Anime & Manga > Haikyu!!
Ricorda la storia  |      
Autore: LorasWeasley    07/05/2022    3 recensioni
future|fic [tanakiyo|iwaoi|futaone|tsukkiyama]
Tre modi diversi per festeggiare le mamme, tra situazioni serie e altre... particolari.
Genere: Comico, Fluff, Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Kei Tsukishima, Kenji Futakuchi, Kiyoko Shimizu, Tadashi Yamaguchi, Tooru Oikawa
Note: Kidfic | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'Future Fic with Babies'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
n.a. Buonasera! Allora, questa storia non era in programma, semplicemente stamattina muffin12 me l'ha chiesta e mi ha aiutata con le trame, quindi eccomi qui.
La festa della mamma è domani, ma sto pubblicando qualche ora prima della mezzanotte perché non penso altrimenti di arrivarci ahaha
Spero vi possa piacere e divertire, ovviamente fa sempre parte della serie di storie sui bambini, consiglio quindi di recuperarle prima di leggere questa.
Buona lettura e alla prossima!
Deh
_________________________________________________________________________________________________________________________________


 
Festa della mamma

 
Tanaka Kaoru era più che soddisfatto del regalo che aveva fatto a Kiyoko per la festa della mamma: aveva raccolto i fiori più belli che si trovavano lungo la strada per tornare a casa da scuola, gli aveva fatto il suo migliore disegno e le aveva comprato un paio di cioccolattini dentro una bustina trasparente con i soldi che aveva messo da parte. Non era niente di speciale, ma lui ne andava super fiero.
Tuttavia, quando quella mattina si svegliò e si precipitò a cercare la madre con gli occhi luminosi e le mani piene dei regali, trovò già suo padre e suo zio Noya che stavano riempiendo la donna di regali.
-Ti piace?- stava chiedendo Ryu tutto eccitato mentre lei apriva una scatola con una collana d’argento dentro e gli orecchini abinati.
La donna non ebbe il tempo di rispondere che fu il turno di Noya porgendole una busta e spoilerando il contenuto –Questo cappello l’ho preso in Egitto e ho subito pensato a te! Ryu mi ha detto che potevo regalartelo!
Shimizu sembrava imbarazzata da tutto quello e non poté fare a meno di chiedere –Grazie ma… perché questi regali?
-Oggi è la festa della mamma e tu sei la migliore, bisogna sempre festeggiarti.
Kaoru, adesso, stava ribollendo dalla rabbia. Fece cadere a terra i suoi regali e iniziò ad urlare –Non è giusto!- il suo volto era rosso e i suoi occhi lucidi per la frustrazione –è la mia mamma! Perché vi dovete mettere sempre in mezzo? Non vi sopporto!
Infine scappò nella sua camera sbattendosi la porta alle spalle.
Kiyoko lo raggiunse quasi subito, la donna aveva in mano tutti i regali del bambino ma non indossava né i gioielli né il cappello che gli erano stati regalati. Kaoru si sentì un po' meglio.
-Mi piacciono davvero tanto i tuoi regali, sono perfetti- mormorò infine mentre si stendeva al suo fianco sul letto dove si era rifugiato.
-Non è vero- borbottò in risposta il bambino –quelli di papà e dello zio sono più belli.
-Assolutamente no! La tua mamma ti ha mai mentito?
-No…
-E allora devi credermi.
Kaoru finalmente sorrise, poi si affrettò a tuffarsi tra le braccia della donna –Auguri, mamma.
-Grazie amore.
Rimasero abbracciati per diverso tempo, godendosi semplicemente quelle coccole, infine Shimizu parlò –Papà si sente in colpa per averti fatto piangere, ti va di andare a dirgli che va tutto bene?
Kaoru ci pensò qualche secondo, infine annuì deciso –però posso dirgli che non deve più rubarmi la festa della mamma?
Kiyoko rise –Sì, rimproveralo quanto vuoi.
 
