po' suscettibile riguardo al passare degli anni.
 
“Io non voglio sembrare più vecchio, quindi l'ho tolta.”
 
“Senza nemmeno accennarmelo?”
 
“È stata una decisione improvvisa. Comunque credevo mi preferissi senza, e posso sempre farla ricrescere.”
 
“Già, non è così importante.” Ezri si convinse a minimizzare. “Raccontami cosa avete concordato.”
 
**
 
Il giorno seguente, nella privacy della sua sala tattica, Ezri si mise in contatto in subspazio con Kira, capitano della USS Akorem Laan, come facevano di tanto in tanto. Dismise i panni del capitano Dax e sfogò il suo disappunto con l'amica, raccontandole l'accaduto.
 
“Dei, sai quante volte avevo provato a fargli tagliare quella maledetta barba? Ma non c'è stato niente da fare, e ormai mi ero anche abituata. Invece è bastato un commento da parte di Sarina per convincerlo immediatamente.”
 
“Julian ha sempre vissuto con qualche remora il passare degli anni. Dax sicuramente ricorda di quando lui ha compiuto trent'anni.”
 
“Si.”
 
“Una rasatura non è così importante.”
 
“Hai ragione, mi sto comportando in maniera irrazionale.”
 
“È vero che sei un Consigliere, ma non sei una Vulcaniana, quindi può starci.” Disse Kira sorridendo.
 
Ezri condivise il sorriso e passò a chiedere aggiornamenti su di lei, Odo e i bambini ed a raccontarle del nuovo giudizio che si sarebbe svolto da lì a poco.
 
Quando Ezri seppe che Sarina aveva un compagno con cui aveva una storia seria, si tranquillizzò in parte riguardo alle preoccupazioni che le erano sorte, nonostante Julian e la donna avrebbero svolto delle ricerche insieme in vista dell’udienza.
 
**
 
La data del primo incontro del riesame fu fissata ad una settimana dopo la richiesta. Considerata la necessità di manutenzione della Aventine, Ezri incaricò il suo primo ufficiale di organizzare una sosta della nave alla stazione McKinley e licenza di sbarco sui pianeti del sistema Sol per i membri dell’equipaggio che ne avessero fatto richiesta; quindi, i Bashir avrebbero potuto partecipare alle udienze di presenza al quartier generale della Flotta Stellare a San Francisco.
 
In occasione della sosta della Aventine vicino alla Terra, fu assegnato alla nave un nuovo membro dell’equipaggio: il guardiamarina Molly O’Brien, che si era appena laureata all’Accademia della Flotta Stellare e faceva parte della sezione scientifica.
Julian ed Ezri la invitarono a cena la sua prima sera a bordo, fu bello chiacchierare con lei, anche dei vecchi tempi su Deep Space Nine, oltre che della sua esperienza all’Accademia.
Al termine della cena le parlarono del riesame e le chiesero:
“Staresti con Zano il giorno in cui si svolgerà il giudizio?”
 
“Ma certo, mi fa piacere, l’ho visto crescere e gli ho anche già fatto da babysitter, è un bambino dolcissimo e molto intelligente. Anche a te fa piacere passare del tempo con me?”
 
Zano le rispose di si, senza esitazione, anche se si era imbarazzato un po' per i complimenti.
 
**
 
Come giudici erano stati nominati nuovamente gli ammiragli Bennet e Janeway, eccetto Nechayev che per impegni contingenti sarebbe stata sostituita dall’ammiraglio Hayes.
 
All’udienza la parte ricorrente iniziò con il mostrare un video in cui Zano si trovava a scuola e aveva recitato una semplice poesia in rima che aveva scritto per sua mamma, al termine della quale i compagni di classe si erano complimentati con lui. Il maestro aveva fatto una registrazione a ciascun bambino mentre recitava una poesia e Dax aveva pensato che mostrare quel video potesse essere un elemento a loro favore.
 
I giudici convocarono dei testimoni, che inaspettatamente si rivelarono essere i genitori di Julian.
Vennero poste loro delle domande, per prima alla signora Amsha Bashir, che rimarcò delle osservazioni positive sull’indole del nipote; poi fu chiamato a rispondere Richard Bashir, in particolare su come fosse cambiato Julian dopo la modifica genetica, a livello caratteriale.
 
“Io non credo che il paragone sia rilevante rispetto alla situazione di mio figlio. Zano è nato così, il suo carattere è sempre stato questo.” Intervenne Julian.
 
Gli ammiragli vollero che Richard rispondesse comunque.
 
 “Dopo la risequenziazione Jules è diventato molto più sveglio, più loquace, agile, anche se...”
 
“Vada avanti.” L’ammiraglio Hayes lo esortò a proseguire, notando la sua esitazione.
 
“Diceva ancora frasi fuori luogo a volte.”
 
“Da che pulpito.” Commentò Julian, sottovoce, riferendosi al fatto che nemmeno suo padre era mai stato particolarmente dotato di abilità sociali.
 
“Di che tipo?”
 
“Frasi inadatte da dire in pubblico o in una determinata situazione. Ma era sempre stato un bambino particolare... a chi mai piacciono i cavoletti di Brussels a cinque anni?”
 
“Era aggressivo?”
 
“No, no. Non lo è mai stato… eccetto, quando ha saputo del trattamento genetico.”
 
“Ce ne parli.”
 
“A quindici anni Jules ha saputo del risequenziamento e ci ha accusati - me e sua madre - di non averlo mai accettato per quello che era.”
 
