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Autore: fenris    13/02/2022    1 recensioni
Salem è sul punto di mettere le mani sulle Reliquie e usarle per spedire i Grimm in altri mondi, compresa la terra. Gaia, Alaya e Zelretch non possono permetterlo, quindi fanno reincarnare otto Servant ai tempi del team STRQ. Cresciuti, questi Servant diventano prima Cacciatori e poi i genitori e insegnanti della nuova generazione. Riusciranno a scoprire cosa lega davvero i Grimm al loro mondo e a proteggere chi amano? Coppie: Jaune/Pyrrha, Yang/Weiss, Blake/Sun, Jeanne/Sieg, Ruby/Si- oc, Ren/Nora, Qrow/ Summer e altre.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri, Slash, FemSlash | Personaggi: Blake Belladonna, Nuovo personaggio, Ruby Rose, Weiss Schnee, Yang Xiao Long
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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( Metalite- Nightmare)

La battaglia tra Cu Chullain e il team JNPR aveva portato le due parti molto lontano da Mistral. Il Lancer si muoveva con impeccabile grazia e precisione, anche Pyrrha e Ren riuscivano a schivare a malapena i suoi terribili affondi o lo sfoggio delle sue rune, che rilasciavano piccoli simboli esplosivi visibili dal cielo o altri effetti volti a complicare la vita al team di Cacciatori.

 

Pyrrha, evitando all'ultimo un groviglio di piante venefiche, caricò di Aura la sua fidata lancia per lanciarla contro Cu, sperando potesse finalmente penetrarne la corazza ossea.

 

Jaune e Ren, utilizzando un ben cordinato misto di mosse, riuscirono a trattenere il formidabile Lancer sul posto abbastanza perchè la loro compagne potesse eseguire la sua mossa. La punta di Milo si sbattè contro la corazza ossea di Cu, che venne scagliato indietro con un'incredibile onda d'urto mentre Pyrrha manipolava la punta della lancia per ruotare il più possibile. Un nuvolone di polvere nascose la scena. Quando si diradò, Cu era di nuovo in piedi senza un graffio.

 

“ Mi complimento, signorina, fossi stato evocato nella mia versione Lancer o Caster mi avresti già ucciso. Anche se ora tecnicamente sono tutte allo stesso tempo.”, disse il potente servant, lanciandole di rimando il giavellotto e scrocchiando il collo con inquetanti rumori che promettevano molto dolore.

 

“ Non è possibile...”, disse stupita Pyrrha. L'ultima volta che aveva utilizzato quella tecnica, anche Jaune aveva avuto seri problemi a difendersi, ma il loro avversario non aveva neanche un graffio.

 

“ Se posso permettermi, questa corazza è fin troppo efficace contro tagli e perforazioni. Forse attacchi contundenti potrebbero avere più effetto.”.

 

“ ASSAGGIA ALLORA IL POTERE DELLE COSCE DI TUONO!”, esclamò la giovane valchiria, caricando una potentissima scarica all'interno del fidato Maghnild, prima di dirigerlo con tutta la forza di cui era capace sulla testa di Cu.

 

L'eroe irlandese schivò di poco per poi essere preso alle spalle da Ren. Il giovane ninja utilizzò le lame di Stormflower per formare due affilatissime spade d'acqua con cui spero di decapitare Cu direttamente. Le due spade liquide si scontrarono con una runa formata a mezz'aria.

 

“ Dai, Ren.”, disse Jaune stringendo i Ren, infondendo il potere della sua semblance nell'amico. Le due lame si ingrandirono ancora e si illuminarono con un potente alone bianco e verde.

 

Cu rispose incanalando un largo fiotto di Aura nella sua armatura, che crebbe fino a ricoprirlo completamente, fondendosi allo stesso tempo con la sua lancia, che divenne un corno col suo elmo. Come risultato le spade di Ren si dissolsero e il giovane ninja si prese una terribile gomitata.

 

Fortunatamente, essendo ancora sotto le abilità amplificatrici di Jaune, non ricevette troppo danno.

 

“ Non male, ragazzi miei, anzi, siete proprio straordinari. Se la signorina col martello fosse un vichingo, l'avrei scambiata per una prescelta di Thor.”, disse ammirato il Lancer irlandese, muovendo con grande perizia la fidata Gae Bolg dal successivo assalto di Pyrrha e Nora, che si spostò sulle sue asce, usandole per disegnare nell'aria letali archi voltaici.

 

“ Grazie. Chiunque fosse Thor.”, disse la rossa berserk con un ringhiò, dandogli quindi un potentissimo calcio dritto nelle parti basse quando riuscì ad alzare e bloccare Gae Bolg.

 

L'incredibilmente sleale tecnica non si rivelò così efficace nel fargli male, ma fu sufficiente a offrire una lieve distrazione per Pyrrha, che saltò sulle spalle dell'amica, avvolgendo lo scudo con un potentissimo alone di fiamme. La bella amazzone, con un rapido movimento del polso, lo lanciò roteando contro il viso di Cu, che venne nuovamente lanciato all'indietro, ritrovandosi poi col viso sanguinante e parzialmente bruciato.

