25/05/2022
3 recensioniPrompt: “sai che cosa significa?”, “credere nei miracoli”, “me l’hai già detto”.
Basterà
Basta un attimo di distrazione – meno di un secondo – e il tuo mondo si capovolge.
È stato così all’inizio, quando del virus dicevano poco e intanto la gente si ammalava e moriva. E poi iniziava a mordere.
È così adesso, tra gli scaffali di un market saccheggiato quasi del tutto, mentre Naruto cerca di non urtare le scatole dei giocattoli a terra. Ha gli occhi incollati al pavimento: dello zombi se ne accorge troppo tardi, quando sbuca fuori dal nulla e gli si getta addosso con tutto il peso.
Naruto vede solo denti per un tempo che gli sembra infinito, poi, in un lampo, un avambraccio a bloccarli. Sasuke è sempre stato il migliore fra tutti, in ogni cosa. Questa volta, è stato il più veloce.
Lo zombi cade a terra con un coltello nella nuca; Naruto è senza un graffio, e ora davanti agli occhi ha solo la conseguenza del suo errore. Il morso spicca sulla pelle di Sasuke come un corvo su una lastra di ghiaccio; è rosso, livido – un punto fermo.
No.
«No!», urla.
«Naruto-».
«No», ripete, a voce più bassa. Poi lo butta a terra e le sue mani tremano, ma riesce comunque a slacciarsi la cintura. Sasuke lo guarda dal basso, gli dice: «Sai che cosa significa?», e stende il braccio; Naruto non sa se si riferisca al morso o a quello che sta per fare, ma la risposta è chiara, ed è una sola.
«Che non morirai».
La lingua di Sasuke schiocca nel solito modo e lui volta la testa di lato, ma Naruto riesce a vedergli l’angolo dell’occhio brillare – o forse sono i suoi, di occhi, a essere già bagnati.
Non importa: s’inginocchia e inizia ad avvolgere la cintura poco sopra al gomito; tira, stringe, ci mette tutta la forza che ha. Alla fine, si guardano; Naruto si sfila zaino e maglia, gli mette in bocca il pezzo di stoffa, gli dice: «Mordi». Resisti. Non c’è tempo per i “perché” o i “mi dispiace”: col suo machete, inizia a tagliare.
Non gli bastano uno, due, neanche tre colpi: la lama continua a conficcarsi nell’osso senza andare avanti e, tutt’attorno, è un mare di sangue; gli tremano le braccia per lo sforzo e per le urla attutite di Sasuke – le sente come spilli nella carne, ma deve continuare.
Ancora un colpo. Un altro. L’ultimo. Il braccio si stacca come un ramo secco – è assurdo pensare sia stato parte di Sasuke, ora.
Naruto si volta verso di lui e gli toglie la maglia dalla bocca. «Lo sai che credo nei miracoli», dice. «Non morirai».
Sasuke trova la forza di sorridere e rispondergli: «Me l’hai già detto», con voce flebile. Poi, sviene.
Sì, Naruto crede nei miracoli. Basterà.
A dire il vero potrei pentirmi ben presto di aver postato questa storia qua su EFP perché l’ho scritta e pensata a caso e nella mia testa doveva essere di gran lunga più figa di com’è uscita, ma non posto nulla che non sia una delle mie drabble da gennaio e la cosa stava iniziando a pesarmi.
Non vorrei vi dimenticaste di me, poi. Eh.
Alla prossima,
Tsuki
Piccola nota medica che nessuno mi ha chiesto: si suppone che il machete utilizzato da Naruto sia la stessa arma che utilizza per uccidere zombi (o almeno io così l’ho immaginato, non so se Naruto sia d’accordo o meno).
Ora, al di là della follia di tagliare il braccio al proprio fidanzato senza le dovute precauzioni sanitarie, la cosa che mi preoccupa maggiormente è che, in teoria, è assolutamente inutile.
Nel senso: se il virus si trasmette tramite morso (quindi saliva), è praticamente scontato che si trasmetta anche tramite contatto col sangue (certo, in percentuale magari minore, ma esiste pur sempre la probabilità).
Quindi, se il machete Naruto lo usa contro gli zombi ed è sporco del loro sangue, tutto quel che ha fatto è inutile, perché Sasuke rimarrebbe comunque infettato dal virus.
E a voi che ve frega? Niente, perché se lo fanno praticamente in ogni zombi movie e funziona, non vedo perché non dovrebbe funzionare anche per i nostri due piccioncini.
Ci tenevo solo a precisare la questione XD Della serie: mi dissocio!