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Autore: ThePrankstersPage    24/03/2022    0 recensioni
[Deltarune]
[Deltarune] "Improvvisamente Kris percepì uno strano rumore, come un brusco movimento, e un'ombra passò fulminea sopra di lui. Il bambino alzò lo sguardo, ma non vide nessuno, se non l'oscillare di qualche viticcio polveroso. Sentì innumerevoli goccioline di sudore imperlargli la fronte e il sangue gelarsi nelle vene; qualunque cosa fosse stata, egli non era solo.
Sfoderò la spada e, senza abbassare la guardia, iniziò a indietreggiare lentamente dalla parte opposta, cercando di dominare la paura".
Una rivisitazione dello scontro tra Kris, e i suoi amici, e Spamton-Neo "normal route". Prossimamente in arrivo la controparte "L'Angelo di Ghiaccio"!
Genere: Azione, Fantasy, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- S-Spamton? - balbettò il piccoletto incredulo.

- EEESATTOOO! - esclamò, girando la testa a trecentosessanta gradi - ECCOMI QUA, KRIS! -

Poi scattò in piedi, torreggiando su di lui.

- GRANDE...GROSSO... - balzò in volo, spiegando le imponenti ali variopinte - [[PIÙ GRANDE E POTENTE CHE MAI]]! - gridò esaltato, alzando un pugno e il volto al cielo.

Kris restò a fissarlo, senza dire una parola. Spamton non era più la marionetta minuta e sbilenca che aveva conosciuto poche ore prima, ma pareva una macchina da guerra volante, dalle gambe lunghe e ricoperta da una coloratissima armatura d'acciaio. Sul petto, un triangolo rivolto verso il basso era illuminato all'interno da una luce fioca.

- AMMIRA IL NUOVO ME, KRIS! TUTTA QUESTA POTENZA È LIBERTÀ! - cominciò a danzare in aria intorno a lui, muovendosi con leggerezza - NON SARÒ PIÙ UN [Semplice Pupazzetto]! -

Ma quell'attimo di allegria incontrò presto la sua fine, quando a un tratto l'espressione sul volto dell'automa cambiò ed egli si arrestò. Si guardò un braccio, poi l'altro e infine dietro la schiena. Qualcosa lo aveva improvvisamente inorridito, spegnendo il suo entusiasmo. Anche il ragazzo lo aveva notato: per quanto fosse diventato possente, Spamton era ora incatenato e controllato come un burattino da un'incalcolabile quantità di fili verdi.

- Oh, beh...o almeno...questo era quello che credevo. – mugugnò deluso, poi esplose agitandosi e dibattendo le ali, forsennato, nel vano tentativo di romperli - COSA SONO QUESTE STUPIDE CORDE? PERCHÉ NON SONO ANCORA GRANDE ABBASTANZA? -

Affranto, si rannicchiò su se stesso, coprendosi con le ali - Sono ancora qui...intrappolato nell'oscurità. -

Kris lo guardò silenzioso, dispiaciuto. Non poteva che provare compassione per quel povero sfortunato. In fondo anche lui si sentiva perennemente imprigionato e comandato da una misteriosa volontà...che non riconosceva come propria. Una sensazione così scioccante che gli fece ricordare quella voce sconosciuta e lontana nella sua mente: «In questo mondo, nessuno può scegliere chi o cosa diventare.» Se solo fosse possibile il contrario!

- CI SONO! KRIS! - si illuminò il robot, drizzando la testa.

Il guerriero arretrò, quasi spaventato.

- KRIS! KRIS! - balzò su di lui, acchiappandolo per un braccio – KRIS! SÌ, PROPRIO TU! SII GRANDE E GROSSO...CON ME! BUTTIAMOCI QUESTO PASSATO OSCURO ALLE NOSTRE SPALLE! -

Spiccò il volo verso l'alto, trascinandolo con sé in una serie di giravolte. Il bambino cacciò un urlo a metà tra il divertimento e il terrore. Anche il suo stomaco faceva piroette.

