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Autore: Smeralda Elesar    09/05/2022    0 recensioni
[Troppo cattivi (the bad guys)]
Una notte in cella, un serpente con un problema ed un lupo dall'udito inopportuno.
Perché anche i cattivi hanno bisogno di conforto.
Genere: Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Feeling bad

***

All'interno della cella l'acustica era completamente distorta, specie per le orecchie sensibili di Wolf.

Durante il giorno l'eco mischiava il rumori di tutto il complesso della prigione in un un unico grande marasma che lo aggrediva; di notte invece le pareti spesse assorbivano le onde sonore e le facevano arrivare distorte, in modo che nemmeno l'udito sensibile di un lupo riusciva a distinguere quale fosse la reale distanza di quei suoni.

Snervante. Decisamente snervante.

Però c'era un suono che non proveniva da chissàdove.

Era qualcosa di flebile che solo orecchie come le sue potevano captare: era un fruscio di stoffa, e poi un respiro tirato su a forza.

Snake.

Il suo amico nella branda sopra la sua.

Immediatamente Wolf sgusciò dal suo letto ed usò la scaletta per salire a sbirciare oltre il bordo.

Fortuna che i suoi occhi da predatore riuscivano a sfruttare al massimo ogni minimo riverbero di luce presente nella stanza.

-Snake? Ehi, Snake, tutto bene?-

Il serpente era tutto arrotolato su sé stesso, con un lembo di lenzuolo tra i denti e la coda che tirava la stoffa poco oltre.

Aveva gli occhi serrati così forte da creare piccole rughe ai lati delle palpebre.

Gli stessi occhi si aprirono di scatto ad un altro richiamo di Wolf, ed il lupo non ricordava di aver mai visto nulla di simile.

Era paura.

Un terrore cieco, totale e primordiale che afferrò anche lui.

-No!- esclamò Snake.

Wolf non ebbe il tempo di capire cosa che il serpente gli aveva tirato un colpo di coda al petto, e lui stava per perdere l'equilibrio.

Si trovò aggrappato all'unica cosa che sporgesse, proprio la coda di Snake.

-OW! Nonononono...-

Tentò di riprendere l'equilibrio roteando le braccia, ma ormai era troppo tardi e caddero tutti e due sul pavimento, Wolf sulla schiena e Snake addosso a lui.

-Dannazione! Lasciami!-

-Snake, andiamo! Outch!-

Lo schiaffo che si era appena preso sulle mani dalla coda del serpente era stato del tutto inaspettato, così inaspettato che Wolf lasciò la presa e rimase a guardarlo esterrefatto.

Snake si era ritirato contro il muro, e Wolf non lo aveva mai visto in quel modo.

Sembrava terrorizzato ed allo stesso tempo pronto ad attaccare per la sua vita.

-Snake... che succede?-

Wolf si avvicinò un po' strisciando sulle ginocchia, e si rese conto che stava usando con Snake lo stesso tono che aveva usato con il gattino la notte che era riuscito a convincerlo a fidarsi di lui.

Il serpente però non era solo spaventato, era anche minaccioso, e Wolf non capiva perché.

-Snake? Per caso è ancora per quella storia del “voi mi state trattenendo”? Senti, Snake, mi dispiace, non avrei mai dovuto dirlo-

Snake scattò in avanti.

Con le spire arrotolate come una molla, la testata che colpì Wolf alla spalla fu abbastanza forte da sbalzarlo via e da farlo sbattere di nuovo di schiena.

Solo in quel momento Wolf si rese conto di una cosa: era la prima volta che Snake lo attaccava.

Di solito il serpente si azzuffava con Piranha e con Shark, o provocava Tarantola fino a che lei si lasciava andare ad urlargli contro di tutto e di più, ma con lui non aveva mai fatto così.

Snake tremava davanti a lui, come se non sapesse se attaccare di nuovo o scappare.

Wolf rimase accovacciato a terra, senza tentare di avvicinarlo ma tendendogli una zampa.

