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Autore: LorasWeasley    04/04/2022    2 recensioni
future|fic [kuroken] [accenni bokuaka e daisuga]
"Da quando Kenma era diventato uno streamer professionista, avevano iniziato ad invitarlo alle fiere del fumetto come ospite. Di norma, l’uomo avrebbe rifiutato tutti gli inviti essendo che, chiunque lo conoscesse, poteva tranquillamente dire che viveva con l’ansia sociale.
Ma lo streamer sapeva bene quanto il suo lavoro si basasse principalmente sul rapporto con i suoi fan, persi quelli poteva dire addio a ogni cosa. Inoltre Kuro amava quelle fiere, così l’ormai non più biondo non se n’era mai potuto perdere neanche una."
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Koushi Sugawara, Koutaro Bokuto, Kozune Kenma, Tetsurou Kuroo
Note: Kidfic | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'Future Fic with Babies'
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Cosplay
 

Da quando Kenma era diventato uno streamer professionista, avevano iniziato ad invitarlo alle fiere del fumetto come ospite. Di norma, l’uomo avrebbe rifiutato tutti gli inviti essendo che, chiunque lo conoscesse, poteva tranquillamente dire che viveva con l’ansia sociale.
Ma lo streamer sapeva bene quanto il suo lavoro si basasse principalmente sul rapporto con i suoi fan, persi quelli poteva dire addio a ogni cosa. Inoltre Kuro amava quelle fiere, così l’ormai non più biondo non se n’era mai potuto perdere neanche una.
I fan di Kodzuken avevano scoperto che questo aveva un figlio, solo per puro caso, quando il bambino si intromise in una live del padre durante i suoi tre anni, a quel punto, Kuro decise che avrebbero potuto iniziare ad andare alle fiere del fumetto tutti insieme in quanto famiglia ormai conosciuta.
-Ho chiesto a Bo per sabato e ha detto che verrà!- annunciò felice Kuro raggiungendo il marito e il figlio in giardino mentre stavano dando da mangiare ai loro numerosi gatti.
Kenma fece una smorfia non visto -Bello.
A Tokyo si stava svolgendo la più grande fiera del fumetto del Giappone e Kenma era stato invitato per delle conferenze e interviste che si sarebbero svolte tra sabato e domenica. Kuro aveva già affermato che sarebbero andati tutti e tre entrambi i giorni e aveva esteso l’invito a Bokuto per il sabato.
-Io sarò molto impegnato- fece presente Kenma -non so quanto tempo potrò stare con voi.
-É per questo che ho invitato Bo- rispose il marito con un occhiolino -Verranno anche Maru e Naoya, ma non so da cosa si vestiranno- rifletté un po’ sulla questione, poi si rivolse al figlio -Tu Kea? Che cosplay vuoi che compriamo?
Kea, dai suoi appena compiuti quattro anni, chiese confuso -Cosa è un cosplay?
-É un travestimento- spiegò Kenma -puoi vestirti dal personaggio che più preferisci. Sai, io una volta mi sono vestito da Link, è stato un regalo di papà.
-Oooh- Kea spalancò gli occhi attirato e curioso da quella nuova prospettiva -Anche io voglio vestirmi da Link!- passò qualche attimo e riformulò -Anzi no, da Sonic!- ancora qualche secondo -No no, posso pensarci?
Kenma rise, Kuro rispose divertito -Certo, prenditi il tuo tempo, ma non metterci troppo che dobbiamo andare a comprare il costume.
Kea annuì velocemente mentre continuava a pensare con la fronte corrugata, prendendo la questione con la troppa serietà dei bambini.
 
Quando Kenma si era presentato nella sala dove si sarebbe svolta la conferenza sul nuovo gioco del mondo di Zelda insieme ad altri streamer famosi, era stato accompagnato dalla sua famiglia. Li salutò all’ingresso e fece per entrare all’interno, quando uno degli organizzatori si affrettò a fermarli -Quello è tuo figlio, vero?
Kenma corrugò la fronte, confuso -Sì- rispose incerto.
-Ricordo quando la gente è impazzita nella tua live quando l’hai presentato, non stavo seguendo ma ne hanno parlato sul web per almeno una settimana! Ti va di farlo partecipare qualche minuto? Giusto per chiedergli se gli piace il gioco e cose così, solo se per voi va bene ovviamente.