 

“ Forza, non può rigenerarsi all'infinito. Dobbiamo infliggergli una sola enorme ferita.”, affermò Jaune, inserendo la spada di Crocea Mors nello scudo, trasformandola in una grossa spada bastarda. Quella forma era ben più che un semplice modo per aumentare la forza dei suoi fendenti, anche non contando la sua semblance, l'effetto di ogni singolo attacco era condotto molto meglio, risultando nel massimo risultato col minimo sforzo.

 

Proteggendosi con una raffica di proiettili da Moonblanc, il giovane paladino si lanciò all'attacco, lanciando poi un potentissimo slash bianco a forma di drago, che si scontrò con Gae Bolg in una pioggia di scintille. Utilizzando l'attacco come distrazione, Ren superò il proprio leader per portarsi al fianco di Cu, dandogli un potentissimo pugno avvolto con un piccolo tornado.

 

Un fiotto di sangue nero colò lungo la bocca del guerriero, che rispose allargando uno dei suoi arti in una gigantesca mano artigliata. Ren si prese in pieno l'attacco che seguì, ricevendo gravi danni alla sua Aura, che per un attimo risplendette col misto di pervinca e un malsano cremisi. Il giovane ninja venne scagliato via, sprofondando nel terreno prima che Cu si lanciasse contro Pyrrha.

 

 

Lei ricoprì ancora una volta lo scudo con un alone di fiamme, preparandosi al terribile impatto. Jaune, facendo perno su quanta forza aveva nelle gambe, si portò davanti a lei e infilò sia Crocea Mors che Moonblanc nel terreno, creando una cupola di energia bianca. Cu Chullain vi sbattè contro, cercando di tagliarla con gli artigli. Jaune strinse i denti, pensando intensamente alla sua famiglia, ai propri compagni e a chiunque stesse combattendo per la propria vita a Mistral.

 

La sua barriera si intensificò, cominciando a bruciare in maniera simile alle fiamme di Jeanne. Quando Pyrrha gli posò una mano sulla spalla, aggiungendo il proprio Prana e la Polvere dello scudo all'energia dell'amico, un'onda d'urto dall'indicibile potenza riuscì a scagliare via Cu.

 

“ Gah- gemette lui quando finalmente fermò il suo volo, sputando nuovamente boccate di sangue mentre frammenti di corazza cadevano a terra- sei davvero il figlio di Sigfrido, ragazzo.”, affermò l'eroe irlandese, riprendendo Gae Bolg e incanalandovi una potente Aura cremisi.

 

 

“ Sta cedendo, solo un ultimo colpo!”, esclamò Jaune, facendo quindi un cenno a Ren e Nora. I due compagni annuirono e la berserk prese Ren per la mano, lanciandolo in aria a tutta forza prima di saltare a sua volta aiutata dal rinculo di Magnhild, la sua espressione dura come non mai.

 

Una volta a mezz'aria, l'artista maziale evocò fiotti di acqua e rivoli di energia rosa, che andarono a formare una figura simile a un fiore. Nora lo raggiunse avvolta da una scarica elettrica che rese persino difficile riconoscere i suoi tratti. Entrando al centro del fiore, la sua Aura si espanse ulteriormente, brillando nella notte di Anima come un immenso faro.

 

“ LOTO TONANTE!”, esclamarono i due compagni di squadra, girando in un miscuglio di energia rosa, acqua ed elettricità che ricordò infatti un loto circondato da fulmini, prima che la ragazza si lanciasse contro il loro temibile avversario come il più devastante dei missili, alimentata dall'energia creata assieme all'amico d'infanzia.

 

Nuovamente l'armatura di Cu si allargò per ricoprire l'intero corpo del Lancer, diventando stavolta ancora più mostruosa, simile a un serpente marino in miniatura con delle enorme fauci e una coda ricoperta di enormi spine. Grazie ad essa e al suo Prana nero resistette al primo assalto, pur scatenando un autentico terremoto che mancò di poco le mura di Mistral.

 

“ Avanti, rimandami al trono degli eroi.”, ringhiò tra i denti il guerriero irlandese, costretto ad aumentare le proprie difese dall'incantesimo che lo possedeva.

 

“ Oh, lo farò. Manda i miei saluti a quel Thor di cui parlavi e al professor Port, se lo vedi!”, esclamò Nora, aumentando ulteriormente la carica voltaica nel suo corpo, aiutata dalla semblance di Jaune finchè fulmini rosa non percorsero il terreno riducendolo in un colabrodo. Alla fine lo stesso Cu venne ricoperto da quelle devastanti scariche mentre la sua corazza cominciava a crepare. Frammenti ossei caddero sulla nuda terra mentre il maglio di Nora scavava nel petto del Lancer, sul cui viso si dipinse un'espressione serena prima di svanire nella conflagrazione finale.

 

“ Eh, sembra che la nuova generazione di eroi prometta bene. Spero di poter combattere un giorno al vostro fianco.”, disse sereno, disintegrandosi in una nuvola di cenere mentre Nora affondava nel terreno, scatenando una nuova conflagrazione rosa, schivata in tempo dai suoi compagni.

 

“ E uno è andato. Ne restano altri due.”, sospirò Pyrrha, rialzandosi e usando la sua fascia per ricoprirsi la fronte sudata quando l'energia nell'aria si diradò.

 

“ Andiamo ad aiutare Ruby e gli altri.”, disse Jaune, una volta finito di ricaricare l'Aura del gruppo.