- INSIEME ANDREMO SU, SU, SEMPRE PIÙ SU! VOLEREMO FINO AL CIELO, OLTRE LE NUVOLE E FINALMENTE AI NOSTRI OCCHI SI APRIRÀ... - protese una mano al soffitto e si accese un abbagliante riflettore, inondandoli di luce - ...IL [[PARADIIISOOO]]! -

Kris iniziò a strizzare le palpebre e a stropicciarsele, infastidito da quella lampada acciecante; fece quindi un cenno a Spamton che si accorse della sua reazione.

- OH..UHM, SÌ, GIUSTO, AVEVO DIMENTICATO QUESTO PICCOLO DETTAGLIO. -

Ritornarono elegantemente a terra. Il giovane fece per staccarsi, ora che lo spettacolo era finito, ma l'oscurante non volle lasciarlo andare. Kris insistette, tirandolo con uno strattone: la macchina non rispose; era immobile e guardava avanti, come se lo stesse ignorando. Ma che gli era preso? Era tutto così inspiegabilmente ambiguo e lui ancora sospeso nella sua stretta.

Il ragazzino provò a picchiarlo, ma quello non si mosse. Sembrava spento.

- SPAMTON! - gli urlò, dimenandosi – MOLLAMI! AVANTI! -

L'angelo meccanico si girò di scatto verso di lui, rivolgendogli un inquietante sorriso strabico, gli occhiali sfarfallanti e privi di espressione. Il guerriero trasalì: quella faccia non gli piaceva. Nell'aria c'era qualcosa...che non andava.

- Spamton? -

- HO SOLAMENTE BISOGNO DI UNA PICCOLA COSA, KRIS! -

Il giovane scosse la testa con fare interrogativo, cominciando a sudare freddo.

- QUELLA TUA MINUSCOLA [Anima] LUCCICANTE! - lo posò a terra e gli porse la mano – [Avanti], ME LA CONSEGNERAI? -

Kris deglutì, il suo sguardo su di essa e poi nei suoi occhi sinistri. Avvertì una strana sensazione, simile a un campanello d'allarme. L'aveva già conosciuta e non prometteva nulla di buono.

Esitò.

- CORAGGIO, [Non Essere Timido]! AVEVAMO UN [Affare], RICORDI? – insistette – È TUTTO CIÒ CHE MI SERVE PER FUGGIRE UNA VOLTA PER TUTTE DA QUESTO [Inf3rn0]! DAMMI LA [Libertà]!! -

Una proposta terrificante a un prezzo troppo alto, pensò, non avrebbe mai potuto accettarla. Una parte di sé avrebbe voluto aiutarlo, ma l'idea di realizzare quel suo sogno lo soffocava; perciò si tirò indietro.

Sul volto del burattino si dipinse una sfumatura amareggiata e, prima che Kris potesse reagire, lo acciuffò trascinandolo verso di sé, la fronte spiaccicata contro la sua.

- NON È COSÌ CHE VANNO GLI AFFARI [Spugnetta]! - lo sguardo di Spamton era in fiamme – NON VUOI DARMI QUEL TUO OGGETTO [A Forma Di Cuore]? ALLORA NON MI LASCI ALTRA SCELTA! -

Il braccio che il guerriero aveva puntato alla tempia iniziò a scomporsi e a cambiare forma, finché non assunse l'aspetto di un cannone. Il piccoletto si bloccò, non appena udì un orribile suono provenire da esso e aumentare progressivamente d'ntensità: si stava caricando e in pochi secondi lo avrebbe ridotto in cenere, se non avesse fatto qualcosa. Ma cosa? Scappare era impossibile, il robot lo aveva in pugno. Non poteva fare niente, neppure gridare a pieni polmoni: nessuno lo avrebbe sentito.

Il bagliore all'interno dell'arma si fece più acciecante e a momenti avrebbe fatto fuoco. Kris aveva ormai perso le speranze; era spacciato. Quel folle si sarebbe impossessato della sua anima per sempre e nulla glielo avrebbe impedito. Ancora un istante e...

KA-BLAAAM!

   
 
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