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Autore: lmpaoli94    25/01/2022    0 recensioni
La via è chiusa.
Fu creata da coloro che sono morti.
La via è chiusa.
Un monte maledetto che sovrasta il piccolo porto di Kattegat.
Voci misteriose che risuonano come una condanna nelle case dei vichinghi e nei loro sogni più profondi.
Ma cosa potrebbe essere dato tale mistero che stava facendo impazzire gli abitanti di uno dei villaggi normanni più importanti?
P. S.: terrò conto di alcuni personaggi morti durante la serie, per cui il tempo in cui si svolge la storia non è mai specificato.
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bjorn Ironside, Lagertha, Ubbe
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Gimli, con sguardo adirato, inveì contro il giovane ragazzo dicendogli di farsi da parte.
< Non posso, nano Gimli. Voi siete la nostra guida. Non posso permettere che voi rischiate la vita. >
< Ho rischiato molto più di adesso, ragazzo > protestò Gimli < Non accetto che nessuno si frapponga tra me e la mia battaglia. >
< Mi dispiace, ma è una questione di famiglia. >
Mentre Ragnar fissava divertito la loro discussione, non poté che approfittarne per colpire stavolta suo figlio.
Mentre l’attacco l’aveva solo sfiorato, alla fine Gimli decise di fare da spettatore, ma pronto ad intervenire se la faccenda fosse peggiorata.
Mentre Bjorn non credeva come riusciva a schivare l’attacco di uno spirito morto, nell’altro caso non sapeva nemmeno come colpirlo.
< Sono già morto, Bjorn > fece Ragnar prendendosi gioco di lui < Non puoi sconfiggermi. Nessuno può uccidere un morto. >
Combattendo lo stesso con vigore, Ragnar fu molto felice di trovarsi dinanzi ad un uomo che riusciva a difendersi e a destreggiarsi degnamente.
< Gli ultimi uomini che sono entrati nella Montagna hanno fatto una brutta fine. Non sono durati più di cinque minuti… Peccato che anche voi non riuscirete a resistere per molto. >
< Come fai a dirlo?! Abbiamo appena cominciato! >
Mentre Bjorn cercava in tutti i modi di sguarnire le difese di suo padre, fu incredibile come lo spirito morto dell’uomo riusciva a non sentire minimamente la fatica, ma solo la forza di volontà e la rabbia che attanagliavano quello che rimaneva della sua anima.
< Ti stancherai, Bjorn. È solo questione di tempo. >
Ma appena il combattimento si apprestava ad entrare nel vivo, l’arrivo di una donna coraggiosa quanto temibile, interruppe il combattimento sotto lo sguardo attonito dei duellanti.
< Aslaug, che cosa stai facendo? >
< Lasciali andare, marito mio. Questa non è la tua battaglia. >
< Ma che diavolo stai dicendo? Hanno osato invadere la montagna. Non possono rimanere all’interno del nostro tempio. >
< Tu giudichi questo posto un tempio sacro dove pregare in santa pace? Questa è la nostra condanna. Gli Dei ci hanno abbandonato. >
< Non dire così, stupida donna! Non sai di cosa stai parlando. >
Mentre i tre guerrieri assistettero alla discussione, Sichi attirò la loro attenzione per poterli far scappare.
< Andate avanti su questa strada e raggiungete l’ultima sala. Sarà lì che incontrerete il Re dei morti. >
Mettendo a rischio il suo stesso spirito, Bjorn fu assolutamente felice di constatare che Sichi non era diventata uno spirito malvagio come suo padre.
< E’ assetato di potere e adirato con gli Dei per averlo abbandonato. Solo salendo nel Valhalla potrà trovare finalmente la pace. Mi dispiace che tu e Ubbe abbiate visto vostro padre arrabbiato con il mondo dei viventi che gli hanno strappato la vita. >
< Sichi, non sappiamo come ringraziarti > fece Bjorn sentendo il suo spirito sulla sua mano < Ti auguro buona fortuna e che tu possa trovare la pace necessaria affinché il tuo spirito riposi in pace per l’eternità. >
< Abbiamo fiducia in tutti voi. Adesso andate e non indugiato oltre. >
Camminando per il sentiero senza farsi vedere, la distrazione di Aslaug non servì fino in fondo.>
Mentre la furia di Ragnar divenne incontenibile, i suoi urli rimbombarono in tutta la montagna, causando il crollo di alcune pareti.