 

“ Oh, no. Dubito che potrò aiutare qualcuno senza aver prima dormito fino a domattina e preso qualche dose immane di zucchero. Per ora siamo più d'intralcio che d'aiuto.”, protestò Ren.

 

“ Devo concordare.”, disse Pyrrha, sinceramente dispiaciuta di lasciare la madre e i fratelli a combattere da soli.

 

“ Allora non possiamo fare altro che pregare per tutti loro.”, concluse il giovane paladino.

 

*****

Anche i difensori della Torre di comunicazione stavano avendo la loro buona dose di problemi, sebbene in misura appena minore rispetto ai colleghi. Emerald e Mercury guidavano i Grimm diretti alla CCTT, e li trattenevano volontariamente per evitare il peggio. Lionheart, appena liberato dalla sua prigionia per ottemperare ai suoi 'servizi sociali', come definiti dal concilio, guidava le truppe in prima linea.

 

Il suo sguardo era quello di un guerriero stanco e pieno di rimorsi, ma ancora disposto a lottare per cui in ciò credeva, in questo caso la sua famiglia. Dai suoi scudi partivano miriadi di proiettili di Polvere, accompagnati a volti da terribili ruggiti, dietro di lui i suoi studenti e tanti altri soldati che combattevano come se non avessero fatto altro tutta la vita.

 

Mercury ed Emerald danzavano a loro volta nella piazza davanti alla CCT. Muovendosi a velocità impercettibile, attaccavano i soldati con potenti colpi, volti però a mandarli ko, il resto della loro Aura spesa nell'impedire ai Grimm cui erano legati di divorare e travolgere chi non poteva più difendersi e rendendo le creature allo stesso tempo una preda più facile.

 

Se non altro perchè sapevano che in un processo ogni morte sarebbe stata aggiunta alla loro fedina penale.

 

“ Siete migliorati davvero tanto.”, disse ammirato Leo, creando una protezione di roccia dal terreno per difendersi dai proiettili di Mercury, ormai capaci di perforare una montagna alla massima potenza.

 

“ Grazie, preside.”, disse Emerald, caricando Aura nelle sue lame per lanciarsi come un vortice verde brillante contro il fauno, distruggendo la sua protezione mentre questi saltava di lato, caricando Aura a sufficienza nella bocca per un devastante ruggito, che spinse via la ragazza senza però ferirla particolarmente.

 

“ Ma si ricordi che lo scontro deve sembrare vero.”, aggiunse il partner della ladra, gettandosi contro l'anziano preside, tempestandolo con rapidissimi calci.

 

Nel mentre i soldati lanciarono una serie di granate, che trasformarono i Grimm in nuvolette di ossa e sangue e guadagnando il tempo per rimettersi in formazione mentre arrivavano i nuovi. La successiva ondata fu formata quasi del tutto da mostri volanti: Nevermore, Griffith, Manticore e molti altri ancora. Una raffica di piume taglienti e sfere infuocate si abbattè sul campo di battaglia, venendo intercettate nel più dei casi dagli attacchi magici di Leo.

 

Una delle piume fu sul punto di impalarlo, ma venne intercettata da un razzo. Guardandosi indietro, Leo trovò il suo salvatore nella forma di uno spavaldo Roman Torchick, la sua familiare e dandy figura avvolta dalle luci della battaglia.

 

“ Roman, che ci fai qui?”, chiese stupito l'anziano fauno. Il signore del crimine in risposta buttò a terra un suo sigaro e riprese a sparare tutto intorno con i nuovi riflessi che il nucleo magico gli aveva donato.

 

“ Le difese dell'orfanotrofio continuano a reggere. Di conseguenza Atlanta mi ha mandato ad aiutarti e mi spaventava più dei Grimm- affermò l'ex ladro, prima di sparare a Mercury- ragazzi, che piacere rivedervi.”.

 

 

“ Ah, guarda chi si rivede, il traditore.”, recitò il giovane assassino, schivando e lanciandosi all'attacco contro Roman con una rapida serie di assalti. Il ladro mosse abilmente il suo bastone, riuscendo a difendersi dai tempestosi calci di Mercury, seppur con non poca difficoltà.

 

“ Se è Cinder a chiamarmi così, ditele dove le infilerei il mio bastone se ne fosse degna.”, rispose sarcastico Roman, canalizzando una forte energia nel bastone e scaricandola nel terreno come una potentissima onda d'urto, spingendo indietro l'artista marziale, che scrocchiò il collo.

 

 

“ Attenti!”, gridò all'improvviso un altro Cacciatore, indicando una massa nera che volteggiava verso di loro.

 

“ Occhio, è uno grande!”, esclamò un soldato, quando un gigantesco Beringel con pugni corazzati e ali piumate saltò davanti alla torre, battendosi il petto e ruggendo.

 

Emerald sospirava. Fingere di non trattenersi diventava più difficile. Dubitava sarebbero resistiti a lungo senza fuggire. O senza che la torre cadesse.

 

 

 

*****

Gli assassini e le prostitute della città vecchia avevano dato battaglia senza quartiere agli stormi di Grimm volanti e ai membri della White Fang. Ognuno di loro combatteva con una testardaggine quasi senza pari, facendo perno a ogni goccia di Aura o Prana. Qrow a sua volta si dirigeva da una parte all'altra del Regno a velocità impercettibili, mettendo al sicuro civili e colleghi.

