La fanciulla dalla chioma corvina si ritrova, ancora una volta, in una foresta a lei sconosciuta: è notte fonda e nel cielo la luna piena regna sovrana. “ Ma dove…? “. Mormora solamente, camminando a piedi scalzi sull’erba bagnata. “ Dove sono mai? Che posto strano… “. Mormora solamente, mentre i suoi lunghi boccoli corvini sono mossi da una lieve brezza. “ C’è nessuno?! “. Chiede, ma nessuna risposta le giunge. Solo di lì a poco un rumore attrae la sua attenzione: un rumore al di là di alcuni cespugli ed alberi. La paura iniziale viene sovrastata da una strana curiosità, curiosità che Pauline Sakamaki intende soddisfare subito. Si avventura maggiormente nella foresta, incurante di essere a piedi scalzi e di indossare solo una veste da notte. “ Ma dove sono finita…? “. Borbotta solamente la donna, scostando alcuni rami di alberi. “ C’è nessuno?! “. Ripete solamente, memore di quei rumori che, di lì a poco ode nuovamente. “ Ok Pauline, sta calma “. Si impone mentalmente, prima di avanzare di qualche altro passo. Immediatamente, di fronte a lei si palesa il responsabile di tali rumori. O meglio, la responsabile: una maestosa tigre bianca osserva la donna con i suoi occhi scarlatti. Pauline sussulta, eppure il suo istinto non le suggerisce di fuggire e gridare, o di aver paura dell’animale. Tutto quello che fa è osservarlo in silenzio, mentre questo rimane immobile di fronte a lei. “ Vieni… “. Sussurra solamente la figlia di Cordelia, allungando timidamente la mano. “ Vieni, non ti faccio niente. Sta tranquilla “. La rassicura, mentre la tigre fa qualche passo verso di lei, per poi annusarle la mano lentamente. In seguito la lecca, come a voler far intendere che si fida della fanciulla. La stessa fanciulla che, di lì a poco si decide finalmente ad accarezzare il capo del felino. “ Sei dolcissima “. Sussurra solamente, mentre la tigre bianca si lascia accarezzare da lei. In seguito struscia il muso sulla mano della ragazza, scomparendo poi improvvisamente, proprio com’è giunta. “ Aspetta! Dove sei?! Dove vai?! “. Chiede solamente la corvina, poi il buio assoluto.

Pauline Sakamaki si desta di soprassalto: ansima pesantemente, una mano alla gola e l’altra ancora tremante, sul materasso. “ Di nuovo… “. Mormora solamente, prendendo il bicchiere sul tavolino e bevendo un sorso d’acqua. Non può fare a meno di riflettere: sono diverse notti che fa questo sogno, quella tigre bianca che le si avvicina in una foresta a lei sconosciuta. “ Eppure, stavolta è stato diverso… “. Mormora poi la donna, riflettendo: il sogno è stato diverso dalle altre volte. Questa volta infatti, la tigre non solo le si è avvicinata e si è fatta accarezzare, ma è anche scomparsa in quello stesso istante. “ Forse, dovrei decidermi a parlarne con i miei fratelli… “. Riflette ad alta voce, ed è vero: fino a quel momento, non ha mai parlato ai fratelli di quel sogno tanto singolare. Tuttavia, forse ora è giunto il momento di farlo? Immersa nei suoi pensieri, non si accorge della rosa bianca posta ai piedi del suo letto: lei non lo sa, ma sia la tigre che il fiore potrebbero essere i simboli di una donna morta molti anni prima, proprio all’interno di quelle stesse mura. Ed il nome di questa donna è Christa Sakamaki, madre di Subaru ed una delle tre mogli di suo padre, Karl. Il perché una delle tre madri stia cercando di mettersi in contatto con lei, tuttavia, non è ancora dato saperlo. Ma una cosa è certa: questo per Pauline, è solo l’inizio.

Pauline Sakamaki fa uno strano sogno, ma cosa significherà? la risposta potrebbe non piacerle.