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Autore: Rainbow_unicorn    23/05/2022    0 recensioni
Zoe è una ragazza normale... Normale? ok forse non così tanto, dopotutto essere la nipote di Stephen Vincent Strange toglie tutto quello che può essere considerato razionalmente nella norma.
Ma d'altronde cosa significa normale? Zoe non l'ha mai capito, ma forse ora che entrerà alla E.S.U. riuscirà a comprenderlo.
Le stranezze però sono dietro l'angolo e non solo quelle purtroppo, ma per fortuna non è da sola... o forse per sfortuna: dipende dai punti di vista. Starà a lei decidere se essere una normale adolescente o la stravagante nipote di un dottore piuttosto... particolare.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor Stephen Strange, Nick Fury, Nuovo personaggio, Peter Parker/Spider-Man, Tony Stark/Iron Man
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Entrarono in silenzio, la giovane era abbastanza a disagio e aveva la testa bassa, il suo sorriso aveva ceduto a uno sguardo ansioso.

Wong li vide arrivare, capì immediatamente che c'era qualcosa che non andava soprattutto dall'atmosfera tesa che si era creata.

«Gradite che vi prepari qualcosa?» chiese educatamente.

«No, la signora Greco rimane solo un momento per parlare.» rispose il padrone di casa, poi si rivolse a sua nipote: «Zoe, intanto che io parlo con tua zia, tu inizia a disfare le valige.»

«Vieni, ti aiuto io.» disse l'assistente accompagnandola verso il piano superiore.

Stephen fissò i suoi occhi ghiaccio in quelli nocciola della donna: «Non erano questi gli accordi.»

«L'ho solo introdotta all'argomento.»

«Dovevo farlo io e prima che tu faccia una domanda idiota: perché sono il suo tutore e in quanto tale mi occupo io della sua crescita, gradirei se la smettessi di intrometterti.»

«Non iniziare Strange, questo discorso l'abbiamo già fatto...»

La interruppe: «Sì, ma a quanto pare non riesci a fartelo entrare in testa, eppure non mi sembra un concetto difficile da capire: stanne fuori.»

«È mia nipote, non posso lasciar perdere.»

«La sua educazione è qualcosa che non ti riguarda.»

«Come puoi a dire una cosa del genere!» disse inviperita

«Sono il suo tutore: le decisioni le faccio io che a te piaccia o no!» ripeté alzando la voce: era stufo del suo comportamento, come se ella avesse potere su di lui e sulla ragazza.

«Basta litigare.» li interruppe improvvisamente una voce femminile «Sono appena tornata e la prima cosa che fate è gridarvi addosso?»

I due adulti si girarono verso di lei.

«Non stavamo litigando.» rispose Stephen per poi lanciare uno sguardo a Wong che alzò le mani come a dire che non era colpa sua se era venuta lì.

«Stavamo solo discutendo» continuò Noemi con un'espressione in apparenza serena.

«Siediti con noi, cara, tuo zio ti deve dire una cosa importante.»

La giovane guardò lo stregone con aria confusa, il quale le fece segno di accomodarsi.

«È da un po' di tempo che tua zia vorrebbe che tu ti iscrivessi a una scuola.»

Zoe rimase in silenzio, il suo sguardo si fece ancora di più stranito.

«Tu cosa ne pensi?» chiese riferendosi a lui.

L'uomo sospirò, era chiaramente contrario, ma sotto sotto capiva il punto di vista della signora Greco: quella ragazza aveva bisogno di un confronto con dei suoi coetanei e doveva aver un assaggio della vita da normale adolescente come aveva fatto lui prima di scegliere di diventare Stregone Supremo.

«Io penso che debba decidere tu, sei tu che andrai a scuola non io.»

«Ma se deciderò di andarci, potrò comunque continuare a imparare le arti magiche?»

Sorrise, lo sapeva, le piaceva quello che stava studiando con lui, la affascinava quella realtà celata alla vista altrui: voleva vedere cosa c'era dietro il velo di Maya; era stata curiosa sin da piccola e non poteva che essere contento di questo.

«Sì, ma non sarà facile, se sceglierai di andare a scuola dovremo intensificare il tuo allenamento perché ci sarà meno tempo e dovrai saper portare avanti entrambe le attività con uguale impegno.»