 

Quando Sun, Adam e Blake portarono il loro scontro nelle strade in quella zona, però, i figli di Hassan non poterono che contenerle per evitare danni eccessivi.

 

“ Tutto qui, macaco? Mi aspettavo più da un discepolo di Hassan.”, domandò sardonico lo spadaccino, muovendo ferocemente l'arma contro Sun, che bloccava, schivava e contrattaccava in un crescendo di velocità e forza reso ancora più spettacolare da aloni oro e cremisi, in cerca di un'apertura. Ma Adam sembrava incassare ogni colpo senza problemi, non aveva neanche fatto troppa attenzione a un coltello da lancio che Blake gli aveva infilato in una spalla, dritto nell'articolazione.

 

“ Parli come gli umani che odi tanto, te ne rendi conto? E ho appena iniziato.”, osservò l'assassino, dividendo il proprio bastone in nunchaku e mulinandonli per creare ondate di energia, costringendo finalmente Adam a schivare.

 

Blake canalizzò un potentissimo slash nelle sue armi, lanciandosi contro Adam volendo colpirlo il più vicino possibile. All'ultimo momento il samurai riuscì a bloccare con la propria katana, scatenando un potente impatto che devastò la già danneggiata strada. Blake fece del suo meglio per imporsi, ma si trovò spinta all'indietro sempre più.

 

Qualcuno approfittò dello scontro per attaccare Adam da dietro, discendendo dal cielo come un angelo vendicatore. Mio era saltata da un tetto, avvolgendo la sua katana con un'alone di calore talmente intenso da poter tagliare un edificio come fosse budino.

 

' Dietro di te, Adam!', urlò la voce che Adam aveva sentito a Beacon e che gli aveva donato i suoi nuovi poteri. Il fauno toro si girò per tempo, schivando per tempo il micidiale fendente e colpendo Mio con un precisissimo pugno, guidato da riflessi che neanche pensava di avere.

 

“ Mio?”, esclamò Sun, saltando verso la compagna per schermarla da ulteriori attacchi. Ma la discepola di Hassan si rialzò con fretta e riprese la sua spada, unendosi al fratello minore nel duello.

 

“ La conosci?”, chiese Blake, prima di rimproverarsi per la domanda stupida. Ovvio che la conosceva, era un'assassina di alto rango e per di più avevano avuto lo stesso insegnantee.

 

“ Puoi considerarla mia sorella maggiore. Oltre che il capo di questo quartiere.”, spiegò l'assassino, mentre Mio si rimetteva in piedi e prendeva una mazza da accompagnare alla katana, ricoprendo entrambe con un potente alone termico.

 

“ Lady Mio combatterà al vostro fianco. Così come tutte noi.”, dissero le altri assassine, sfoderando nuovamente armi avvolte da Prana e energia elementale contro il loro obbiettivo, che rise noncurante.

 

“ Mhh, un branco vigliacchi contro il prossimo signore dei fauni. Che pensate di potermi fare?”, domandò sardonico Adam, alzando Wilt per avvolgerla con un tremendo alone di energia scarlatta, che sembrò alzarsi fino al cielo fino a comprimersi in una vibrante corona di puro potere.

 

“ Chiuderti quella bocca per cominciare.”, affermò Sun, trasformando il suo bastone in una familiare coppia di nunchaku saltando in aria prima di scendere in picchiata contro il mostruoso samurai, sparendo però in un vortice nero formato dagli altri assassini.

Innumerevoli volte cercarono di attaccare il fauno toro, che guidato dalla strana voce nella sua mente parava la maggior parte dei colpi continuando ad accumulare forza nella katana.

 

Quando la liberò sottoforma di una tempesta di fendenti rossi, diverse assassine vennero tranciate in più pezzi, la stessa Mio perse una gamba senza essere riuscita a infliggere un danno serio. Sun si lanciò quindi contro di lui approfittando della concessione datagli, avvolgendo la maschera con un fitto alone di Aura e dandogli una devastante testata che gli fece sputare una boccata di sangue.

 

“ Bastardo. Che diritto credi di avere per ostacolarmi? E dove trovi la forza per contrastare il mio infinito odio?!”, imprecò Adam, sentendo la frattura ricevuta rimarginarsi rapidamente.

 

' Avanti, finiscilo.', lo incoraggiò la voce nella sua mente, ma Sun non sembrò impressionato e si mise il bastone dietro la schiena in posizione difensiva.

 

“ Lo spirito dei miei antenati vive in me. Ognuno di loro sostiene me e la mia causa. Anche se andassi ad affrontare Salem da solo, non avrò paura.. Perchè tutta la mia famiglia e i miei compagni già caduti in battaglia saranno al mio fianco. Tu puoi vantare un simile privilegio?”.

 

Sun gli fece un cenno di avvicinarsi ancora e diede di nuovo inizio a un letale corpo a corpo, le armi che si incrociavano con eleganti acrobazie e letali archi di luce rossa e dorata.

 

Guidando le assassine rimaste, Blake tentò di prendere il nemico da dietro, solo perchè Adam piantasse la spada a terra crendo una fortissima onda d'urto che la scagliò via assieme al resto degli assalitori.