Kenma guardò Kuro lasciando a lui tutta la decisione, questo si limitò ad alzare le spalle e a chinarsi verso il figlio parlando direttamente con lui -Ehy Kea, ti va di sederti un po’ con papà e raccontare a questi signori quanto ti piace giocare a Zelda con lui?
Il bambino, totalmente a suo agio con il suo cosplay da Catwoman, rispose -Va bene.
Mezz’ora dopo Kenma era seduto nella sua postazione al tavolo insieme agli altri streamer, davanti a sé aveva la targhetta con la scritta “KODZUKEN”, una bottiglietta d’acqua e Kea seduto sul bordo del tavolo.
-Vedo che abbiamo un’ospite speciale oggi- disse l’uomo che presentava la conferenza e che avrebbe coinvolto tutti loro nel porre domande e chiedere pareri per le successive due ore.
Kea venne un po’ presentato al mondo “ufficialmente” e, dopo le prime classiche domande, l’uomo andò avanti iniziando a parlare direttamente con il bambino chiedendo cose come “quanto ti piace questo gioco?” o “chi è il tuo personaggio preferito?”.
-Papà è molto più bravo di me, ma qualche volta riesco a batterlo!- ammise Kea facendo ridere intenerita la sala.
Anche l’uomo rise, poi si preparò a concludere quel piccolo siparietto per poter iniziare quello che avevano programmato con tutti i professionisti del mestiere.
-É stato bellissimo averti con noi, Kea. E complimenti per il costume, sei un gatto carinissimo.
Kenma vide Kea corrugare la fronte e rispondere a tono -Non sono un gatto, sono Catwoman!
Kenma capiva perché si fossero sbagliati, più che altro il bambino sembrava un confetto nero con delle orecchie da gatto e una coda. Ma quando era andato da lui e Kuro e aveva affermato che voleva fare Catwoman perché era l’unico supereroe che prendeva spunto da un gatto, che altro avrebbero dovuto fare? Ovviamente non gli avrebbero messo qualcosa di pelle, quindi eccolo con la sua tutina comoda e in cotone interamente nera.
-Oh- rispose l’intervistatore un po’ confuso, poi rise e continuò -Forse volevi dire Catman visto che sei un maschietto.
Kenma si irrigidì, Kea corrugò ancora di più la fronte, poi rispose seccato -Non esiste Catman!
A quel punto il bambino decise che si stava annoiando, tornò a rivolgersi al padre e chiese -Posso andarmene?
-Sì- rispose in fretta Kenma prendendolo in braccio e voltandosi, adocchiò subito Kuro e indirizzò Kea a correre verso di lui.
Non appena i due andarono via, Kenma tornò a voltarsi verso il pubblico.
-Ah, io non… non intendevo…- iniziò a giustificarsi l’uomo e Kenma subito lo bloccò con un finto sorriso.
-Mio figlio ha quattro anni e non credo che a quell’età ci sia bisogno di un’etichetta. Voleva fare il cosplay di Catwoman perché è la sua eroina visto che ama i gatti, tutto qui. Non penso che questo metterà in crisi la sua sessualità. E anche se fosse, non vedo come possa essere un problema. In ogni caso non è qualcosa che dovremo affrontare adesso- non gli lasciò il tempo di rispondere che si voltò verso gli altri streamer -Comunque, non ho ancora sentito parlare i miei colleghi, ricordo che qualcuno si era lamentato della grafica del nuovo gioco?
 
Dopo aver lasciato Kenma al suo lavoro, Kuro si mise Kea sulle spalle e iniziò a girare la fiera insieme a Bokuto e i gemelli: Maru era vestita da un Pokemon d’acqua (Kuro non ricordava il nome, Kenma sarebbe stato molto deluso da lui) e Naoya da Senza-Volto del film “La città incantata”.
Girarono gli stand per un’ora piena, con Bokuto che si eccitava più dei suoi figli e iniziò a comprare cose più per se stesso che per loro.
-Papà!- urlò Kea ancora seduto sulle sue spalle tirandogli i capelli.
-Ahi! Kea! Che cosa c’è?
-Voglio quello!- urlò ancora il bambino indicando in uno stand il peluche di un enorme gatto morbidoso.
-Ma a casa siamo piedi di veri gatti- fece presente il corvino.
