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Autore: Fatelfay    25/01/2022    2 recensioni
Shigaraki ha problemi a fidarsi di qualunque cosa respiri, se stesso compreso. Spesso ne paga lo scotto ma non lo fa mai ricredere.
Oppure
Storia 3+1 in cui Shigaraki non si fida di nessuno per vari motivi, tranne nell'ultima in cui forse fidarsi potrebbe non essere la peggior cosa che possa fare.
Genere: Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dabi, Himiko Toga, Kurogiri, League of Villains, Shigaraki Tomura
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Avvertimenti:
1. SPOILER sull'infanzia di Shigaraki (se avete visto l'anime sapete già tutto).
2. crollo mentale, allucinazioni, sangue, Shigaraki si gratta troppo il collo.







2. Ricordi

 

Sta bene.

Sta da dio.

Davvero. Basterebbe solo che tutti gli altri lo lasciassero in pace. Davvero.

Sta bene.

Nonostante il sangue continui a colare al margine del suo campo visivo. Nonostante la voce di donna che lo chiama con un altro nome quando si distrae. Nonostante le urla che lo assordano.

Sta bene. Dannatamente bene.

Una giornata particolare capita a tutti, no?

Dabi ogni tanto perde il controllo del suo quirk, Twice è perso senza un berretto in testa, Spinner a volte si fa prendere dal suo lato più alligatore e Toga è pazza 365 giorni l'anno. Persino Kurogiri ogni tanto fissa il vuoto e non si accorge di niente.

Capita a tutti.

E Shigaraki ha tutto sotto controllo. Va tutto bene.

- Shiga?-

La voce lo fa sussultare e inavvertitamente posa la mano aperta sullo sgabello del bar che si disintegra sotto le sue dita. Perde l'equilibrio, cade e sbatte il capo contro il muro.

Una bambina urla terrorizzata e Shigaraki serra di più gli occhi per scacciare la voce che lo tormenta.

- Ehi, tutto bene?-

Quando riapre gli occhi, Dabi lo fissa preoccupato dall'alto in basso, una mano tesa verso di lui per aiutarlo.

Il sangue cola a margine del suo campo visivo e allaga il bar. Il volto di Dabi sembra sciogliersi, il sangue sgorga dalle sue cuciture.

Non di nuovo.

- Stammi lontano!-

Non di nuovo.

Dabi si allontana di mezzo passo ma non lo lascia in pace.

- Stammi lontano.- Ripete ma non è certo che le parole uscite dalla sua bocca abbiano quel suono.

Dabi alza le mani per mostrarsi disarmato, ma le graffette non reggono e quelle cadono a terra e il sangue schizza e cola e Dabi si sfalda e... no... non di nuovo.

La voce di donna urla, la bambina pure, ovattano la sua voce che chiede solo di essere lasciato da solo. Incassa la testa tra le ginocchia, premendole sulle orecchie per metter a tacere le grida, ma sa che non sono reali, che sono solo nella sua testa e non c'è modo di zittirle.

Serra le palpebre e si dondola piano nell'angolo del bar, incurante di Dabi e di quello che potrebbe pensare. Si gratta il collo con forza anche se non sente le sue unghie rovinate sulla pelle.

Shimura è bravo, Shimura è un bravo bambino.

Shimura non fa del male. Shimura sa stare al proprio posto.

Shimura è bravo, è un bravo bambino.

Shimura...

Fa caldo, le voci scemano e lui precipita in un lago nero e denso come il sangue.


 

Dita calde sfiorano la sua fronte quando riapre gli occhi nella penombra.

Shigaraki non riconosce subito la stanza come la propria. Prova a voltare il capo verso la persona al suo fianco, ma il suo corpo è troppo pesante per muoversi.

- Piano. Sei stato male prima, Kurogiri ti ha sedato.- La voce di Dabi è ridotta a un sussurro.

Shigaraki rimane fermo a fissare il soffitto anche se non riesce a metterlo bene a fuoco. Ha la testa intontita ma le voci sono svanite. C'è quasi troppo silenzio.

- Puoi...- Dabi si interrompe, un bagliore azzurro illumina un attimo la stanza.

- Kurogiri ha detto che non devi toglierti i cerotti dal collo per i prossimi e giorni e che non ti devi grattare o le ferite si infettaranno.-

- Oh.- E' tutto quello che riesce a dire mentre fissa il soffitto. Non ricorda nemmeno di esserselo grattato e tanto meno di essersi fatto così tanto male.

- Sei stato qui tutto il tempo?- Biascica in qualche maniera.

- Abbiamo fatto a turni.- C'è un attimo di silenzio, poi Dabi sospira.

Shigaraki aspetta, la testa ancora piena di bambagia.

- Parlacene. Puoi fidarti di noi.-

Shigaraki ci impiega un paio di secondi a capire che cosa vogliano dire le sillabe di Dabi. Fidarsi... non porta mai a nulla di buono.

Shigaraki volta piano il capo dall'altra parte e chiude gli occhi. E' ancora un po' stanco e dormire lo aiuterà di certo. Come minimo zittirà la voce di Dabi e le sue proposte impossibili.










Note di Delirio:
Ciao! spero che vi sia piaciuto anche il nuovo capitolo!
Un grazie speciale a cabin13 per le tue parole bellissime!
Sto cercando un* beta per alcune storie sempre su BNHA, se a qualcuno facesse piacere, scrivetemi pure in PM!
Alla prossima!

  
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