-Lo so, vi ho fatto male. Cavoli che casino ho combinato! Per qualcuno che vuole essere uno dei buoni ho fatto proprio schifo-

Tutto il muso di Snake si contorse in una smorfia che Wolf non sapeva come interpretare.

-È questo il tuo problema, Wolf! Tu eri già buono!-

-Cosa? Ma che...? Outch!-

Snake lo aveva colpito con un'altra testata, fino a farlo retrocedere strisciando sul sedere.

Wolf non ci capiva più niente, e non capiva cosa succedesse a Snake. L'unica altra volta che lo aveva visto con quell'espressione era stato quando si era fatto male con il meccanismo di apertura di una cassaforte e si era fatto molto, molto male.

-Tu sei sempre stato buono! Tu sei schifosamente buono qui! Dentro!- E Snake gli assestò due testate al centro del petto per chiarire il concetto.

Ci aveva messo abbastanza forza da buttarlo all'indietro e da farlo sbattere contro il muro.

Wolf rimase lì con la scheina appoggiata alla parete, a guardare il suo amico che gli sbarrava la strada.

Snake lo colpì con un'altra testata, e si buttò addosso a lui per bloccarlo e martellarlo di colpi sulle costole e sulle spalle.

-Tu sei un criminale ma non sei cattivo! Sei un ladro, e allora? Quello che hai dentro tu non è cattivo! Io... io invece... waaahh!!!-

Tutta la rabbia sembrò evaporare all'improvviso dal serpente, e Snake rimase con la testa schiacciata conto la sua spalla.

Wolf ancora non capiva, ma non lo avrebbe respinto. Non di nuovo, non gli avrebbe fatto di nuovo del male allontanandolo.

Piuttosto si sarebbe preso tutte le testate che Snake aveva sempre rifilato agli altri!

-Tu cosa, Snake?-

-Oh, andiamo, non è ovvio? Io sono il più meschino, vigliacco, cinico bastardo e figlio di puttana sulla faccia della terra! Sono egoista, e miserabile, e mi piace fare male agli altri-

Ad ogni parola Snake schiacciava più forte la testa contro di lui; Wolf non fece nulla per trattenerlo, perché meglio che sbattesse contro di lui che contro il muro alle sue spalle.

-Ma non è vero, Snake! Hai solo un carattere scorbutico-

-No! No, è molto più di questo! É una cosa... fa male sempre, dentro, e se non lo butto fuori in qualche modo, se non faccio piangere Shark o non faccio incazzare a bastia Piranha, o non dico a Tarantola che è grassa, fa così male che potrei scoppiare. Invece se faccio qualcosa di cattivo poi per un po' va meglio. Fa meno male per un po' di tempo-

Quella valanga di cose era difficile da elaborare.

Davvero Snake si sentiva così? Lui, sempre menefreghista, distaccato, incurante di tutto e di tutti?

Il serpente riprese a parlare, stavolta con una voce sottile che Wolf non gli riconosceva.

-Io... io devo farlo, capisci? Perché se non lo faccio scoppia dentro, e se scoppia... se scoppia...-

Wolf lo attirò un po' più vicino a sé e lo accarezzò dietro la testa alla base del collo. Non sapeva se anche ai rettili facesse lo stesso effetto che ai canidi, ma era comunque meglio di nulla.

-Se scoppia ti fa a pezzi. Lo so, Snakey-

Snake si sciolse in un lungo guaito di dolore.

Wolf non avrebbe mai immaginato di avere il suo amico in quelle condizioni.

-Shh... shh, Snake... va tutto bene. Accidenti, non avevo idea che tu stessi così! Ti avrei aiutato prima!-

-E come? Come si aiuta un mostro, Wolf?-

-Tu non sei un mostro, Snake! Non lo sei mai stato. Tu sei il mio migliore amico-

-E gli altri?-

-Bè... sì, anche loro. Ma con te è... è un po' di più-

Snake scosse la testa ma non si allontanò da lui. Rimase con la fronte appoggiata al suo torace, sulla casacca arancione.

Wolf lo prese come un buon segno.