 

La fauna gatta si risvegliò sentendo le ossa scricchiolare e i polsi tremare nel tentativo di tener strette le armi, tanto il dolore che sentiva, non solo fisico. Non aveva mai avvertito un terrore così ancestrale in lei. Non poteva essere un semplice nucleo magico, avvertiva che qualcosa si era impossessato di Adam. Istintivamente incalanò dei fiotti d'Aura nei propri occhi.

 

Poi lo vide... una sorta di demone rosso e oro che gli aleggiava sopra. Aveva un busto estremamente largo, coperto da una corazza decorati con vari simboli, un viso che non riuscì a guardare senza guadagnarsi un'emicrania. Sembrava manipolare Adam come fosse una marionetta, lanciando fili di energia rossa che si confondevano nella sua Aura mentre muoveva gli arti con grande destrezza.

 

Canalizzò ancora un largo fiotto di energia nelle armi, e stavolta mirò a quell'essere, approfittando degli assassini che lo circondarono per per saltare e dirigere le lame di Gambol Shroud per tagliare quei fili.

 

' Merda. Adam, uccidila subito.', ordinò il demone rosso, generando un altro filo a toccare il cervello del fauno, potenziando al massimo le sue sinapsi.

 

' Con piacere.', ringhiò questi, caricando tutta l'energia accumulata nel fodero della spada, mettendosi in posizione di iai, la sua mente totalmente in rosso, offuscato dal desiderio di uccidere finalmente Blake. La forza accumulata venne rilasciata come un largo cerchio di energia scarlatta simile a sangue, che portò con sé alcuni arti degli assassini. Blake fu sul punto di seguire una simile sorte, venendo fortunatamente spinta via da un clone di Sun. Salvata per tempo, la bella ninja unì le spade e aiutata dalle proprie copie ombra, colpì la misteriosa entità con un devastante attacco, la cui onda d'urto distrusse i pochi edifici ancora in piedi.

 

“ Arghh... cosa mi hai fatto?”, ringhiò dolorante lo spadaccino, dimenandosi a terra mentre sentiva tutta la sua potenza svanire. Si portò una mano al suo occhio bruciato, cercando di rievocare la propria Aura, ma si sentiva come se fosse stata sigillata.

 

“ Ti ho liberato, Adam. Dimmi, ora sei capace di vedere chiaramente cos'hai fatto?”, gli chiese Blake, puntandogli ansimante il fodero di Gambol Shroud.

 

“ Sì.... ed è quello che anche Sienna avrebbe dovuto fare- affermò Adam, prima di storcere la bocca, mettendosi le mani in testa- no, non avrei.... Uccidetemi, prima che torni!”.

 

Blake ascoltò con sommo cordoglio quelle parole, ma decise di dare retta al suo vecchio partnere. Prima che la gatta potesse menare il colpo fatale, una scia di fiamme gli passò davanti portando Adam con sé.

 

“ Lui ora viene con me, non provate a fermarmi.”, disse Cinder, tenendo ben stretto sotto il braccio il corpo di Adam. Era chiaramente stanca e riportava ferite un po' ovunque. La responsabile di esse apparve in una nuvola di petali di rosa, rivelando una Ruby in situazioni non molto diverse dalla sua avversaria.

 

“ Cinder, lascialo andare e non ti bucherò il cranio.”, disse Ruby aggressiva, puntando la canna del fucile proprio sulla fronte della strega. Questa si infuriò ed evocò una sfera di magma incandescente nella mano.


“ Mocciosa, con te mi sono trattenuta finora. Vuoi vedermi al mio peggio?”, domandò Cinder, evocando uno spadone d'ossidiana avvolta dalle fiamme.

 

Prima che Ruby potesse rispondere, un terremoto scosse la strada. Ovunque Grimm e soldati fermarono il loro scontro, inclusa un'Atlanta intenta a combattere davanti alla porta del suo amato orfanotrofio al fianco di Jack.


“ Viene dall'accademia.”, disse la leonessa volgendo lo sguardo verso l'edificio, scoprendolo ricoperto di crepe.

 

****

 

Qualche minuto prima

 

Cinder e Ruby non si erano risparmiate nel loro scontro, ognuna intenzionata a uccidere o almeno mutilare l'altra prima di portarla ai rispettivi capi. Fiamme e vortici di petali si univano in devastanti tornado mentre percorrevano l'intera città in una manciata di secondi.

 

Dopo quello che sembrò un'eternità, le contendenti si fermarono su un tetto per riprendere fiato. Entrambe si erano a malapena accorte di essere stanche, con l'adrenalina che scorreva loro in corpo.

 

“ Cos'è, Rose, cerchi di attivare di nuovi i tuoi occhi?”, chiese sardonica Cinder tenendosi un braccio spaccato da un calcio di Ruby, nella cui mano teneva ancora la sua scimitarra fiammeggiante.

 

“ Cos'è, leggi nel pensiero?”, chiese ansimante Ruby, caricando con altra Polvere la sua spada e sparando un' ondata di energia elettrica contro Cinder, bloccata prontamente da una barriera d'energia.

 

“ Lasciami dire che non funzionerà. Potresti pietrificare i Grimm più deboli, ma gli altri sono stati rafforzati apposta per quest'evenienza, Servant inclusi.”, rivelò Cinder, senza però riuscire a fiaccare lo spirito di Ruby.

 

“ Preferirei testarlo di persona.”, affermò la mietitrice, enfatizzando il Prana nei suoi occhi col risultato di accenderli non poco. Un primo raggio di luce colpì Cinder senza che questa potesse stavolta difendersi, spedendola contro un edificio.