Mentre grossi massi rendevano il cammino ostruito, solo la forza e l’irruenza di Gimli riuscirono ad aprire il passaggio.
< Fortunatamente la mia ascia distrugge ancora tutto quello che incontra. >
Ma anche se il passaggio si era riaperto in un solo colpo di ascia, non si poteva dire di aver superato l’ostacolo di Ragnar., ancora furioso con il suo combattente per aver abbandonato la sfida.
< Non posso combattere con te, padre. Avete vinto… Io ho una missione molto più grande da portare a termine. >
< NO! tu rimarrai qui finché non sarai riuscito a sconfiggermi! >
Ma mentre Ragnar si apprestava a dare il colpo di grazia verso un Bjorn inerme, Sichi e Aslaug unirono le forze per riuscir a imprimere allo spirito malvagio di Ragnar la calma necessaria e la completa sottomissione.
Minacciandolo che gli Dei non avrebbero mai accolto la sua anima se non avesse lasciato andare il corso degli eventi, alla fine Ragnar buttò a terra la sua arma completamente stizzito e offeso.
< Non volevo che finisse così > fece Bjorn < Ma dobbiamo continuare la nostra missione. >
< Ti capiamo, Bjorne la corazza. Liberaci tutti e proteggi il tuo villaggio. Non crediamo in te > fece Sichi parlando per tutti i presenti mentre Ubbe abbracciò un’ultima volta lo spirito di sua madre.
< Abbi cure di te, Ubbe. >
< Sì, madre. Bjorn è un ottimo guerriero e un grande fratello. Non posso lamentarmi di lui e della mia vita. >
< Sono felice di sentirtelo dire > fece la donna con sorriso sincero < Adesso vai. Non perdete altro tempo. >


Gimli, completamente soddisfatto per cui i due guerrieri stavano sopportando la missione, alla fine poteva contare su una grossa cerchia di morti alleati.
< Grazie a loro riusciremo ad uscire indenni durante il tragitto di ritorno. >
< Sempre che questo posto non crolli > fece Ubbe < Avete visto tutti come la rabbia di Ragnar abbia polverizzato quelle pareti. Secondo me se non stiamo attenti, questa sarà la nostra tomba. >
< Potte ben dirlo, guerriero Ubbe. Anche se non sono famoso per la mia velocità, la mia forza è imparagonabile. >
< Forza e velocità… Ma come potremmo contrastare la forza del Re? >
< Bisognerà convincerlo. E s le parole non basteranno, lo combatteremo. Tutti assieme. >
< Credete che noi tre assieme riusciremo a sconfiggerlo? >
< Certo che sì, Ubbe. Insieme nessuno ci può sconfiggere. >
Dopo che aveva incontrato coloro che una volta erano la sua famiglia, il coraggio di Bjorn crebbe improvvisamente, lasciando di stucco soprattutto Gimli.
< Bravo, ragazzo. È così che si parla. >
Proseguendo in quelle vie impervie che sembravano non avere fine, solo la luce di una fioca torcia riuscì a guidare i guerrieri verso quella che doveva essere l’ultima sala.
Mentre sculture enormi e un silenzio surreale regnava la stanza, i tre guerrieri attesero alcuni minuti prima che la presenza del Re potesse essere reale.
Ma nell’attesa, Gimli controllò con i suoi stessi occhi quel luogo di tombe maledetto anche dagli Dei.
< E’ qui che si radunano i morti. È un luogo di grande malvagità > fece il nano.
< Ma perché non c’è nessuno. >
< Il Re deve aver espresso il desiderio di rimanere da solo. >
Mentre una piccola scossa di terremoto mise in allarme i tre guerrieri, una figura alta e possente si mostrò a coloro che avevano sfidato la morte arrivando fino a quel punto.
< Ragazzi miei, ecco a voi il Re dei Morti. >
   
 
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