Serie TV > The Punisher
Segui la storia  |       
Autore: ClostridiumDiff2020    26/04/2022    0 recensioni
In un altro universo...
Un ragazzo ha incontrato un altro ragazzo cambiando radicalmente la sua storia...
Giuliano e Billy frequentano la stessa scuola ma non si erano mai incontrati e le loro strade sembrano su binari paralleli finché un giorno si ritrovano per caso seduti uno accanto all'altro...
Giuliano è della squadra di nuoto, è troppo assorbito dallo sport inizia a prendere voti sempre più bassi per questo si ritrova obbligato a frequentare dei corsi serali, dove si ritrova assieme a un ragazzo più grande di lui. Billy è al suo ultimo anno e ha intenzione di lasciare tutto per arruolarsi nell'esercito e lasciarsi alle spalle la casa famiglia dove è cresciuto e confida di trovare la famiglia tanto bramata. Malgrado venga considerato un ragazzo grazioso è sempre stato scansato emarginato in quanto orfano e senza radici. Giuliano stesso si accorge di non averlo mai davvero notato ma quando se lo ritrova davanti scatta qualcosa come se tutto il mondo attorno a quel ragazzo si fosse fatto opaco e insapore portando Giuliano a chiedersi come potesse non averlo notato prima... Purtroppo il suo interesse sembra che non possa essere ricambiato... Oppure no?
ispirato e preso come filo conduttore la serie Netflix Heartstopper
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Billy Russo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 03. just a little KISS




 

 
 