Gli diede qualche colpetto di incoraggiamento sulla schiena, sotto il colletto della casacca, dove presumibilmente ci sarebbero state le spalle se Snake fosse stato dotato di arti.

-Sai, Snakey, anche per me è un po' così. È qualcosa dentro, che mi fa rubare cose belle, e costose, perché se non ho il meglio possibile all'esterno, tutti potranno vedere che sono solo un sacco di pulci presuntuoso-

-Quello lo sei lo stesso. Ecco, hai visto? Non ho potuto fare a meno di dirti una cosa cattiva!-

Wolf ridacchiò.

-Detto da te è diverso. Da cattivo a cattivo, sai? Detto dai buoni fa davvero male. Mi fa... mi fa sentire cattivo dentro. E mi fa stare male-

Sentì Snake sospirare contro il suo petto.

-Già, Wolf, è così. Fa male. E mi fa sentire cattivo dentro-

Rimasero così, in silenzio, nella penombra della cella ad ascoltare uno il respiro dell'altro.

Wolf si sentiva meglio. Aveva l'impressione che sia lui che Snake avessero tirato fuori un po' della cosa che minacciava sempre di scoppiare, ma stavolta senza fare nulla di cattivo.

Era... poteva essere interessante. Avevano chiacchierato spesso, ma mai in quel modo. Mai a tirare fuori quello che davvero avevano dentro.

Avrebbero dovuto farlo più spesso.

Se ne stavano semplicemente così, lui con la schiena contro il muro e Snake con i suoi due metri di lunghezza srotolati addosso a lui e con la testa appoggiata alla sua spalla.

All'improvviso il serpente si riscosse.

Si arrotolò di nuovo stretto e schiacciò la testa contro il suo torace.

-Anche i porcellini d'india, sai? Te l'ho detto, no? È quello che rappresentano! Loro sono così buoni... e innocenti... che... che penso... che se li mangio... anche io... io potrei... aaahhh!!!-

Wolf avrebbe voluto dire qualcosa a proposito di Marmellata, che non era buono né innocente, e che Snake avrebbe fatto benissimo a mangiarselo, ma il suo amico era così in difficoltà che Wolf preferì evitare.

-Ehi, Snake, non preoccuparti, io ti capisco-

-Sono un mostro, Wolf! Quando li ho mangiati è stato così bello! Mi sono sentito così... bene! E poi, subito dopo mi sentivo un mostro, e menomale che tu mi hai... mi hai...-

-Sì, te li ho fatti sputare, non c'è di che, amico mio-

-Come puoi essere così?! Smettila di... di fare questa cosa!-

-Cosa, Snake?-

-Smettila di... di non odiarmi! E smettila di volermi fare sentire bene come se io fossi buono!-

-Ma non posso smettere-

-Oh, certo! Tu sei troppo buono!-

-Adesso ascoltami bene, Snake! Lo farei anche se fossi cattivo, perché tu sei mio amico. E se un amico sta male non importa chi è buono e chi è cattivo, importa solo fare la cosa giusta per aiutarlo!-

Non appena lo ebbe detto si rese conto che era tutto lì.

Davvero.

Fare la cosa giusta, senza badare alle etichette ed ai giudizi.

Fare la cosa giusta e basta.

Snake lo guardava ad occhi sgranati, incapace di processare quanto aveva sentito.

Wolf si scosse e si diede una grattata dietro la testa.

-Senti, forse hai ragione tu, okay? Forse tu sei davvero una schifezza ed io sono troppo stupido per capirlo. Ma io ti voglio bene. Ecco, sono sicuro di questo. E se qualcuno al mondo ti vuole bene non puoi essere così cattivo, no?-

Qualcosa si spezzo in fondo agli occhi di Snake.

Per un attimo lo guardò sorpreso, poi nei suoi occhi trasparì qualcosa che Wolf non aveva mai visto.

Era paura. E bisogno di conforto.

Il suo respiro era trattenuto.

Il serpente scosse la testa.

