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Autore: 0421_Lacie_Baskerville    03/03/2022    1 recensioni
( Legata al secondo arco narrativo della storia All Might's Daughter e ambientata dopo la guerra. )
Erza non ha mai avuto un'appuntamento prima d'ora e Izuku ha decisamente preso sul serio la cosa, tanto da coinvolgere tutti i loro amici per organizzare una serata speciale per loro due.
Genere: Generale, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Izuku Midoriya
Note: Cross-over, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Questa piccola one shots avrebbe dovuto fare parte del secondo arco narrativo di Daughter's ma dal momento che è ormai un anno che non proseguo con quella storia, l'ho guardata marcire nel mio PC anche troppo. So che è una ship strana per molti, ma devo dire che a me diverte molto.

Personaggi: Midoriya Izuku, Erza Scarlet,  1A e vari personaggi di FT

Fandom : Fairy tail Crossover My Hero Academia.

Genere: Romantico, fluf, spaccato di vita, ship Midoriya x Erza.

 

Find my way Back

 

Erza osservò la sua immagine riflessa nello specchio.

L'abito che indossava lo aveva scelto Lucy: sbracciato, di un blu scuro che generava un bel contrasto con la sua pelle chiara e il rosso fiammeggiante dei capelli, lasciati sciolti sulle spalle. Sul davanti, aveva un profondo scollo a cuore che metteva in risalto il suo seno generoso. Un morbido strato di pizzo ricopriva lo scollo e le braccia. La gonna corta le arrivava a mezza coscia. Sul dietro, la stoffa si apriva lasciandole un bel po' di pelle esposta.

Si, il vestito non le dispiaceva. Le stava bene perfino, ma avrebbe voluto sapere cosa aveva in mente il suo ragazzo. Soprattutto, dopo che era rimasta confinata nel dormitorio femminile per tutto il pomeriggio.

Le ore più lunghe ed estenuanti della sua vita.

≪ Stai benissimo, smettila di essere nervosa ≫ le disse Lucy, ridacchiando. Sedeva sul letto di Erza, mangiando M&M con Cana e Mira, che le rivolse uno dei suoi sorrisi incantevoli. ≪ Sei bellissima, Erza ≫

≪ Ah, lo farai secco ≫ concordò Cana, allegramente. Sollevò la bottiglia di vodka, mandando giù una manciata di cioccolato con un sorso di liquore.

Erza sbuffò. ≪ Francamente, non ho ancora capito incontro a cosa sto andando ≫ disse, seccata.

Izuku era stato sfuggente a riguardo. Si era innervosito alle sue domande, evitando il suo sguardo e agitandosi. Era riuscito ad evitare di risponderle solo perché le ragazze dello Yuei e di Fairy Tail si erano coalizzate per aiutarlo.

≪ Che razza di appuntamento ha organizzato? ≫ si chiese a voce alta.

Le tre ragazze si guardarono e ridacchiarono.

≪ Lo vedrai ≫ rispose Lucy, sospirando con sguardo sognante. ≪ Francamente, sono invidiosa. Lo vorrei io un appuntamento così ≫

Visto come l'aveva fatta vestire, Erza aveva un presentimento al riguardo. Guardò ansiosa l'amica. ≪ Lo sai che non sono un tipo romantico, vero? ≫

Lucy scambiò uno sguardo con Mira, entrambe avevano un sorriso sciocco sulle labbra che non prometteva nulla di buono. Cana sollevò la bottiglia. ≪ Vuoi un sorso? ≫ l'invitò, beccandosi le occhiatacce delle altre due. ≪ Lo dico per lei, per sciogliersi un po' ≫ si difese.

Erza si passò una mano fra i capelli, sospirando.

≪ Magari un go- ≫ disse, venendo interrotta da Lucy che la fulminava con lo sguardo. ≪ No! Assolutamente no. Devi restare sobria ≫ strillò, puntandole contro il dito. ≪ Dopo tutta la fatica fatta non ti permetterò di rovinare tutto ≫

≪ Rovinare cosa, esattamente? ≫ domandò sospettosa.

Non le piaceva l'idea che altre persone avessero messo becco in quello che sarebbe dovuto essere il loro primo appuntamento, ma ormai c'era poco da lamentarsi. Il dardo era tratto e doveva andare fino in fondo.

Lucy ridacchiò. ≪ Non preoccupartene. Midoriya ha pensato a tutto, noi lo abbiamo solo aiutato ha metterlo in pratica ≫

Mira si alzò e le mise le mani sulle spalle. ≪ Piuttosto, ≫ disse, con un luccichio poco rassicurante negli occhi, ≪ spero che tu abbia indossato biancheria sexy ≫ Le sorrise candidamente, abbassando la voce ≪ O magari non indossi niente sotto? Andrebbe comunque bene, sarebbe più veloce e ≫

≪ Mira! ≫ strillò Lucy, avvampando scandalizzata. Erza si irrigidì, sentendosi andare il viso in fiamme per l'imbarazzo. ≪ TU! ≫ Sibilò fra i denti ≪ Q-questi non sono affari tuoi! ≫

≪ Se è la prima volta potrebbe essere un po' strano all'inizio. ≫ continuò Mira e sussultò, trovandosi una spada puntata alla gola. ≪ Suvvia Erza, sto cercando di darti buoni consigli ≫ commentò, mettendo il broncio.

