Nel cassetto
Pagine sparse in un cassetto:fogli a righe, dritte e
taglienti tra le lettere,
dicono tante cose.
Cose caotiche che
strabordano e si mescolano.
Pesco un frammento,
calligrafia illeggibile: eppure
l'ho scritta io,
ma non la riconosco più.
È certo: quella memoria è stata
avvelenata da chi
indegno e cinico
ha calpestato ciò che provavo:
paura.
La paura, di non riuscire a migliorare.
E la vergogna di esistere in un mondo
in cui sarai sempre associato
all'errore più grande che hai
commesso.
Mi arresto nel cassetto dei miei concetti
strappati e dispersi.