-Ma papà… sono sicuro che piacerà anche a papà Ken.
Quando utilizzava frasi del genere per convincerlo, Kuro si rendeva conto che lo stava lasciando un po’ troppo tempo con Kenma da solo e questo gli stava di sicuro insegnando tutti i modi per manipolarlo. Cose che funzionavano anche, considerando che qualche secondo dopo Kea stava abbracciando il suo nuovo gatto peluche.
Si fermarono con gli acquisti solo quando i tre Bokuto divennero tristi perché Akaashi aveva bloccato loro la carta di credito, Kuro non era sicuro di voler sapere quanti soldi avessero speso per portare l’altro uomo a fare ciò.
Si diressero quindi nella zona ristoro, quella di fronte al palco, e Kuro comprò la merenda per tutti.
Erano seduti al tavolo a rilassarsi dopo aver finito di mangiare (con Maru e Naoya che si erano alzati per andare a giocare con altri bambini), quando Kuro vide un volto familiare che stava facendo la fila alla cassa.
-Bo, quello non è l’ex alzatore del Karasuno? Come si chiamava? Sugaqualcosa?
Bokuto si voltò e lo riconobbe all’istante -Sì! É lui, ma non chiedermi di ricordare un nome.
Kuro rise e si alzò -Lo andiamo a importunare? Sono sicuro che ci sia anche il suo compagno.
-Ha un compagno?
-Amico, non ti sei mai accorto che stava con il capitano?
-Avrei dovuto?- Bokuto sembrava essere caduto dalle nuvole.
Kuro lo ignorò, prese per mano Kea e si avvicinò all’uomo che aveva appena pagato, bloccandogli la strada -Guarda chi si vede! Sei un po’ lontano da Miyagi, non è vero?
Suga alzò un sopracciglio e fece un sorrisetto quando li riconobbe -Ma guarda chi dovevo andare a incontrare, non ci libereremo facilmente di voi, vero?
Kuro rispose al sorrisetto -Dov’è il tuo compagno? Non lo importuno da diverso tempo.
-É impegnato al momento, e devo andare anche io prima che perdo i posti di fronte al palco, volete venire?
-Palco?
-Sì, Daichi e nostro figlio si esibiranno per la gara Disney.
-Sawamura partecipa a una gara Disney e ancora non ci hai portato a vederlo?
Suga rise, poi fece strada mentre i due uomini li seguivano, Bokuto ovviamente dopo aver recuperato i suoi figli.
Trovato dei posti con una buona visuale, Suga tornò a parlare con loro mentre aspettavano che la gara iniziasse -Per rispondere alla tua domanda di prima, sì, siamo un po’ lontano da Miyagi ma io non lavoro nel finesettimana e Daichi aveva il weekend libero, quindi abbiamo deciso di portare i bambini qui. C’è Isao, il più grande, che si è fissato con il film Coco da quando l’ha visto, ha deciso di imparare a suonare la chitarra e oggi porta la canzone di Miguel che canta con Hector, che sarà Daichi.
Essendo che ormai avevano tutti dei bambini, Suga non specificò chi fossero quei personaggi dando per scontato che li conoscessero.
-Dimmi che li hai truccati- pregò Kuro.
-Certo che sì- rispose Suga al suo sorrisetto, poi abbassò lo sguardo e solo a quel punto Kuro si accorse che c’erano altri due bambini che li avevano seguiti fino a quel momento, erano biondi ed evidentemente gemelli. Avevano il cosplay del cane a molla di Toy Story, uno faceva la parte davanti e uno quella di dietro, erano collegati con una molla ed era geniale, così che Suga non potesse perderli (o perderli entrambi certo).
-Loro sono Kazuki e Kenta, gli altri nostri figli.
Uno dei bambini si nascose dietro il gemello quando Kuro abbassò lo sguardo su di loro, l’altro lo salutò cortese ed educato sventolando la mano.
-Lui invece è Kea, è mio e di Kenma- presentò a quel punto Tetsuro, dopo aver salutato i gemelli.
Koshi si abbassò al suo livello e gli sorrise gentile -Ciao Kea, hai un bel vestito.
Kea disse subito con un tono fiero -Sono Catwoman!
Suga rise -Vuoi sapere un segreto? Sei il Catwoman più carino che abbia mai visto!