Gli occhi di Erza si strinsero minacciosi. ≪ Se dici solo un'altra parola... ≫ minacciò.

Cana scoppiò a ridere, poggiando le spalle contro il letto e gettando la testa indietro. ≪ Cioè, aspetta ≫ disse fra le risate. ≪ Non l'avete ancora fatto? ≫

≪ R-ragazze, dai basta ≫ si intromise Lucy, agitata. Aveva il viso più rosso di Erza, nemmeno fosse lei il bersaglio di quelle frecciatine. ≪ N-non è ancora ora di andare? ≫ domandò a Cana.

La ragazza socchiuse gli occhi, ridacchiando. ≪ Seriamente...non l'avete fatto? ≫

Erza distolse lo sguardo, sentendosi bruciare il viso. ≪ Uhm, forse dimentichi che abbiamo avuto altro a cui pensare e p-poi stiamo insieme da poco ≫

≪ Adorabili ≫ commentò Mira, poggiando una mano sulla guancia e sorridendole dolcemente. ≪ Stasera, potrebbe essere la volta buona ≫

≪ Ne dubito ≫ borbottò, facendo scomparire la spada. Timido com'era, era improbabile che ci provasse. Da quando si era ubriacata, saltandoli addosso, il solo sentire la parola "coniglio" lo mandava nella più totale agitazione.

Gli occhi scuri di Cana si posarono sul telefonino e si accesero. ≪ Bene, è ora di andare ≫

≪ Andare dove? ≫ chiese, esasperata. ≪ Vi dispiacerebbe darmi qualche informazione in più, dannazione? ≫

≪ Di sotto, è tutto ciò che devi sapere ≫ disse Lucy, congiungendo le mani eccitata. La squadrò dalla testa ai piedi e annuì, compiaciuta. ≪ Okay, va bene. Ricorda questo- ≫

≪ Prendi precauzione ≫ si intromise Mira ≪ Sei troppo giovane per avere dei figli ≫

≪ E visto la madre che ti ritrovi, non sono sicura tu abbia il senso materno per averne ≫ aggiunse Cana, portandosi la bottiglia alle labbra e prendendo una lunga sorsata del liquore.

≪ Noi non faremo sesso, stasera ≫ sbottò, alzando la voce. ≪ Dateci un taglio ≫

≪ Lo escludi a priori? ≫ disse ridendo, Cana. Il sorriso di Mira si allargò. ≪ Aspetta e vedremo ≫

Sul letto, Lucy annuì sconvolta. ≪ R-ricorda ≫ riprese, il viso paonazzo e la voce soffocata ≪ niente spade, villan, risse o quant'altro ≫

Erza guardò le sue tre amiche e scosse la testa, rabbrividendo. ≪ Francamente, a volte penso che siano meglio i villan di voi ≫

Mira le fece un sorrisone e la spinse verso la porta. ≪ Scendi le scale e vai nella sala comune e... ≫

≪ Stai per dire qualcos'altro di inopportuno? ≫ la frenò, allarmata. Mira rise. ≪ Divertiti, Erza. Solo questo ≫

Prese un bel respiro, aprendo la porta. ≪ Bene, io vado. Non distruggetemi la stanza ≫ disse, e si diresse lungo il corridoio. Loro restarono a guardarla sulla soglia, mentre si avviava verso l'ascensore, sentì Lucy gridarle dietro ≪ E prendi le scale ≫

≪ Ma scusate, che vi cambia?! ≫ sbottò, voltandosi. Le ragazze si ritrassero, ridacchiando, e lei voltò per le scale, esasperata.

Scese le due rampe e si fermò arrivata all'ultima.

Il respiro le rimase bloccato in gola per la sorpresa. Guardò incantata ciò che si stendeva davanti ai suoi piedi.

Sugli scalini di legno lucido erano disposte due file opposte di candele bianche, le piccole fiammelle tremolavano, creando un alone dorato. Al centro, si stendeva un sentiero di petali di rosa, di un rosso scuro e corposo, come i suoi capelli. Formavano un sentiero che portava alla sala comune, riempiendo l'aria di un profumo dolce.

Erza si chinò a raccoglierne una manciata, strofinandoli fra le dita. Le sfuggì un sorriso nel sentirli morbidi e setosi contro i polpastrelli.

Mise un piede nudo sullo scalino e rabbrividì di piacere per la sensazione vellutata dei petali sotto le piante nude. Scendendo, si rese conto che c'era della musica in sottofondo, così bassa che dovette aspettare di arrivare quasi alla fine della scala per riconoscerla. Give me Love, di Ed Sheeran. Ma a quel punto, poteva essere qualsiasi canzone tanto poco gli importava.