“Se posso intervenire…” I giudici diedero l'assenso a Dax. “La reazione di Julian Bashir è stata del tutto comprensibile alla luce di quanto aveva scoperto; inoltre, alcuni comportamenti che aveva da bambino, suggeriscono che prima del potenziamento si collocasse nello spettro dell'autismo. Ma la questione non è stata mai approfondita da quel punto di vista. I suoi genitori si sono concentrati solo sull'eliminare quelle che loro consideravano carenze.”
 
“Che noi consideravamo?!” Esclamò Richard.
 
Julian intervenne, con tutto l'autocontrollo possibile che gli servì a non alzare la voce: “Padre, hai condizionato la mia vita ma sappi che non ti permetterò di farlo con quella di mio figlio.”
 
“Non credo che abbiamo altre domande. Può andare.” Disse Janeway al teste, incontrando lo sguardo degli altri ammiragli, che furono concordi nel distendere una situazione che stava diventando particolarmente tesa.
 
**
 
Fu il momento dell'intervento di Sarina, che aveva conosciuto Zano qualche giorno prima e si rivolse ai giudici:
“Io e il dottor Bashir abbiamo degli elementi scientifici a supporto del fatto che il DNA di Zano non è diverso da quello di un non potenziato.”
 
“Ci illustri i dati.” Chiese Janeway, che aveva una formazione scientifica.
 
Sarina lo fece e rispose ad alcune loro domande, dando dei chiarimenti.
L'argomento si spostò anche sull'esperienza di Sarina e su come, grazie alle capacità del dottor Bashir e con l'aiuto di altri potenziati, era riuscita ad uscire dal suo stato di apparente catatonia ed iniziare una vita piena, come membro anche produttivo della società.
 
Al termine gli ammiragli vollero sentire anche Zano, per porgli qualche domanda ma in maniera delicata per non turbarlo, consapevoli che era pur sempre un bambino.
Molly lo aveva accompagnato nella sala e, prima di entrare, la madre di Julian si era fermata a salutarli, dicendo che lei e il marito erano stati convocati all'ultimo momento e che avevano accettato di testimoniare solo per essere d'aiuto. Il bambino aveva abbracciato i nonni con entusiasmo, i suoi genitori non li avevano mai messi in cattiva luce con lui.
 
**
 
Il giorno dopo i giudici convocarono i Bashir per comunicare la loro decisione. Prese la parola l’ammiraglio Bennet:
“Per quanto riguarda l'eventuale unione di Zano ad un simbionte, abbiamo deciso di lasciare la decisione nelle mani della Commissione Simbiosi Trill, che potrà selezionarlo e valutarlo come fa con tutti gli altri richiedenti; naturalmente dovranno essere messi a conoscenza del suo background genetico.”
 
“Naturalmente.” Concordò Ezri. Sia lei che Julian erano sollevati dalla decisione.
 
Bennet continuò:
“Riguardo alla prospettiva che il dottor Bashir abbia altri figli, ci sembra assurdo dover chiedere un qualche tipo di permesso, soprattutto per una cosa così personale, ai nostri giorni e all'interno della Federazione.”
 
Era risaputo che in passato, sulla Terra, alcune nazioni avevano applicato politiche di controllo delle nascite e che ciò avvenisse ancora su alcuni mondi non appartenenti alla Federazione Unita dei Pianeti, ma era impensabile che una tale restrizione potesse essere imposta ai cittadini federali.
 
“Parlo a nome di tutti noi giudici dicendo che non dovete certo chiedere il permesso per avere dei figli, ma la situazione di ognuno di loro dovrà essere valutata in seguito, come è avvenuto per Zano, per evitare rischi per la sicurezza. Il rischio è ovviamente attenuato se l'altro genitore biologico è un non potenziato.”
 
Dopo aver comunicato tali decisioni i giudici si congedarono.
 
Purtroppo i Bashir non avevano ottenuto una piena vittoria, ma di certo un notevole passo avanti, risolvendo la situazione di Zano.
Sollevati e ottimisti, decisero di fare un giro all'aria aperta nei dintorni di San Francisco. Avrebbero contattato Sarina per ringraziarla, facendole sapere l'esito e Julian avrebbe anche contattato la propria madre appena si sarebbe sentito di farlo.
Entrambi presero per mano Zano durante la passeggiata, si sarebbero goduti un giorno libero insieme prima di tornare in servizio. Si fermarono in un parco giochi dove Zano iniziò a divertirsi.
 
“Julian adesso che il giudizio si è concluso, e tutto sommato positivamente, vorrei dirti qualcosa.” Disse Dax.
 
“Vuoi ritornare sull'argomento figli?”
 
“No, è una cosa molto meno importante.”
 
“Quale?”
 
“Durante la permanenza di Sarina ho sofferto un po' di gelosia.”
 
“Tu, gelosa? Non posso crederci.”
 
“Non è che io non sia per niente gelosa, è che riesco a nasconderlo e a razionalizzarlo molto bene.”
 
“Dopotutto hai molte vite di esperienza.”
 
“Si, ma sono comunque lieta che lei sia andata via.”
 
“Non avevi nulla di cui preoccuparti.”
 
“Da tutta la storia della barba non l'avrei detto.”
 
“Scusami, non ho pensato che avresti potuto prendertela.”
 
“Mi ha solo seccata un po' che tu l'abbia tolta per lei.”
 
“Non è così, l'ho tagliata solo per vanità.” Ammise Julian, candidamente.
 
“Meglio vanitoso che fedifrago.” Affermò Ezri, scherzando.
 
“Potrò resistere a un tale complimento?”
 
“Non credo.” Sorrise rispondendo.
 
Come a voler confermare quanto emerso dal loro scambio scherzoso, lui si avvicinò a baciarla e lei ricambiò e lo strinse in un abbraccio.
 
--
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Star Trek / Vai alla pagina dell'autore: Troi_ontheHellmouth