 

“ Urghh, brucia- commentò la strega rialzandosi e schivando appena un altro raggio- ma almeno sembra il tuo limite per ora.”, disse confidente, pronta a riprendere lo scontro.

 

La sua sicurezza venne interrotta da un messaggio mentale da Salem.

 

' Adam è in pericolo. Corri a salvarlo!', ordinò la donna.

 

' Arghhh. Mannaggia al momento in cui sono andato a cercarlo.', imprecò mentalmente la strega. Gettando una cortina di fumo negli occhi di Ruby, si gettò in strada e corse a tutta velocità per salvare il suo complice, trovandolo in effetti inerme e circondato da assassini.

 

 

Dopo che si reincontrarono, la terra tremò. Le due avversarie non ci misero molto a capire che l'epicentro era proprio l'Accademia. L'edificio, cominciò a crollare, esplodendo in una tempesta di frammenti che rivelò l'avatar draconico di Iskandar e Lancelot. Due figure alate volavano attorno all'enorme drago. Erano Dario e Kiritsugu, entrambi muniti di grosse ali demoniache, con cui schivavano le feroci artigliate dell'avatar avversario.

 

“ Kiritsugu, cercherò di attirarlo e permetterti di scendere fino alla stanza della Reliquia.”, disse Dario al compagno, intento a sparare pallottole di materia nera a profusione. Piccoli buchi si aprirono ripetutamente sul drago per essere riparati dalla sua Aura, esaurendola lentamente.

 

“ Va bene. Triple Accel.”, disse, venendo avvolto da un confuso alone bianco, che ne accelerò la caduta mentre Dario impegnava i due avversari in una frenetica lotta, le sue enormi asce contro l'avatar draconico dei Cacciatori.

 

L'immenso guerriero persiano si muoveva come una valanga, affondando con incredibile forza le proprie armi nelle scaglie corazzate della creatura e assorbendo morsi, fiamme e artigli senza particolari danni al di là della pelle fumante e rivoli di sangue nero. Anche la semblance che Iskandar aveva preso da Jaune non permetteva a lui e al partner di oltrepassare le sue difese.

 

Ruby gridò, cercando di partire alla massima velocità per fermare l'Assassin. Cinder si mosse altrettanto velocemente per fermarla, e le due formarono l'ennesimo vortice rosso e arancio mentre si dirigevano verso Kiritsugu.

 

Ruby diede un fortissimo calcio alla faccia di Cinder quando questi le prese la gamba. Un dolore immenso si infilò nella carne della mietitrice quando la perfida strega vi canalizzò un tremendo fiotto di calore, arrivando quasi a sentire le ossa bruciare. Strinse i denti per soffocare la sofferenza e ancora una volta canalizzò un grande fiotto di prana negli occhi, da cui emanò un potentissimo raggio argentato che scagliò via Cinder, partendo nuovamente a tutta velocità verso l'Assassin, sempre più vicino alla porta dorata che proteggeva la Reliquia.

 

La mietitrice fece perno su qualsiasi briciola di Prana le fosse rimasta in corpo, portandola agli occhi nella speranza di disintegrare o almeno pietrificare il pericoloso Assassin. Quando sparò un potentissimo laser di pura luce argentea, Kiritsugu fu certo che sarebbe arrivata la sua fine.

 

Purtroppo per i difensori di Mistral, Dario aveva visto l'attacco e atterrò su una delle zampe di Iskandar, dandosi sufficiente slancio per arrivare fino al compagno. Incrociando tra loro le braccia, bloccò il raggio di Ruby, pur prendendone una parte sul petto, che venne bucato da parte a parte.

 

“ Urghh... sei forte, ragazzina. Ma non a sufficienza per me.”, affermò l'antico condottiero, espandendo la sua Aura nera, che sembrò dividersi in tante anime. Iskandar e Lancillotto impallidirono di fronte all'orribile spettacolo, ben consci di cosa si trattasse.

 

L' Anathon Ten Thousand era il principale Noble Phantasm di Dario, diventato ora la sua semblance. Gli consentiva di connettere le anime a un livello simbiotico, quasi al livello di una mente alveare, ricavandone una potenza spaventosa, specie considerando l'effetto del suo Mad Enchantement.

 

L'orda di spiriti guerrieri ,che avevano seguito il condottiero in vita, prese forma, rivelandosi come inquietanti figure mascherate simile a Geist, armate fino ai denti che furono sul punto di buttarsi contro una Ruby priva di forze.

 

“ NO, RUBY!”, esclamò il Conquistatore. Mosse con tutta la forza di cui era capace le ali del suo avatar, afferrando per tempo la mietitrice per inglobarla nel drago, che con qualche difficoltà resistette all'impatto con gli spiriti. Con un immenso sforzo dunque, Iskandar e Lancelot cominciarono a comprimere l'Avatar, riducendolo alla stessa dimensione di Dario e aumentando al tempo stesso la sua potenza.

 

Così riuscì, seppur con difficoltà, a respingere ancora l'orda di spettri e a lanciarsi contro l'antico imperatore nonostante diventasse sempre più instabile.

 

“ Iskandar, non so quanto riuscirò a resistere.”, si lamentò Lancelot. Lo sforzo mentale di mantenere l'avata diventava sempre più gravoso, e anche il suo Prana era quasi agli sgoccioli.