Ad attenderla alla fine della scala, c'era il suo ragazzo, fremente di emozione e nervosismo. Indossava eleganti pantaloni color kaki e una camicia bianca a righe, stretta al collo da una cravatta coordinata. Era evidente che gliel'aveva allacciata qualcun altro, dal momento che per una volta era perfetta.

I suoi occhi verdi scintillarono nel vederla. Aveva le guance accese da un intenso rossore e le labbra si tesero in un sorriso nervoso.

Erza si sentì mancare il respiro, un dolce calore le riempì il petto, davanti a quel sorriso disarmante.

Izuku le offrì la mano e lei vi fece scivolare sopra la sua, stringendogliela. I suoi occhi verdi la guardavano così intensamente da farla arrossire.

≪ Sei bellissima ≫ disse, con voce soffocata dall'emozione. L'accompagnò a scendere gli ultimi gradini, fino a trovarsi l'uno di fronte all'altro.

≪ Anche tu ≫ rispose lei, lisciandoli la cravatta sul petto. Izuku arrossì, abbassando lo sguardo timidamente. Ad Erza non sfuggì il luccichio compiaciuto nei suoi occhi.

≪ Ma questo cos'è? ≫ chiese, facendo riferimento ai vestiti eleganti e ai petali di rosa sul pavimento. Si lasciò scappare un sorriso, era sorprendentemente carino vestito a quel modo. ≪ Era per questo che eri sfuggente ultimamente? ≫

Izuku annuì, stringendole la mano. ≪ Questo ≫ disse orgoglioso ≪ è il nostro primo appuntamento ≫

Erza inarcò un sopracciglio. ≪ Non che non apprezzi, ma mi sarei accontenta di qualcosa di meno impegnativo. Un cinema magari o una passeggiata al parco ≫ .

≪ V-volevo che tutto fosse speciale ≫ rispose lui, con un sorriso nervoso. ≪ Dal momento che per una ragione o per un'altra, non siamo mai riusciti ad avere un vero appuntamento fin ora. Volevo fare qualcosa per rimediare ≫ .

≪ Ma come! ≫ protestò, ridendo. ≪ La nostra uscita dallo Yuei non era già di per sé un appuntamento? ≫

Izuku scosse la testa, alzando gli occhi al cielo. ≪ Ah, tra le risse e la visita da mia madre ≫ commentò, guidandola al centro della sala, così che potesse vedere meglio quello che aveva realizzato. ≪ Non penso si possa definire un appuntamento ≫

Il respiro le si bloccò in gola, mentre si guardava attorno e notava i cambiamenti apportati nella grande sala.

Le luci erano spente, le tende aperte. Attraverso il vetro ghiacciato, Erza poteva vedere la neve cadere lenta e placida.

C'era un'atmosfera intima, generata dalle dozzine di candele, chiuse in vetro che pendevano dal soffitto con lunghi fili argentei. Sparsi per il pavimento c'erano petali di rose, un sentiero di centinaia di petali profumati, come velluto sotto i suoi piedi. Uno dei tavoli era stato decorato da lunghe candele, su un tappeto di rose a gambo lungo. Apparecchiato con piatti di porcellana, fumanti.

La musica veniva da due piccole casse per ipod, diffondendosi con il giusto sotto suono, né troppo bassa né troppo alta.

Erza si guardò attorno, stupita e soprafata. Le bruciavano le guance, nessuno aveva mai fatto così tanto per lei e di sicuro, mai una cosa così romantica.

≪ Beh, non possiamo uscire dalla scuola, così ho chiesto ai nostri compagni il favore di lasciarci la sala comune per stasera, e loro hanno acconsentito ≫ spiegò emozionato. Le strinse la mano un po' più forte, aggiungendo ≪ C'è una cena squisita, musica e i tuoi film preferiti ≫

Erza doveva ammettere che avevano fatto un lavoro incredibile, trasformando gli spazi noiosi della sala in un ambiente caldo e intimo.

Lui la guardava ansioso, teso come una corda di violino. Osservava attentamente ogni suo gesto ed espressione, la punta delle dita ghiacciate e i palmi roventi.

≪ Oh Izuku ≫ sussurrò, sentendosi mancare il fiato e bruciare le guance. Adesso, capiva perché le ragazze erano così su di giri. ≪ è bellissimo ≫ ammise, con un filo di voce. ≪ N-non so che cosa dire. Sono senza parole ≫

Izuku le sorrise, raggiante. Sembrava sollevato, come se avesse temuto fino all'ultimo il suo giudizio. ≪ Bene ≫ disse, ridacchiando. ≪ L'intenzione era proprio quella ≫

≪ Mi devo aspettare i fuochi d'artificio? ≫ chiese, accennando una risata nervosa. Al solo pensiero, le si stringeva lo stomaco in una morsa di panico.