“Sono sicuro che sia la peggiore delle idee…” bofonchiò Marco togliendosi la cuffia.
“Io direi che è geniale… Hai mai visto Giuliano andare così veloce? Non aveva mai virato così agilmente, ed è matematico, se vuoi fare colpo ci metti più impegno! Se ce lo portiamo dietro a ogni gara avrà l’oro assicurato e la qualifica per i mondiali, fidati!” esclamò Violet.
Azul annuì e Marco li mandò entrambi a quel paese.
“Sei solo geloso… Ma è davvero infantile questa tua possessività lo sai?”
Marco si incupì e tornò a guardare Billy seduto a bordo vasca, seduto vicino a Giuliano che rideva cercando di riprendere fiato.
Aveva in mano la seconda cuffia da allenamento di Giuliano e anche il costume era uno di quelli dell’amico.
Dopotutto la prima volta lo aveva invitato senza dargli alcun preavviso, così Giuliano si era premurato di procurargli tutto il necessario. All’inizio Billy era stato restio ad accettare ma adesso rideva e si era dimostrato davvero portato per lo stile a farfalla.
Dopo la prima volta era tornato molte altre, quasi ad ogni allenamento e come per miracolo Giuliano aveva smesso di tardare. Il suo rendimento era talmente aumentato che il coach non aveva avuto nemmeno da ridire sulla presenza di Billy assieme alla squadra, anzi…
La professoressa Tasselli era stata la prima a incoraggiarlo a frequentare la squadra, sperando forse di arruolarlo nei suoi ranghi.
Marco non voleva ammetterlo ma sarebbe stato davvero una buona aggiunta alla squadra.
Era forte, determinato, agile. Se non avesse dovuto fare tante pause per la sua spalla malconcia sarebbe stato un asso.
Marco scrutò le cicatrici sul corpo dell’altro, erano strane… Non sembravano quelle consuete di un intervento da infortunio sportivo, non come quelle che aveva già visto.
E poi anche la sua scomparsa, le chiacchiere sui suoi riguardi, più lo guardava più pensava che quel ragazzo non potesse che portare sofferenza al suo Giuliano.
In quel momento l’amico rise si protese oltre il bordo piscina e trascinò giù Billy.
“Ecco… Ora che lo ha inzuppato di nuovo chi li tirerà più fuori…” bofonchiò Azul “Io volevo andare a cena…”
“Noi andremo a cena… Bill cosa c’entra…”
“Fa parte della squadra, che ti piaccia o no… Lui ancora non lo sa ma ormai è parte della nostra famiglia, quindi, c’entra eccome…”
Billy uscì dalla piscina e si protese per aiutare Giuliano.
Marco gli scrutò e fece una smorfia quando Giuliano prese il suo asciugamano e lo usò per avvolgerci Billy.
“Deve essere sempre così mamma chioccia?”
“Tu adori che sia una mamma chioccia” osservò Violet.
“Sì ma non con chi non se lo merita”
Azul alzò gli occhi al cielo stufo di quelle continue rimostranze.
Erano vicini quando Billy venne chiamato e si allontanò, un gruppo di bambini di dieci anni stava entrando, avvicinandosi al bordo vasca. Un ragazzino dai capelli color miele corse incontro a Billy.
Lo sguardo di Marco rimbalzò tra Giuliano e Billy.
Giuliano lo osservava assorto con un mezzo sorriso mentre l’altro si chinava per arruffare i celli del ragazzino. “Si chiama Elton, Billy mi ha detto che è arrivato da poco nella sua stessa casa famiglia, sai dice che gli ho dato io l’’idea di farlo iscrivere alla squadra, e il coach ha detto che è un ragazzino promettente. Billy è soddisfatto sai, prima di unirsi era sempre chiuso a riccio e è felice di vederlo aprirsi agli altri…”
“Si abbiamo capito sei cotto e stracotto… Ti prego dacci una tregua… Sei consapevole vero che questa crush non ha futuro?” Esplose Marco.
Giuliano farfugliò cercando di ribattere ma fu Azul sorprendendo tutti a prendere parola. “Scusa ma che ne sai di quale sia il suo tipo…”
“Giuliano è solo troppo grande…”
“Sei uno stronzo!” esplose Giuliano avviandosi verso lo spogliatoio.
Era furioso con l’amico, ogni volta che apriva bocca aveva solo veleno per Billy e non ne capiva il motivo. Davvero era tanto superficiale da dar credito alle chiacchiere senza nemmeno dargli una possibilità?
Giuliano non voleva più sentire quei sibili insidiosi, se Billy avesse voluto raccontargli la sua verità avrebbe avuto modo di farlo con i suoi tempi.
Sorrise ripensandolo accanto al piccolo Elton, da fuori sembrava un perfetto fratello maggiore.
“Tutto ok?”
Billy lo osservava dalla porta.
Giuliano annuì e si infilò la felpa.
“Avevi uno sguardo strano quando mi sei passato accanto, volevo solo controllare…” iniziò Billy interrompendosi bruscamente e avanzando di un passo. Stringeva con forza la cuffia tra le mani. Si fermò davanti alla borsa e la lasciò scivolare dentro.
“Azul vorrebbe andare a mangiare un boccone…”
A quelle parole Billy si voltò con un mezzo sorriso stanco, Giuliano pensò mille cose. Volva dirgli che potevano dividere tra loro, che non doveva pensare ai soldi che desiderava solo che si unisse a loro ma poi si ricordò di Marco e dei suoi commenti acidi e velenosi e che Billy non si sarebbe mai abbassato a chiedergli dei soldi per sentirselo rinfacciare.
“Ok” annuì Billy con voce spenta. “Ci vediamo domani… stesso posto, stessa…”
“Non ho voglia di uscire…” lo interruppe Giuliano.
Lo sguardo di Billy era perso nel vuoto “Non ho voglia di tornare in quel posto…”
“Vieni da me…” Giuliano si accorse di aver parlato quasi senza riflettere “Potremmo vedere un film se ti va o…”
 corpo.
 
