Nonostante entrambi giocassero nel club di pallavolo, Terushima Yuji e Atsumu Miya non si erano mai visti al liceo. Ma se due persone sono destinate a incontrarsi, queste troveranno sempre il modo di farlo.
Terushima non era più il “bad boy” del liceo. Aveva messo la testa a posto, aveva sposato Misaki Hana e aveva seguito il suo sogno di fare il parrucchiere.
La prima volta che aveva incontrato Atsumu era stato per il suo lavoro. Quello che era appena diventato l’alzatore ufficiale nella squadra dei Black Jackals era entrato nel suo salone e, lanciandogli una veloce occhiata, Terushima non aveva potuto non commentare “chi diavolo ti ha fatto quel colore di piscio in testa?”.
Non era stato l’ideale come inizio di un’amicizia, ma quando Yuji cambiò il colore di Atsumu in uno più chiaro e tagliò leggermente il ciuffo per risaltare il suo viso, Atsumu non poté fare a meno di decidere che sì, quello era appena diventato il suo nuovo parrucchiere di fiducia.
I due avevano appuntamento fisso ogni mese e, con il passare degli anni, divennero sempre più affiatati nello scoprire che avevano tantissime passioni in comune e, soprattutto, un carattere più che simile.
Un giorno, diversi anni dopo il loro primo incontro, Atsumu aveva finito di farsi fare i capelli come sempre e aveva pure già pagato, ma non aveva ancora lasciato la struttura.
All’interno del salone c’erano pochissime persone, questo aveva lasciato Yuji libero di mostrare ad Atsumu tutte le foto di Laila che aveva sul proprio cellulare.
Laila era la sua bambina di tre anni e Yuji l’amava più della sua vita. Il suo passatempo preferito era, giustamente, quello di acconciarle i capelli. Aveva proprio una cartella di foto dedicata.
Si erano appassionati così tanto a vedere quelle foto che Atsumu perse la cognizione del tempo, così tanto che Sakusa, che lo stava aspettando fuori, dovette scendere e raggiungere il salone con il loro bambino di due anni in braccio, giusto per capire cosa diavolo stesse succedendo.
-Atsumu- lo chiamò infastidito mentre si avvicinava alla coppia -che stai facendo?
-Omi!- il volto di Atsumu si illuminò -Guarda che bella la figlia di Yuji!
Sakusa li raggiunse, aveva Kota mezzo addormentato in braccio che ciucciava lentamente il suo ciuccio con gli occhi socchiusi. Il corvino iniziò a guardare le foto e dovette annuire alla precedente frase del suo ragazzo -Molto carina.
Ed era vero, Laila era una bambina carinissima dai lunghi capelli lisci e scuri, suo padre era molto bravo a farle tutti i tipi di acconciature differenti, a partire da uno chignon pieno di fiori per continuare con tantissime treccine.
Stavano ancora scorrendo la galleria quando videro una foto dove la bambina aveva delle ciocche colorate di rosa shocking.
Kiyoomi fece una sincera smorfia mentre, al contrario, Atsumu esclamava un “waaah” ammirato.
Terushima sorrise soddisfatto -Ti piacciono? Lei li ha amati, sua madre un po’ meno… Hana mi ha fatto dormire una settimana sul divano ma ne è valsa la pena!
Atsumu lo fissò come se fosse un dio, poi spostò il suo sguardo, adesso speranzoso, verso il proprio compagno.
Sakusa sentì un brivido attraversargli la schiena e si strinse di più Kota tra le braccia, volendolo proteggere da quel gruppo di matti. Infine sibilò -Non provare a toccare il mio bambino.
-Ma Omi… sono sicuro che starà benissimo!
-Vuoi sapere chi non starà bene? La tua schiena dopo un mese a dormire sul divano!
Atsumu mise il broncio -Non faresti questo alla squadra!
-La squadra ha un altro palleggiatore valido come riserva.
Il biondo fece un espressione sconvolta come se gli avessero ucciso il cane, si portò una mano al cuore e quasi pianse -Come puoi dire questo?
Sakusa, che ormai lo conosceva e amava da troppo tempo, non aveva intenzione di farsi fregare. Si limitò ad alzare gli occhi al cielo e girare i tacchi -Ti do il tempo che metto Kota nel seggiolino per raggiungere la macchina, poi puoi tornare a piedi.
Terushima rise commentando -Mi sembrava di vedere dall’esterno una conversazione tra me e Hana- continuò a ridere -comunque mi sembrava abbastanza serio, forse dovresti correre, io non ti do un passaggio a casa.
Atsumu sapeva che Kiyoomi era più che serio e non si sarebbe fatto problemi a lasciarlo lì, così fece davvero come il suo amico gli disse.
Si promise però che sarebbe riuscito a fare la tinta a Kota, prima o poi… forse…

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Ciao a tutti! Spero abbiate passato delle buone feste!
Sarò sincera, questa storia non doveva essere pubblicata oggi: essendo che ho pubblicato "Pidocchi" come ultima storia delle serie dei bambini, non volevo subito metterne un'altra dove Atsumu viene "bullizzato" ahaha. Ma oggi è il compleanno di Terushima ed è l'unica storia che ho scritto con lui, quindi insomma... eccola qui!
Per chi non ricordasse i nomi, la moglie che ho dato a Terushima è la manager che aveva al liceo la sua squadra.
Spero vi abbia strappato un sorriso, ci risentiamo alla prossima storia dei bambini (dove penso di tornare con Haru: il demone della Iwaoi).
Un bacio, Deh <3