Izuku storse la bocca in una smorfia. ≪ Troppo scontanti ≫

≪ Oh giusto, magari una convention di eroi? ≫

≪ Quella sarebbe bella, ma temo piacerebbe più a me che a te ≫ commentò, divertito. ≪ No, ma intanto... spero che tu abbia fame ≫ le disse, guidandola verso il tavolo apparecchiato.

Erza lo seguì, camminando sui petali morbidi. ≪ Adoro la sensazione di camminare sui petali ≫ disse, guardandolo curiosa. Izuku si illuminò di orgoglio. ≪ Sapevo che ti sarebbero piaciuti. Ricordo che All Might ci disse che i fiori ti piacevano ≫ disse, abbassando lo sguardo e aggiungendo piano ≪ P-purtroppo, non è la stagione giusta per i girasoli. Fa troppo freddo ≫

≪ Sai, anche questo?! ≫ replicò sorpresa. Doveva fare due chiacchiere con Toshinori su cosa significasse tenere per sé certi particolari.

Arrossì, schiarendosi la gola. ≪ S-spero che tu abbia fame. Ho passato la sera a cucinare ≫

≪ Non ne hai idea ≫ ammise, con una risata inquieta. Si sentiva lo stomaco contratto in una morsa di nervosismo. Strano, perché di genere era lei che metteva alle strette lui e non il contrario. ≪ Sono stata tenuta sotto sequestro per tutta la sera da Mina e Cana. Una pericolosissima accoppiata, se te l'ho stessi chiedendo ≫

Izuku sghignazzò, divertito. ≪ Mi spiace, dovevamo tenerti lontano dalla sala comune ≫ . Le scostò la sedia, strappandole un sorriso incredulo e divertito, e l'accostò gentilmente mentre si sedeva.

E poi dicono che la cavalleria è morta. Ah.

Le due candele sul tavolo bruciavano lente. Lo guardò girare intorno al tavolo per prendere posto davanti a lei. ≪ Tutto questo è un po' strano ≫ disse, ≪ Non sono abituata a vederti in questo modo ≫

La guardò interrogativo. ≪ Stano in bene o in male? ≫

Erza arricciò le labbra, pensierosa. ≪ In bene, direi. Si, credo che sia in senso positivo. Solo che non sono molto pratica di queste cose e non so cosa ti aspetti da me ≫

Izuku si lasciò scappare una risata nervosa. ≪ Nulla di particolare, solo...che tu sia te stessa, immagino. ≫ disse, sorridendo raggiante. ≪ Qualunque sia la situazione, se stiamo insieme va tutto bene ≫

Le labbra di Erza si stesero in un sorriso dolce, osservandolo. Era strano vederlo così elegante, con quella cravatta legata bene al collo. Per qualche ragione, aveva voglia di slacciarla e rilegarla come la teneva di solito. Un dettaglio che più gli si addiceva.

La cena che le servì era spettacolare.

Ravioli al sugo ripieni di ricotta, polpette di pollo in salsa agrodolce, piatti di onigiri ripieni. Erza socchiuse gli occhi deliziata, assaporando la pasta del raviolo sciogliersi in bocca. ≪ Non sapevo che cucinassi ≫ disse, guardandolo incuriosita.

Il rossore sul suo viso non accennava ad attenuarsi. Evitò il suo sguardo. ≪ Ah? Ehm s-si ≫ rispose, muovendosi nervosamente. ≪ Un po' ≫

Era proprio negato a mentire, gli si leggeva in volto tutta la verità. Dovette sforzarsi per sopprimere il sorriso che gli affiorava alle labbra.

≪ Sai, è una strana coincidenza ≫ commentò con leggerezza, osservandolo divertita. ≪ Hai preparato proprio il mio piatto preferito ed ha un sapore così famigliare...deliziosamente famigliare ≫

Izuku espirò, avvampando. I suoi occhi verdi scattarono, annuì prendendo un boccone. Erza lo puntò con la forchetta. ≪ Lo sai che sei il peggior bugiardo che io abbia mai visto? Davvero. Ci sono persone che sanno mentire poco, ma tu sei come un libro aperto ≫

Chiuse gli occhi, sospirando imbarazzato. ≪ V-va bene ≫ cedette. ≪ In realtà, è stata Mirajane-san ha cucinare ≫

≪ Ma davvero? ≫ commentò divertita, sorridendo gongolante. ≪ Non l'avrei mai detto ≫ .

Izuku si strinse nelle spalle, guardandola di sottecchi. ≪ H-ha detto che dovevo dirti che l'avevo preparata io, perché così a-avrei fatto ≫ si interruppe, deglutendo nervoso e bisbigliò l'ultima parola così piano che quasi non lo sentì ≪ colpo ≫

Conoscendola, non faticava a immaginare come le fosse stato facile convincerlo e come lui si fosse fatto irretire. Mira era davvero troppo subdola per un'anima buona come lui.