Annuì pensierosa.

«Non devi scegliere adesso se non te la senti» la rassicurò zia Noemi mettendole una mano sulla spalla «La nostra era una proposta, prendi tutto il tempo che ti serve, non importa cosa deciderai noi ti sosterremo sempre.»

«Io credo... di voler provare» disse con un tono incerto.

«Ne sei sicura?» chiese lo stregone.

«Stephen, non pressarla.» lo ammonì la donna; l'aveva chiamato per nome, accadeva raramente e solamente quando voleva mostrare agli altri che in realtà erano in buoni rapporti, ma la verità era che non lo sopportava e, se avesse potuto, gli avrebbe tolto la custodia della nipote.

Ma non era stato sempre così: c'era stato un tempo in cui erano buoni amici, in cui riuscivano a parlare senza bisticciare... poi era successa la tragedia e da quel giorno gli aveva giurato guerra.

«Sì. Ne sono sicura.» affermò questa volta convinta.

«Bene allora è deciso: andrai alla Midtown School of Science and Technology»

«E cosa sarebbe?»

«È una scuola abbastanza rinomata che ti darà delle basi per scegliere una buona università in caso tu poi voglia andare avanti con gli studi.» spiegò il Mago Supremo.

La scelta era ricaduta sulla Midtown in particolare perché, oltre ad essere una buona scuola, sapeva che lì c'era qualcuno che poteva tenerla d'occhio e proteggerla in caso di pericolo: Peter Parker, conosciuto come Spiderman, inoltre Tony Stark aveva deciso da poco di collaborare con la scuola per un progetto legato alle nuove tecnologie e alle nuove scoperte.

«Non credi che debba decidere lei dove andare, Strange?» chiese la donna con un sopracciglio alzato.

«Io credo che tu-»

«Aspetta, ma quella non è la scuola di Shannon?» li interruppe nuovamente.

L'uomo annuì.

Shannon era una sua cara amica, conosciuta qualche anno prima tramite sua zia, il cugino era il suo allenatore di arti marziali; erano molto legate, infatti spesso andava a casa sua nei weekend, a volte anche durante la settimana per gli impegni di Stephen, solitamente legati a salvare qualche dimensione o per le riunioni tra eroi, insomma cose di routine.

Spalancò gli occhi, come se avesse appena realizzato qualcosa.

«Ma come farò ad entrare, Ann mi ha detto che ci vuole la borsa di studio.
In che modo passeró direttamente al secondo anno?

A meno che non entri al primo, ma non sarò nella sua stessa classe...
Poi sono materie scientifiche, non le ho mai studiate.

Ok, quello che ho imparato fino ad ora mi ha aiutato, insomma, so molte cose che le persone della mia età non hanno mai studiato e che probabilmente non studieranno mai!

Non voglio tirarmi indietro, ma-»

Il mago interruppe quel flusso di parole richiamandola: «Zoe, fermati un momento.

Fai un bel respiro e non arrivare a conclusioni affrettate.

So perfettamente che non è una scuola facile, l'ho scelta anche per questo motivo.

Per la borsa di studio non devi preoccuparti, non è necessaria: dovrai fare solamente un test di ingresso per accedere direttamente al secondo anno.

Prima che tu possa impanicarti nuovamente, ascoltami, conosco un ragazzo che è disposto a prepararti per quel test.»

La giovane sembrò calmarsi, era addirittura contenta, avrebbe finalmente provato la brezza di andare a scuola; fino ad ora era stato lo zio a insegnarle tutto.

Era anche un modo anche per conoscere altri adolescenti, infatti, oltre all'estate, durante la quale partiva per il mare e incontrava la sua compagnia, non aveva mai avuto l'opportunità di incontrare dei suoi coetanei.

«Come si chiama questo ragazzo?» chiese Noemi ancora non molto convinta della situazione.

Strange nascondeva sicuramente qualcosa e lo avrebbe scoperto: stava cedendo troppo facilmente alla sua proposta; inoltre il fatto che si fosse già organizzato la faceva sospettare ancora di più.

«Peter Parker.»  rispose sorridendo.
 

 

   
 
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