 

“ Solo un altro minuto, amico mio.”, lo pregò il Conquistatore, caricando tutta la forza a loro rimasta sulla spada e amplificandola il più possibile. Dario a sua volta unì le asce, roteandole per avvolgerle con una schiera di spiriti vorticanti, il cui dolore venne udito da tutti i contendenti nelle vicinanze.

 

“ TAGLIO DEL LAGO SACRO!”, esclamaò la coppia di Cacciatori. La spada di Iskandar venne avvolta da un velo di acqua luminosa e si scontrò con gli spettri evocati da Dario. La lama di liquido benedetto cominciò a tagliare gli spiriti dopo una certa non da poco, mentre le onde propagatesi scagliarono via chiunque non fosse impegnato in quello scontro.

 

Dario digrignò i denti, prendendo forza da ogni spirito contenuto in lui. La sua Aura continuò ad espandersi, prendendo la forma di un mostruoso teschio che fu sul punto di inghiottire Iskandar e Lancelot. Ma il costrutto di energia cominciò poi a risplendere, venendo bucato da decine di raggi luminosi prima di sparire.

 

I due Cacciatori continuarono il loro volo verso un Dario ora privo di difese. La lama liquida penetrò lentamente nel suo petto, tagliando carne e ossa mentre la sua oscura svaniva facendo spazio a una sensazione di pace mentre cadeva nella caverna che avrebbe dovuto invadere.

 

“ Iskandar... il tuo cammino è appena iniziato. Proteggi questo pianeta come io non ho saputo fare.”, disse il re persiano, sorridendo prima di svanire in una pioggia di granelli luminosi.

 

“ Lo farò, Dario.... lo farò.”, affermò Iskandar prima di crollare a terra per la stanchezza assieme al partner. L'ultima cosa che sentirono fu Ruby che chiamava i soccorsi, dando inizio all'ultima fase di quella terribile notte.

 

Molto lontano, osservando le fiamme e i Grimm volanti che ancora affliggeva la città, si trovava il gruppo che aveva orchestrato l'attacco. Cinder era chiaramente furiosa. Aveva visto questo come il momento del trionfo e della vendetta, e ne era stata derubata.

 

“ Grazie del tuo aiuto, Dario, me ne ricorderò.”, disse istintivamente Kiritsugu, guardando uno stanco Ozpin arrivare sulla scena e fiondarsi nella voragine creata al posto dell'Accademia, sicuramente per prendere la Reliquia e distruggerla.

 

“ Uff, siamo rimasti solo io, Cinder e uno svenuto Adam. Mentre Emerald e Mercury sono troppo lontani per aiutare. Temo che non possa fare altro che scappare.”, affermò Kiritsugu, voltandosi per andarsene assieme ad Adam e Cinder, prima che un intenso dolore gli attraversasse la spina dorsale.

 

“ Scusa, scusa, Kiritsugu, cos'hai osato fare?', domandò arrabbiata la voce dello stesso demone che aveva preso il controllo di Adam. Il potere di Goetia si insinuò nel corpo di Kiritsugu, incendiando i suoi muscoli e premendo pericolosamente sul suo cervello.

 

“ N- non potevamo combattere contro tutti.”, si giustificò il Magus killer.

 

“ Bella scusa, so bene che tu e Dario vi siete trattenuti. Vuoi forsi che evochi tua moglie e i tuoi figli? Già Shirou ha avuto la sua dose di avventura a Beacon.”.

 

Un moto di terrore si impossessò di Kiritsugu. Sebbene non fosse veramente il Magus killer che era riuscito a farsi una famiglia, possedeva alcuni dei suoi ricordi, diventati più numerosi dopo che Salem aveva sbloccato la sua Aura.

 

“ M- maledetta. Tienili fuori da questa storia.”, rispose di rimando l'Assassin, trattenendo appena un rivolo di schiuma alla bocca al pensiero di vedere Ilya trasformata in un Grimm com'era già successo al figlio adottato dal suo alter ego.

 

' Bene. Ti concedo per ora il permesso di scappare, ma se la prossima volta osi andartene senza prima consultarmi mi pregherai di uccidere la tua bella bambina.', concluse impietosa la strega, lasciando andare la pressione su Kiritsugu, che fece un cenno ai compagni.

 

Cinder alzò le mani, avvolgendosi assieme ai compagni in un velo di fuoco, che si trasformò in una grossa cometa dentro la quale sarebbero arrivati alla loro aeronave. E da lì fino al territorio di Salem, dove avrebbero atteso la loro eventuale punizione.

 

 

Intanto i primi raggi solari cominciarono a illuminare le rovine della città. Toccando uno a uno i contendenti rimasti, questi si rialzarono a fatica osservando quella nuova alba e guardando la distruzione causata dai Grimm o da loro stessi. In breve, chi aveva ancora un minimo di forza cominciò a smuovere le macerie e a liberare chi vi era rimasto intrappolato.

 

Gli ospedali presero intanto ad accogliere i primi feriti, in quella che sarebbe stata la prima di molte giornate di duro lavoro per tutti i medici del Regno.

 

Ozpin era rimasto per diverse ore davanti alla porta per la Reliquia, chiedendosi se stesse facendo la cosa giusta. Infine l'aprì con un sospiro, rivelando un immenso deserto e una pedana alla cui fine si trovava una bizzarra lampada dorata.