Spiluccò il cibo, con un leggero sorriso. ≪ Ti rivelerò un segrettuccio sul tuo idolo vivente ≫ gli disse, attirando su di sé il suo sguardo. Aveva ancora il viso arrossato, schiuse le labbra sorpreso, quando lei gli disse ≪ Lo straordinario Simbolo della Pace che tutti idolatrate, non sa cuocere nemmeno un uovo ≫

Gli occhi verdi del ragazzo si sbarrarono leggermente. Erza si lasciò scappare una risata. ≪ In realtà, non solo riuscirebbe a trasformare l'uovo in una sostanza altamente velenosa e mortale, ma lo farebbe dando fuoco alla cucina. ≫

Izuku la stava fissando, stordito.

Le veniva da ridere, ma c'era da piangere. La sua crescita era costellata dai disastri culinari di Toshinori. ≪ Come vedi le doti culinarie non sono necessarie per diventare il Simbolo della Pace. ≫ disse, alzando gli occhi al soffitto ≪ Non mi aspettavo che ne possedessi, infatti ≫

≪ A-All Might ≫ balbettò, corrugando la fronte sorpreso. Erza annuì rassegnata e aggiunse borbottando. ≪ In realtà, non sa fare nemmeno la lavatrice ≫ .

Si ricordava fin troppo bene come era andata a finire l'ultima volta che gli aveva lasciato svolgere un compito tanto semplice. Un disastro, roba da mettersi le mani nei capelli. ≪ L'ultima volta, ha trasformato tutta la roba bianca in un ammasso di chiazze di diverse tonalità di rosa e rosso. Si è ristretto tutto e ha fatto a brandelli i tessuti ≫

Izuku si portò una mano alla bocca, cercando di soffocare le risate. ≪ No-non ci credo. All Might... ≫

≪ A brandelli ≫ ripeté Erza, ridendo. ≪ Ancora adesso, non capisco come abbia fatto ≫

Era un risultato che solo Toshinori poteva ottenere.

Izuku si lasciò scappare una risata, nascondendosi con la mano sfregiata e strappandole un sorriso.

≪ Come hai fatto a sopravvivere? ≫ le chiese, ridacchiando. Erza sospirò tragicamente. ≪ Ho imparato a cucinare. Sono sopravvissuta alla Torre, non potevo certo lasciare che mi ammazzasse lui con i suoi piatti ≫

≪ Potevi usarli come armi ≫ disse, sporgendosi in avanti. Erza rise. ≪ Mi avrebbero arrestata per utilizzo di sostanze dannose per la salute ≫

Fu un sollievo. Tutta quella atmosfera romantica l'aveva un po' spaventata, rendendola nervosa. Senza rendersene conto, si era sentita mettere sottopressione. Non era brava in quel genere di cose e non aveva abbastanza esperienza per valutare come comportarsi.

Tornare a comportarsi come sempre, chiacchierare del più e del meno, ridere e scherzare, le distese i nervi. Il ragazzo davanti a lei era quello di sempre, anche se invece dei pantaloncini e della felpa, indossava camicia e pantaloni eleganti.

Izuku le raccontò di quando era bambino e dei giochi con Bakugo, le parlò di come avesse incontrato All Might e avesse fatto fuggire un villan fangoso che poi aveva preso in ostaggio proprio il suo più vecchio amico.

Conosceva quella storia. Il gesto sconsiderato di Izuku di andare in soccorso dell'amico, pur non possedendo un quirk, era la ragione per cui All Might lo aveva scelto come suo successore. Sentirlo raccontare dalle sue labbra però gli conferiva un sapore diverso.

Sentiva nelle sue parole il desiderio che aveva di rendersi utile agli altri, di aiutare e salvare tutti, di essere l'eroe numero uno. Non per vanità o desiderio di potere, Izuku non era il tipo da certe piccolezze egoiste. No, lui voleva essere la persona che avrebbe fatto sentire tutti quanti al sicuro.

Un eroe nel vecchio significato del termine, il più puro e disinteressato. Era l'espressione massima della sua gentilezza, del suo cuore altruista.

Prima di rendersene conto, avevano finito di cenare e si erano spostati su uno dei tanti divani, sparsi per la sala.

Le dita di Izuku catturarono una ciocca di capelli rossi e iniziarono a giocarci, mentre continuavano a raccontarsi cose del passato. Le gambe di lei appoggiate su quelle del ragazzo, con i piedi che dondolavano.

Erza si sorprese di quanto le venisse facile parlare con lui, raccontarli di Fairy Tail e dei suoi amici, delle missioni affrontate con loro e di come a volte, fossero assurdamente ridicole e deliranti.

Izuku rideva, faceva domande, gli occhi verdi che scintillavano radiosi. Erza gesticolava, lasciandosi trascinare dall'entusiasmo dei ricordi. Vedeva la neve accumularsi davanti le porte a vetri, le candele consumarsi. Dalla playlist partì una canzone lenta e pulsante che lo riscosse.