Billy rimase in silenzio per tutto il tempo del viaggio stretto alla sua borsa Giuliano ogni tanto lo osservava con la coda dell’occhio.
Quando aveva detto agli amici che sarebbe andato a casa assieme a Billy invece che a cena con loro le reazioni erano state varie. Violet aveva fatto un mezzo sorriso, Azul aveva afferrato Marco per n braccio e lo aveva trascinato via prima che potesse protestare e Giuliano gliene era stato grato. Era stufo della sua ostile gelosia di Marco, non avrebbe più accettato gli attacchi rivolti a Billy. Parlava come un vero snob, Giuliano non ci aveva mai fatto particolare caso prima di avvicinarsi a Billy, ma ora vedeva come buona parte dei commenti su di lui fossero dati dai pregiudizi. Era inutile che si fingessero moderni se poi allontanavano Billy per il suo essere solo al mondo. Come se fosse una condizione che si fosse potuto scegliere. Come se non vedessero che preferisse stare a scuola anche molte ore dopo la fine delle lezioni, a leggere non solo perché amasse farlo ma perché non desiderasse tornare in quel luogo che non poteva in nessun modo considerare casa. Non avere niente di proprio, dover accettare che gli altri gli donassero i propri scarti. Essere obbligato a confrontarsi con professori che lo guardavano dall’alto in basso convinti che per lui non ci fosse altra scelta che arruolarsi e trovare nella morte onorevole il solo scopo che la vita gli avrebbe mai potuto concedere. Ma forse non era così per tutti. Forse per questo la professoressa Seniga aveva deciso di avvicinarli, magari aveva messo anche una buona parola con la professoressa Taddei così da cercare di far entrare Billy in squadra, cercare di deviarlo da quel percorso che sembravano avergli tracciato davanti senza curarsi dei suoi desideri.
 
Giuliano non si sorprese di trovare la casa vuota, i genitori erano entrambi medici e spesso rimanevano bloccati in ospedale oltre la fine del turno.
Alle volte Giuliano pensava chele loro vite fossero su binari paralleli, soprattutto suo padre.
Docente di anatomia, direttore del suo dipartimento.
Con sua madre invece era più facile instaurare un dialogo, forse perché in quanto pediatra era abituata a mediare tra diverse figure.
Accompagnò Billy su per le scale fin nella sua stanza. Tra poster, medaglie, trofei scolastici, vestiti aggrovigliati Giuliano cercò di far spazio per l’altro. Mentre Billy si toglieva le scarpe e si sedeva sul letto con sguardo quasi circospetto Giuliano si sorprese a chiedersi come potesse essere la sua stanza e se mai gli avrebbe concesso di vederla. La prima cosa che aveva capito di Billy era che non amava parlare di sé e del luogo dove viveva.
Così si sdraiò accanto a lui e accese la televisione.
Alla fine optarono per un classico della fantascienza, MATRIX.
Billy alternava momenti rilassati ad altri in cui controllava il telefono con fare preoccupato.
Quando il film finì era quasi mezzanotte.
“Ehi Bill…” sussurrò Giuliano con occhi semichiusi “Posso tenerti con me?”
“Come?”
Billy sembrava sia sorpreso che felice di quella domanda.
“Visto che si è fatto tardi potresti dormire qua, domani se no…”
“Chi ti butterà giù dal letto? Afferrato…” rispose Billy completando la frase dell’altro.
 
Giuliano spense la luce e cercò di lasciarsi andare verso il sonno, poi nell’oscurità Billy gli si avvicinò, i suoi capelli gli solleticavano la pelle, il suo sospiro alla menta lo tratteneva in bilico tra il mondo dei sogni e la veglia.
“Grazie…”
Poi le sue labbra sfiorarono quelle di Giuliano, fu un contatto breve, la mano di Billy aggrappata alla sua nuca, un mero sfioramento un contatto sfuggente prima di raggomitolarsi accanto a lui come un gatto
Giuliano rimase immobile, cercando di imprimersi nella mente il suo sapore, mentre il cuore in petto ballava la quadriglia.

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Punisher / Vai alla pagina dell'autore: ClostridiumDiff2020