 

“ Jinn.”, disse secco Ozpin dopo averla presa. Un fumo bluastro si diffuse nell'aria e prese lentamente una forma corporea, quella di una bellissima donna dai lunghi capelli blu scuro, orecchie a punta e la pelle verde fiume vestita con alcuni monili, unica copertura per le sue florite curve.

 

“ Ciao, vecchio re, è ' bello rivederti. L'ultima persona che mi ha fatto una domanda non possedeva un briciolo del tuo carisma. Lascia che mi complimenti per come hai ribalatato tutto sommeto la situazione.”, disse la donna con tono musicale, ricevendo in risposta un cenno rispettoso dal re degli Aesir.


“ Anche per me, Jinn, è bello reincontrarti. Ma il merito va tutti a Cacciatori ben più meritevoli di me. Purtroppo sai cosa dovrò fare.”, affermò l'uomo, perdendo una lacrima dal suo unico occhio. Jinn chiuse brevemente i suoi, prima di riaprirli con un'espressione decisa.

 

“ Lo so, e approvo. Fai pure le tue domande e poi distruggimi, era anche ora.”, affermò con tono dolce, ma fermo.

 

Ozpin prese un profondo respiro e poggiò la punta del bastone a terra, tenendo gli occhi chiusi poiché incapace di sostenere lo sguardo di Jinn.

 

 

“ Quando intende manifestarsi Goetia?”, chiese dunque l'Aesir, sapendo che il momento in cui il mostruoso demone avrebbe riottenuto il suo antico potere sarebbe stato il fulcro della loro guerra millenaria, nonché l'occasione per abbatterlo che aveva aspettato tanto. Se non l'avessero presa, il perfido Beast avrebbe avuto campo libero forse per l'eternità.

 

L'ansia che aveva provato millenni prima al pensiero del Ragnarok era poca cosa paragonato al terrore che aveva assaporato nei suoi anni su Remnant.

 

“ Avete due anni al massimo, non posso essere più precisa.”, rivelò infine lo spirito, buttando un altro enorme peso sulle spalle del dio.

 

Ozpin sbuffò. Due anni... abbastanza tempo affinchè il suo nemico facesse altri piani e non abbastanza per prepararsi a contrastarli. Sapeva già che questa nuova e speranzosamente ultima fase della guerra sarebbe stata una corsa contro il tempo, ma non credeva fino a questo punto.

 

“ La nostra generazione... potrebbe fare qualcosa? Non possiamo obbligarli a lasciare questo fardello sui loro figli.”.

 

“ E' quella con la migliore possibilità. Fidati di Ruby e degli altri giovani di Cacciatori, ognuno di loro è la chiave per sconfiggere i nemici di questo mondo.”, disse ancora lo spirito della conoscenza. Ozpin annuì grato e alzò il bastone, trasformandolo in una bellissima lancia.

 

“ Buono a sapersi. Grazie molte, Jinn. Sei stata una delle mie poche amiche in questi anni.”.

 

“ Non perdere la speranza, vecchio re.”, rispose sorridente lo spirito, mentre la lancia di Ozpin affondava nella sua lampada. L'oggetto si spaccò senza la minima opposizione, emettendo vari lampi di luce e sbuffi di fumo. Jinn allargò le braccia, alzando più in alto mentre linee luminose si disegnarono sul suo bel corpo.

Lo spirito si dissolve dunque in un bellissimo spettacolo di scintille azzurre, lasciando Remnant per finire chissà dove.

 

“ Grazie per tutti questi anni, Jinn. Non ti deluderemo.”, disse dunque Ozpin, saltando da una parete all'altra della caverna con lo sguardo rivolto al futuro.

 

Nel frattempo, Iskandar era tornato all'orfanotrofio di Atlanta, dove Leo e Roman si stavano già leccando le ferite. Si era seduto alla sua scrivania. L'arciera non l'usava quasi mai, se non quando aveva bisogno di assoluto riposo, preferendo stare sempre a contatto coi suoi bambini. Tirò dunque fuori il suo scroll, facendo il numero dei suoi contatti nelle truppe sparse ovunque su Remnant. Avrebbero avuto il compito di portare notizie alle famiglie dei caduti.

 

“ Soldato Red Kyle, deceduto con onore. Sergente Maris, deceduto con onore. Caporale Cobalt, deceduto con onore...”, cominciò ad elencare con tono stanco, mettendosi una borsa del ghiaccio sulla fronte e sperando in notizie migliori.

                                                                                                              *****

Un enorme saluto a tutto il fandom italiano di RWBY, spero che quest'anno sia relativamente cordiale con voi tutti e che questo capitolo, penultimo della saga di Mistral, sia stato di vostro gradimento. Il prossimii è già quasi pronto e arriverà forse in settimana, se la pigrizia non mi frega. Intanto ho anche dato i miei primi due esami alla magistrale, quindi ho cominciato decisamente meglio di quanto abbia fatto alla triennale. Consigli ben accetti come sempre, un grazie a chiunque recensisca e anche un buon carnevale. Se potete spero facciate anche un salto sulle storie di evil65(  account condiviso da me e altri autori), Scarlett Queen e gli altri ragazzi che scrivono sul primo dei due account.

  
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