Le afferrò la mano, guardandola timoroso. ≪ T-ti va di ballare? ≫

Erza sussultò, guardandolo sorpresa. ≪ Sei proprio deciso a rendere questa serata la più romantica possibile, eh? ≫

Izuku si raddrizzò, accennando un sorriso ≪ Si, l'idea è proprio quella ≫

La fece alzare, guidandola al centro della sala. Aveva nuovamente le guance rosse e gli occhi scintillanti di emozione. ≪ Ma non è l'unica ≫ disse, prendendola fra le braccia.

La mano di lui sulla sua schiena nuda le fece formicolare la pelle, mentre si avvicinavano l'uno all'altro. Sentiva il cuore battere così forte in petto da sembrare un uccellino in gabbia che tentava di fuggire.

Era sicura di essere arrossita per l'imbarazzo, ma anche per la vicinanza con il suo corpo.

Il suono pulsante della canzone si insinuava sottopelle, guidando i loro passi, cantando parole suadenti che le facevano mancare il respiro e riportava a galla ricordi.

No matter where we're going I'll be your side.

Erza si mordicchiò l'interno della guancia, nervosamente. Vicini, erano davvero vicini, così tanto da condividere il respiro ed Izuku la stava guardando adorante. Gli occhi lucenti e scuri come smeraldi. Si muoveva lentamente, seguendo il ritmo della musica. Lei cercava di lasciarsi guidare, ma era difficile.

≪ Mi sorprendi Midoriya Izuku. Sai davvero ballare un lento ≫ sussurrò. Lui arrossì ancora di più, annuendo con la testa.

I bassi le risuonavano nelle vene, mentre quella voce melodiosa le si insinuava nella mente, nei suoi stessi pensieri.

Cause even underneath the waves I'll be holding on to you

Le toglievano il respiro quegli occhi lucenti che la guardavano rapiti, mormorò ≪ Q-quale sarebbe l'altra? ≫

≪ L'altra cosa? ≫ domandò, corrugando la fronte. Erza si sentiva le guance calde. ≪ L'altra idea. Hai detto che ce n'era un'altra ≫

Il rossore sulle guance si estese fino a coinvolgere le orecchie. Gli tremò leggermente la voce. ≪ Ah, è solo che v-voglio trattarti bene ≫ disse, traendo un respiro tremante. ≪ Perché meriti di avere il meglio che posso offrire. ≫

And even if you slip away I'll be there to fall into the dark

Erza si sentì venire meno il respiro, il cuore le balzò in gola. ≪ Izuku ≫ sussurrò, affondando le dita nella sua spalla ≪ n-non c'è bisogno di arrivare a tanto. Tutto questo... ≫

≪ Lo so ≫ l'interruppe lui, agitato. ≪ Solo...per una volta, posso viziare la mia ragazza? ≫ . La guardò con occhi dolci, sfiorandole la guancia con le dita. ≪ Voglio solo che tu abbia il meglio, è c-così sbagliato? ≫

Si sentì sciogliere il cuore nel petto. ≪ Sei dolce ≫ mormorò, premendoli le labbra sulla guancia e restandoli così vicina da percepire il calore sulle sue guance arrossate.

Izuku trasse un respiro, tremante. ≪ H-ho dovuto chiedere aiuto a un po' di persone, perché tutto fosse perfetto. ≫ ammise ≪ Mirajane-san mi ha aiutato con la cucina e anche tutti gli altri mi hanno dato una mano con le decorazioni e i fiori. Lucy-san è stata gentilissima, oltre che aiutarmi con l'organizzazione, mi ha anche insegnato come si balla ≫

Abbassò lo sguardo, imbarazzato. I suoi occhi si posarono sul pizzo che rivestiva la profonda scollatura sul suo seno e distolse velocemente lo sguardo, avvampando. Il pomo d'Adamo sulla sua gola, sussultò.

Erza sentì un certo fastidio al pensiero di quei due che provavano i passi, stringendosi e ballando sulle note di qualche canzone romantica.

Gli posò una mano sul petto, lisciandoli la cravatta perfettamente allacciata sulla camicia. ≪ Anche questa è opera di Lucy? ≫ domandò, scostandosi per guardarlo. Aveva il viso talmente rosso da nascondere le lentiggini.

Izuku la guardò con gli occhi febbricitanti, annuendo. ≪ S-si. Almeno per stasera, pensavo fosse il caso di allacciarla bene ≫

La sua mano era calda sulla parte bassa della sua schiena, direttamente a contatto con la pelle. Le faceva scorrere dei brividi sottopelle, alimentando la voglia di baciarlo. Era caldo, Izuku, e luminoso. Era come un piccolo sole, in grado di disperdere e spezzare perfino le tenebre della Torre del Paradiso.

On my way now don't give up on me.