Era uno solo, a Miyagi, il migliore asilo della prefettura. Quello che tutti i genitori volevano per i propri figli, ma quello che non tutti potevano permettersi.
Fu quindi normale per Oikawa Tooru e per Futakuchi Kenji incontrarsi in quel luogo.
I loro figli non andavano nella stessa classe e probabilmente neanche si conoscevano, ma per i due adulti era diverso, erano sempre lì fuori all’inizio e alla fine della scuola, erano anche gli unici padri presenti, non era stato quindi difficile notarsi.
La loro rivalità era nata al liceo, nei campi di pallavolo, si erano trovati a scontrarsi più volte in delle amichevoli o nelle partite ufficiali e i due, anche perché molto simili di carattere, non avevano fatto altro che litigare.
Le cose non cambiarono quando si videro per la prima volta all’asilo dove avevano iscritto i loro bambini, ma cambiò tutto il giorno della festa della mamma.
I due avevano il “gruppo delle mamme” diverso, poiché frequentavano principalmente quello della classe del proprio bambino. Anche se in realtà le classi non erano tante ed essendo una delle migliori scuole, si conoscevano un po' tutti.
Il giorno della festa della mamma Tooru e Kenji capirono subito che c’era qualcosa di strano quando, all’uscita da scuola, Haru e Yuki tenevano per mano la rappresentante delle mamme della scuola.
-Che succede?- si affrettò a chiedere Futakuchi guardando con insistenza la mano che teneva il suo bambino.
-C’è qualche problema?- disse quasi nello stesso momento Oikawa, già pronto a litigare.
-Nessun problema!- rispose subito la voce squillante della donna –i vostri figli hanno una sorpresa per voi!
I due bambini furono spinti in avanti e a quel punto dovettero consegnare ai genitori quello che avevano realizzato in classe: un mestolo di legno colorato di rosa e pieno di cuori rossi e glitterati dove sopra c’era scritto “alla mia mamma”.
Futakuchi e Oikawa si lanciarono uno sguardo basito, ma prima che riuscissero a dire qualsiasi cosa contro la donna, questa salutò e andò via velocemente.
Futakuchi si inginocchiò e iniziò a parlare con la lingua dei segni al suo bambino “Amore, lo sai che sono il tuo papà, vero? Non la tua mamma.”
Yuki si agitò mentre spiegava velocemente “Lo so. Mi ha costretto lei a farlo. Ha detto che ti piacciono queste cose.”
-Quella troia…- borbottò tra i denti il castano mentre si rimetteva in piedi.
-Che ha detto?- volle subito sapere Oikawa.
Kenji glielo tradusse e subito il pallavolista si rivolse a suo figlio –Anche a te ha costretto a farlo?
Haru alzò le spalle –Ha detto che tanto sei isterico come una mamma.
Quello fu il giorno in cui Haru imparò altre due nuove brutte parole, Iwaizumi non ne sarebbe stato contento.
Ma fu anche il giorno in cui Futakuchi e Oikawa divennero amici, alleati contro il gruppo delle mamme.
-Quella puttana vuole la guerra? Ha tutto questo tempo libero nonostante non sappia ancora se è incinta di suo marito o di suo cognato?
-Per non parlare delle foto in lingerie che pubblica in giro!
Oh sì, migliori amici.
 
Yamaguchi Emiko aveva chiesto a suo fratello per la prima volta di visitare la tomba di loro madre in occasione della festa della mamma quando raggiunse gli otto anni. La donna non aveva una vera e propria tomba, aveva espresso il desiderio di essere cremata e così era stato, le sue ceneri poi erano state sparse in uno dei suoi luoghi preferiti: il parco dove aveva sempre portato prima Tadashi e poi Emiko a giocare.
-Voglio comprare una cosa- aveva detto la bambina entrando in un negozio di fiori, poco prima di raggiungere il parco.
Tsukki e Yama la seguirono, convinti che volesse prendere dei fiori per la madre, ma lei li stupì dirigendosi a colpo sicuro nel reparto dove vendevano i semi.
-Semi?- chiese Tadashi non capendo.
-I fiori seccano subito, ma se piantiamo i semi mamma può vederli crescere, così è più felice!
Tadashi e Kei si scambiarono uno sguardo pieno d’amore, poi Tadashi si inginocchiò e la abbracciò forte –sei stupenda, Emi. La mamma sarebbe stata molto fiera di te.
La bambina arrossì e, solo quando fu lasciata andare, riprese la sua ricerca dei semi.
-Ne stai cercando qualcuno in particolare?- domandò Kei provando ad aiutarla.
-Voglio i girasoli, mi piace che si girano sempre per guardare il sole, la mamma mi diceva sempre che le ricordavano voi due.
Anche quella era una novità, una nuova informazione che fece nuovamente stringere il cuore di Tadashi.
Infine, a dargli il colpo di grazia, fu sempre Emiko che decise di pagare con i soldi della sua paghetta e, oltre i semi, prendere anche due margherite.
I due fiori, una volta fuori dal negozio, Emiko li consegnò ai due uomini.
-Visto che la mamma non c’è più e vi state occupando voi di me come avrebbe fatto lei, voglio darvi questi. Vi voglio bene.
Fu il punto di rottura per Tadashi che iniziò a piangere mentre la abbracciava dopo averla presa in braccio. Nessuno se ne accorse, ma anche gli occhi di Kei erano lucidi mentre le baciava la testa.
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Haikyu!! / Vai alla pagina dell'autore: LorasWeasley