Kea sorrise soddisfatto e si strinse alla gamba del padre in imbarazzo.
A quel punto fu il turno di Bokuto di intromettersi -Anche io ho dei gemelli- esclamò esaltato mentre teneva i suoi figli uno per mano e li spinse avanti quando disse i loro nomi -Lei è Maru, mentre lui è Naoya. Salutate!
Maru salutò tranquilla il nuovo uomo con un semplice “ciao”, poi si voltò verso il padre e disse -Quello non è Naoya.
Koutaro la fissò confuso mentre chiedeva -Cosa?
-Non è Naoya- ripeté lei sempre tranquilla.
Koutaro sembrava non continuare a capire cosa stesse succedendo, così dovette intervenire Kuro nel togliere la maschera di Senza-Volto al bambino e appurare che sì, Maru aveva ragione. Bokuto aveva preso il bambino sbagliato.
-NAOO!- urlò disperato il pallavolista mentre si voltava e correva via verso la zona ristoro dove erano stati. Tre secondi dopo tornò indietro e prese i bambini per portarli con sé, corse di nuovo via ma non prima di aver quasi pianto ai due uomini -Non ditelo a ‘Kashi!
Rimasti soli, dopo qualche secondo di confusione, Suga chiese -Succede spesso?
-Abbastanza spesso da portare quei bambini ad aver bisogno di vedere uno specialista da grandi.
Suga annuì consapevole di quella verità, infine tornarono a parlare fino a quando la gara non iniziò.
Dieci minuti dopo Bokuto tornò con entrambi i bambini giusti e miracolosamente senza alcuna denuncia di rapimento, così che tutti furono d'accordo sul fatto che fosse la più grande vittoria di quella giornata.
La gara fu interessante, in molti parteciparono e soprattutto i bambini si stavano divertendo delle varie scenette. Kenta e Kazuki iniziarono a ballare e saltare insieme durante una canzone che apprezzarono particolarmente e finirono con l’annodarsi insieme con la molla che li legava.
-Papà?- chiamò uno dei due -ci siamo incastrati.
Kuro vide nello sguardo di Suga un lampo interessato, come se stesse meditando di lasciarli in quel modo per migliorare ancora di più la sua giornata. Ma durò poco e gli toccò slegare (con molta fatica) i due bambini.
Infine fu il turno dell’esibizione di Daichi e Isao.
Kuro rise, rise davvero tanto nel vedere Daichi Sawamura su quel palco con un trucco da scheletro in volto a saltare e cantare, ma vedere come si stavano divertendo e il legame che avevano creato fece nascere una nuova idea nella mente del corvino.
Alzò lo sguardo verso il figlio, che aveva fatto nuovamente sedere sulle sue spalle per fargli vedere il palco senza problemi, e gli disse -Ehy Kea, ti va se il prossimo anno partecipiamo anche noi alla gara insieme?
Il bambino sembrò pensarci su, poi rispose -Solo se viene anche papà Ken.
Kuro rise, già pensando a mille modi diversi per convincere il marito a fare qualcosa che di norma non avrebbe mai fatto, ma ormai aveva l’idea in testa e nulla e nessuno gliel’avrebbe fatta passare. Kenma non avrebbe vissuto dei mesi tranquilli e, beh, Kuro non poteva farci nulla, colpa sua che l’aveva sposato.

[2300 parole]



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Buonasera! <3
Ho alcune precisazioni su questa storia: 1. la citazione al fatto che i fan di Kenma hanno conosciuto Kea con una live, è la prima storia dei bambini che ho scritto: "una live un po' diversa" (andate a recuperarla se vi manca!); 2. Per il compleanno di Kenma, ho scritto una storia dove Kuro gli regala il cosplay di Link e lo porta a una fiera del fumetto, non fa parte di questa raccolta ma mi sembrava carino citare comunque l'avvenimento.
Citazioni di altre storie a parte, ho pubblicato oggi questa storia perché è la settimana del Romics (mi trovate lì domenica!) e uso inoltre queste note per informarvi che per una settimana e mezza non potrò pubblicare nuove storie sui bambini, ma che tornerò verso la fine della prossima settimana perché ci sono ancora tante cose da raccontare su questi pargoli che spero avete iniziato ad amare!
Alla prossima,
Deh <3
  
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