≪ Io...non sono mai stata a mio agio con le persone ≫ disse, facendolo sussultare. ≪ Sin da quando Toshinori mi prese con sé, non sono mai riuscita a...adeguarmi del tutto ≫

Gli occhi verdi di lui erano attenti, la stava scrutando, prestando attenzione a quello che diceva. Erza sentiva il proprio cuore battere a un ritmo frenetico, minacciava di esploderle nel petto. ≪ Le uniche persone con cui sento di poter essere me stessa, di potermi fidare e rilassare, sono Toshinori e i miei compagni di Fairy Tail. Non riesco ad adattarmi del tutto alla Yuei... a legare con loro ≫

Oltre il vetro, la neve continuava a cadere. Ricordava il giorno in cui aveva incontrato Toshinori, nevicava proprio come in quel momento.

≪ Ma con te, è diverso. ≫ sussurrò, sentendosi arrossire. Izuku schiuse le labbra, la stava guardando come se non potesse credere a quello che stava ascoltando. La strinse un po' più forte ed Erza avvicinò la sua bocca a quella di lui. ≪ Quando stiamo insieme, sto bene. Sono a mio agio ≫ mormorò, sentendolo trattenere il respiro. ≪ Q-quello che sto cercando di dire, è che tu, Izuku Midoriya, mi piaci. Mi piace stare con te, davvero molto. Forse un po' troppo ≫

Non poteva credere di averlo detto, ma ormai era fatta. Non poteva rimangiarselo. Cosa peggiore, non voleva farlo.

Dalle labbra di lui scappò un verso strozzato. ≪ E-Erza ≫ sussurrò, incredulo. Si sporse in avanti, annullando la piccola distanza fra di loro. Le sue labbra soffici si schiusero, con un verso strozzato di sollievo, dando inizio a un lungo e dolce bacio.

Le fece scorrere le dita ruvide sulla pelle nuda della schiena, scatenando una serie di brividi lungo la spina dorsale. La sua bocca era calda e vellutata, si muoveva vogliosa sulla sua, strappandole il respiro.

Non era sicura di quando era accaduto, ma la musica era cambiata, accelerando. Non che le importasse. A quel punto, sarebbe andata bene qualsiasi canzone.

Gli si strinse contro, ricambiando ogni bacio e carezza. Rabbrividì al tocco caldo delle sue mani.

Quando finalmente si scostarono, erano entrambi senza fiato e con il viso arrossato. Erza deglutì, stringendosi a lui.

≪ Stavo pensando ≫ mormorò sulle sue labbra, sentendolo fremere fra le sue braccia. ≪ credo di potermici abituare a un po' di romanticismo ≫

Izuku emise un verso strozzato, che assomigliava pericolosamente a una risata. ≪ Ecco, brava ≫ mormorò. ≪ Abituati pure. Non c'è fretta, non vado da nessuna parte ≫

≪ Lo spero bene ≫ commentò lei ≪ Sai che ho un caratteraccio ed è meglio non farmi arrabbiare ≫

Izuku la guardò, gli occhi scuri. Un lampo passò nelle sue iridi mentre le sue labbra si tesero in un sorrisetto.

Sciogliendo l'abbraccio e indietreggiando. Erza lo guardò confusa, abbandonata al centro della sala, si sentiva destabilizzata. Un po' come se fosse stata sbattuta fuori di casa durante una tormenta.

≪ Oh giusto, perché Titania crede di essere invincibile ≫ commentò, divertito. I suoi occhi verdi stavano scintillando divertiti, mentre indietreggiava.

≪ Beh, mi reputo sicuramente una che non perde facilmente ≫ commentò, inarcando un sopracciglio. Izuku spalancò la vetrata, lasciando entrare il gelo.

≪ Che stai fac- ≫ le parole le morirono sulle labbra. Erza resto a bocca aperta per la sorpresa, quando una palla di neve le urto la spalla, disintegrandosi in una poltiglia candida ai suoi piedi.

Sussultò, una sensazione di frescura sulla pelle.

Il sorriso sulle labbra di Izuku si allargò. ≪ Un punto per me! ≫ annunciò, ridendo e alzando i pugni in segno di vittoria.

Erza assottigliò lo sguardo, un sorriso pericoloso le curvò le labbra. ≪ Tu! ≫ esclamò, con una punta di divertimento. ≪ Non hai idea di cosa hai appena fatto! ≫

Un'altra palla di neve attraversò l'aria, diretta a lei. Erza la schivò, lanciandosi in avanti. Izuku balzò fuori, nel piccolo cortile interno, ridendo. ≪ A parte centrare in pieno Titania? ≫ commentò ironico ≪ Uhm, si, non ne ho proprio idea ≫

I suoi piedi nudi affondarono nello soffice strato gelato, facendola rabbrividire fin dentro l'anima. L'aria era congelata, fiochi di neve cadevano lenti intorno a loro, mentre correvano e cercavano di colpirsi a vicenda.

