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Autore: LorasWeasley    25/01/2022    2 recensioni
future|fic [osasuna|semishira]
Shirabu e Suna ci tengono a far vincere alle loro bambine una gara di costumi più di quanto loro stesse siano davvero interessate.
Genere: Comico, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Eita Semi, Kenjiro Shirabu, Osamu Miya, Rintarō Suna
Note: Kidfic | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'Future Fic with Babies'
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n.a. Ho deciso di pubblicare questa storia oggi per il compleanno di Suna <3 spero vi possa piacere.
Al solito vi ricordo che fa parte della serie dei bambini ma che si può leggere anche senza aver letto le altre, poiché ognuna  racconta un momento di vita quotidiana di queste famiglie.
Per chi comunque sta seguendo il mondo che ho creato, vorrei specificare che nella mia visione la Semishira e la Osasuna vivono in due città diverse e lontane, ma si trovano qui insieme perché, essendo che Semi è un cantante, Ami e Shirabu lo seguono spesso in tour quando hanno momenti liberi e questo è uno di quei casi.
Buona lettura!
Deh
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L'importante è vincere... ma anche partecipare



Suna Rintaro era una persona estremamente competitiva. Anche Osamu lo era, ma lui principalmente con il suo gemello, mentre Sunarin prendeva molto seriamente tutto quello in cui partecipava.
Di conseguenza, la gara per il miglior vestito in maschera dove avevano iscritto la loro bambina di quattro anni non faceva differenza.
-Papà, ho fame- si lamentò Naomi nonostante avesse fatto un’abbondante colazione solo due ore prima.
Rintaro lanciò un’occhiataccia a Osamu come se quello fosse colpa sua, poi rispose per la decima volta alla figlia –Mangerai dopo la gara, non possiamo rischiare che ti sporchi il vestito.
La bambina mise il broncio, poi lanciò uno sguardo all’altro suo padre. L’unica cosa che poté fare Osamu fu prometterle con lo sguardo che le avrebbe passato dei biscotti nel momento in cui l’altro suo papà si sarebbe voltato.
Naomi era cresciuta, esattamente come si erano immaginati, identica a Suna. Con i suoi capelli a caschetto e i suoi occhi verdi avevano quindi deciso che sarebbe stata perfetta vestita da “cappuccetto rosso”.
Rintaro scrutò tutti gli altri bambini in gara e sorrise soddisfatto –Vincerai sicuro, sei la più bella qui dentro. E se non ti faranno vincere… farò una sceneggiata sul fatto che ti abbiano esclusa solo perché hai due papà. Vedrai. Andremo via di qui con quel premio!
Né la figlia né il compagno lo stavano ascoltando, a uno sguardo esterno era facile capire chi era l’unico interessato a quella faccenda.
 
-Papà, mi vergogno- mormorò Ami mentre seguiva Shirabu dentro la struttura dove si sarebbe svolta la gara.
-Sciocchezze- rispose Shirabu –sei bellissima!
Il medico aveva passato tutta la mattina a rendere boccolosi e perfetti i capelli biondi della figlia, a intrecciargli la parte alta con una coroncina e a sistemargli il vestito di Aurora della “bella addormentata del bosco”.
Semi sorrise nel vedere quanto quello più eccitato per tutta la situazione fosse suo marito piuttosto che la loro bambina di sei anni. Poi si rivolse a lei –Papà ha ragione, sei bellissima tesoro. Non hai nulla di cui preoccuparti.
-Vincerai tu- continuó Kenjiro -E se non dovessi farlo potremo sempre lamentarci di una loro possibile omofobia.
Semi iniziò a dire –Non penso che sia giusto dire…
Ma Ami li interrubbe informandoli –c’è anche un’altra bambina che ha due papà.
Shirabu si voltò di scatto con il fuoco negli occhi mentre seguiva la direzione che aveva indicato la sua bambina. Semi avrebbe potuto giurare di averlo sentito ringhiare.
 
-Quello è il cantante?- sbottò Rintaro un po' troppo forte in direzione di Osamu.
-Ah! Facile vincere quando sei famoso e hai un compagno del tuo stesso sesso, tutti sono bravi quando sono raccomandati.
Osamu non rispose, sia perché non voleva precisare che Rin era stato il primo a dire di sfruttare la questione “genitori gay” contro la giuria, sia perché era troppo impegnato a passare del cibo non visto a Naomi.
Il compagno del cantante sentì quelle parole e Osamu immaginò che avesse lo stesso spirito combattivo di Rintaro, perché non si fece problemi ad avvicinarsi e a rispondere a tono –Raccomandazioni? Chi ha bisogno di raccomandazioni quando si ha una bambina così bella?
 
La guerra che Shirabu e Suna iniziarono fu impossibile da fermare sia da parte dei loro partner, sia da parte delle loro figlie.
Ci fu una pausa solo quando iniziò la gara e si concentrarono sui bambini sul palco.
Tuttavia, appena anche l’ultimo bambino si esibì, i due uomini si fissarono con lo stesso sorrisetto soddisfatto in volto –Visto?- disse Shirabu –non c’è bambina più splendida della nostra Ami.
-Chiedo scusa, non ho capito bene, volevi dire Naomi, giusto?
Riprese la discussione, interrotta abbastanza in fretta dal presentatore che annunciava –C’è un concorrente dell’ultimo minuto. Facciamo un bell’applauso per Youta Kageyama!
Tutti e quattro gli uomini si irrigidirono a quel cognome –Non dirmi che…- iniziò Suna.
-Non può essere- concluse Shirabu per lui.
E invece era esattamente quello che stavano immaginando.
Il figlio di Tobio e Shoyo salì sul palco sotto un semplice lenzuolo bianco con due buchi sugli occhi. Inciampò ma si rialzò in fretta mentre con la sua voce adorabile annunciava –Sto bene, sto bene!
Infine fece la sua esibizione: si alzò il lenzuolo e si limitò a dire “booo”.
E non era importante che Naomi e Ami avessero dei vestiti realizzati dalle migliori sarte del Giappone e fossero bellissime, non quando un bambino di tre anni con i ricci arancioni e uno sguardo dolcissimo cercava di farti spaventare da sotto il suo lenzuolo da fantasma.
-Quei bastardi- ringhió Kenjiro in direzione dei due pallavolisti che stavano esultano e baciando Youta dopo la sua vittoria -Prima ci rubano l'ultimo nazionale che avrei potuto giocare insieme a Ushijima e adesso questo. Come fanno ad arrivare sempre alla fine e conquistare tutta la scena?
Suna si voltò stupito verso di lui -Vi hanno battuto a pallavolo?
-Sì! Anche a voi?
-Quei bastardi! I nazionali precedenti eravamo arrivati in finale, poi arrivano loro e ci fanno eliminare al secondo giro!
-Insopportabili! Tutta la loro squadra era insopportabile…
Rintaro e Kenjiro iniziarono ad avviarsi fuori dalla struttura mentre parlavano come se fossero amici da una vita.
-Adesso andiamo a mangiare?- domandó Naomi mentre tirava la manica di Osamu.
Questo distolse lo sguardo da quella scena strana e si inginocchió per prendere in braccio la figlia.
-Sì, immagino che tuo padre abbia accettato il fatto che l'importante sia partecipare… credo.
-Andiamo a mangiare anche noi?- domandó a quel punto Ami fissando Semi.
Questo la prese per mano e annuì -Penso che andremo a pranzare insieme al nuovo amico di papà.

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