-Wolf, non è così semplice. Tu puoi volermi bene, ma io resto quello che sono. E non sono buono-

-Non mi importa se non sei buono. Davvero, me ne farò una ragione-

-Ah, davvero? Per il signor Troppo Buono va davvero bene avere un amico cattivo?-

-Sarà un onore-

-Oh, piantala!-

-No, davvero! Vuoi la prova?-

Snak lo guardò scettico ma non si oppose.

-Tu ci hai aiutati, Snakey! È merito tuo se abbiamo potuto fermare Marmellata! L'idea dello scambio del meteorite con la lampada è stata geniale-

-Mpf! È stato facile. Ma tu sei ancora un pivello e ne hai di cose da imparare-

-E me le insegnerai?-

-Perché dovrei? Ormai tu sei buono, tutti siamo buoni, non ci interessano più certe cose, no?-

-Non saprei, sai. Sapere è sempre una cosa buona-

Wolf cercò di guardarlo negli occhi per fargli capire che era sincero.

Sapeva che Snake voleva credergli, e che lui doveva dargli anche quel tipo di conferma.

Snake roteò gli occhi e tornò alla sua solita espressione scorbutica.

-E va bene, lupacchiotto. Allora cercherò di ficcarti qualcosa di utile in quella testaccia dura. Ow! No! Piantala!-

Nonostante le proteste, Wolf continuò a tenerlo stretto.

In fondo era contento di quella chiacchierata notturna con il suo amico, soprattutto perché le cose avrebbero potuto funzionare in una maniera diversa in quel modo.

Il peso delle spire sulle sue gambe era confortante, così come la presenza della testa del serpente sulla sua clavicola.

-Allora, Snakey, è passata? Come ti senti?-

-Stai scherzando, spero! Mi sento da schifo. Mi sento un idiota, e un imbecille, e un rammollito, e potrei vomitare. Ehi, aspetta! Non dirmi che è questo sentirsi buoni?! Non mi fa stare bene!-

Wolf scoppiò a ridere. Era consolante che Snake fosse lo stesso brontoloso di sempre, in fondo!

-Non preoccuparti, amico! Ti ci abituerai-

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Cantuccio dell'Autore

Benvenuti!

Avete visto “Troppo cattivi”? Io ovviamente sì, e mi è piaciuto tantissimo!

In alcuni punti era troppo scontato e bambinesco, in altri toccava tematiche molto mature e metteva in scena dinamiche adulte.

Oltretutto dal secondo tempo in poi si è alzato di livello, lasciando completamente da parte le sequenze troppo semplici e che sbattevano la morale in faccia allo spettatore.

È diventato un action movie a tutti gli effetti, anche se comico e con tratti da parodia.

Menzione speciale per la grafica, che ha saputo fondere benissimo il 3D con una grafica da cartoon tradizionale che mi era mancata negli ultimi anni.

Vi lascio qualche nota di chiarimento.

-Come titolo ho scelto “feeling bad” perché può essere inteso nel senso colloquiale di “stare male” oppure nel senso letterale di “sentirsi cattivo”. Il testo avrebbe reso molto di più se fosse stato scritto interamente in inglese, ma ho tentato di trovare un adattamento che mantenesse questo doppio significato spezzando la traduzione in due frasi.

-Wolf, Snake e Diane sono i miei personaggi preferiti, in particolare nelle interazioni Wolf/Snake e Wolf/Diane.

-Quello che spiega Snake a proposito del “dover fare qualcosa di cattivo” perché se no scoppia è quello che succede nei fenomeni di bullismo o nei bambini che non hanno costruito un rapporto di fiducia con le figure di accudimento.

-La storia del mangiare i porcellini d'india mi è sembrata una metafora mooolto oscura e l'ho ripresa qui nella stessa chiave di lettura.

-Il “potrei vomitare” quasi alla fine è un leggero cammeo da Potterhead. È una delle frasi iconiche di Severus Piton nei film, e Piton è il direttore della Casa Serpeverde, da cui il collegamento con Snake.

Sperando che vi sia piaciuta

Smeralda E. Elessar

   
 
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