≪ Non penserai davvero di potermi battere?! ≫ strillò Erza, schivando una palla di neve e contrattaccando. Izuku aveva stampato in volto un ampio sorriso, rideva di gusto, euforico come un bambino. ≪ Indovina un po'? sto già vincendo! ≫

≪ Non è ancora finita! ≫ replicò, scagliandoli contro una palla che lui evitò usando la velocità del suo quirk.

≪ Questo si chiama barare! ≫ protestò Erza, correndoli dietro.

≪ Oh non pensavo che Titania avesse bisogno di trovare scuse ≫ replicò, ammiccando con sguardo innocente. ≪ per giustificare il fatto che sta venendo stracciata ≫

Erza scosse la testa, un lampo di sfida nello sguardo. Detestava perdere e non era mai successo che qualcuno l'avesse battuta. Non avrebbe iniziato proprio quel giorno. ≪ Come osi?! ≫ esclamò, tornando a contrattaccare.

Dovevano sembrare un bel po' stupidi, a giocare come due bambini al freddo, congelandosi i piedi sulla neve. Erza era sicura di non essere mai stata così felice prima. Non riusciva a fermare le grida e le risate, anche se la neve era gelata, lei non sentiva freddo.

Izuku schivò l'ennesimo attacco e la colpì sul collo con una palla, la neve le scivolò dentro il vestito facendola rabbrividire. Afferrò la manica della sua camicia e lo tirò giù con sé. Crollarono a terra, senza fiato, ridendo.

Lui sollevò un pugno al cielo e gridò. ≪ Ho vinto! Io ho vinto! ≫

≪ Per un dannatissimo punto! ≫ replicò lei, con un sorriso euforico sulle labbra. Guardò il ragazzo al suo fianco, aveva il fiatone, il respiro che si condensava in nuvolette di vapore bianco davanti alle sue labbra, e le guance rosse e brucianti. Era sprofondato nella neve, con i verdi capelli scompigliati che gli cadevano in spesse ciocche sul viso e risaltavano a contrasto con il candore della neve.

≪ Io Midoriya Izuku ho battuto Titania Erza! ≫ gridò, ridendo euforico. ≪ Grazie Dio! ≫

Erza gli afferrò il viso, con le mani arrossate e screpolate dal freddo. Sporgendosi verso di lui premette la bocca sulla sua, rubandoli un bacio.

La sensazione di freddo filtrava nel suo corpo dal suolo, ma il corpo contro il suo era così caldo, che non lo sentiva. Izuku ricambiò prontamente il bacio. Le circondò il busto con un braccio traendola più vicino e iniziò a baciarla frenetico, levandole il fiato.

Caldo, Izuku era decisamente come il sole. Scaldava e illuminava ogni cosa. Rabbrividì, stretta fra le sue braccia.

≪ Ma stiamo scherzando? ≫ sbottò una voce aspra. ≪ Cosa state facendo?! ≫

Izuku si ridestò bruscamente, trovandosi supino sul divano. Si guardò attorno confuso. Aizawa e Gildarts lo stavano fissando in due modi molti diversi.

Aizawa con uno sguardo freddo e disgustato, mentre l'altro insegnante sembrava divertito oltre ogni limite.

Izuku si sentì avvampare. ≪ P-posso spiegare ≫ balbettò, cercando di rialzarsi e strappando un verso di protesta ad Erza. La ragazza era sdraiata su di lui, ancora addormentata.

Dopo aver vinto contro di lei la battaglia di palle di neve, erano rientrati nella sala comune congelati fino al midollo.

≪ Preparo delle cioccolate ≫ aveva detto Izuku, dirigendosi in cucina. Erza lo aveva guardato divertita. ≪ Ah ma allora, sai cucinare qualcosa? ≫

≪ Aspetta e vedrai ≫ aveva replicato ≪ preparerò la miglior cioccolata che tu abbia mai assaggiato ≫

Erza aveva tirato fuori delle coperte in lana e così si erano accucciati sul divano, stretti l'uno all'altro, a rabbrividire e a scaldarsi. Era stato così bello, stringerla fra le braccia, restare a parlare abbracciati. Un sogno.

Erza si mosse sonnolenta sul suo stomaco. ≪ Cosa...? ≫ mugugnò, tirando su la testa.

Aizawa li fulminò con lo sguardo. ≪ Voi due! Svegliatevi e spiegatemi che sta succedendo ≫ sbottò, adirato. Erza balzò a sedere, sorpresa e turbata. Arrossì vistosamente, quasi quanto Izuku.

Dalle scale arrivarono il suono di passi concitati. No, pensò disperato, ci mancava solo questo. Sentì Mina dire ≪ Non hanno sistemato nulla, uffa ≫

≪ Avranno avuto altro da fare ≫ commentò Cana, ridendo. Izuku abbassò lo sguardo, vergognandosi, sotto lo sguardo severo dell'insegnante e di quelli sorpresi e divertiti dei compagni.

Fantastico, ora lo avrebbero saputo tutti.

 

   
 
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